POF Anno scolastico 2001-2002

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

VII Circolo Didattico Montessori
Via S. Maria Goretti, 41 – 00199 ROMA – Tel.: 06 86208392 – FAX: 06 86208395
e-mail: VIIMONTESSORI@romascuola.net
settimocircolo@quipo.it


"aiutami a fare da solo"
                                         Maria Montessori

Se si abolisse non solo il nome, ma anche il concetto comune di ‘metodo’ per sostituirvi un’altra indicazione, se parlassimo di "un aiuto affinché la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza, di un mezzo per liberarla dall’oppressione dei pregiudizi antichi sulla educazione", allora tutto si farebbe chiaro.
E’ la personalità umana e non un metodo di educazione che bisogna considerare: è la difesa del bambino, il riconoscimento scientifico della sua natura, la proclamazione dei suoi diritti che deve sostituire gli spezzettati modi di concepire l’educazione.
Maria Montessori, Formazione dell’uomo

 

PROPOSTA FORMATIVA




Realizzare un modello di scuola dell’autonomia radicata nel territorio ed aperta alle istanze europee ed internazionali.

Promuovere lo sviluppo globale del bambino “cittadino del mondo”, libero da ogni pregiudizio, educato alla collaborazione, alla tolleranza, alla solidarietà ed al rispetto dell’ambiente, ai valori fondativi della coesistenza civile.

Un bambino capace, nel rispetto delle regole condivise, di decidere autonomamente, di orientarsi in contesti relazionali, sociali e politici diversi, in grado di utilizzare le nuove tecnologie.


INDICE
le sezioni sono cliccabili

MEMORIA STORICA
SITUAZIONE STRUTTURALE E SOCIO AMBIENTALE 
SERVIZI
RISORSE STRUTTURALI
RISORSE UMANE
OFFERTA FORMATIVA 
OBIETTIVI EDUCATIVI 
LA DIMENSIONE COGNITIVA 
LA DIMENSIONE PERCETTIVA-MOTORIA-MANIPOLATIVA 
LA DIMENSIONE COMUNICATIVA-ESPRESSIVA 
LA DIMENSIONE AFFETTIVA--SOCIALE-VALORIALE 
LA DIMENSIONE DELL'INTEGRAZIONE 
VERIFICA 
TEMPO PIENO 
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA 
INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE 
EDUCAZIONE MOTORIA 
PROGETTI DI SPERIMENTAZIONE 
TABELLA PROGETTI 
TABELLA COMMISSIONI 
COLLABORAZIONE E RAPPORTI INTEGRATI CON IL TERRITORIO 
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
QUESTIONARIO PER I DOCENTI
QUESTIONARIO PER I GENITORI 
ORARIO FREQUENZA ALUNNI E RICEVIMENTO PUBBLICO

ALLEGATI:
1 SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTI
2 SCHEDA DI VERIFICA INTERMEDIA 
3 SCHEDA DI VERIFICA FINALE 
4 NORMATIVA SULL’AUTONOMIA
5  REGOLAMENTO D’ISTITUTO

