|
Torna all'indice di settore
Introduzione
Le principali confessioni religiose in giappone sono: lo scintoismo, che
si fonda sul culto degli antenati e della natura e che si organizza in circa 200
sette con denominazioni diverse, e il buddismo, organizzato in altrettante sette
e denominazioni. Il cristianesimo, rappresentato da protestanti, cattolici e
greco-ortodossi, è professato da meno del 4% della popolazione. Si ritiene che
pressoché tutti i giapponesi, eccetto i cristiani, siano scintoisti, e che la
maggioranza di coloro che professano lo scintoismo siano anche buddisti.
Lo scintoismo è intrinsecamente legato alla storia del Giappone. Alla
fine del XIX secolo venne infatti reso religione di stato e un forte accento
venne posto sul culto della figura divina dell'imperatore e sull'origine divina
del popolo giapponese; tutti i giapponesi, indipendentemente dal loro credo
religioso, furono obbligati a praticare il culto nei templi scintoisti. Lo
scintoismo perse tuttavia il suo carattere istituzionale quando il 1° gennaio
1946 l'imperatore Hirohito rinunciò a ogni pretesa di divinità; la
Costituzione promulgata nel 1947 riaffermò l'assoluta libertà di religione,
abolendo il sostegno dello stato allo scintoismo.
Ricorrenze
Le feste nazionali celebrate in Giappone sono
numerose e spesso suggestive, come la festa del Capodanno durante la quale i
fedeli si recano in pellegrinaggio al tempio buddhista mentre 108 rintocchi di
campana si susseguono, a simboleggiare i 108 peccati umani; o la festa delle
bambine, celebrata il 3 marzo, rappresentata dall’altarino a terrazze di forma
piramidale (hina matsuri) dove sono collocate bambole che rappresentano
l’antica corte giapponese.
Inoltre si
festeggia il compleanno dell'imperatore il 23 dicembre e la festa dei bambini
(maschi).
.
Torna all'indice di settore
|