SCHERMA: La storia dal XIII al XIX secolo



Molto probabilmente gran parte dei sistemi di combattimento con la spada dell'alto medioevo risale agli usi delle tribù germaniche che invasero l'Europa. A partire dal V secolo d.C. goti, Longobardi, Franchi abili nel maneggio di lunghe spade da usarsi in coppia con lo scudo diffusero anche in Europa l'uso del duello come sistema per derimere le questioni d'onore o invocare il giudizio di Dio. Lo sviluppo delle tecniche di combattimento a cavallo favorirono l'ascesa dell'uomo armato. Dedicando la sua vita unicamente al combattimento il cavaliere si specializza in tutti gli scontri con ogni tipo di arma a piedi ma soprattutto a cavallo, esercitandosi sempre anche in tempo di pace. Feroci tornei a cavallo con morti e feriti caratterizzano, insieme alle cacce, il passatempo preferito del signore medievale fino al secolo XIII e gli inizi del XIV. In quest'epoca prevale ancora l'uso della spada e dello scudo dove al solo scudo è adibito l'uso della parata e alla spada della risposta.

A partire dalla metà del Trecento l'uso di acute spade da stoccata, da usarsi a cavallo, e la minaccia costante della balestra favoriscono il lento ma decisivo affermarsi dell'armatura a piastre metalliche. L'uso sempre più frequente della spada a due mani determinò l'inizio di una prima forma di scherma vera e propria , la spada lunga viene usata da sola a due mani per offesa e difesa con un complesso sistema di guardie. Contemporaneamente si afferma l'uso di altre armi adatte ad infrangere le armature come il martello d'arme, l'azza ed il pugnale a rondelle. La scherma dei sec. XIV-XV anche se assai tecnica risulta ancora basata prevalentemente sulla potenza. La prevalenza dei feroci colpi di taglio è ancora suopportata dall'uso del gioco stretto tecnica di lotta con la spada che permette più facilmente di mettere a terra un avversario protetto da un'armatura.

Nei primi decenni del Cinquecento l'armatura messa in crisi dal sempre più perfezionato uso delle armi da fuoco, viene usata sempre più di rado e limitata a particolari tipi di reparti di battaglia nei tornei.

A partire dagli ultimi anni del secolo XV i duelli tra gentiluomini vengono combattuti con armamento più leggero e molto più spesso a piedi.

La spada si adegua alla differente esigenza di leggerezza e assume una forma sottile e adatta al sempre più frequente uso della stoccata. Caratteristica del Rinascimento è il duello di spada e boccoliere e spada e pugnale. Già in uso nel medioevo il combattimento con spada e boccoliere per la sua rapidità si presta validamente sia per la formazione dello schermitore che come valida difesa nei duelli e nelle aggressioni. Questa combinazione viene tuttavia soppiantata da quella più efficace di spada e pugnale dove il pugnale assume il ruolo di aiuto nella difesa divenendo però temibile a distanza ravvicinata. Va rivelato che proprio da questo periodo la spada viene usata da sola. Ciò significa che la scherma subisce una naturale evoluzione in senso tecnico, tale da permettere ad una sola arma sia la difesa che la risposta. Infatti dalla metà del '500 non solo comparirono i primi trattati nell'uso della spada sola ma il numero naturale di guardie (dieci e a volte sedici) si riduce alle quattro derivanti dalla posizione della mano.

La trattatistica sulla scherma di questo periodo (quasi tutta in italiano) è assai ricca di opere talvolta assai particolareggiate testimonia un'evoluzione rapidissima. Nella seconda metà del secolo la scuola italiana si distingue per la sua eccellenza in quest'arte esportando in tutta Europa i suoi insegnamenti tramite maestri che lavoravano nelle corti e nelle sale delle maggiori città d'Europa: Alla fine del cinquecento la spada assume la definitiva forma sottile e allungata con la caratteristica elsa a gabbia e una leggerezza richiesta dal quasi esclusivo uso della punta rispetto al taglio. E' probabilmente alla fine del secolo che si comincia ad usare la cavazione (azione di svincolo dal ferro avversario) base di tutte le azioni di spada del secolo successivo.

Il seicento infatti si distingue per la velocità o la precisione dell'esecuzione e per la quasi totale prevalenza della stoccata rispetto ai colpi di taglio definitivamente penalizzati dalle azioni in tempo e dalla continua presenza dell'arma in linea. In questo periodo si pongono le basi per tutta la scherma successiva, basti ricordare l'invenzione della parata di contro e un più perfezionato uso dell'affondo rispetto al secolo precedente.

Lo stesso processo di assottigliamento e alleggerimento dell'arma che aveva caratterizzato il secondo cinquecento si ripresenta ancora dopo la prima metà seicento, producendo come risultato armi più corte, flessibili e leggere con la caratteristica elsa a tazza più protettiva rispetto alla gabbia. Questo tipo di arma rende possibile una scherma molto più veloce, dove le azioni di svincolo soprattutto in tempo (cioè capaci di anticipare o cogliere l'avversario mentre inizia l'azione) divengono più rapide e fondamentali.

Nella seconda metà del seicento e per tutto il settecento anche l'Italia subisce soprattutto al nord, l'influenza della schema francese che entra in contrasto con quella italiana. Contrapposizione che durerà fino all'ottocento. L'uso del leggero spadino e della sciabola, la scomparsa del pugnale nella mano sinistra ( usato solo dalla scuola napoletana) daranno come risultato una scherma assai aggraziata anche se assai temibile e una più potente ,da combattersi con la sciabola, preferita dalle scuole militari. E' interessante notare come nell'ottocento su 467 duelli sostenuti in Francia, 326 avvengono con la spada, 12 con la sciabola e 118 con la pistola, mentre su 3513 duelli sostenuti in Italia 140 avvengono con la spada, 3138 con la sciabola e 223 con la pistola. Questa preferenza delle due armi riflette l'impostazione che un tempo aveva differenziato le due scuole.

Il sempre più frequente uso della pistola rispetto alla spada e la sempre maggiore durezza dei provvedimenti nei confronti dei duellanti determinò il declino della scherma da duello.

Fu in concomitanza con la creazione delle olimpiadi moderne che si incomincio ad apprezzare la scherma dal solo lato sportivo con il perfezionamento di convenzioni, l'abolizione del codice cavalleresco e l'introduzione del computo delle stoccate. Questo naturale processo di evoluzione porterà la scherma a diventare nel secolo ventesimo quello sport interessante e affascinante che ancor oggi si pratica.