MOZIONE
di iniziativa del Consigliere regionale Italo Di Sabato
avente per oggetto: " Introduzione della Tobin tax contro
le speculazioni sulle transazioni finanziarie. Utilizzare
gli introiti derivanti dalla Tobin tax per rilanciare il ruolo
pubblico nell'economia e in settori innovativi, per sviluppare
l'occupazione, migliorare lo stato sociale, cancellare il
debito estero e per finanziare politiche di sviluppo sociale
nei paesi più poveri.
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
PREMESSO CHE
la sempre maggiore finanziarizzazione dell'economia ha trasformato
profondamente la struttura dell'economia mondiale, spostando
le risorse dalla produzione materiale di beni e servizi alle
speculazioni sul prezzo del denaro e sui valori mobiliari.
Dal 1992, la quantità di transazioni sui tassi di scambio
è aumentata del 5% e oggi la dimensione finanziaria
assorbe 72 volte superiori al commercio mondiale di merci
e servizi, che nel suo complesso rappresenta solo il 3% delle
transazioni valutarie.Secondo la Banca dei regolamenti internazionali,
ogni giorno vengono scambiati 1.87 miliardi di dollari sui
mercati valutari, per operazioni che per il 90% speculano
sulla variazione dei tassi di cambio tra le monete;
la dimensione del problema è efficacemente rappresentata
dal susseguirsi di crisi che ha investito i mercati finanziari
dalla fine del 1997, crisi che, pur avendo origini "virtuali",
travolgono in modo drammatico la dimensione reale dell'economia
e cioè la produzione ed i consumi materiali il lavoro,
i bilanci pubblici. I capitali accumulati per via speculativa
si traducono, infatti, in un reale accaparramento del valore
aggiunto prodotto dal lavoro umano, cioè in transazioni
di tipo azionario miranti all'acquisizione di quote di proprietà
di aziende reali. Per questa via, la distribuzione del valore
aggiunto nel mondo è cambiata, a vantaggio del capitale
a danno del lavoro, vero motore della produttività
e dei profitti crescenti;
la globalizzazione finanziaria sta aggravando a livello planetario
l'insicurezza economica e le disuguaglianze sociali, svuota
e sottrae legittimità e potere alle scelte dei popoli,
delle istituzioni democratiche e degli stati sovrani responsabili
dell'interesse generale, sostituendoli con logiche strettamente
speculative che esprimono gli interessi e le aspettative di
profitto delle imprese transnazionali e dei mercati finanziari;
CONSTATATO CHE
Per ripristinare una proporzionalità sostenibile tra
economia virtuale ed economia reale, per ristabilire una giusta
redistribuzione delle risorse e per reperire risorse da destinare
alle politiche di sviluppo interne ed internazionali, è
necessario introdurre meccanismi che scoraggino i movimenti
di capitali per speculazioni a breve termine;
CONSIDERATO CHE
La proposta fatta dal Premio Nobel James Tobin rappresenta
un utile strumento in questo senso. La "Tobin tax"
è stata concepita con gli obiettivi di preservare e
alimentare l'autonomia delle politiche macroeconomiche e monetarie
nazionali o regionali (nel caso dell'Unione europea, ad esempio)
e di rendere i tassi di cambio più aderenti alla realtà
delle economie reali e meno dipendenti dalle aspettative di
breve periodo e delle speculazioni attraverso la tassazione
dei movimenti valutari rapidi. Se si applicasse una tassa
dello 0,2% sui movimenti valutari, questa ammonterebbe al
48% del capitale scambiato se le transizioni sono giornaliere,
al 10% se settimanali, al 2,4% se mensili.
