UN AMICO RITROVATO

Matteo, un ragazzo di 20 anni, fa parte dei nostro gruppo di amici a cui spesso racconta le sue esperienze adolescenziali. Egli, all'età di 14 anni, cominciò a fare la collezione di schede telefoniche, contro il parere dei genitori che lo scoragiavano per timore che trascurasse lo studio.

Matteo aveva, amico e compagno di scuola, Lorenzo, un ragazzo molto responsabile, ma, a giudicarlo dall'aspetto e dal vestiario, era un trasandato: capelli lunghi e sporchi, vestiti larghi e fuori moda, scarpe rotte; però, aveva un cuore grande pronto ad amare i suoi compagni e, in particolare, Matteo. Entrambi avevano una passione: la raccolta delle schede telefoniche. Nei pomeriggi piovosi si rifugiavano in soffitta dove esaminavano le loro schede, se le scambiavano, le valutavano, le classificavano in base alla tiratura, al prezzo, alla sede... Dopo ore e ore di rifugio dagli occhi dei genitori, provavano un senso di delizioso peccato: erano felici, ma, nello stesso tempo, erano costretti a nascondersi.

Matteo e Lorenzo dividevano il loro paese in zone per “far visita” a tutte le cabine telefoniche, con la speranza di trovare qualche scheda scaduta e consumata; si recavano in bar, uffici con una tale costanza che alla fine della giornata riuscivano a procurarsi dalle 4 alle 8 schede. I due amici, dopo affannose ricerche, si incontravano ed erano euforici, soprattutto, nel momento in cui mostravano i nuovi pezzi che richiedevano la loro massima attenzione per essere catalogati e inseriti nei due raccoglitori. Era un momento di densa tensione per lo scambio, a volte, ricattatorio che avveniva tra loro due, perché entrambi avevano in mente un progetto ben preciso, trovare le schede di prima generazione: Mulinex, Mc claren, Torre di Pisa, le carte dei carabinieri... Dopo varie giornate passate tra cabine telefoniche, Matteo, finalmente, trovò una delle più importanti schede: la torre di Pisa. Riunitisi nel foro “rifugio”, Lorenzo era triste per non essere stato lui a trovare la scheda tanto desiderata e, dopo più di un quarto d'ora di offerte e richieste, i due amici, considerando la difficoltà di trovare un doppione del pezzo raro, decisero di formare un unico grande catalogo di schede da conservare in un luogo segreto: una vecchia cassa nella soffitta di Matteo. 


Da quel giorno in poi la soffitta diventò la loro reggia, il loro punto di incontro, il loro rifugio. Un giorno, per caso, tornati in soffitta per guardare i pezzi catalogati, i due si accorsero della scomparsa della loro raccolta. Entrambi si guardarono con occhi insospettiti e dal quel giorno non fu più amicizia vera. Matteo, certo di essere stato derubato, ebbe un colpo tremendo: era la prima volta che qualcuno lo ingannava e il cuore gli s'indurì e non riusciva ad essere fiducioso degli altri, insomma da quel giorno il suo carattere cambiò.

Dopo circa sei anni Matteo traslocò e, per caso, mentre selezionava la roba che aveva in soffitta, spostando un vecchio baule, ebbe una "allucinazione": il raccoglitore delle schede telefoniche, dopo tanti anni di ricerca, gli apparve, era rimasto nascosto tra il muro e il baule. Di colpo gli tornarono in mente la sua infanzia e, soprattutto, l’immagine di Lorenzo, il suo vecchio amico, che, secondo lui, aveva rubato la collezione.


Matteo si senti in colpa e così decise di ritrovarlo anche in capo al mondo. La sua nuova abitazione, guarda caso, si trovava proprio nel quartiere di Lorenzo che possedeva il bar più chic, frequentato dalle persone più aristocratiche. Matteo aveva sempre avuto l'abitudine di fare colazione al bar, prima di andare all'università, perciò, trovandosi nel nuovo quartiere, entrò nel primo bar che incontrò, proprio in quello di Lorenzo. Nel ritirare lo scontrino, gli parve di sognare: alla cassa trovò proprio il suo vecchio amico. Si guardarono a lungo e, dopo un oh, si abbracciarono. Matteo invitò l'amico nella sua abitazione, perché aveva una sorpresa per lui. Dopo qualche giorno si ritrovarono di fronte all'album e rivissero i momenti più magici della loro adolescenza e del loro hobby preferito. E da quel momento in poi tornarono ad essere amici più di prima.
 
Colanero Massimo
Ciccocioppo Enrico
Melizzi Matteo
1^B

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