|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
18febbraio |
|
|
COMUNICATO STAMPA
AZZERATA LA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE,
IGNORATE LE FONTI RINNOVABILI
L'AMBIENTE E' LA VITTIMA SACRIFICALE DEL GOVERNO
DIETRO IL PRESUNTO RISCHIO BLACK-OUT
SOLO GLI INTERESSI DELLE INDUSTRIE |
|
|
|
|
|
"L'ambiente viene immolato in nome di
un pretestuoso allarme black-out che nasconde in realtà
gli interessi delle grandi industrie dell'energia". Italo
Di Sabato capogruppo del Partito del Partito della Rifondazione
Comunista in Consiglio Regionale giudica duramente il cosiddetto
decreto sblocca centrali. "Nessun allarme energetico -
allarme tutto da verificare - giustifica i danni ambientali
che potranno derivare dall'applicazione dal decreto: se sblocca
le centrali infatti il decreto blocca la Valutazione di impatto
ambientale (VIA) che, come per le Grandi opere della Legge obiettivo,
verrà applicata al solo progetto preliminare riservando
poi l'ultima parola non più al Ministero dell'Ambiente
- che si limiterà ad istituire la procedura - ma al Cipe.
In 'casi eccezionali' poi della Via si potrà addirittura
fare a meno." "In nome di un federalismo paradossale
tra le opere 'strategiche', quelle presentate da Lunardi al
Cipe ed incluse nella Legge obiettivo, vengono inseriti per
esempio mastodontici collegamenti per potenziare la diffusione
di energia che escludono le amministrazioni locali da ogni decisione".
"Se da questo decreto dovessimo poi valutare la politica
energetica del Governo - conclude Di Sabato - non potremmo non
condannarla: nessun incentivo viene offerto in favore le centrali
più efficienti (quelle a ciclo combinato) e dal provvedimento
risultano praticamente escluse le fonti rinnovabili, che difficilmente
possono raggiungere la potenza minima di 300 MW" . In poche
parole il decreto sblocca centrale di fatto darà via
libera all'installazione delle centrali turbogas previste nel
territorio molisano.
Campobasso 18 febbraio 2002
Ufficio Stampa PRC
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|