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Introduzione
Per danza Latinoamericana
intendiamo l’insieme di danze caratteristiche
dell’America centrale e meridionale e delle isole situate nel Mar dei Caraibi.
Diffusesi nell’America settentrionale e in Europa a partire dalla fine
dell’Ottocento, sono oggi ancora molto popolari e di moda in tutto
l’Occidente. In Italia, negli ultimi anni, si è assistito a un ritorno
d’interesse per questo genere di danze anche da parte dei giovani,
accompagnato da un proliferare di corsi e scuole. La vitalità e la sensualità
di questi balli, generalmente di coppia, sono all’origine del successo
crescente di danze come la salsa e il merengue.
Cenni Storici
Nate dal crogiolo di culture
che caratterizza il continente latinoamericano, queste danze sono frutto della
contaminazione tra la tradizione indigena, quella africana importata dagli
schiavi e quella creola dei colonizzatori europei. Nonostante la ricchezza degli
elementi in gioco, oggi presentano caratteristiche abbastanza compatte.
In Europa la curiosità
verso i balli esotici ha origini lontane. Già a partire dall’inizio del XVII
secolo si erano affermate in Spagna, per poi propagarsi in Europa, due danze dal
forte sapore primitivo che, spogliate dei loro aspetti più scabrosi, ottennero
un notevole successo: la sarabanda e la ciaccona. Ma è solo in tempi più
recenti, verso il 1890, che fecero la loro comparsa i primi antenati della danze
latinoamericane note ancora oggi: la maxixe brasiliana e la habanera che sta
alla base di tutte le danze afrocubane. La maxixe, miscela di ritmi sudamericani
e polka, spopolò nei primi anni del Novecento prima di essere scalzata dal
tango argentino, che s’impose in Europa intorno al
1910.Verso la fine degli anni Venti fu il momento del samba,
una danza più adatta alle sale da ballo perché meno scatenata della maxixe.
Danzatrici
di samba
Nello stesso periodo anche la rumba uscì dal suo ambito originario, l’isola
di Cuba, per fare la sua comparsa contemporaneamente a Parigi e a New
York.Negli anni Cinquanta si iniziò invece a ballare sui ritmi
del mambo: anch’esso proveniente da Cuba, ha la forma sincopata delle danze in
uso tra i tagliatori di canne, nata dall’incontro tra rumba e jazz
nordamericano. Dal ritmo originale del mambo nacque il cha-cha-cha, una danza
che condivide con i balli precedenti le posizioni e i passi base, enfatizzandone
ancora di più il caratteristico ancheggiamento. Molto simile al cha-cha-cha,
seppur ballato in 2/4 invece di 4/4, è il merengue, originario della
Repubblica Dominicana.Il calypso, portato al successo da Harry
Belafonte intorno alla metà degli anni Cinquanta, si distinse per il dondolio
del corpo e il ritmo cadenzato di marcia. La bossa nova, derivata del samba, fu
lanciata negli Stati Uniti negli anni Sessanta.Destinata a proseguire
la sua evoluzione per tutta la seconda metà del Novecento, con momenti di
maggiore o minor popolarità, la danza latinoamericana ha continuato a produrre
nuovi sottogeneri. Tra rumba e cha-cha-cha si può collocare la salsa,
sviluppatasi tra gli immigrati newyorkesi negli anni Cinquanta e tutt’oggi tra
i balli più popolari. La lambada, ballo brasiliano che esprime una forte carica
erotica, è stato l’ultimo grande successo latinoamericano del XX secolo.
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