Gruppo di Lavoro SCUOLA DELL'INFANZIA
La nostra offerta formativa si basa su una proposta educativa forte e professionale, in cui si dà ampio rilievo alle attività didattico-educative tenendo conto della formazione di ogni singolo bambino. Detta proposta contiene già le innovazioni inserite nella nuova riforma: -flessibilità organizzativa -laboratori -progetti -sezioni aperte In virtù dell'autonomia contestiamo l'anticipo scolastico in quanto dequalifica la nostra capacità professionale perseguita e raggiunta con anni di formazione, aggiornamentò ed esperienza diretta sul campo; inoltre risulta evidente l'assenza di strutture e figure lavorative adeguate alla peculiare età dei bambini senza così rispettare le fasi di crescita e di sviluppo emoti vo-affettivo . Rifiutiamo nettamente qualsiasi figura predominante all'interno dei team già esistenti per non alterare l'armonia e l'equilibrio consolidati nel tempo. PERSONALEATA Abbiamo constatato che la Legge Moratti non ha sufficientemente tenuto in considerazione il personale A T A. Si auspica che nei decreti applicativi sia tenuto conto del grande impegno che il personale ATA svolge nell'ambito scolastico e si chiede una fattiva collaborazione con il personale docente che possa portare all'integrazione delle vari~ componenti. , |
Gruppo di Lavoro
Percheè Deve
essere luogo di socializzazione, di relazioni; sereno ambiente
educativo di apprendimento: questi aspetti non appartengono solamente alla
scuola primaria, ma devono trovare cittadinanza anche nella scuola
secondaria di primo grado; è necessario porre maggiore attenzione alle
modalità e ai meccanismi della continuità da parte del legislatore . Deve
essere scuola di alfabetizzazione culturale, esistenziale ed
emozionale e, non solo, strumentale. Deve
bastare il tempo ( comunque venga definito) a soddisfare
apprendimenti distesi per mettere a frutto potenzialità e talenti di
ciascuno alunno. Il tempo
scandito rigidamente non rispetta le diversità individuali e lo sviluppo
della personalità del bambino e non è congruo alla formulazione dei
Piani di studio personalizzati. Il
monoennio, previsto dalla Riforma, che si raccorda con la scuola
dell’infanzia, non
può non mettere in difficoltà i bambini che, per ragioni diverse, non
l’hanno frequentata, non essendone prevista l’obbligatorietà Deve
essere una scuola formativa e non precocemente orientativa e
canalizzatrice. Deve
essere una scuola non vincolata da Indicazioni Ministeriali, prescrittive, disciplinari e
frammentarie; ma intesa come
luogo di organizzazione di saperi significativi Deve
avvalersi di un sistema di valutazione
degli alunni che non sia di tipo fiscale, sommativo e
per periodi didattici Devono
essere strettamente
legati, ai principi citati, tutti gli aspetti organizzativi: Orario
( da gestire da ciascuna istituzione scolastica in riferimento alla Legge
dell’Autonomia) Team
docenti ( che assicuri una pluralità di riferimenti per il bambino e per
la famiglia e un’opportuna
diversificazione delle
attività educativo - didattiche e dell’offerta formativa ) Collegialità
( come elemento fondante della vita scolastica ) Strutture
e risorse ( che garantiscano l’attualizzazione delle
proposte di progettazione e delle attività laboratoriali per
tutti gli alunni )
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Gruppo di Lavoro I DOCENTI
E' apprezzabile questo momento di ponderazione nel gruppo per riaffermare il valol e la necessità di uno spazio e di un tempo di riflessione condivisa ( gruppo di pari che ha la possibilità di riflettere sulla propria esperienza professionale). All'unanimità il gruppo esprime il dissenso complessivo sui testi normativi deUa , Riforma ed in particolare una forte preoccupazione in merito all'attribuzione della funzione tutoriale al docente prevalente ( rischio di delega, svilimento ed appiattimento delle professionalità) con conseguente classificazione gerarchica delle discipline. Perplessità sono state espresse anche sull'attribuzione al docente prevalente della parte fondamentale del curricolo e sulla rigida suddivisione tra attività pratiche ed attività intellettuali ( attività