1° maggio
Tunisia.Gli americani conquistano “Quota
609” ma non riescono a procedere per l’accanita difesa tedesca. In
particolare la 1à divisione corazzata americana è bloccata dalle
retroguardie nemiche nella “Trappola per topi” il grosso dell’esercito
tedesco ripiega verso Mateur,dove organizza una nuova linea difensiva.
2 maggio
Tunisia.Nonostante gli sforzi, gli
americani non riescono a sfondare nella “Trappola per topi
3 maggio
Tunisia.La 1à divisione corazzata
americana ha ragione della resistenza tedesca e riesce a sfondare le linee
nemiche in direzione di Mateur. Intanto anche il settore centrale e
meridionale del fronte sono in movimento per quello che si ritiene l’attacco
finale.
USA.Il gen. Marshall, capo di Stato
Maggiore Generale dell’Esercito USA, trasmette al gen. Stilwell, capo di
Stato Maggiore di Chiang Kai-shek, notizia della decisione del presidente
Roosevelt di partecipare con rilevanti forze aeree allo sforzo bellico
cinese. Il presidente chiede anche che si rielabori il piano “Anakim”
(riconquista della Birmania).
4 maggio
Tunisia.Sulla linea difensiva di Mateur
i tedeschi si difendono ancora. Italia. Dopo quattro giorni di stasi
riprendono i bombardamenti alleati sulla penisola: è oggi la volta di
Taranto e Reggio Calabria, che tuttavia non subiscono gravi devastazioni.
Isole Aleutine.Con un giorno di ritardo
sul previsto per il maltempo, salpa da Cold Harbor il convoglio destinato
all’invasione dell’Isola di Attu. A causa di forti venti contrari, durante
la navigazione il giorno X dovrà essere spostato di altri 3 giorni, cioè
all’ 11 maggio.
Birmania.Con la loro tecnica di
infiltrazione in piccoli reparti, i giapponesi sono riusciti ad attestarsi
sulla linea della strada Buthidaung- Maungdaw. Gli attacchi delle forze
britanniche per sloggiarli sono respinti con facilità.
5 maggio
Tunisia.Verso sera la 1à divisione di
fanteria inglese conquista Djebel Bou Aoukaz: alle sue spalle sta avanzando
il IX corpo del gen. Horrocks, che ha sostituito da pochi giorni il gen.
Crocker, rimasto ferito.
A sud il XIX corpo francese del gen. Juin attacca in direzione di
Pont-du-Fahs, ultima linea di difesa prima di Tunisi.
6 maggio
Tunisia.All’alba, protette da un
formidabile fuoco d’artiglieria, la 6à e la 7à divisione corazzata, del IX
corpo inglese, riescono a penetrare nella pianura alle spalle di Djebel Bou
Aoukaz, creando lo scompiglio nelle comunicazioni e nei collegamenti delle
forze dell’Asse. Pur con molta difficoltà, le due divisioni corazzate
inglesi riescono a raggiungere Massicault.
A sud continua l’avanzata delle truppe francesi in direzione di Pont-du-Fahs,
mentre a nord, la 9à divisione americana punta su Biserta e la 1à corazzata
americana, superata Mateur, marcia su Ferryville (a nord) e su Protville (a
est).
Sicilia.Disastrosa incursione aerea
alleata su Reggio Calabria: si contano 150 morti e danni molto gravi.
Pacifico sud-occidentale.Il Quartier
Generale alleato dirama ulteriori istruzioni per la preparazione di “Cartwheel”,
il piano per la conquista di Rabaul nella Nuova Britannia.
7 maggio
Tunisia.Gli americani entrano a Biserta,
gli inglesi conquistano Tunisi, i francesi raggiungono Pont-du-Fahs. La
resistenza delle truppe dell’Asse comunque continua.
Birmania.I giapponesi passano
all’attacco nella zona di Buthidaung, costringendo la 26à divisione indiana
a ripiegare verso nord-ovest.
Pacifico meridionale.Posamine americani
stendono uno sbarramento minato attraverso lo Stretto di BIackett nel Golfo
di Kula, nelle Salomone.
