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Il 93% della popolazione cinese appartiene al gruppo han, i cui tratti culturali sono relativamente omogenei grazie alla millenaria storia unitaria del paese; il resto della popolazione comprende oltre cinquanta diverse etnie, che si distinguono dagli han più per ragioni linguistiche e religiose che per caratteristiche somatiche. Le principali sono gli zhuang, presenti soprattutto nella regione dello Guangxi Zhuang; gli hui, o cinesi musulmani, che vivono nello Ningxia Hui, nel Gansu e nel Qinghai; gli uiguri (di stirpe turca) dello Xinjiang Uygur; gli yi del Sichuan, dello Yunnan e del Guangxi; i miao del Guizhou, dello Hunan e dello Yunnan; i tibetani della Regione autonoma del Tibet e del Qinghai; i mongoli della Mongolia Interna, del Gansu e dello Xinjiang. Tra gli altri gruppi di una certa consistenza si annoverano i coreani, i bouyei e i manciù; questi ultimi discendono dal popolo che conquistò la Cina nel XVII secolo, imponendo al potere la dinastia Ching
(Manciù).
La Cina è uno dei paesi più antichi
sulla faccia della terra, conserva una cultura millenaria che si è evoluta
grazie all'alternarsi di varie e diverse dinastie, ognuna delle quali ha
introdotta nel sistema culturale cinese le sue usanze e le tradizioni apportando
appunto sempre ulteriore avanzamento in tutti campi artistico, letterario,
musicale ecc.. senza mai distruggere
quello che precedentemente esisteva e sempre facendo riferimento a una
tradizione religiosa che ha profondamente influenzato tutti i campi. Ed appunto
per questo motivo che la Cina possiede un patrimonio culturale che non solo
tutto il mondo invidia ma che rappresenta un importante pezzo dell'immenso
puzzle della cultura multietnica.
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