A proposito della cattolica è opportuno fare chiarezza.
Vorremmo innanzitutto ricordare a chi scrive e parla di insediamento
dell'Università Cattolica, che questo processo parte
da lontano, all'incirca 10 anni fa, voluto da esponenti politici
e sociali che non si possono indicare certo come espressione
politica di Rifondazione Comunista e che in questi anni il PRC
ha sempre operato in difesa e per il rilancio della sanità
pubblica.
Non si comprende perché oggi, in un momento così
particolare della fase politica regionale, si tenti una accelerazione
su questo tema. NOI CI CHIEDIAMO A CHI SERVE QUESTO, SE CIO' E' REALMENTE
UTILE ALLA POPOLAZIONE MOLISANA!
Per ogni chiarezza in merito il Partito della Rifondazione Comunista
dice chiaramente che va rinviata qualsiasi discussione e decisione
su tale insediamento e chiede la sospensione immediata di qualsiasi
protocollo d'intesa che non sia realmente confacente a rendere
benefici in termini di salute per il Molise e i suoi cittadini.
NOI VORREMMO SAPERE COME SONO STATI FINO AD OGGI UTILIZZATI
I 130 MILIARDI GIA' STANZIATI E SPESI.
NON VOGLIAMO CHE L'INSEDIAMENTO DELLA CATTOLICA DIVENTI UN
ELEMENTO DI COLONIZZAZIONE DELLA SANITA' PUBBLICA.
NON E' PENSABILE CHE ALMENO 200 MILIARDI L'ANNO DEI 675
DEL BILANCIO DELLA SANITA' MOLISANA SIANO AD APPANNAGGIO DI
SOGGETTI PIU' O MENO PRIVATI.
Siamo contrari alla creazione di servizi e unità operative
che penalizzano le strutture oggi esistenti nell'Ospedale Cardarelli
e all'interno della Regione.
L'unica cosa che oggi possiamo chiedere alla Cattolica è
un accordo per l'attivazione immediata della Radioterapia.