8 maggio
Tunisia.L’avanzata alleata continua
verso il mare mentre le truppe dell’Asse si ritirano nella penisola di Capo
Bon. Intanto un convoglio italo-tedesco, formato da 3 piroscafi, riesce a
raggiungere le acque di Tunisi, dove però viene attaccato da unità inglesi:
le navi dell’Asse colano a picco senza poter scaricare niente. In mattinata
il comando del Gruppo di armate italo-tedesche in Nordafrica segnala che
nessuna delle sue unità può muoversi per mancanza di carburante.
Mediterraneo.Con un violento
bombardamento alleato cominciano i preparativi per la conquista dell’isola
di Pantelleria (operazione “Corkscrew”).
Pacifico meridionale.A causa delle mine
deposte il giorno precedente, e per attacchi aerei, tre cacciatorpedifiere
nipponici colano a picco nel Golfo di Kula, tra l’isoletta di Kolombagara e
la Nuova Georgia.
9 maggio
Tunisia.Gli Alleati avanzano verso la
penisola di Capo Bon. Gli inglesi giungono in prossimità di Hammam Lif dove
vengono duramente impegnati dai tedeschi.
Italia.Si susseguono senza sosta i
bombardamenti aerei sulle città dell’Italia meridionale e sulla Sicilia:
particolarmente gravi le conseguenze dell’attacco su Palermo.
Estremo Oriente.Il generale americano
Wheeler è incaricato di coordinare e affrettare i lavori per la costruzione
di un grande aeroporto nell’Assam, in india, al fine di servire il fronte
birmano e di accrescere le capacità di rifornimento alla Cina.
10 maggio
Tunisia.Conquistata Hammam Lif, la 6à
divisione corazzata inglese si getta su Hammamet e su Korba, sulla costa
orientale della penisola di Capo Bon, con l’intento di ricongiungersi ai
reparti dell'8à armata di Montgomery che stanno avanzando da Enfidaville.
Isole Aleutine.La guarnigione nipponica
dell’Isola di Attu, posta in allarme una settimana prima contro il pericolo
di un’invasione americana in seguito a segnalazioni del servizio
informazioni nipponico, abbandona lo stato d’allarme nella convinzione che
gli americani abbiano rinunciato all’operazione, date anche le proibitive
condizioni del mare.
11 maggio
Tunisia.Cessa ogni resistenza da parte
delle truppe dell’Asse: gli Alleati hanno conquistato tutto il paese. In
Africa è proclamato il “cessate il fuoco”.
Sicilia.Pesante incursione alleata su
Catania, Marsala e Trapani.
Isole Aleutine.La 7à divisione USA
sbarca in vari punti dell’Isola di Attu, occupata dai nipponici dai tempi
della battaglia di Midway. La fitta nebbia limita fortemente l’appoggio
delle artiglierie della Task Force 16 del contramm. Kinkaid nonché
l’appoggio aereo, ma favorisce la sorpresa. I reparti sbarcano nel
pomeriggio nella Baia del Massacro, a Punta Alexai, a ovest della Baia di
Holtz nella parte settentrionale dell’isola. Altri sbarchi avverranno nella
notte sul 12. Gli invasori avanzano verso il Passo Jarmin, ma verso le 19
sono bloccati dall’intenso fuoco dei difensori appostati sui rilievi che
delimitano il passo.Il fango paralizza autocarri e trattori. Il comandante
della divisione, gen. Brown, predispone un assalto al passo per l’indomani.
India.Le piogge monsoniche impongono la
sospensione dei lavori per la costruzione della nuova “Strada della
Birmania”, che da Ledo, nell’Assam, dovrebbe raggiungere la Cina. Il
tracciato è stato completato fino a 75 km a est di Ledo, in territorio
birmano.
12 maggio
USA.Si riunisce a Washington la
Conferenza Trident cui prendono parte il presidente Roosevelt, il premier
britannico Churchill e i capi degli Stati Maggiori Combinati. Oggetto della
conferenza è la messa a punto della strategia anglo-americana alla luce dei
recenti sviluppi in Africa, sul fronte sovietico e nelle Aleutine.
Tunisia.Il gen. tedesco Jurgen von Arnim,
comandante delle truppe tedesche in Africa, si arrende.
Isole Aleutine.Con l’appoggio degli
aerei e dell’artiglieria navale, la 7à divisione converge da due direzioni
sul Passo Jarmin. Un attacco frontale condotto dalla Baia del Massacro non
dà alcun risultato.
