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Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale:
cinquant'anni di politiche e prestiti contro lo sviluppo sostenibile ed i diritti umani


1980 - USA: La Banca pubblica la sua prima serie di linee guida sul reinsediamento forzato, che prevede l'obbligo per chi riceve prestiti dalla Banca di preparare piani di reinsediamento che garantiscano la riabilitazione economica delle popolazioni coinvolte.
1981 - Brasile: I prestiti della Banca Mondiale per il progetto Polonoroeste finanziano l'apertura di strade nella foresta Amazzonica, con conseguente deforestazione ed aumento delle minacce alla sopravvivenza dei popoli indigeni. I prestiti per un ammontare di 443 milioni di dollari erano destinati ad aprire una strada di 1.500 kilometri, favorire la colonizzazione delle aree di frontiera nella foresta pluviale amazzonica, creare aree protette, e demarcare le terre indigene. Oltre 400.000 coloni invasero lo stato di Rondonia - il tasso di deforestazione aumenta. Le terre di 40 popoli indigeni sono minacciate - i casi di malaria raggiungono quota 300.000; Dopo forti pressione del movimento ambientalista, la Banca decide di sospendere i prestiti per il Polonoroeste.
1981 - Brasile: L'IFC si impegna a fornire un credito di 8 milioni di dollari alla Cobrape, una società della quale detiene quote azionarie per un progetti di irrigazione di risaie. A partire dal 1984 oltre 100 famiglie di contadini resistono all'espulsione dalle loro terre. Nel 1987 i contadini convincono un procuratore distrettuale ad iniziare una procedura penale contro la compagnia colpevole di aver inviato killer per picchiare i contadini, distruggere le loro terre e proprietà ed obbligarli a firmare gli atti d concessione delle loro terre. Nel 1986 la Commissione Pastorale della Terra informa l'IFC delle ripetute violazioni dei diritti umani. Tuttavia l'IFC non contatterà mai il procuratore distrettuale. Nel 1992 l'IFC si ritira silenziosamente dal progetto dopo aver investito 4 milioni di dollari.
1982 - Messico: inizio della crisi debitoria, che tuttora affligge il popolo messicano, e che trasformerà Banca e Fondo monetario in esattori dei crediti a vantaggio dei governi occidentali e delle banche private. La Banca mondiale annuncia un piano speciale di azione per aumentare il volume di finanziamenti per le grandi infrastrutture ai paesi in crisi economica. I primi piani di aggiustamento strutturale vengono lanciati insieme al Fondo Monetario Internazionale. L'UNICEF denuncia l'impatto delle politiche della Banca Mondiale sulla nutrizione, salute ed istruzione di decine di milioni di bambini nei paesi in via di sviluppo.
1982 - Brasile: un prestito della Banca Mondiale di 305 milioni di dollari finanzia l'estrazione di ferro dalla miniera di Carajas, nello stato di Parà, la costruzione di una ferrovia di 780 kilometri ed un porto sulla costa. Il progetto aumenterà le tensioni sociali nella zona e causerà la distruzione di oltre 30.000 kmq di foresta tropicale Amazzonica. Nel 1982 le ONG Brasiliane intentano una causa civile chiedendo il risarcimento dei danni. Nel 1990 il Parlamento Europeo raccomanda il biocottaggio del ferro e ghisa provenienti Carajas da parte della Comunità.
1982 - Thailandia: La Banca Mondiale abbandona il progetto di Nam Choam (70 milioni di dollari) allorché il governo nomina una commissione per studiare gli impatti sociali ed ambientali. Il progetto viene definitivamente abbandonato nel 19988 dopo una serie di proteste popolari.
1982 - India: Viene approvato il progetto di 187 milioni di dollari per la costruzione della diga di Subernarekha, nonostante la brutale repressione delle manifestazioni di protesta contro il reinsediamento forzato di 68.000 persone e l'uccisione di 5 dimostranti da parte della polizia. Una campagna di disobbedienza civile con scioperi della fame e dimostrazioni nonviolente ritarda il completamento del bacino collettore per due anni. Nel 1991 due persone perdono al vita allorché il bacino inizia a riempirsi improvvisamente. Nel 1993 la Banca Mondiale abbandona il progetto Subernarekha.