di classe ed attività di laboratorio con separazione tra fare e pensare). Il gruppo ribadisce l'importanza della funzione docente, così come definita dall'articolo 395 del Testo Unico tuttora vigente, che appare in contraddizione con la nuova definizione. Il gruppo ritiene, inoltre, che la professionalità docente sja mortificata dalla {definizione minuziosa della organizzazione didattica (tempi, insegnam~nti, modalità). Ciò è in contraddizione con il dettato dell'articolo 4 legge 275/99. Il gruppo ritiene poi che i collegi possano e debbano predisporre progetti educativi efficaci in relazione ai bisogni del territorio, seguendo le modalità dell'articolo 8 e dell'articolo 11 (sperimentazione approvata dal Ministero). Il gruppo ha espresso preoccupazione sull'affidamento della formazione in servizio agli atenei, in riferimento alle attuali difficoltà organizzative delle Università. Ritiene però che, sulla base di esperienze già realizzate, l'Università sia un ente deputato alla formazione in servizio che deve però realizzarsi attraverso l'incontro tra la "sapienza" degli insegnanti e la ricerca universitaria. |
Gruppo di LavoroORGANIZZAZIONE
Il
gruppo di lavoro che ha riflettuto sull’organizzazione della scuola
secondo la riforma Moratti ed in particolare sul decreto applicativo n°1,
ritiene che la figura del docente prevalente, crei una gerarchizzazione
all’interno del team docente e potrebbe ridimensionare il rapporto
interpersonale docente-alunno, pertanto, ribadisce la contitolarità del
team docente e la validità del raggruppamento dei saperi disciplinari. Nel caso di un vincolo legislativo, comunque, il gruppo ha elaborato la seguente ipotesi di orario su 40h settimanali e le ha così distribuite: 18h
ins. prevalente (italiano – matematica) 17h
laboratori :
-
spazio – tempo -
scientifico – tecnologico (scienze – informatica –
tecnologia) -
creativo (arte – immagine – musica) -
espressione corporea (motoria) -
inglese -
religione Gli
insegnanti ritengono che tutti i tempi della scuola siano tempi educativi,
quindi, nelle 17h laboratoriali previste sono comprese 5h delle 10
destinate al tempo mensa. 3h
facoltative – opzionali sono destinate all’organizzazione di più
laboratori di approfondimento curricolare (es. sviluppo della logica
attraverso il gioco degli scacchi). Per
garantire un’efficace valenza formativa è necessario operare su piccoli
gruppi di lavoro, pertanto, si ritiene opportuno l’utilizzo di tutte le
risorse professionali dei docenti per evitare un’offerta formativa
inadeguata ai bisogni degli alunni. Si
ritiene che il docente prevalente debba ruotare ogni cinque anni. |
Gruppo di lavoro H: alunni diversamente abili e in situazione di disagio
Riassumiamo in 3 concetti chiave I' articolata riflessione e discussione del gruppo riguardante parti anche oscure contenute nella rifonna: 1) FUNZIONE DEL DOCENTE SPECIAL.I7.ZATO NELLA SCUOLA RIFORMATA Salvaguardando la funzione di contitolarità e corresponsabilità il docente specializzato all'interno del team fornisce le proprie specifiche competenze non solo rispetto a tutti gli iscritti del gruppo classe ma, in modo specifico, per interventi funzionali allo sviluppo delle diverse abilità al fIne di promuovere lo sviluppo globale del bambino in base alle decisioni didattiche e pedagogiche stabilite dal team. Si richiama l'attenzione rispetto ai tempi e agli spazi necessari atti a garantire un effettivo intervento specialistico. 2) LARSA (Laboratorio di Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti) Sulla base delle esperienze laboratoriali già adottate l'idea di laboratorio teso al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti appare attuabile alle seguenti condizioni: a) è fondamentale il gruppo classe di riferimento quale gruppo stabile, non statico e rigido; b) il laboratorio non si deve configurare in alcun modo quale "classe differenziale" e pertanto la composizione del gruppo di alunni che vi partecipano è decisa dal team con lo specific0 apporto del docente specializzato; c) l'.organizzazione e la gestione del laboratorio deve essere affidata al team docente, di cui il docente specializzato è parte integrante; il team deve poter individuare tempi, modi e fInalità del laboratorio stesso; d) l'orario di compresenza dei docenti è condizione imprescindibile per l'attuazione dell ' attività di laboratorio; e) valorizzare le intelligenze alI' interno del laboratorio significa fare in modo di promuovere l'integrazione, la creatività e i linguaggi non verbali (si può fare recupero e sviluppo degli apprendimenti anche in altri laboratorio e non solo nel LARSA). 