| Palata, in corteo per la "Festa Rossa" Oltre settecento persone hanno partecipato alla manifestazione contro il sindaco "gendarme" di Palata(Cb), che aveva cercato di vietare la "Festa Rossa". Una folla ha gremito, mercoledì sera, le vie cittadine chiedendo "democrazia" e "libertà di riunione e di incontro". Al termine del corteo è stato letto un messaggio del segretario del Prc Bertinotti e, poi, si sono susseguiti gli interventi del deputato De Cesaris, del segretario regionale Italo Di Sabato, del sindaco di Marano e dell'assessore al comune di Giugliano. (Liberazione,11/08/2000) Corteo di protesta per la mancata concessione dello "storico" vico della Festa Rossa. Partecipanti anche dal napoletano Una cittą blindata per i bertinottiani "Per i diritti e contro le nuove intolleranze". Recitava così lo striscione che innalzavano i militanti del circolo di Rifondazione di Palata ieri pomeriggio. Guidati dal segretario regionale del partito, Italo Di Sabato. La "Festa Rossa" i bertinottiani l'hanno fatta lo stesso. Una festa anomala, rispetto alle altre edizioni, una festa caratterizzata comunque da una protesta civile e pacifica contro le decisioni del sindaco Antonio Staniscia che non ha concesso l'autorizzazione a far svolgere la manifestazione nello "storico" Vico VI San Rocco. La marcia rossa è iniziata con un pò di ritardo rispetto ai tempi stabiliti. Perchè ieri a rinforzare le truppe locali ci hanno pensato i "compagni" di Marano e Giugliano giunti nel centro bassomolisano con un pullman intorno alle 19.30. Hanno trovato ad attenderli una Palata blindata per l'occasione dalle forze dell'ordine. Forse anche per questo tutto è filato liscio. Nessun incidente, ma solo una protesta pacifica che si è snodata lungo il corso principale. Sulle note dell' "Internazionale socialista", di "Avanti popolo" e di "Bella ciao", musicate dalla banda di Gambatesa che apriva il corteo, i manifestanti hanno rivendicato il diritto di festeggiare nel sito storico dove si sono svolte sei delle otto edizioni della "kermesse comunista". La gente del paese è rimasta comunque a guardare. Ha preferito rimanere ai lati della strada e seguire da spettatore l'insolita processione che il popolo rosso ha organizzato ieri, proprio nel giorno in cui era stato fissato il primo dei due giorni di festa. "Manifestiamo contro le nuove intolleranze -ha tuonato il segretario Italo Di Sabato- il pericolo che questa nuova cultura possa diffondersi. Oggi tocca a noi, domani a qualcun altro. Il sindaco ha ritenute valide dodici firme di cittadini che non volevano la manifestazione. Se in quello stesso sito si fossero insediati extracomunitari e la gente fosse insorta lo stesso, che cosa avrebbe fatto il primo cittadino? Ecco, noi siamo un pezzo di società che non accetta questi soprusi e che si diffonda questa cultura pericolosa". La manifestazione si è poi conclusa in Via Marconi, dove ha sede il locale circolo. A turno, hanno preso la parola gli altri numerosi invitati. (Quotidiano del Molise, 10/08/2000)
C'era questo, c'era quello Italo Di Sabato ha guidato il drappello degli ospiti famosi PALATA. Sarà di sicuro la Festa Rossa che verrà ricordata più a lungo dai palatesi, quella che si è svolta ieri nel centro bassomolisano. I militanti del partito di Bertinotti che si erano visti negare dal sindaco Staniscia, l'autorizzazione a svolgere i festeggiamenti in Vico VI San Rocco, hanno organizzato un corteo di protesta che si è snodato per il corso principale del paese ed è terminato in via Marconi, dove ha sede il locale circolo. Tanti comunisti e non, le persone che hanno aderito alla pacifica manifestazione, oltre ai circoli dell'intera regione, sono accorsi a manifestare solidarietà ai compagni di Palata, anche attivisti campani giunti in pullman da Marano e Giugliano. Tanti anche i politici regionali venuti a menifestare con la loro presenza solidarietà agli organizzatori. Tra questi Nicolino D'Ascanio, Tullio Farina, e l'assessore D'Angelo della Provincia di Campobasso; assente ingiustificato il senatore Antonio Di Pietro atteso invano anche da numerosi curiosi che volevano vedere dal vivo l'eroe di "Mani pulite". Dopo la sfilata del corteo "rosso", la banda di Gambatesa ha accolto al suono di "Bandiera rossa", l' "Internazionale" e "Bella ciao", nei locali della sezione di Rifondazione i manifestanti che hanno poi ballato e bevuto allegramente come nella tradizione di questa festa che era giunta alla sua settima edizione, prima di questa forma anomala di protesta. Autentico tripudio quando un iscritto del circolo ha dato lettura del messaggio inviato per l'occasione da Fausto Bertinotti, il quale, dopo aver sottolineato la gravità di "questo attacco al Prc e ai principi eretti dalla Carta costituzionale nata dai valori della Resistenza antifascista", ha dato appuntamento a tutti alla prossima edizione promettendo la sua presenza. (Quotidiano del Molise, 10/08/2000) | |