SCHERMA:
Le regole del gioco
Come è noto lo sport della scherma prevede il confronto tra due atleti mediante l'utilizzo di particolari attrezzature chiamate armi. Nonostante il nome, gli attrezzi che vengono utilizzati hanno ben poco di offensivo e pericoloso: non c'è cosa più distante dal pensiero di uno schermitore che quella di cercare di fare male all'avversario e, d'altro canto, le normative che regolano la fabbricazione e l'utilizzo dell'abbigliamento e delle attrezzature in Italia sono talmente rigide da garantire un ampio margine di sicurezza.
La scherma è uno sport individuale, gli incontri (assalti) avvengono sempre tra due atleti (tiratori) ed anche le gare a squadre non sono altro che sommatorie di incontri singoli. Questo naturalmente non significa che non esista spirito di squadra o strategie e tattiche da applicare negli incontri a squadre.
Gli assalti si svolgono su particolari strutture in materiale metallico (pedane), della lunghezza di almeno 14 metri e della larghezza di 1,5 - 2 m, anche se esiste comunque la tendenza ad accettare l'utilizzo di pedane larghe 1 metro. La lunghezza "utile" della pedana è di 14 m, anche se questa può raggiungere una lunghezza massima di 18 m. Ciò per permettere al tiratore, che indietreggiando eventualmente supera il limite dei 14 m, di usufruire di una superficie uguale ed unita ed evitare così possibili infortuni.
La scherma prevede tre diverse specialità. Queste prendono il nome dall'arma utilizzata ed hanno regole molto differenti tra loro.
Le armi utilizzate nella scherma sono il fioretto, la spada e la sciabola. Quest'ultima arma è stata finalmente resa anche femminile a partire dall'anno agonistico 1998-99.
Sono poche le similitudini tra le diverse specialità, in tutte e tre scopo del gioco è toccare l'avversario con l'arma utilizzata (portare una stoccata), ma variano molto però la tecnica da utilizzare, la parte di attrezzo con la quale portare la stoccata ed il bersaglio da colpire.
In tutte le specialità viene considerato toccato lo schermitore che, incalzato dall'avversario, oltrepassa con entrambi i piedi il limite di "campo di gioco" posto alle sue spalle.
Uguali sono anche le procedure di inizio, interruzione, ripresa e conclusione degli assalti: per tutte le specialità l'incontro ha inizio nella posizione di guardia degli atleti posti l'uno di fronte all'altro al centro della pedana, l'inizio e la ripresa delle singole azioni viene deciso dal comando pronti del giudice, seguito quasi immediatamente da a voi. L'interruzione dell'azione viene determinata dal comando alt del giudice.
Esistono armi convenzionali (ovvero regolate da convenzioni che stabiliscono un vantaggio da parte dell'atleta che sta compiendo una determinata azione) come il fioretto e la sciabola, e armi non convenzionali (la spada).
È ormai completamente consolidato in tutto il mondo l'uso in gara, per tutte e tre le armi, di attrezzi dotati di circuiti elettrici che permettono, connessi ad apparecchiature elettroniche (segna-stoccate), di coadiuvare il giudizio degli arbitri nell'assegnazione delle stoccate. Nella breve descrizione che segue, delle diverse discipline, quindi tratteremo soltanto di armi elettrificate.
LE TRE ARMI
LE PARATE
LA PEDANA E LA FLECHE