Circolo di Rifondazione Comunista di Palata (Cb)
   
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18 novembre 2001
E il vento soffia ancora.

C'era un vento strano stamattina in giro per le arterie ingrigite di Roma.

Il normale e inverosimile traffico cittadino è più congestionato del solito, eppure non piove? "Ma che diavolo è successo anche oggi?" domanda stizzito qualcuno, guardando il cielo come a cercare una traccia qualsiasi, un aereo dirottato che volteggia tra le nuvole, una nube giallastra allo zolfo o all'antrace, chissà.

"Ci sono gli operai, è uno sciopero", risponde qualcuno che di certo non guarda la tv. Sono arrivati in 250 mila con 25 treni speciali e 2000 pullman, i metalmeccanici. Come non si vedeva da tempo o, meglio, come non si era mai visto, perché i meccanici di questo secolo sono ben diversi da quelli che alla fine degli anni sessanta segnarono il punto più alto della democrazia italiana di fine secolo. "Per il contratto e per la democrazia", spiega lo striscione di oggi. Parole vecchie per persone e idee nuove. Ma sarà proprio vero, poi, che le parole pesano più delle facce? Domani sarà il giorno dei disobbedienti. La protesta delle ex tute bianche oggi si è mescolata con quella delle ex tute blu. E anche disobbedire è un segno di democrazia. Sempre.

Forse questa volta i giovani operai riusciranno a parlare con gli altri giovani, come non avvenne neanche nel '69 (lo ricorda Rossana Rossanda oggi sul manifesto). Forse. Ma non sarà mica un caso che l'agenzia Ansa "lancia" le dichiarazioni di persone del movimento che tutti si ostinano a chiamare "no global", subito dopo quelle del segretario della Fiom, che pure di quel movimento è da tempo parte costituitiva. Sabattini ha detto nei giorni scorsi che il movimento deve interrogarsi su chi (e come) prende le decisioni. Ha ragione, Sabattini, e sarebbe sciocco ricordare proprio a lui che la mancanza di trasparenza nella Cgil è assai più eclatante.
Si cammina insieme, sembra.
Pezzi di società con pezzi di società di uno stesso corpo, con poche risposte e molte domande. L'importante è che quelle siano le domande giuste e che quel vento strano che oggi soffia su Roma abbia, come ha, un forte e assai poco nostalgico sapore di democrazia.

Ps. Stasera quelli del movimento terranno un'assemblea a Pesaro, hanno invitato a parteciparvi tutti i delegati Ds che hanno intenzione di confrontarsi con loro sulla guerra e su diverse altre cosette. Anche a Pesaro, e non certo per merito della mozione 1 o della mozione 2, soffia un alito di quel certo vento.

Italo Di Sabato