| | | | | | NO - GLOBAL | | | | | | | | | La protesta anarchici, ambientalisti, sindacati, agricoltori, compagne e compagni; la maggioranza di staunitensi era affiancata da corpose delegazioni brasiliane e canadesi,europee(con i francesi in testa a tutte,che organizzano molteplici mobilitazioni anche in Francia) La parola d'ordine è :IL MONDO NON E' UNA MERCE. La protesta vuole impedire hai governi di firmare un accordo che prevede la liberalizzazione di oltre 160 settori;norme riguardo l'istruzione,la salute, l'accesso alle risorse alimentari (trasgenici e non) e energetiche; le tariffe industriali,la proprietà intelletuale,i diritti doganali. La ratifica dell'accordo avrebbe consegnato grosse sezioni dell'economia mondiale nelle mani dei grandi gruppi transnazionali e potentissime lobby economiche,con la conseguenza che alcuni settori di vitale importanza troverebbero difficoltà ad essere disciplinati(si pensi alla tutela ambien tale,all'assistenza sanitaria e la previdenza lavorativa...). La massiccia protesta ha subito spaventato i partecipanti alla Conferenza, un po' per il rischio di interruzione che correva il vertice,un po' per le posizioni dei governi e loro rappresentanti,sgomenti di fronte a un movimento cosi' esteso e radicato,che iniziavano ad addolcire le loro posizioni.Clinton promette agli Stati Uniti che il WTO perseguirà una politica più "umana". Le manifestazioni, in precedenza sottovalute, raggiungono pero' il loro intento e la Conferenza per il mondo nuovo, grazie anche a posizioni più rigide dei governi africani,viene sciolta e rimandata a nuova data. La protesta "globalizzata", che a Seattle ha trovato un'aggregazione molto forte, stà continuando in tutto il mondo,per non abbassare la guardia contro i venditori di menzogne | | | | | | | | | | |