1983 - USA: Con due giorni di audizioni presso il Congresso, inizia la campagna delle Associazioni ambientaliste ed organizzazioni nongovernative sulla trasparenza e la responsabilizzazione della Banca riguardo l'impatto sociale ed ambientale delle proprie politiche. Da allora ONG in tutti i principali paesi donatori lavorano con partner nei paesi che ricevono prestiti, facendo pressioni sui propri governi e sulla Banca per ottenere riforme radicali delle politiche di cooperazione multilaterale.
1983 - India: Un progetto di Silvicoltura Sociale (Social Forestry) finanziato dalla Banca Mondiale con 27 milioni di dollari, promuove l'espansione di piantagioni monocolturali di eucalipto e preclude alle popolazioni locali l'accesso alle terre. La protesta popolare porta ad un successo: nel 1987 la Corte Suprema Indiana vieta al governo dello Stato di Karnataka di cedere le terre pubbliche.
1984 - Ghana: Un progetto di 24 milioni di dollari per la riabilitazione delle attività di esportazione favorisce la modernizzazione delle pratiche di taglio del legname e di trasformazione, a vantaggio delle imprese straniere che operano nel paese. Nel 1987 il volume di taglio aumenta dell'80%. La deforestazione provoca danni alle economie locali di sussistenza.
1984 - Jamaica: La protesta scoppia nelle strade del paese dopo l'aumento dei prezzi di benzina deciso in seguito alle raccomandazioni di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale per la ristrutturazione dell'economia jamaicana. Le donne che lavorano nelle fabbriche di prodotti per l'esportazione e non appartengono ad alcun sindacato guadagnano mezzo dollaro l'ora. Il responsabile della Banca Mondiale per i Caraibi afferma: "la Banca Mondiale conosce meglio delle associazioni locali di donne i bisogni dell'economia jamaicana. Non possiamo dirigere lo sviluppo dell'economia jamaicana sulla base dei bisogni delle donne di Kingston."
1985 - India: I prestiti della Banca Mondiale per le dighe di Sardar Sarovar nella valle di Narmada, che causerebbero l'espulsione di 200.000 persone dalle proprie terre, provocano una serie di dimostrazioni di massa ed iniziative legali che dureranno per anni, finché la Banca non deciderà di lanciare una revisione indipendente del progetto. La Commissione di inchiesta Morse condannerà in pratica ogni aspetto relativo al coinvolgimento della Banca nel progetto. Gli abitanti dell'area più volte si dichiararono pronti a restare nelle loro case e farsi travolgere dalle acque piuttosto che lasciare la propria terra. La repressione violenta delle manifestazioni di protesta da parte della polizia porta alla morte di due dimostranti. Nel 1990 il Giappone decide di sospendere il proprio contributo bilaterale alla costruzione della diga. Nel 1992, nonostante le raccomandazioni del Rapporto Morse, la Banca continua ad erogare fondi al governo indiano finché nel marzo del 1993, di fronte alle dure condizioni richieste dalla Banca lo stesso ritirerà la richiesta per il prestito residuo di 170 milioni di dollari;
1985 - Indonesia: La Banca Mondiale approva un prestito di 156 milioni di dollari per la costruzione della diga di Kendung Ombo. Molte delle 22.000 persone obbligate lasciare le proprie terre vengono reinsediate nelle regioni del progetto Transmigrasi. Nel 1989 il bacino della diga inizia a riempirsi benché 5000 persone fossero rimaste nelle loro terre per protestare. Nel 1994 la Corte Suprema Indonesiana intima al governo di pagare un risarcimento danni alle popolazioni locali.
1985 - Bolivia: 15 giorni di sciopero e disordini causati dall'aumento nei prezzi di benzina e generi alimentari richiesto dalle misure di aggiustamento strutturale ideate e finanziate dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario.
1986 - Zambia: "Rivolta del pane" nelle cittadine minerarie prossime ai giacimenti di rame, causata da un aumento del 120% del prezzo dei generi alimentari di prima necessità. Il Presidente Kaunda dichiara che le condizioni incluse ai piani di aggiustamento strutturale della Banca e del Fondo Monetario Internazionale sono intollerabili.