MEMORIA STORICA
La scuola statale Montessori di Roma, oggi articolata in due circoli, il 7°, con i plessi di S.M.Goretti, Villa Paganini e V. dei Marsi, ed il 180°, con il plesso di Viale Adriatico, è nata come sezione montessoriana annessa a due circoli didattici statali, uno nel quartiere Nomentano, (Ugo Bartolomei), e l’altro nel quartiere Tufello-Val Melaina, (Cardinal Massaia).
Le difficoltà maggiori del periodo iniziale furono il reperimento dei docenti e l’ autonomia della scuola Montessori con il suo metodo in convivenza con sezioni tradizionali.
In relazione al reperimento dei docenti, nel 1958 l’Opera Montessori stipulò una convenzione con il Ministero della Pubblica Istruzione per la scelta dei docenti “previo il nulla-osta del Provveditore agli Studi di Roma, tenuto conto dei titoli specifici necessari e della natura e durata dell’esperienza acquisita nell’applicazione del metodo Montessori”.
In relazione all’ autonomia della scuola Montessori, il Ministero della Pubblica Istruzione istituì, in data 1/7/1962, il Circolo Didattico Opera Montessori in “esperimento ministeriale”, affidandone la direzione alla signorina Maria Clotilde Pini, che ricoprì questo incarico fino al 1978.
Per la diversa collocazione dei Circoli, l’esperienza “Montessori” si è sviluppata in ambienti di differente composizione sociale:
· quartiere Tufello-Val Melaina, con il plesso di via delle Isole Curzolane composto inizialmente da immigrati dal Sud;
· quartiere Nomentano, con due plessi, Villa Paganini e Via Asmara.
Nel plesso di Via Asmara i bambini provenivano da famiglie della piccola e media borghesia residenti essenzialmente nel quartiere.
Nel plesso di Villa Paganini i bambini provenivano da famiglie della media ed alta borghesia la cui attività si esplicava principalmente nel settore terziario, in parte residenti nel quartiere, prevalentemente residenziale,  ed in parte provenienti da diverse zone di Roma.
Il plesso di Villa Paganini era costituito inizialmente da tre padiglioni, costruiti dalla Croce Rossa svizzera al termine del conflitto bellico 1940-1945 al fine di ospitare i profughi. In seguito le costruzioni, realizzate in legno, furono donate all’Ente Nazionale Montessori, il quale, nel 1949, concesse al Direttore Didattico della scuola statale Ugo Bartolomei, che ne aveva fatto richiesta, di potervi attivare alcune sezioni di Casa dei bambini.
Nel 1954 fu aperta la prima sezione di Scuola elementare. In seguito furono attivate tutte le cinque classi, permanendo sempre in funzione, in un padiglione, sezioni di Casa dei bambini.
L’ultimo padiglione è stato costruito nel 1954 ad opera dei genitori; da allora, per vincoli ambientali, non è stato possibile edificare nessun’altra costruzione.
Nel 1968 le sezioni di Via Asmara si trasferirono nell’attuale sede di Via S.M.Goretti 41.
Nel 1978 la scuola, che ormai comprendeva il plesso di Via dei Marsi, Villa Paganini e Viale Adriatico, diventò “VII Circolo Montessori”, sempre ad indirizzo didattico differenziato, con sede centrale in Via S.M.Goretti.
Nel 1990 il plesso di V.le Adriatico è stato riconosciuto circolo autonomo (180°).
La Casa dei Bambini di Via dei Marsi, 58 venne inaugurata il 6 gennaio del 1907, festa dell’Epifania, giorno in cui all’inizio del secolo si celebrava tutto ciò che era dedicato ai bambini.
La storia di questa Scuola rappresenta una parte importante nella vita della nostra città . E’ il primo esperimento mai più realizzato fino ad oggi dell’esistenza di una “casa dei bambini” nella “casa degli adulti”.
Con la statalizzazione delle Scuole Materne, la Casa dei Bambini di Via dei Marsi fu inserita nel 7° Circolo Didattico.
A tutt’oggi la casa dei Bambini di Via dei Marsi non si è modificata nella struttura e nel metodo. E’ meta di  visite continue da parte di insegnanti e studiosi del metodo di tutto il mondo.
Nella ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita delle Case dei Bambini, si è tenuto a Roma un convegno internazionale sul tema e Via dei Marsi ne è stato il fulcro.
La Casa dei Bambini di Via dei Marsi 58 venne inaugurata il 6 gennaio del 1907, festa dell’Epifania, giorno in cui all’inizio del secolo si celebrava tutto ciò che era dedicato ai bambini.
La storia di questa Scuola rappresenta una parte importante nella vita della nostra città . E’ il primo esperimento mai più realizzato fino ad oggi dell’esistenza di una “casa dei bambini” nella “casa degli adulti”.
Con la statalizzazione delle Scuole Materne, la Casa dei Bambini di Via dei Marsi fu inserita nel 7° Circolo Didattico.
A tutt’oggi la casa dei Bambini di Via dei Marsi non si è modificata nella struttura e nel metodo. E’ meta di  visite continue da parte di insegnanti e studiosi del metodo di tutto il mondo.
Nella ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita delle Case dei Bambini, si è tenuto a Roma un convegno internazionale sul tema e Via dei Marsi ne è stato il fulcro.
 

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SITUAZIONE STRUTTURALE E SOCIO AMBIENTALE
Il VII Circolo è composto di tre plessi, due di Casa dei bambini e Scuola elementare,  (plessi di S.M.Goretti e Villa Paganini), uno di sola Casa dei bambini, (plesso Via dei Marsi).

Plesso di S.M.Goretti
E’ composto da un edificio a tre piani più un piano terra ed uno seminterrato.
Non sono presenti facilitazioni per portatori di handicap: né scivoli né servizi sanitari relativi.
L’edificio è dotato di una scala antincendio e di porte frangifuoco; è provvisto inoltre di un cortile asfaltato con graniglia.
Data la specificità della scuola Montessori, il bacino di utenza non è strettamente legato al quartiere.
L’attività prevalente dei genitori degli utenti si esplica nel settore terziario.
Il quartiere in cui è inserita la scuola è ad attività prevalentemente commerciale.
Il numero degli iscritti, sempre costante nel tempo, non consente disponibilità di spazi necessari all’ottimale strutturazione di un laboratorio multimediale, all’ampliamento dell’attuale biblioteca e all’attivazione di altri laboratori che potrebbero positivamente integrare l’attività didattica.
Il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Circolo hanno preso l’impegno di reperire ed acquisire al più presto ulteriori locali
 

