letteratura araba
   LETTERATURA    ARABA
  Home
  Introduzione
  Indice
  Conclusioni
  Bibliografia
  Torna all'indice di settore

Introduzione

La letteratura araba comprende tutta la  produzione letteraria in lingua araba, ed è uno dei principali veicoli della cultura islamica. La letteratura araba ebbe origine nella penisola arabica, ma fu in seguito prodotta e apprezzata dalla Spagna alla Cina. Sebbene la produzione del periodo classico fosse improntata a temi religiosi ed eruditi, grande è il suo intrinseco valore artistico e letterario, al quale certamente contribuisce la straordinaria ricchezza lessicale della lingua araba, capace di conferire varietà e colore a una letteratura dominata da motivi obbligati, quasi stereotipati.

Origini e caratteristiche

L'esempio più straordinario della letteratura araba è il Corano, che i musulmani considerano dettato direttamente da Dio al suo profeta Maometto nel deserto arabo e che essi venerano in tutto il mondo. Il suo stile, ritenuto inimitabile dai musulmani, deriva da quello degli indovini arabi preislamici, i quali si servivano di brevi locuzioni caratterizzate dal ritmo e dalla rima, ma prive di metro. La qualità letteraria delle prime surat (capitoli) del Corano può essere apprezzata appieno solo nel testo originale arabo.  

Pagina del corano decorata con splendide miniature.

Come già detto Il Corano è la maggiore espressione della creatività letteraria araba, ma non la più antica. Si sono conservate, infatti, centinaia di odi e poesie composte circa un secolo prima di Maometto; destinate principalmente all'ascolto, che raccontano la vita dei beduini: gli amori, i viaggi attraverso il deserto, i combattimenti, le rivalità, le ambizioni. I poeti celebravano le loro tribù, i loro sceicchi e spesso sé stessi; nel contempo schernivano i loro avversari, sfidandoli a rispondere con la spada o con una satira altrettanto tagliente. I migliori componimenti furono dapprima tramandati oralmente, poi, a partire dall’VIII secolo, vennero trascritti e raccolti in antologie poetiche.

La poesia continuò a fiorire sotto la dinastia omayyade , sviluppandosi attorno ai temi della politica (la celebrazione del califfato) e dell’amore. Altrettanto rappresentativi di questo periodo furono il genere poetico satirico.

Sotto la dinastia degli Abbasidi l’impero musulmano si estese dalla Persia alla Spagna, abbracciando tutta l’Africa del Nord e diffondendo in queste regioni la lingua e la cultura araba, le quali a loro volta si arricchirono e si svilupparono soprattutto grazie ai contatti con il mondo greco e persiano. Attraverso la traduzione e l’interpretazione dei testi antichi, soprattutto greci, la cultura araba svolse in questi secoli un formidabile ruolo di mediazione tra il sapere antico e la cultura occidentale.

Con la caduta degli Abbasidi nel 1258, al fervore intellettuale del Medioevo subentrò un periodo di stagnazione. Nei sei secoli che seguirono, i letterati si limitarono quasi esclusivamente a commentare i testi storici, teologici e giuridici degli antichi maestri, raccogliendoli sotto forma di compendi o antologie, impegnandosi così in una colossale opera di conservazione del patrimonio culturale.

La rinascita della letteratura araba, cominciò solo verso la fine del XIX secolo, grazie all'influenza della cultura occidentale. Prima in Egitto e in Libano, poi negli altri paesi arabi, fiorirono nuove forme letterarie e si rinnovarono anche settori della cultura come l’informazione e la pedagogia.

Infatti al giorno d’oggi il romanzo e il saggio storico e politico sono i generi più frequentati dagli scrittori arabi contemporanei. L'influsso della cultura occidentale ha indotto molti scrittori moderni a tenere a freno la tradizionale tendenza al linguaggio fiorito.

La poesia, la prosa e la letteratura popolare

Sensibile soprattutto agli influssi persiani, la poesia assunse un carattere sempre più elegante e ricercato e tra i temi affrontati è rilevante  quello delle questioni politiche e religiose che sfociano in  versi colmi di amarezza e scetticismo. In Spagna, nel X secolo, la poesia araba inventò nuove forme strofiche (muwashshah e zagial) che avrebbero influenzato la nascita della lirica romanza.

I primi esempi di prosa in lingua araba sono rievocazioni di epici conflitti tribali risalenti all’epoca preislamica e trascritti dopo il VII secolo. Con la diffusione dell'Islam l'attenzione dei letterati e degli storici arabi si concentrò sulla vita di Maometto e sulle conquiste islamiche. Inoltre la ricerca di regole di condotta in questioni religiose, personali e legali inaugurò la letteratura degli hadith ("conversazioni", che concernono la tradizione coranica) e del fiqh ("diritto canonico"), che produsse commentari e voluminosi dizionari biografici. Tra la fine del X e l'inizio del XII secolo furono molto apprezzate dagli studiosi e dai ceti elevati le elegantissime maqamat (brevi composizioni in prosa rimata).

Accanto alle opere erudite si sviluppò una letteratura popolare consistente in narrazioni recitate dai cantastorie nei bazar, da cui ebbe origine una tradizione orale ancora oggi viva. Gli eroi dell'antichità e il famoso califfo di Baghdad Harun ar-Rashid furono protagonisti delle romantiche storie fantastiche incluse nel Romanzo di Antar e soprattutto nelle celebri Mille e una notte. Concepiti per il divertimento delle masse, non utilizzavano lo stile e la lingua classici e furono per questo considerati dagli eruditi arabi una sorta di sottoletteratura.

                               


Torna all'indice di settore