1986 - Brasile: Un prestito di 500 milioni di dollari nel settore energetico é utilizzato per completare una serie di dighe che inonderanno la foresta vergine Amazzonica.
1987 - Il presidente della Banca Mondiale Barber Conable ammette che la Banca è stata "parte del problema in passato" ed annuncia una serie di riforme delle politiche ambientali; Lo staff addetto all'ambiente passa da 6 a oltre 100 unità.
1988 - Brasile: Il leader sindacale Chico Mendes prevede che il progetto Rondonia Natural Resources Management dell'ammontare di 167 milioni di dollari, ideato per risolvere i problemi creati dal progetto Polonoroeste avrà gli stessi risultati disastrosi. Nel 1994 il forum delle ONG dello stato di Rondonia chiede che la Banca Mondiale sospenda la concessione del finanziamento. Il progetto avrebbe aumentato l'estrazione illegale di legname, causato l'invasione delle terre indigene ed il governo locale non aveva rispettato i termini dell'accordo con la Banca. Nel 1995 viene intentata una causa presso l'Inspection Panel della Banca Mondiale. Dapprima la Banca tenta di respingere la richiesta fatta dal Panel di effettuare un' indagine completa del progetto, ma nel 1996 il Presidente Wolfensohn ammette gli errori della Banca, e nel giugno del 1996 in un incontro in Brasile si inizia a discutere una revisione del progetto al fine di renderlo più consono agli interessi e necessità delle popolazioni locali.
1989 - Venezuela : Oltre 300 persone vengono uccise durante manifestazioni di piazza ai drastici aumento dei prezzi di carburante e trasporti pubblici causato dalle misure di ristrutturazione economica imposte per soddisfare le condizioni contenute nei piani di aggiustamento strutturale di Banca Mondiale e Fondo Monetario.
1990 - Nonostante molti studi dimostrino come l'efficienza energetica sia la modalità più economica per produrre energia, dal 1980 al 1990 meno dell'1% dei progetti della Banca Mondiale nel settore energetico sono destinati all'efficienza e la conservazione energetica. Degli oltre 35 miliardi di dollari investiti dalla Banca in progetti per la gestione delle risorse idriche dal 1981 al 1990 solo lo 0,4% sono destinati all'irrigazione su piccola scala, lo 0,6% a progetti di gestione dei bacini idrici ed il 2,3% alla conservazione, nonostante il fatto che da più parti ormai é riconosciuto che i progetti su piccola scala soddisfano le necessità delle popolazioni locali a costi notevolmente inferiori. Uno studio della Fondazione Ford descrive la Banca come affetta da "gigantismo".
1990 Cina: La Banca riprende a concedere prestiti dopo un'interruzione di 8 mesi in seguito al massacro di Piazza Tien An Men.
1990 - Costa d'Avorio: Un progetto per lo sfruttamento delle risorse forestali finanziato da un prestito di 80 milioni di dollari da parte della Banca Mondiale faciliterebbe l'espansione delle attività delle compagnie del legname straniere in mezzo milione di ettari di foresta tropicale, causando il reinsediamento di almeno 40.000 abitanti della foresta. La Banca Mondiale descrive questo progetto come un progetto per la tutela dell'ambiente.
1991 - Thailandia: La Banca Mondiale inizia a concedere prestiti per la diga di Pak Mun, che crea squilibri all'ecosistema del fiume Mekong, noncurante della vasta opposizione in Thailandia ed in tutto il mondo. La diga di Pak Mun é stata costruita dall'impresa italiana Vianini.
1991 - Lesotho : La Banca Mondiale concede un prestito di 110 milioni di dollari per il Lesotho Highlands Water Project, benché lo stesso comporti l'inondazione di importanti aree archeologiche, l'espulsione di pastori e contadini poveri e minacce alle specie in via di estinzione. I gruppi locali si oppongono al progetto che dirotterebbe le acque verso il Sudafrica. La fase 1A relativa alla costruzione della diga di Katse, la più grande mai costruita in Africa, alta 185 metri, costa 2,5 miliardi di dollari. La diga di Katse é stata costruita dalla impresa Italiana IMPREGILO.