Plesso Villa Paganini
Il complesso scolastico è situato all’interno del parco di Villa Paganini.
E’ costituito da quattro costruzioni prefabbricate: tre per le classi della Scuola elementare e l’ambulatorio medico, una per la Casa dei bambini; vi è inoltre una struttura in muratura riservata al refettorio alla quale è annessa la guardiola dei collaboratori scolastici.
I padiglioni sono inseriti all’interno dell’omonimo parco pubblico ed i bambini hanno a loro disposizione una zona verde con alberi.
Non sono presenti strutture adeguate ad alunni portatori di handicap.
L’attività motoria viene svolta nella palestra della scuola A. Celli (la disponibilità di tale locale viene concessa di anno in anno).

Plesso Via dei Marsi
La Casa dei bambini è ubicata all’interno di un condominio nel quartiere di S.Lorenzo, dove Maria Montessori iniziò nel 1907 la sua esperienza; il plesso è costituito da due appartamenti, separati dal giardino condominiale, da un locale refettorio e da un giardino in erba e ghiaia.
Non sono presenti strutture adeguate ad alunni portatori di handicap.


PLESSO : Via S. Maria Goretti 41
 
 


 
 


Plesso: Villa Paganini


Plesso: Via dei Marsi



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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SERVIZI
 
 Plesso
Servizio
S.M.Goretti
Villa Paganini
Via dei Marsi
Medico scolastico
Lunedì-Venerdì
8.45-12.45
Lunedì
8.15-12.45
Psicologo
Martedì
8.30-10.00
Mercoledì
9.00-12.00
 
 Segreteria
 Lun./Merc./Ven.
8.30-10.30
   


RISORSE STRUTTURALI
 
 Plesso
Ambiente
S.M.Goretti
Villa Paganini
Via dei Marsi
Laboratorio attività integrative
1
 
Laboratorio muisica
1
   
Laboratorio teatro
 1
   
Laboratorio religione
1
Laboratorio informatica
1 Casa dei Bambini
1 Scuola Elementare
Biblioteca
1
in allestimento
 
Palestra
2
   
Laboratorio ceramica
in allestimento
Refettorio
1
1
1
Cucina
1
1
1
Cortile-giardino
1
1
1

 
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RISORSE UMANE
 
Livello
Operatori
 Casa dei Bambini
Scuola
Insegnante di posti comune 25 52
Insegnanti di organico funzionale   1
Insegnanti di sostegno 2 8
Insegnanti di religione 1
Insegnanti di inglese 2
Insegnanti di attività integrative
1
Assistenti educativi culturali
Ex. Art. 113 (bibliotecaria)  1
Responsabili amministrativo  1
Assiatenti amministrativi  4
Collaboratori scolastici 17

Collaborazione saltuaria gratuita di genitori ed esperti in specifici settori previsti dalla programmazione.
Collaborazione di personale in quiescenza per l’insegnamento della musica secondo il metodo Montessori e per la realizzazione dei progetti “Comenius” e “Il mondo verde dei bambini”
 
 

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OFFERTA   FORMATIVA
Il fine educativo della nostra scuola, secondo un percorso già indicato da Maria Montessori, è quello di promuovere lo sviluppo globale dei bambini, consistente nel formare “cittadini del mondo”, liberi da pregiudizi di razza, di religione, di aspetti di vita diversi dal proprio, quali si possono facilmente presentare in questi tempi di forte mobilità sociale.
 “Cittadini”, quindi, aperti al nuovo, capaci di decidere autonomamente le forme della propria vita, di orientarsi in contesti relazionali, sociali e politici diversi, consapevoli della propria identità culturale, fiduciosi nelle proprie capacità, in equilibrio affettivo, sempre disposti alla tolleranza, alla solidarietà, alla collaborazione più che alla competizione.
 
 “ ..... La prima forma dell’intervento educativo dovrebbe avere come oggetto di guidare il bambino per i sentieri dell’indipendenza. Non si può essere liberi se non si è indipendenti: quindi al fine di raggiungere l’indipendenza le manifestazioni attive della libertà personale debbono essere guidate dalla primissima infanzia” .
M. Montessori, La scoperta del bambino