La Tobin tax, quindi, non danneggerebbe gli operatori che
pianificano investimenti a lungo termine, ma penalizzerebbe
proprio quei movimenti a breve responsabili della destabilizzazione
finanziaria in corso;
oltre ad avere un valore deterrente, la Tobin Tax permetterebbe
di aumentare il gettito fiscale degli Stati che la applicano,
gettito fortemente eroso dall'internazionalizzazione della
produzione, sempre più svincolata dai territori nazionali;
l'introduzione della Tobin nei soli paesi del G8 o comunque
nei paesi industrializzati dove si trovano le grandi piazze
finanziarie consentirebbe di raccogliere una quantità
di fondi ragguardevole da destinare ad azioni concrete contro
le disuguaglianze a livello planetario: per la promozione
dell'istruzione e della sanità pubblica nei paesi poveri,
per la sicurezza alimentare, per lo sviluppo sostenibile,
per la prevenzione e la tutela nei confronti dei disastri
ambientali;
PRESO ATTO CHE
lo stesso Trattato di Maastricht, all'articolo 59, consente
di imporre restrizioni amministrative sui capitali importati
o esportati per un periodo limitato di sei mesi, che può
essere reiterato;
l'Unione Europea potrebbe introdurre la Tobin Tax a livello
regionale, evitando gli "svantaggi competitivi"
rispetto agli investimenti che deriverebbero ad un singolo
paese rispetto a tutti gli altri;
introdurre una tassa sui movimenti speculativi renderebbe
più stabile la moneta unica e, soprattutto, ridurrebbe
i vincoli sulla spesa pubblica che attualmente vengono imposti
dal patto di stabilità;
attualmente l'intergruppo del Parlamento Europeo "Tassazione
del capitale, fiscalità, mondializzazione" sta
portando avanti un lavoro tecnico e politico sulla questione
della fattibilità e delle condizioni di attuazione
della Tobin Tax a livello europeo e a tal fine il 27 giugno
2001 si è avuta un'audizione pubblica con vari economisti
e Charles Picqué, ministro belga dell'economia;
in vari parlamenti europei la discussione sta prendendo un
ampio respiro, in Gran Bretagna e Spagna sono stati presentati
progetti di risoluzione al riguardo, in Belgio sia la Camera
che il Senato hanno adottato una risoluzione, in Francia vi
è stato un emendamento al budget;
nella società civile si sta creando un movimento di
opinione favorevole alla tassazione delle operazioni speculative
sulle transazioni finanziarie delle valute, testimoniato anche
dalla presentazione da parte di ATTAC Italia il 26 gennaio
2002 della proposta di legge di iniziativa popolare;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a intervenire con mezzi a propria disposizione affinché
si attivi e si impegni:
Ø a promuovere a livello nazionale, europeo e internazionale,
l'introduzione di una tassa su tutte le transazioni finanziarie,
in particolare su quelle che speculano sui cambi valutari
(Tobin Tax);
Ø a destinare gli introiti derivanti da questa tassa
per il rilancio del ruolo pubblico nell'economia in settori
innovativi, per sviluppare l'occupazione, per migliorare lo
stato sociale, per cancellare il debito estero e per finanziare
politiche di sviluppo sociale nei paesi più poveri;
Ø a promuovere, al contempo e a questo fine un ampio
dibattito sia nel Parlamento Italiano che in quello Europeo,
come in tutte le istanze internazionali democraticamente rappresentative
di cui fa parte;
Ø ad inserire in tale dibattito la necessità
di una riforma globale del sistema finanziario internazionale
e delle sue istituzioni, basato sulla trasparenza delle decisioni
e sulla democraticità del suo funzionamento, ponendo
un argine al dominio dei grandi centri finanziari multinazionali,
agendo in particolare contro i paradisi fiscali e la criminalità
finanziaria;
Ø a non sottoscrivere accordi che in qualsiasi forma
promuovono la liberalizzazione indiscriminata degli investimenti,
a tutto vantaggio dei centri finanziari e a scapito della
sovranità nazionale e dei diritti dei cittadini dei
centri e delle periferie del mondo.
Campobasso 28 gennaio 2002
Italo Di Sabato
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