1991 - Honduras: Il sindacato dell'azienda nazionale per l'energia elettrica sciopera contro l'accettazione da parte del governo del piano di privatizzazione e riduzione del personale imposto dalle politiche di aggiustamento strutturale di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Oltre 700 lavoratori vengono licenziati in tre mesi, ed il sindacato chiude. 1991 - India: Banca e IFC prestano oltre 200 milioni di dollari per una centrale termoelettrica da 500 Megawatt in una regione abitata da gruppi tribali per produrre energia destinata alla città di Bombay. I gruppi locali fanno causa alla compagnia elettrica presso l'Alta Corte di Bombay e la Corte Suprema Indiana.
1991 - Messico: La Banca Mondiale decide di non finanziare il progetto per la costruzione della diga di San Juan Tetelcingo che il governo messicano cancella dopo una serie di proteste popolari a Città del Messico e di blocchi stradali. La diga avrebe causato l'espulsione di 28000 Indiani ed avrebbe sommerso un importante sito archeologico risalente al 1400 A.C.
1992 - Washington DC - In quello che viene definito "il memorandum infame" l'allora Capo del Dipartimento Economico della Banca, Larry Summers, ora sottosegretario al Tesoro nell'amministrazione Clinton, descrive l'esportazione di industrie inquinanti dal Nord alle vaste aree sottoinquinate del Sud come metodo razionale per aumentare lo sviluppo industriale e ridurre il peso dell'inquinamento nel Nord del pianeta;
1992 - Cile: La IFC approva un pacchetto di finanziamento per un valore di 124.9 milioni di dollari per il progetto della diga di Pangue sul fiume Bio Bio dopo due anni di proteste locali ed internazionali. Nel 1993 oltre 2000 persone che si oppongono alla costruzione della diga si incontrano con rappresentanti di sette comunità indigene Pehuenche in quello che viene definito un "atto simbolico in difesa dell'identità culturale e delle terre dei popoli indigeni del Cile". Nel 1995 l'Inspection Panel della Banca Mondiale respinge una richiesta di indagine sul progetto, affermando che la sua giurisdizione non include i progetti dell'IFC.
1992 - I paesi in via di sviluppo pagano alle imprese dei paesi industrializzati 195 milioni di dollari in beni e servizi per progetti collegati a prestiti della Banca Mondiale in più dell'ammontare netto di prestiti che ricevono dalla Banca stessa 1992 - Brasile: Nel corso del Summit di Rio su Sviluppo ed Ambiente, la Banca Mondiale riesce a ottenere tramite il Global Environment Facility (che virtualmente controlla anche se composto da BM, UNEP ed UNDP) il controllo dei fondi per l'attuazione degli impegni presi dagli stati con la ratifica delle Convenzioni su Clima e Biodiversità. Da una parte la Banca investe in progetti che aumentano l'emissione di gas-serra o distruggono la biodiversità, e dall'altra riceve fondi per risolvere i problemi che essa stessa causa. Le associazioni ambientaliste di tutto il mondo protestano per la mancanza di trasparenza nelle attività delle fase pilota del GEF.
1993 - Un rapporto interno della Banca, il rapporto Wapenhans, conclude che il 37% di tutti i progetti finanziati dalla Banca sono da considerarsi insoddisfacenti secondo gli stessi parametri finanziari della Banca, e che il 78% di tutte le condizioni finanziarie accluse ai progetti non sono state soddisfatte. Altri rapporti interni rivelano che oltre 2 milioni di persone sono state espulse dalle loro terre in seguito a progetti finanziati dalla Banca.
1993 - Cina: nonostante le continue violazioni dei diritti umani, la Cina riceve in un solo anno 3,17 miliardi di dollari, e diventa il cliente più importante della Banca.
1993 - Kenya: La massiccia opposizione delle comunità locali porta alla cancellazione del progetto di BM e GEF sul fiume Tana dell'ammontare di 6,2 milioni di dollari.