 Il Metodo ha come obiettivo primario la conquista dell’autonomia individuale da parte dei bambini.
 A questo scopo tutte le attività scolastiche prevedono l’assunzione di responsabilità da parte di ciascun bambino per quanto riguarda il lavoro in classe e negli altri spazi della scuola.
 Infatti ai bambini viene richiesto di organizzare, singolarmente o a gruppi, l’apparecchiatura per il pranzo, di usare in modo personale e responsabile la biblioteca ed il bagno, di effettuare indagini, ricerche ed interviste all’interno della scuola.
 Queste attività vengono realizzate anche senza la presenza diretta del docente di classe, ma con la collaborazione di tutto il personale della scuola.
 Ogni bambino deve avere la possibilità di soffermarsi su un argomento per tutto il tempo che ritiene necessario, poter utilizzare il materiale strutturato finché ne ha bisogno e poter concludere quindi il lavoro incominciato senza interruzioni forzose dovute al frazionamento delle materie tra le insegnanti della classe.
 Per questo gli insegnanti ritengono fondamentale rispettare il tempo individuale di crescita di ogni bambino offrendo una didattica che limiti al massimo la suddivisione e la relativa assegnazione degli ambiti disciplinari alle insegnanti della classe.
 La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è per tradizione molto attiva e collaborativa.
 I genitori sono spesso chiamati dai docenti per offrire la loro esperienza specifica ai bambini della classe.
 Periodicamente i genitori organizzano assemblee di plesso e di circolo per discutere le problematiche che si presentano di volta in volta.
La scuola si avvale, per il suo funzionamento, della collaborazione volontaria di genitori e docenti, riuniti in comitati e commissioni, emanazione diretta del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti.

 L’uscita dall’ambiente scolastico viene considerata come momento altamente formativo sia dal punto di vista didattico che educativo, in quanto favorisce:
    - l’autonomia del bambino
    - la possibilità di fruire di nuove esperienze
    - la possibilità di rapportarsi e quindi organizzarsi in spazi ampi e stimolanti.
La nostra scuola segue le indicazioni che Maria Montessori, già agli inizi del secolo, dava nei riguardi dell’ambiente esterno, invitando a “offrire il mondo al bambino”.
 

 “L’uscita è una chiave nuova per rendere più completa la cultura impartita normalmente a scuola. Uscire da una stanza, da una classe per affrontare il mondo esterno, che comprende tutta la vasta molteplicità delle cose, vuol dire aprire una porta immensa all’istruzione” .
M. Montessori, Dall'infanzia all'adolescenza

 

E’ per questo che riteniamo indispensabile avvalerci, oltre che del lavoro in classe, di tutte le possibilità che l’ambiente esterno ci può offrire come “un vero e proprio spazio educativo e culturale”.
In ogni programmazione didattica, quindi, sono previste regolari uscite per visite guidate a luoghi ove si svolgono attività di interesse naturalistico ed economico, (vendemmia, raccolta di olive, fattorie, aziende alimentari, fabbriche, .....), o di interesse sociale, (Parlamento, Enti locali, biblioteche, banche, poste, .....) o di interesse culturale (musei, mostre, teatri, concerti, cinema, .....).
I docenti fanno anche richiesta di partecipazione a Campi-scuola, Città come scuola, e a tutte quelle attività promosse da Comune, Regione, Enti, Associazioni pubbliche, che possono integrarsi con l’attività didattica; organizzano viaggi didattici di fine anno di più giorni, avvalendosi della collaborazione di cooperative, associazioni culturali e ambientalistiche, ecc.
I docenti si avvalgono anche della saltuaria collaborazione gratuita, in classe, di genitori ed amici, esperti in specifici settori previsti dalla programmazione, ed inoltre, ai sensi della Circolare Ministeriale 38791 dell’11/7/94, collabora alle attività di insegnamento della musica secondo il metodo Montessori, la signorina M.C.Pini, per la sua esperienza e per il valore che la sua opera ha sempre significato per la nostra scuola.
La collaborazione si estende a tutti i bambini della scuola i cui docenti ne facciano richiesta ed è una prestazione volontaria e totalmente gratuita.
Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico si svolgono lezioni aperte di attività motoria e musicale, dimostrazioni di attività svolte, esposizioni e mostre di lavori effettuati, cui sono invitati i genitori e, in occasioni particolari, anche gli abitanti del quartiere.
 

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OBIETTIVI EDUCATIVI
L’obiettivo educativo fondamentale è lo sviluppo di un atteggiamento scientifico da parte del bambino di fronte alla realtà.
Per atteggiamento scientifico si intende la capacità di porsi in modo critico nei confronti della realtà in tutti i suoi molteplici aspetti, sia naturali che umani.
Per scienza non si intende un insieme di nozioni e concetti codificati e sistematizzati una volta per tutte, ma piuttosto uno sforzo di interpretazione della realtà per giungere ad una sua conoscenza articolata e ad una capacità di intervento sulla stessa.
Questo sforzo di conoscenza, interpretazione ed appropriazione coinvolge la personalità del bambino, stimolando pertanto tutte le dimensioni del suo sviluppo:
        a) la dimensione cognitiva
        b) la dimensione percettiva-motoria-manipolativa
        c) la dimensione comunicativa-espressiva
        d) la dimensione affettiva-sociale-valoriale
        e) la dimensione dell’ integrazione

