Perchè un laboratorio di videogiochi?
Le motivazioni sono abbbastanza complesse; confesso anzi che all'inizio metterle
in chiaro non mi è stato facile, essendo nata questa idea piutosto a livello
di intuizione che di ragionamento. Partirò dunque da un prius logico, che
è ben lontano dall'essere anche un prius temporale, ma tant'è, il
ragionamento umano spesso procede così. - l'insegnamento di
lettere comporta una particolare attenzione per le modalità comunicative dei mezzi
di comunicazione di massa
- i videogiochi, per la loro diffusione e per
le caratteristiche espressive, sono appunto dei mezzi di comunicazione di massa.
- I videogiochi hanno un contenuto significativo, sia pure a livello non
esplicito. Esprimono una visione del mondo; sono in qualche modo una sorta di
mondo parallelo, di universo alternativo.
- Entrare in e/o progettare
un universo parallelo non è operazione propria del videogioco, ma anzi è
tipica della letteratura.
- Anche i tre regni della Divina Commedia sono
un universo parallelo, almeno per la nostra sensibilità di moderni; l'Orlando
Furioso, poi, lo era anche per lo stesso autore.
- realizzare
un prodotto permette di comprenderne dall'interno i meccanismi: verum et factum
convertuntur, diceva Giambattista Vico: così si conosce meglio ciò
che praticamente si fa e si riesce a vederne i difetti
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Quanto alle considerazioni di ordine generale, non sottovaluterei
la capacità dei giovani di intuire e riprodurre i meccanismi metaforici, le ironie,
le ellissi e le iperboli del videogioco. Naturalmente, esprimerle verbalmente
è altra cosa, ma appunto a questo può essere utile una attività laboratoriale,
nella quale si va avanti insieme molto meglio se ci si sa spiegare (e di necessità,
pian piano, si impara a spiegarsi). Questo per ciò che riguarda la lettura di
questo medium. Per quanto riguarda la scrittura (cioè la comunicazione mediante
questo mezzo espressivo - che comporta espressività grafica, abilità programmatoria
e capacità d'avere una visione d'insieme) è chiaro che si apre un campo di sperimentazione
molto ampio: il che non vuol dire che si navighi senza bussola. Farò
di tutto per scoraggiare le imitazioni pedisseque, ma non la contaminatio,
la presa in giro, il rifacimento con elementi mutati. Verrà incoraggiata la ricerca
di nuovi meccanismi di gioco e la libera discussione avrà una parte importante.
In quest'ottica il videogioco dovrebbe essere considerato un sottoprodotto,
mentre gli obiettivi didattici saranno: - la capacità di analizzare
una configurazione dal punto di vista grafico e funzionale individuandone caratteristiche
e particolarità stilistiche
- la capacità di verbalizzare correttamente
contenuti nuovi
- la capacità di progettare un lavoro suddividendone la
realizzazione in più passaggi
- la capacità di esprimere graficamente un'idea
Paolo Freschi |