1993 - Ecuador : L'opposizione delle ONG locali porta alla cancellazione di un progetto di riforestazione di 2,5 milioni di dollari della Banca Mondiale e del GEF. Un'indagine indipendente rileva che il progetto avrebbe arrecato seri danni alla biodiversità ed ai popoli indigeni.
1993 - Polonia: Vengono approvati due progetti per la protezione della foresta secolare di Bialowiecza: uno della Banca Mondiale di 146 milioni di dollari ed uno del GEF di 4,5 milioni di dollari. Le ONG locali condannano la mancata partecipazione delle comunità locali. Il progetto non farebbe nulla per interrompere l'espansione indiscriminata delle attività di taglio, di cui é previsto un incremento del 25%.
1993 - Uno studio indipendente della fase pilota del GEF commissionato dai governi finanziatori rileva che la gestione del GEF é estremamente inefficiente e non trasparente. Il documento raccomanda la sospensione dei finanziamenti del GEF finché non fosse attuata una radicale riforma dell'istituzione.
1993 - Washington DC: La Banca decide di istituire un Pannello di Ispezione indipendente (Inspection Panel) con facoltà di investigare su denuncie fatte dalle comunità coinvolte in progetti della Banca, laddove la Banca avesse mancato di rispettare le proprie procedure o politiche.
1994 - Repubblica Slovacca: La Banca Mondiale prepara un prestito di 90 milioni di dollari per lo sviluppo dell'industria forestale. Il progetto ha come scopo il raddoppio dei volumi di estrazione di legname e distruggerebbe le foreste dello stato. In seguito ad una serie di proteste dopo alcuni mesi la Banca decide di abbandonarlo.
1994 - India: in seguito alle proteste nella valle di Narmada ed in tutto il mondo, la Banca abbandona, su richiesta del governo Indiano, il progetto Sardar Sarovar, riconoscendo di fatto le conclusioni del rapporto Morse. Il rapporto rivela che esistevano "innegabili violazioni ei diritti umani" associate alla mancata attuazione delle linee guida sul reinsediamento. Le autorità indiane continuano a violare le linee guida della Banca sul reinsediamento e gli impegni contenuti nell' accordo di finanziamento;
1994 - Degli oltre 6000 progetti proposti dallo staff della Banca dal 1947, nessuno é stato mai respinto dal Consiglio dei Direttori della Banca;
1994 - Bielorussia: La Banca approva un prestito di 44 milioni di dollari per promuovere l'esportazione di legname, benché il documento di strategia ambientale dello stato non sarà pubblicato prima del 1997. Circa il 20% delle foreste della Bielorussia sono contaminate dal fall-out radioattivo di Chernobyl, e le polveri radioattive comporterebbero seri rischi per la salute dei lavoratori.
1995 - Papua Nuova Guinea: Gli annunciati Piani di Aggiustamento Strutturale (SAP) di Banca e Fondo Monetario provocano scontri di piazza nei quali la polizia uccide tre dimostranti. Lo scopo dei SAP è quello di aprire ulteriormente l'economia della Papua Nuova Guinea allo sfruttamento da parte delle compagnie multinazionali:
1995 - Washington DC: Il FMI istituisce un dipartimento di valutazione indipendente per monitorare le stime delle condizioni economiche degli stati membri dopo che il Rapporto Witthome muoved serie critiche al FMI per la mancata previsione della crisi del Peso messicano nel suo rapporto sulla situazione economica del paese.
1995 - Nepal: La Banca decide di ritirarsi - nonostante le forti pressioni del Direttore Esecutivo Italiano - dal finanziamento di 140 milioni di dollari del progetto per la diga di Arun III, in seguito al primo appello presentato all'Inspection Panel da associazioni Nepalesi. Il Presidente della Banca Mondiale riconosce che la diga di Arun non é il tipo di sviluppo di cui ha bisogno il Nepal e promette di considerare la possibilità di finanziamenti di progetti alternativi su piccola scala proposti dalle ONG locali. La diga di Arun III sarebbe stata costruita dalla Cogefar Impresit. I gruppi locali Nepalesi avevano elaborato un progetto alternativo su piccola scala che avrebbe avuto un costo inferiore del 50% a quello della diga pur soddisfacendo il bisogno energetico degli abitanti della valle di Arun.
