Azienda Agricola

di Perazzo Guglielmo & Giovanni

I nostri risi sono considerati tra i migliori risi del mondo, sono il vanto della nostra zona e della nostra gente.

Noi ne coltiviamo l'indiscutibile qualità.

Non esitate a contattarci per eventuali informazioni, siamo a disposizione per tutte le vostre richieste.

Calendario dei lavori per la coltivazione del riso (desunto da testimonianze orali).

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Il riso - brevi cenni storici

La civiltà occidentale ha conosciuto il riso solo dopo le spedizioni in Oriente di Alessandro Magno nel 320 a.C. I persiani avevano dato a questo cereale, da migliaia di anni coltivato in Asia orientale, il nome di wrizey. Da questo derivano il nome latino oryza sativa e tutti quelli che poi furono attribuiti al riso nelle varie lingue.

Il nuovo cereale venne in seguito importato dai lontani paesi orientali dagli stessi greci e poi dai romani: giungeva al Mediterraneo attraverso le vie carovaniere fino ad Alessandria d'Egitto. Continuò in questo modo ad arrivare in Europa fino all'XI secolo quando gli Arabi, che già da oltre trecento anni avevano conquistata l'Africa settentrionale e buona parte della Spagna, cominciarono a praticarne la coltivazione nella penisola iberica.

Fino a quel momento, ma lo fu ancora per altri tre secoli in Italia, il riso veniva considerato un prodotto esotico, raro, quasi un medicamento, comunque anche come tale di scarsa importanza terapeutica, indicato solo in alcune affezioni gastriche ed intestinali. Era comunque un prodotto che si acquistava solo nelle spezierie. Lo si usava anche, ma in modo non molto diffuso, anche per certi piatti in cucina, soprattutto dolci.

Secondo alcuni storici la conoscenza della tecnica della sua coltivazione in Italia avvenne però per merito dei veneziani e non degli spagnoli.

La prima documentazione sulla sua messa a coltura in Italia è del 1475. Qualche anno dopo Galeazzo Maria Sforza duca di Milano aveva mandato in dono una certa quantità di riso agli Este di Ferrara evidenziando che, con opportune tecniche agrarie, da un sacco di questo cereale si potevano trarre anche dodici sacchi di raccolto. Ben superiore quindi alle allora scarse rese del frumento (e del mais che dopo qualche decennio sarebbe anch'esso arrivato in Europa).

 

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