Pacifico.Isole Salomone.Una squadra di
incrociatori e cacciatorpediniere americani, agli ordini del contramm. W.L.
Ainsworth, bombarda nella notte sul 13 le posizioni nipponiche di Munda e
Vila, mentre un gruppo di posamine torna a minare il Golfo di Kula, stretto
braccio di mare tra Kolombagara e la Nuova Georgia.
Birmania.La prima campagna dell’Arakan
si conclude con un nulla di fatto: la 26à divisione indiana sgombera
Maungdaw e ripiega a nord schierandosi in posizione difensiva. Si è trattato
di un inutile sacrificio di uomini e di materiale.
Tra le cause del fallimento la più importante è stata il mancato intervento
in Birmania di unità cinesi provenienti dallo Yunnan.
13 maggio
USA.La Conferenza Trident approva
l’ultima elaborazione del piano di massima per l’invasione della Sicilia
(operazione “Husky”), ivi compresa la data (10 luglio) e la zona di sbarco.
Tunisia.Anche il gen. Giovanni Messe,
cui proprio oggi viene notificata la promozione a Maresciallo d’Italia, è
costretto ad arrendersi agli Alleati: tra tedeschi e italiani hanno deposto
le armi circa 250.000 uomini. Il gen. Alexander invia a Churchill il
seguente messaggio: “E' mio dovere informarla che la campagna di Tunisi è
terminata. Ogni forma di resistenza nemica è cessata. Noi controlliamo le
spiagge del Nordafrica...”.
Sardegna.Due incursioni su Cagliari di
aerei anglo-americani causano gravissimi danni.
Isole Aleutine.Nonostante ripetuti
assalti, gli americani restano sostanzialmente inchiodati alle posizioni
occupate subito dopo lo sbarco. Riavutisi dalla sorpresa, i nipponici
oppongono una resistenza energica e ben coordinata. Nella parte
settentrionale dell’isola, vanno anzi al contrattacco cercando, senza
riuscirvi, di sloggiare gli invasori da una piccola cresta, denominata
Collina X. L’appoggio navale ed aereo è limitato dal maltempo.
Nuova Guinea.L’aviazione nipponica dà
inizio a una nuova serie di incursioni contro le posizioni alleate.
14 maggio
Isole Aleutine.Le posizioni degli
invasori e dei difensori restano sostanzialmente immutate. Gli sforzi per la
conquista del Passo Jarmin non portano ad alcun risultato. Le condizioni
atmosferiche impediscono l’attività aerea, ma le artiglierie delle unità
navali americane bombardano violentemente le posizioni nipponiche.
Sardegna.Bombardieri alleati colpiscono
Sassari e varie altre località dell’isola causando una ventina di morti.
Viene attaccata anche Civitavecchia che è gravemente danneggiata.
15 maggio
Fronte sovietico.Continua la stasi
operativa imposta dal disgelo.
USA.I capi di Stato Maggiore decidono di
assegnare la priorità assoluta alla costruzione di aeroporti nell’Assam, in
India; la quantità di materiale bellico da fornire alla Cina dovrà essere
incrementata a 7000 tonnellate mensili entro il 1° luglio.
Isole Aleutine.Si rinnova l’attacco
americano nella Baia del Massacro (a sud) ma non vengono compiuti progressi
nonostante il consistente appoggio di artiglieria. La nebbia provoca un
rinvio dell’attacco nella Baia di Holtz (a nord) fino alle 11, quando gli
americani scoprono che i nipponici hanno abbandonato le posizioni che
avevano la sera prima per ritirarsi su altre più vantaggiose. Mentre
avanzano, subiscono serie perdite a causa del fuoco nemico e soprattutto di
un’incursione della loro stessa aviazione.
Cina.Per respingere l' "offensiva del
riso” che i nipponici hanno intrapreso nella zona centrale del paese, Chiang
Kai-shek ordina al gen. Cheng di tornare con la sua armata a difendere
Yichang, sullo Yangtze.
16 maggio
Germania.Nella notte sul 17, una
squadriglia di Lancaster della RAF specialmente attrezzati attacca con bombe
appositamente studiate, del peso di 4,5 t, le dighe dei fiumi Mòhne, Eder e
Sorpe, nella Ruhr.