La dimensione cognitiva
Lo sviluppo della dimensione cognitiva è fondamentale, sia perché si è convinti dell’importanza di far acquisire determinate capacità e comportamenti di conoscenza e di intervento sulla realtà, sia perché si riconosce come fondamentale la funzione della scuola nella appropriazione e gestione della propria cultura, nella presa di contatto e nel confronto con la cultura di altri.
E’ comunque indispensabile tener presenti tutte le altre dimensioni di crescita dell’individuo nel momento in cui si imposta e si conduce il lavoro su argomenti specifici e concreti e se ne individuano gli obiettivi formativi.
Le abilità della dimensione cognitiva da sviluppare non debbono essere considerate in maniera frammentaria e quasi indipendenti le une dalle altre, bensì in stretta relazione e connessione reciproca.
Se ne elencano alcune a titolo esemplificativo:
    - capacità di osservare-analizzare
    - capacità di classificare-seriare-ordinare-misurare
    - capacità di confrontare-percepire somiglianze e differenze
    - capacità di stabilire connessioni, relazioni tra fatti, cose, ecc.
    - capacità di raccogliere, organizzare ed interpretare dati
    - capacità di cogliere problemi ed elaborare ipotesi
    - capacità di inventare situazioni, modi e strumenti per verificare ipotesi
    - capacità di valutare-rappresentare-simbolizzare
    - capacità di sintetizzare e memorizzare

La dimensione cognitiva risulta quindi basilare per lo sviluppo dell’atteggiamento scientifico come modo di conoscenza indispensabile per ogni individuo.
 

La dimensione percettiva-motoria-manipolativa
L’acquisizione di abilità motorie, manipolative e percettive è, ad un primo livello, obiettivo fondamentale della Casa dei bambini e, nel contempo, rappresenta un momento essenziale nella Scuola elementare per almeno tre motivi fondamentali:
1. la conoscenza, l’appropriazione e l’uso del proprio corpo sono condizioni essenziali per un armonioso sviluppo di tutta la persona;
2. il livello di sviluppo dei bambini in età di Scuola elementare comporta la necessità di operare sulle cose concrete per acquisire i concetti;
3. la capacità di intervento sulla realtà richiede sia una partecipazione intellettiva,  (individuazione dei problemi, creazione di ipotesi, ..........), che una partecipazione operativa-pratica, (creazione e costruzione di strumenti per .........., ..........).
Si ritiene perciò essenziale che le attività volte all’acquisizione di queste abilità non rappresentino un momento casuale puramente ricreativo ma facciano parte integrante di tutto il processo educativo.
 

La dimensione comunicativa-espressiva
L’importanza della dimensione comunicativa-espressiva nello sviluppo del bambino si fonda su un concetto di comunicazione che non privilegia il linguaggio verbale come il più adatto a stabilire un rapporto con la realtà, ma considera i linguaggi non verbali come ugualmente importanti, recuperando le “strutture corporee” del bambino.
Sviluppare tale dimensione significa potenziare tutti i canali espressivi legati ad esperienze tattili, visive, uditive, cinetiche, in stretto collegamento con lo sviluppo della dimensione percettivo-motoria-manipolativa.
Si ritiene importante sottolineare che ogni attività deve essere programmata:
a) prevedendo un uso libero e “guidato” di materiali di vario tipo (dall’argilla alla pellicola fotografica al quadro d’autore) in un ambiente classe ricco di stimoli, con operatori preparati;
b) con la consapevolezza, da parte dell’adulto, che il “lavoro personale” e il processo di trasformazione necessari per dar corpo, attraverso il materiale scelto, alle proprie intenzioni espressive, sono più importanti del prodotto finito. Infatti è durante questo processo che il bambino riflette sui dati acquisiti in precedenza, li dissocia, li elabora, li ricostituisce in forme e modi nuovi.
 

La dimensione affettiva-sociale-valoriale
La dimensione affettiva-sociale-valoriale riguarda tutte le componenti emotive legate al rapporto interpersonale in cui intervengono valori, preferenze, antipatie, per il cui controllo non bastano conoscenze, ma è necessaria un’educazione ai rapporti umani che porti ad una reale e critica conoscenza di sé.
Data la ricchezza, l’intensità e l’urgenza esistenziale che ogni bambino avverte in quest’area della sua personalità, si ritiene che in questa dimensione la riflessione e l’indagine finalizzata sul problema accettato e riconosciuto, (rapporti con gli adulti, regole di convivenza,organizzazione del lavoro comune, confronto del reale con il possibile), possano essere avviate fin dalla Casa dei Bambini , sempre riferite ai comportamenti reali ed ai modi in cui si può realizzare in classe una educazione sociale.
 

