lingua giapponese
          LINGUA   GIAPPONESE
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Introduzione

La lingua giapponese è parlata dai circa 123 milioni di abitanti del Giappone e dai giapponesi che vivono nelle isole Hawaii e nei continenti nordamericano (Stati Uniti) e sudamericano (Brasile). Non è stata stabilita una relazione certa fra il giapponese e altre lingue.

Somiglianze di struttura fanno pensare a una possibile parentela con la lingua coreana e con le lingue altaiche. Molti studiosi, tuttavia, respingono questa teoria, data la mancanza di affinità lessicali. Esistono tuttavia alcuni legami di lessico tra il giapponese e gruppi linguistici dell'Asia orientale come il tibeto-birmano e l'austroasiatico. Tra le molte varianti, la parlata colta di Tokyo è stata adottata come lingua standard.

Caratteristiche

Rispetto alle lingue indoeuropee, il giapponese sembra prediligere per certi aspetti un maggiore grado di voluta indeterminatezza, soprattutto riguardo alla definizione delle sensazioni visive: ad esempio, la parola aoi può significare di volta in volta "blu", "verde" o "pallido". Viceversa, si rivela minuzioso fino all'eccesso per descrivere sensazioni di tipo uditivo o tattile: contiene infatti un gran numero di espressioni onomatopeiche e molte parole diverse per esprimere lievi differenze di suono o di percezione al tocco. Contiene, ad esempio, parole diverse per il rumore prodotto dagli zoccoli e quello fatto da scarpe con suola di legno, come pure per lo scroscio della pioggia in sé o per il rumore prodotto dalla pioggia su superfici differenti.

La lingua giapponese ha una fonologia semplice, che consiste di sole cinque vocali (traslitterate come a, i, u, e, o e pronunciate più o meno come in italiano) e di diciannove consonanti (traslitterate k, s, sh, t, ch, ts, n, h, f, m, y, r, w, g, z, j, d, b, e p). Le consonanti vengono pronunciate al modo inglese, ma la r ha un suono incerto intermedio tra la r e la l italiane. In corpo di parola la g è spesso nasalizzata, in modo simile al nesso ng nella parola inglese sing. Ciò è particolarmente avvertibile nella parlata colta di Tokyo. Sia le vocali sia le consonanti possono essere lunghe o brevi. Alcune sillabe vengono enfatizzate con una differenza di intonazione, ma la lingua non possiede un vero e proprio accento tonico.

                 


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