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La cultura ebraica
è la cultura che accomuna tutti i milioni di ebrei diasporati per il
mondo ed è quella che appunto ha risentito forse di più il peso della storia e
degli eventi che hanno caratterizzato il popolo ebraico.
Un popolo che sin dalle origini fu schiavo in Egitto e non ebbe mai una terra
vera e propria dove stare, e per questo motivo fu costretto a spargersi
per il mondo senza una meta.
Per non parlare poi dell'atroce persecuzione nazista e della guerra che
ancora oggi si combatte nei territori dove vivono.
Questo popolo però, anche se sparso in tutto il mondo ed in continua
guerra, è riuscito a dare origine ad una cultura caratteristica basata
soprattutto sulla religione ebraica e sul rispetto della Torah.
Infatti è stata sempre forte la volontà di
creare una letteratura e un'arte nazionale
per questo motivo attingendo alle tradizioni e agli avvenimenti che
scossero la popolazione, specialmente nell'ultimo secolo, gli ebrei sono
riusciti a creare un sostrato culturale comune, nel quale ogni
membro della comunità si potesse identificare. A partire dalla fondazione di
questo "nuovo stato" culturale anziché guardare all'esperienza della
guerra e della lotta per la conquista dell'autonomia nonché a quella della vita
nel kibbutz l’attenzione si
sposto verso i problemi riguardanti
l'evoluzione della società che si andava formando. Per questo arte, letteratura
e musica rispecchiano sia la sofferenza di un popolo ma anche la sua
parziale liberazione.
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