La dimensione dell’integrazione
“La conoscenza nasce dalla differenza e non dall’uguaglianza”
                                                                           (Bateson)

Integrare la diversità in un gruppo significa, dal punto di vista delle strategie educative, progettare “contesti-sfondi integrativi” in cui le diversità non risultino enfatizzate ma , al contrario, valorizzate.
La scuola favorisce la strutturazione di contesti di integrazione creando un “micro-ambiente affettivo” al cui interno si facilita lo sviluppo globale dei bambini. In tal modo si determinano relazioni significative e motivanti che permettono loro di scoprire collegamenti tra elementi affettivi e cognitivi.
Alla base delle attività finalizzate all’integrazione delle diversità vi sono i seguenti obiettivi:
    - Favorire la valorizzazione ed il rinforzo dell’identità personale.
    - Favorire la valorizzazione ed il riconoscimento delle identità altre.
    - Sollecitare il riconoscimento e l’accettazione delle proprie peculiarità e di quelle altrui, alla scoperta della diversità come ricchezza.
    - Offrire migliori possibilità di comunicazione tra bambini diversamente abili, anche utilizzando forme alternative alla comunicazione orale.
    - Favorire lo sviluppo del rispetto attivo di qualsiasi tipo di diversità, sia essa fisica, culturale, linguistica, religiosa.

La familiarizzazione con le altre culture è uno dei contributi più produttivi che la scuola può e deve dare. La conoscenza delle lingue straniere è la via privilegiata sul piano formativo,essendo essa il veicolo più diretto per    l’ accesso alla  cultura di un altro popolo. Quando ci si capisce è più facile accettarsi.
L’ apprendimento precoce, fin dalla “Casa dei bambini”, consente al bambino di apprendere in modo naturale una lingua diversa da quella materna e di raggiungere i seguenti obiettivi:
   - familiarizzare con le altre culture
    - fornire il mezzo per comunicare a livello mondiale.

Individuati gli obiettivi fondamentali di questa proposta, si intende verificare nella situazione attuale la funzionalità operativa dei principi del metodo Montessori secondo i quali si opera nella nostra scuola.
Questi non vanno intesi come insieme di rigidi principi, ma per la loro stessa natura, come premessa di confronto dinamico e di interazione con la realtà che cambia nelle diverse situazioni ambientali e culturali dei bambini che frequentano le nostre scuole.
Questi principi sono essenzialmente i seguenti:
a) valorizzazione dell’ambiente scolastico;
b) importanza del materiale che deve essere utilizzato direttamente dal bambino, sulla base del fatto che egli apprende operando sulle cose piuttosto che dalle comunicazioni verbali;
c) importanza dell’educazione percettivo-motoria, in vista anche degli apprendimenti intellettivi;
d) utilizzazione autonoma da parte dei bambini di materiali, spazi, attrezzature, mobili, ecc.

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VERIFICA
La verifica del raggiungimento degli obiettivi proposti coinvolgerà necessariamente la verifica della funzionalità dell’organizzazione complessiva, degli strumenti utilizzati e dei tempi impiegati, e soprattutto l’analisi dell’intero ciclo nella sua globalità.
Si individuano tre aree fondamentali di verifica:
a) degli alunni
b) degli insegnanti ed altri adulti che intervengono nella realizzazione completa del lavoro
c) delle famiglie

a) La verifica degli apprendimenti da parte di tutti gli alunni sarà scandita secondo tempi e modalità strettamente legati alla programmazione didattica. Tali verifiche si realizzeranno, comunque, per mezzo di prove strutturate e non, diverse e ripetute nel tempo e attraverso il materiale di sviluppo Montessori il cui uso, prevedendo il controllo dell’errore, costituisce una continua verifica.

b) Strettamente legata alla verifica degli apprendimenti da parte degli alunni è quella degli insegnanti relativa ai contenuti, ai modi ed ai tempi della programmazione. A tal fine, per la scuola elementare, si utilizzano le due ore settimanali previste secondo il calendario stabilito dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico. In questi incontri la verifica avviene sia tra gli insegnanti delle singole classi sia tra gli insegnanti delle classi parallele.

c) La partecipazione delle famiglie è prevista all’interno di due momenti istituzionali: assemblea di classe e assemblea di interclasse o di intersezione per la Casa dei Bambini.
Nell’assemblea di classe si valuta collegialmente l’andamento del gruppo, sia dal punto di vista della socializzazione che degli apprendimenti. Questo è un momento privilegiato di confronto tra gli insegnanti e i genitori al fine di trovare e seguire linee comuni di intervento per la formazione dei bambini.
Nell’assemblea di interclasse o intersezione si valutano le strategie organizzative della scuola al fine di individuare possibilità di intervento per migliorare la qualità della proposta formativa e si discutono le problematiche comuni emerse all’interno delle assemblee di classe.

