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STORIA DELLA BASILICA DEI SS. PIETRO E PAOLO


Negli anni 30 Benito Mussolini voleva costruire un centro cittadino grandissimo in "stile moderno", e decise di farlo impiegando marmo bianco.

Il progetto fu realizzato nel 1938. La chiesa fu costruita sulla collina del Belvedere. Poiché era un'idea fascista, fu realizzata interamente con materiali italiani.
Nel 1942 gran parte della chiesa era stata edificata, ma nella II guerra mondiale, le artiglierie tedesche la danneggiarono.
I Frati Minori conventuali, dopo la catastrofe, nel 1947, la ricostruirono e l'aprirono al culto.
Alessandro Della Seta - Sc. elem. S.FRANCESCO - classe Vª



Benito Mussolini, negli anni '30 volle edificare un centro cittadino grandioso in stile moderno con l'impiego di marmo bianco, in vista dell'Esposizione Universale di Roma del 1942.
L'architetto A. Foschini fece il progetto della Chiesa nel 1938. I lavori iniziarono nel 1939 sull'altura del Belvedere. Nel progetto furono impiegati solo materiali italiani.
Nel 1942 gran parte della Chiesa era edificata, ma mancavano molti particolari. A causa della II guerra mondiale i lavori furono interrotti. L'artiglieria tedesca, poi, distrusse gran parte di essa.
Nel 1947 (alla fine della guerra) i Frati Minori Conventuali completarono la Chiesa che il 3 luglio del 1955 fu aperta al culto, quando il quartiere EUR era ancora disabitato. Nel 1965 la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo ha assunto il titolo di Basilica.
Ogni 29 giugno questi due Santi sono ricordati a Roma con un giorno di festa.
Silvia Giordano - Sc. elem. S.FRANCESCO - classe Vª