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          DANZA   CINESE
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Introduzione

La danza in Cina rappresenta l’insieme delle forme tradizionali di danza delle popolazioni che la abitano, praticate all'interno delle cerimonie religiose e sociali come intrattenimento o manifestazione artistica.

Dalle origini alla dinastia Ching

La storia della danza cinese ha radici molto antiche: le prime testimonianze si possono far risalire addirittura a 5000 anni fa. La danza era allora parte integrante di riti sciamanici, quali esorcismi, preghiere, invocazioni ai morti ecc., che via via persero il carattere di cerimonie per assumere quello di vere e proprie rappresentazioni.

I primi balli codificati risalgono alla dinastia Zhou, quando le danze di corte, che fino ad allora erano state rappresentate solo da schiavi, vennero insegnate anche a giovani nobili perché si esibissero durante celebrazioni e cerimonie importanti.

All’epoca della dinastia Han, la Cina assorbì le influenze del buddhismo, che introdusse elementi nuovi anche nella danza, nella musica e, in generale, nelle varie forme di rappresentazione. L’innovazione più evidente fu nell’uso di costumi con ampie maniche svolazzanti che venivano movimentate con enfasi, come accade tuttora nell’Opera cinese.

L’epoca d’oro della danza fiorì durante la dinastia Tang. La danza subì una sistematizzazione: vennero stabiliti una terminologia precisa e un metodo di notazione.

Sul finire della dinastia Ching gli echi delle danza moderna occidentale raggiunsero gli ambienti di corte cinesi grazie alla mediazione della moglie di un diplomatico di stanza all’Ambasciata di Parigi che, dopo aver preso lezioni da Isadora Duncan, rientrò in patria dando vita a un sofisticato stile di danza di ispirazione neoclassica.

Il novecento

Il panorama della danza in Cina rimane per secoli estremamente variegato, data la vastità del territorio e del numero delle etnie che la compongono apportando ognuna lingue e usi teatrali diversi. In questo crogiuolo di culture all’inizio del ventesimo secolo iniziò a diffondersi anche l’insegnamento della danza di tradizione occidentale.Però durante la rivoluzione culturale, così come in tutti gli altri settori delle arti performative, le nuove produzioni dovettero seguire la linea imposta dal regime e numerosi professionisti della danza furono inviati coattivamente nelle zone rurali per “imparare dalla gente”. A partire dal 1979, con la liberalizzazione delle arti e l’apertura all’Occidente, la sperimentazione in corso nella danza tradizionale cinese venne incrementata anche grazie agli scambi culturali con l’estero.

                   


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