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La dott.ssa Tomei (del Provveditorato agli Studi) apre la seduta rappresentando la possibilità di attivare corsi sperimentali gratuiti all'interno delle scuole pubbliche, che potranno rilasciare direttamente i certificati di idoneità alla guida dei motocicli. |
E' successivamente intervenuto il Colonnello Fusani dell'ANCMA, il quale ha fatto presente che, l'obbligo per i ragazzi di conseguire il certificato d'idoneità alla guida del ciclomotore, costituisce una maggiore garanzia di sicurezza sulle strade. In seguito, la Dott.ssa Palermo, del Ministero della Pubblica Istruzione, ha sottolineato l'impegno ad una fattiva collaborazione, che dovrà essere assunto da parte delle scuole, per la buona riuscita del progetto, e l'importanza della diffusione tra i ragazzi della cultura della legalità sulle strade. |
Ha quindi preso parte alla presentazione l'Ingegner De Angelis dell'ACI che, nel sottolineare l'importanza dello sviluppo di questo progetto finalizzato a radicare in maniera profonda e convincente la cultura della sicurezza stradale presso l'utenza dei giovani, ha fatto alcuni esempi. Il primo riguarda il vino che rallenta i tempi di reazione ed i riflessi nel nostro sistema nervoso: infatti i tempi di razione, che normalmente variano da 0.8" a 1", sotto l'effetto degli alcolici, crescono proporzionalmente alla quantità d'alcool bevuto, fino ad arrivare a dei tempi di reazione che sono compresi tra 1.5" e 2". Il secondo riguarda la dinamica di un incidente: la forza con la quale una persona si schianta contro il parabrezza della propria autovettura, si calcola moltiplicando la velocità dell'autovettura con una forza pari a 3500 Kg. L'Ing. De Angelis ha inoltre affermato che, la caratteristica principale del sistema didattico proposto, è quella di introdurre l'educazione stradale nelle scuole non come materia d'insegnamento, ma come "attività traversale", da svolgere da parte di tutti i docenti, ciascuno nel proprio ambito d'insegnamento, coerentemente con il progetto educativo dell'Istituto. |
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Il personale qualificato in materia di educazione stradale aggiornerà gli insegnanti dei vari Istituti, i quali inseriranno i principi della sicurezza stradale nelle proprie materie d'insegnamento trasferendoli ai loro alunni. Al dibattito ha preso la parola anche il Dr. Schiavo, presidente della CONFEDERTAAI, che ha mostrato all'assemblea i primi risultati dei corsi sperimentali: l'idea, nata nel 1991, si è recentemente concretizzata con la realizzazione di 100 corsi sperimentali già conclusi, ed altri 100 inizieranno dal 18 Febbraio 2003; su 800 persone che hanno fatto la domanda, 600 sono già state formate. Ha concluso il dibattito la Dott.ssa Damiani, coordinatrice dei corsi per l'Italia centrale, illustrando l'organizzazione dei corsi e il ruolo della società coinvolte nell'ambito degli stessi. |