3) FORMAZIONE DEI DOCENTI CURRICOLARI --La formazione dei docenti curricolari relativa a caratteristiche dei bambini diversamente abili ( comunicazione, sviluppo, motivazione, ecc. ) deve essere intesa quale coinvolgimento nella didattica e non mero avvicendamento dei docenti o creazione dell'insegriante 'tuttologo'; non significa. dal punto di vista delle competenze, equiparazione dei docenti. L' auspicio è che i principi evidenziati nel POF vengano riconosciuti ancora come elementi fondamentali e irrinunciabili per una reale integrazione. |
Gruppo di Lavoro POLITICHE DEL TERRITORIO
La Scuola deve saper proporre una propria politica territoriale. Una Scuola, al passo con i tempi, deve avvalersi della sussidiarietà, in un'ottica costantemente interlocutoria con l' esterno. Tuttavia non deve perdere la propria centralità e specificità, al fine di divenire polo culturale aggregante delle varie realtà operanti sul territorio. Deve pertanto realizzare intese con tutti i soggetti, che interagiscono sul piano formativo con la Scuola, che deve proporsi come interlocutore autorevole, essendo istituzionalmente preposta alla formazione. La Scuola promuove e cerca intese, al fine di elaborare una progettazione integrata, per soddisfare obiettivi immediati e a lungo termine. Le proposte per delineare una politica di territorio, oltre accordi occasionali di rete con le scuole su progetti mirati, si articolano su tre punti fondanti: 1) Costituire un Consorzio di scuole, che dia maggiore autorevolezza e rappresentatività alle scuole del territorio, presentandosi come unico interlocutore con gli Enti e le Istituzioni 2) Promuovere una Conferenza di Servizio, per creare protocolli d'intesa tra i vari soggetti, per definire e programmare ambiti, tempi e modalità d'intervento 3) Creare un Polo Universitario nell'ambito psico-sociologico e della comunicazione, in strutture J di zona dimesse (quali la ex scuola media Amendola). Ciò offrirebbe opportunità di crescita ! ! culturale nel territorio, possibilità di posti di lavoro ed incremento commerciale e imprenditoriale. f1 :' La Scuola si propone di cooperare con 1 'Università su progetti culturali finalizzati : a) alla prevenzione della dispersione scolastica b) ad elevare il livello culturale in una società complessa interculturale c) a realizzare ricerche e sperimentazioni nel campo pedagogico , didattico e comunicativo |
Gruppo di Lavoro PERSONALE ATA
Abbiamo constatato che la Legge Moratti non ha sufficientemente tenuto in considerazione il personale A T A. Si auspica che nei decreti applicativi sia tenuto conto del grande impegno che il personale ATA svolge nell'ambito scolastico e si chiede una fattiva collaborazione con il personale docente che possa portare all'integrazione delle vari com |
Gruppo di LavoroGENITORIALITA '
La trasformazione avvenuta nella scuola, negli ultimi anni, ha visto emergere un interesse maggiore dei genitori verso le problematiche didattiche, formative e progettuali. Questo ha creato maggiori possibilità di conflitto tra le entità ( Scuola -Genitori). La difficoltà di relazione si amplierebbe con l'istituzione prevista dalla Riforma della figura TUTOR. Uno degli strumenti fondamentali di lavoro e di verifica è senza dubbio il POF, che permette di lavorare insieme ed ognuno nel proprio ambito sulla garanzia di un documento, espressione della nostra scuola. L'incontro tra genitori è importante per lo scambio di esperienze; un veicolo significativo è la presenza dell' Associazione genitori che affianca e collbora con la struttura scolastica, nella realizzazione degli obiettivi comuni.
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