Le prime due forniscono acqua potabile a 4 milioni di persone e coprono il
75% del fabbisogno di energia elettrica delle industrie del bacino. Le due
opere cedono provocando molti morti e vasti allagamenti, ma sono riparate a
tempo di primato, cosi che le speranze inglesi di paralizzare la produzione
bellica del più importante distretto industriale del nemico vanno deluse.
Quanto alla terza, quella sul Sorpe, non è nemmeno danneggiata.
Isole Aleutine.Nuovi assalti americani
nella zona della Baia di Holtz. I nipponici, in grande inferiorità numerica
(2380 uomini contro 11.000 americani) e col pericolo di essere presi da
tergo se gli americani riuscissero a sfondare nella Baia del Massacro, si
ritirano durante la notte sul 17 su Chicagof Harbor per tentare l’ultima
resistenza.
17 maggio
Isole Aleutine.I reparti della Baia di
Holtz avanzano e occupano le posizioni che il nemico ha sgombrato durante la
notte. Anche i reparti disposti nella Baia del Massacro scoprono che i
nipponici se ne sono andati e occupano il tanto conteso Passo Jarmin.
18 maggio
Mediterraneo.Si accentuano gli atacchi
alleati su Pantelleria, che viene praticamente isolata anche da un blocco
navale.
Isole Aleutine.Si congiungono le forze
provenienti da nord (Baia di Holtz) con quelle provenienti da sud (Baia del
Massacro). Nel settore settentrionale vengono subito sbarcati nuovi reparti
e rifornimenti. Si prepara la nuova fase dell’operazione, contro Chicagof
Harbor.
19 maggio
Isole Aleutine.Gli americani attaccano
prima dell’alba per conquistare un passo che apre la strada alla vaIle di
Sarana. I combattimenti durano fino al tramonto, ma infine i nipponici sono
sopraffatti.
20 maggio
Isole Aleutine.Gli americani restano
bloccati al passo (in seguito chiamato Passo Clevesy) dai nipponici che
durante la notte hanno preso posizione sui picchi che lo dominano.
Gli uomini addestrati per la guerra nel deserto devono trasformarsi in
scalatori per poter aggirare il nemico. Dopo duri combattimenti, gli
attaccanti riescono a avanzare nella valle di Sarana. Qualche progresso
viene compiuto anche nella parte settentrionale dell’isola.
Birmania.Viene ufficialmente annunciata
la conclusione delle operazioni della brigata indiana dei “Chindit”,
comandata dal gen. Orde Wingate, oltre le linee nipponiche. La brigata ha
perso circa un terzo degli effettivi.
21 maggio
Isole Aleutine.Sul fronte meridionale
dell’isola di Attu, gli americani riescono a eliminare l’unico caposaldo
nipponico rimasto su uno dei picchi che dominano il Passo Clevesy e avanzano
verso una cresta prossima a un altro passo che dalla valle di Sarana conduce
a Chicagof Harbor. Le truppe sbarcate nella Baia di Holtz avanzano più
lentamente a causa delle maggiori difficoltà del terreno montuoso.
22 maggio
Isole Aleutine.Le truppe del fronte
meridionale dell’isola di Attu riescono a penetrare nella valle che conduce
a Chicagof. Quelle del fronte settentrionale restano sulle loro posizioni.
Importante, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, il contributo
di fuoco dato dalle unità della Task Force 51 che, coperta dalla Task Force
16 del contramm. Kinkaid, ha provveduto alle operazioni di sbarco. La Task
Force 51, comandata dal contramm. Rockwell, è formata dalle vecchie
corazzate Pennsylvania e Idaho, da una portaerei di scorta, 6 incrociatori e
19 cacciatorpediniere.
India.Pressanti sollecitazioni vengono
inviate ai comandi interessati perché venga accelerata la costruzione di
nuovi aeroporti nell’Assam.
URSS.Mosca annuncia lo scioglimento del
Comintern.E' un atto di buona volontà volto a placare i timori che tuttora
sussistono nei confronti della Russia sovietica presso larghi strati
dell’opinione pubblica occidentale.
Italia.Bombardieri alleati martellano la
Sicilia e la Sardegna: particolarmente gravi i danni causati dall’attacco su
Messina e Reggio Calabria.
