i nostri videogiochi

Il sito di Mark Overmars

 

Perchè un laboratorio di videogiochi? Le motivazioni sono abbbastanza complesse; confesso anzi che all'inizio metterle in chiaro non mi è stato facile, essendo nata questa idea piutosto a livello di intuizione che di ragionamento. Partirò dunque da un prius logico, che è ben lontano dall'essere anche un prius temporale, ma tant'è, il ragionamento umano spesso procede così.

  • l'insegnamento di lettere comporta una particolare attenzione per le modalità comunicative dei mezzi di comunicazione di massa
  • i videogiochi, per la loro diffusione e per le caratteristiche espressive, sono appunto dei mezzi di comunicazione di massa.
  • I videogiochi hanno un contenuto significativo, sia pure a livello non esplicito. Esprimono una visione del mondo; sono in qualche modo una sorta di mondo parallelo, di universo alternativo.
  • Entrare in e/o progettare un universo parallelo non è operazione propria del videogioco, ma anzi è tipica della letteratura.
    • Anche i tre regni della Divina Commedia sono un universo parallelo, almeno per la nostra sensibilità di moderni; l'Orlando Furioso, poi, lo era anche per lo stesso autore.
  • realizzare un prodotto permette di comprenderne dall'interno i meccanismi: verum et factum convertuntur, diceva Giambattista Vico: così si conosce meglio ciò che praticamente si fa e si riesce a vederne i difetti

Quanto alle considerazioni di ordine generale, non sottovaluterei la capacità dei giovani di intuire e riprodurre i meccanismi metaforici, le ironie, le ellissi e le iperboli del videogioco. Naturalmente, esprimerle verbalmente è altra cosa, ma appunto a questo può essere utile una attività laboratoriale, nella quale si va avanti insieme molto meglio se ci si sa spiegare (e di necessità, pian piano, si impara a spiegarsi). Questo per ciò che riguarda la lettura di questo medium. Per quanto riguarda la scrittura (cioè la comunicazione mediante questo mezzo espressivo - che comporta espressività grafica, abilità programmatoria e capacità d'avere una visione d'insieme) è chiaro che si apre un campo di sperimentazione molto ampio: il che non vuol dire che si navighi senza bussola.
Farò di tutto per scoraggiare le imitazioni pedisseque, ma non la contaminatio, la presa in giro, il rifacimento con elementi mutati. Verrà incoraggiata la ricerca di nuovi meccanismi di gioco e la libera discussione avrà una parte importante.

In quest'ottica il videogioco dovrebbe essere considerato un sottoprodotto, mentre gli obiettivi didattici saranno:

  • la capacità di analizzare una configurazione dal punto di vista grafico e funzionale individuandone caratteristiche e particolarità stilistiche
  • la capacità di verbalizzare correttamente contenuti nuovi
  • la capacità di progettare un lavoro suddividendone la realizzazione in più passaggi
  • la capacità di esprimere graficamente un'idea

Paolo Freschi


indietro