1995 - Nigeria: La giunta militare Nigeriana assassina Ken Saro Wiwa ed altri otto attivisti del popolo Ogoni colpevoli di essersi opposti alla distruzione delle loro terre da parte delle multinazionali del settore petrolifero, quali la Shell. Nelle stesse settimane, l'IFC abbandona il progetto di un impianto per la produzione di gas liquido in Nigeria nel quale sarebbe stata coinvolta una joint venture tra governo, Shell, AGIP ed altre multinazionali. L'IFC giustifica la decisione affermando che la situazione macroeconomica del paese non garantiva il successo del progetto.
1995 - Brasile: le comunita' locali dello stato di Rondonia presentano un ricorso all'Inspection Panel sul progetto Planafloro per la gestione delle risorse naturali della Rondonia. Benche il Panel avesse raccomandato una indagine approfondita, il consiglio dei direttori esecutivi preferisce fare affidamento alle misure correttive presentate all'ultimo momento dal personale della Banca, autorizzando il panel a rivedere la questione dopo sei e diciotto mesi . Il Panel aveva riscontrato un aumento drastico del tasso di deforestazione ed un alto numero di invasioni ed attivita' di taglio illegale di legname nelle aree protette, nonche' gravi ritardi nell'attuazione di progetti di sviluppo sostenibile per le comunità indigene. 1995 -L'FMI si dota di una struttura semi-indipendente di valutazione per monitorare la situazione economica nei paesi membri 1995. Cile: L'Inspection Panel rigetta un ricorso riguardo il progetto idroelettrico di Bio Bio poiche' il panel non ha competenza a giudicare progetti dell' IFC(International Finance Corporation) struttura della Banca mondiale in sostegno al settore privato. Il Presidente Wolfensohn nomina una commissione di indagine indipendente che produce un rapporto contenente un grave atto d'accusa sul comportamento dell'IFC. Il rapporto viene censurato prima di essere pubblicato. La commissioni di inchiesta aveva riscontrato la mancata pubblicazione di documenti addirittura ai direttori esecutivi, documenti che valutavano in maniera volutamente distorta gli effetti ambientali del progetto.
1996 - India: La Banca Mondiale approva il primo di una serie di progetti per la privatizzazione e e il sostegno al settore energetico in India. Uno dei progetti prevede l'ammodernamento delle miniere di carbone. La produzione di carbone passerebbe da 78 a 105 milioni di tonnellate l'anno. Entro il 2004 il progetto causerebbe un aumento delle emissioni di anidride carbonica pari a 43 milioni di tonnellate.
1996 - Camerun: La Banca approva un prestito di 60 milioni di dollari nel settore trasporti del Camerun che aprirebbe strade nella foresta tropicale vergine, avrebbe accelerato la deforestazione. Lo staff della Banca non ha svolto un' analisi dell'impatto ambientale e sociale come previsto nelle procedure. Altri progetti simili sono previsti in Repubblica Centrafricana (30 milioni di dollari), Congo (20 milioni di dollari) e Gabon (50 milioni di dollari).
1996 - Guatemala: Le associazioni International Rivers Network e Witness for Peace denunciano i massacri di indios che si rifiutavano di abbandonare le loro terre per permettere negli anni '80 la costruzione della diga di Chixoy in Guatemala, finanziata dalla Banca Mondiale e costruita dalla Cogefar Impresit. Il Presidente Wolfensohn annuncia una serie di indagini per accertare le responsabilità della Banca. Dopo pochi mesi la banca nega ogni sua diretta o indiretta responsablita' nell'accaduto. Nel 2000 la Commissione per la Verita' sulle stragi in Guatemala definisce il massacro di Rio Negro un atto di genocidio;
1996 - contrariamente a quanto promesso ad associazioni ambientaliste ed istituti di ricerca, il personale della Banca converte le politiche energetiche in linee guida non vincolanti. E' l'inizio di un processo di revisione volto a semplificare le politiche della Banca in settori chiave quali ambiente, politiche sociali ed energia.



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