23 maggio
Isole Aleutine.I reparti del fronte
meridionale attaccano l’importante Cresta Fish Hook, ma sono bloccati
dall’intenso fuoco nemico. Le montagne dell’Isola di Attu sembrano
costituire un ostacolo insormontabile alle pur numerose e bene armate forze
americane. Dopo gli inutili tentativi della giornata, viene deciso che la
Cresta Fish Hook sarà l’obiettivo di un attacco coordinato dei reparti dei
due fronti, meridionale e settentrionale.
24 maggio
Isole Aleutine.Su Attu, rinnovati
attacchi contro la Cresta Fish Hook sono respinti dai nipponici, che si
difendono con fanatica determinazione.
I Capi di Stato Maggiore Riuniti approvano il piano di invasione dell’Isola
di Kiska.
25 maggio
USA.Si conclude la Conferenza Trident,
iniziatasi il 12 maggio a Washington.E' stata decisa l’invasione dell’Europa
nord-occidentale (operazione “Overlord”) da iniziarsi al principio di maggio
del 1944.
L’invasione sarà preceduta da una gigantesca offensiva aerea. In Italia,
dopo l’invasione della Sicilia (operazione “Husky”) verranno effettuate le
azioni più opportune per eliminare il paese dal quadro della guerra.
Dalle basi del Mediterraneo si procederà al sistematico bombardamento aereo
del bacino petrolifero romeno di Ploesti, vitale per la Germania. Viene
approvata in linea di massima anche la strategia da adottare nel Pacifico.
Tunisia.Susa è scelta a sede del
quartier generale per l’invasione di Pantelleria.
Isole Aleutine.Su Attu, le truppe
americane avanzanti da sud riescono a metter piede sulle pendici della
Cresta Fish Hook dopo scontri all’arma bianca in un complicato sistema di
gallerie scavate dai nipponici. Anche i reparti del fronte settentrionale
riescono a compiere qualche progresso dall’altra parte della cresta.
26 maggio
Isole Aleutine.Gli americani migliorano
le loro posizioni sia sul versante meridionale che su quello settentrionale
della Cresta Fish Hook.
27 maggio
USA.Il Comitato congiunto per i piani di
guerra è incaricato di stabilire il fabbisogno in uomini e materiale e di
suggerire le possibili date per l’invasione delle Isole Marshall, nel
Pacifico.
Francia.Si costituisce a Parigi il
Consiglio nazionale della Resistenza.
Isole Aleutine.Su Attu, le forze della
7à divisione USA riescono a conquistare la Cresta Fish Hook. Presso Punta
Alexai si inizia la costruzione di una pista per aerei da caccia.
28 maggio
Italia.Gravissimi danni e numerose
vittime a Livorno devastata dai bombardamenti alleati.
Isole Aleutine.I nipponici di Attu,
ormai compressi nella zona di Chicagof Harbor, si rifugiano sulle montagne
circostanti. Gli americani lanciano volantini per invitarli alla resa.
29 maggio
Isole Aleutine.Prima dell’alba, dopo
essere scesi in assoluto silenzio dalle montagne di Chicagof Harbor, i
nipponici lanciano un violentissimo contrattacco, riuscendo a penetrare
entro il dispositivo americano. Selvaggi combattimenti si protraggono per
tutta la giornata e nel corso della notte successiva.
30 maggio
Isole Aleutine.Dopo l’ultimo, disperato
tentativo, si esaurisce ogni resistenza organizzata dei giapponesi
sull’Isola di Attu. Gli americani hanno pagato cara la conquista: solo nei
combattimenti del 29, hanno avuto 550 morti e 1140 feriti; alcuni uomini
sono impazziti dal terrore di fronte alla furia unlante degli assalitori.
Quanto ai nipponici, a parte 28 feriti caduti in mano americana, l’intera
guarnigione si è sacrificata.
2352 i morti, 500 dei quali suicidi mediante bombe a mano.
Lo stesso giorno, un distaccamento americano occupa senza incontrare
opposizione l’Isola di Shemya.
Algeria.Il gen. De Gaulle arriva ad
Algeri per prendere contatto con l' "odiato” Giraud, comandante supremo
delle forze francesi nell’Africa del Nord.
Italia.Sessantesima incursione aerea su
Napoli. Violentissimi bombardamenti aerei martellano l’Isola di Pantelleria.
31 maggio
Isole Aleutine.Gli americani perlustrano
l’Isola di Attu alla ricerca di giapponesi superstiti. Trovano soltanto
cadaveri. |