Disegno del semovente M/42 contraerei (fonte: Nicola Pignato)

 

 

Una foto del prototipo ultimato.

 

 

 

La necessità di un semovente contraerei divenne lampante già dopo i primi due anni del conflitto. Le mitragliatrici Breda da 8 mm. infatti non garantivano una copertura efficace contro gli attacchi dal cielo e fu così che si iniziò a pensare ad un semovente cingolato capace di far fronte ad una simile evenienza con un adeguato volume di fuoco. L'idea era quantomai semplice: installare su un normale scafo "M" una torretta dotata di un complesso quadruplo di Isotta Fraschini da 20 mm. Questo mezzo, una volta entrato in produzione, avrebbe così dovuto garantire la sicurezza di un plotone di carri ordinari.

Gli studi proseguirono per tutto il 1942 e, ai primi di marzo del '43, venne immatricolato l' unico esemplare prodotto ed assegnato successivamente all' VIII Reggimento Autieri di Roma. Questo mezzo, che in sede di collaudo aveva conseguito degli ottimi risultati, venne confiscato dai tedeschi dopo l' 8 Settembre e quindi attentamente valutato dagli ex-alleati (che probabilmente trassero spunto per la realizzazione del loro Flakpanzer IV/3).

Il semovente contraerei M/42 venne perfino impiegato in Austria. per la difesa aerea. dal V Corpo Corazzato da montagna delle SS, contro i sovietici, nella primavera del '45.