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TEMPO PIENO
Il VII Circolo Montessori è interamente organizzato a tempo pieno.
In ogni classe operano due insegnanti contitolari che si alternano secondo un calendario da loro stabilito all’inizio di ciascun anno scolastico. L’attività didattica settimanale, sia per la Casa dei Bambini che per la Scuola Elementare, si articola in otto ore per cinque giorni settimanali. Nella Scuola Elementare le due ore di compresenza settimanale di ciascun insegnante, previste dal Contratto Nazionale di Lavoro, vengono programmate dal team docente ed utilizzate per:
1. attività di recupero
2. laboratori a classi aperte
3. uscite didattiche
4. lavori a piccoli gruppi
5. realizzazione di grandi lavori.
Nella Casa dei Bambini le insegnanti di ciascuna classe organizzano l’orario settimanale prevedendo due ore di compresenza giornaliere per il pranzo, ritenuto momento educativo. I bambini nella nostra scuola infatti,  sin dal loro primo ingresso, partecipano personalmente al servizio di tavola. A gruppi alterni si occupano dell’apparecchiatura con tovaglie di stoffa, posate di acciaio complete di coltelli, bicchieri e piatti fragili che richiedono cura e controllo dei movimenti. Il servizio ai tavoli è curato dai bambini con funzione di cameriere, che servono le pietanze con piatti da portata; gli stessi camerieri al termine del pranzo, provvedono alla sparecchiatura dei tavoli.
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INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Nella nostra scuola l'insegnamento della Religione Cattolica viene attuato da insegnanti nominati dalla Direzione Didattica su proposta del Vicariato di Roma.
I bambini i cui genitori hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione rimangono con l'insegnante di classe e svolgono libere attività di studio assistite, come da delibera del Collegio dei Docenti.
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INSEGNAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA
L’insegnamento della lingua inglese è attuato in tutte le classi elementari e in alcune sezioni di Casa  dei Bambini con orario diversificato tra primo e secondo ciclo:
seconde classi: tre ore al mese
terze classi: due ore a settimana
quarte e quinte:tre ore a settimana
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EDUCAZIONE MOTORIA
La scuola riconosce il significato culturale e la valenza formativa dell’attività motoria nell’ambito dell’alfabetizzazione di base. In tal senso promuove la realizzazione di tali attività nelle forme, nei tempi e negli spazi più congeniali al bambino
Nella “Casa dei Bambini” si privilegia l’educazione al movimento, in palestra o in giardino, con esercizi imitativi ed espressivi e giochi con piccoli attrezzi.
Nella Scuola Elementare, sede centrale, nelle classi prime, seconde e terze si privilegia l’attività natatoria –finalizzata all’acquisizione dell’acquaticità - per favorire un armonico sviluppo psico-fisico del bambino ed educarlo all’autonomia.
Nelle classi quarte e quinte si pratica minivolley, al fine di favorire lo sviluppo di tutti quei valori relativi alla socialità, attraverso l’educazione allo sport di squadra.
La Scuola elementare, sede centrale, svolge l’attività motoria e natatoria presso centri sportivi esterni alla struttura scolastica. Per il corrente anno scolastico, 2001-2002,  è stata stipulata una convenzione con il Centro Sportivo Fulvio Bernardini, che consente ai bambini di praticare nuoto e minivolley una volta alla settimana.
Nel plesso di Villa Paganini viene praticata l’attività motoria con la collaborazione di personale esterno alla struttura scolastica.
I costi dell’attività motoria e natatoria, affidata a personale esterno  alla scuola, sono a carico delle famiglie
.
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PROGETTI  DI  SPERIMENTAZIONE
Nella scuola si attuano alcuni progetti che arricchiscono l'offerta formativa (v. tabella allegata).
Requisiti necessari per l'attuazione dei progetti:
    - Le iniziative progettate dovranno integrare e arricchire il lavoro degli insegnanti, non sostituirlo.
    - I primi autori e responsabili della formazione degli alunni sono e restano comunque gli insegnanti.
    - Le persone, esterne alla scuola, che partecipano al progetto devono essere qualificate per l'area di loro competenza e dimostrare capacità educative e relazionali.
    - Ciascun progetto dovrà essere proposto da almeno due classi.
    - I progetti non dovranno gravare economicamente sugli utenti.
    - In casi eccezionali, lì dove in nessun altro modo la scuola può reperire i fondi necessari, i genitori potranno intervenire economicamente, purché il loro consenso sia unanime.
 

INOLTRE:
    - Si potrà aderire ad iniziative promosse da Comuni, Enti, Agenzie, Associazioni…..
    - Si accetteranno gli interventi del personale in quiescenza e di altre persone che metteranno gratuitamente le loro competenze a disposizione della scuola.
    - Potranno essere utilizzati fondi ottenuti attraverso sponsorizzazioni, così come consente l'Autonomia.
    - Dell'esperienza fatta dovrà restare traccia nella memoria della scuola: semplici documentazioni (relazioni, foto, lavori dei bambini, video-cassette…) accompagnate da una relazione da parte degli insegnanti.

