| 21 aprile 2001 ITALIA IN EUROPA, PALATA SOLA NEL MEDIOEVO E’ ormai palese che fra le prerogative dell’attuale Amministrazione Comunale di Palata vi sia il totale disinteresse, e quindi, l’insensibilità dinanzi alle problematiche connesse all’ambiente nonchè alla salute della comunità locale. Il riferimento corre dritto all’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che tuttora viene assicurato impiegando una discarica da tempo satura, ubicata nei pressi del cimitero, per giunta sorta in un luogo completamente aperto, senza che venga garantito il rispetto delle norme poste a tutela dell’ambiente. Inoltre, non è certo un invitante spettacolo per i turisti ed i passanti “ammirare” una tale “opera pubblica”. Ebbene, tale prospettiva non suscita minimamente l’interesse della predetta amministrazione, che imperterrita prosegue lungo la strada imboccata da quella precedente, cioè anziché affrontare concretamente il problema, preferisce glissare: in pratica, si tira avanti e si accumula immondizia finché si può. D’altra parte, il nostro primo cittadino spende tutte le sue energie alimentando sterili polemiche nei confronti di questo circolo, magari utilizzando la stampa locale, ed attribuendoci atti vandalici dai quali questo circolo ha preso ampiamente le distanze: si pensi alle ormai famose scritte inneggianti alle BR. Anche nelle recenti sedute del Consiglio Comunale, ed in particolare in quella avente ad oggetto l’approvazione del bilancio di previsione per il prossimo biennio, i nostri baldi amministratori hanno parlato di rubinetti chiusi o aperti nelle campagne, dell’inutilità per la nostra comunità di far parte dell’Associazione “Città Dell’Olio”, dell’irrealizzabilità di un progetto di agricoltura biologica a livello locale, ma sulla questione della discarica, nulla è stato detto. Denunciamo perciò all’opinione pubblica l’atteggiamento di chi amministra questo comune, che non cerca il minimo confronto con la cittadinanza e con le opposizioni, e che interpreta leggi e regolamenti secondo criteri discrezionali, e comunque spesso non oggettivi. Dunque, ancora una volta si preferisce calpestare l’opinione di quei cittadini non allineati, laddove negli altri comuni molisani, il dibattito sul problema in parola trova un punto fermo sulla necessità di una raccolta differenziata, del riciclaggio e di una discarica controllata; guardacaso, le stesse istanze fatte proprie da questo circolo. Ne consegue che a Palata si continua ad amministrare con lo sguardo rivolto al passato, nella piena obbedienza ad una logica di conservazione, tutt’altro che innovatrice: presto la discarica non riuscirà più a contenere rifiuti, ciò che arrecherà gravi danni e pericoli per la salute pubblica. PER QUANTO TEMPO RESISTERA’ ANCORA IL MEDIOEVO A PALATA???
Le compagne e i compagni del circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Palata (CB)
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