Il tema che guiderà il lavoro 2000-2002 sarà la COMUNICAZIONE. Comunicazione intesa nella totalità dei suoi linguaggi: artistico, mimico-gestuale, musicale, informatico …
Le classi potranno realizzare i loro progetti autonomamente o in forma aggregata e testimonieranno il percorso compiuto con riprese su nastro, fotografie e relazioni, perché l’ esperienza possa diventare patrimonio comune.
Alla fine dell’ anno, momento unificante di tutta l’ attività, sarà l’ esposizione dei lavori in una mostra.

Le insegnanti che elaboreranno i vari progetti presenteranno una scheda iniziale (allegato 1), nella quale specificheranno obiettivi, modalità, strumenti.
A metà anno, entro la fine di febbraio, chi ha aderito ad un progetto compilerà una scheda intermedia (allegato 2), indicando le attività fino a quel momento realizzate, la risposta dei bambini, le difficoltà e le problematiche emerse.
A fine anno le insegnanti verificheranno il lavoro svolto con una scheda conclusiva (allegato 3), nella quale evidenzieranno, fra l’ altro, punti di forza, elementi di sviluppo possibile e suggerimenti di percorso per chi in futuro vorrà realizzare lo stesso progetto.
 

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PROGETTI
 
DENOMINAZIONE
OBIETTIVI
SOGGETTI COINVOLTI
TEMPI ATTUAZIONE
CONTINUITA’
Realizzare iniziative finalizzate alla continuità didattica fra scuola dell’infanzia, elementare e media Tutte le sezioni Di Casa dei Bambin Annuale
LINGUA 2000
Sensibilizzare alla lingua straniera come strumento di comunicazione Scuola elementare e materna Annuale
S.A.R.A.
Realizzare una rete di scuole per standard, autovalutazione, autonomia Annale
UN COMPUTER PER AMICO
Favorire un approccio positivo e un utilizzo creativo del computer S.M.G. sez. F
V. Marsi sez. A
Triennale 2001-04
COSE TEMPO NATURA
Osservare nella realtà circostante i mutamenti stagionali S.M.G. sez. C
V. Marsi sez. B
Biennale 2001-03
PROGETTO LIBRO
tana libera libro
Avvicinare il bambino al libro e alla biblioteca Casa dei B. e scuola elementare Annuale
PROGETTO LIBRO
laboratorio Traini
Sviluppare il piacere della lettura comprendere il percorso di realizzazione di un libro illustrato Tutte le classi elementaridi S.M.G. e V. Paganini Annuale
PROGETTO LIBRO
laboratotio Dahl
Sviluppare il piacere di leggere conoscere meglio P.Dahl attraverso le sue storie  S. M. G     IV e V
V. P.          IV e V
Annuale
MULTIMEDIALITA’ e 
CRESCITA del BAMBINO
Saper realizzare un ipertesto 3 classi II ciclo Annuale
PALMIRA
Valutare processi di apprendimento sulla lettura S.M.G.C.d B.   sez .ACDFGHIEl.   IIIB IIIC IVC IIIA
V. Marsi   sez. A e B
Annuale
COMPUTER nello ZAINO
Promuovere l’alfabetizzazione di base S.M.G. e V.P.Tutte le classi elementari  Annuale
COMENIUS
Favorire lo scambio di esperienze fra coetanei di diversi paesi europei, senza utilizzare la lingua scritta S.M.G classi I  sez.  A B C D
classi III sez. A D
classi IV  sez.A B C
classi V  sez. A  B
V.P.   classe I A 
2000-02
LINGUA INGLESE
 Potenziare la conoscenza della lingua inglese parlata Tutte le classi IV e V elementare Annuale
COMUNICAZIONE ed 
EDUCAZIONE ALIMENTARE
Realizzare percorsi formativi per un corretto approccio all’alimentazione V. Marsi sez. A B
S.M.G. sez. A D F G H
11 classi elementari
Annuale
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Promuovere il rispetto dell’ambiente e delle sue risorse Villa Paganini sez. A B Triennale
MUSICOTERAPIA PER L’INTEGRAZIONE
Facilitare lo sviluppo di relazione e comunicazione tra b. diversamente abili S.M.G. V D E Annuale
ALIMENTAZIONE SANA
Educare ad una corretta alimentazione come prevenzione alle anomalie alimentari S.M.G. IIIC Annuale
NATURALMENTE
Sviluppare un ragionamento scientifico nei confronti della realtà V.P. III Annuale
PSICOMOTRICITA'
Armonizzare le diverse competenze dello sviluppo motorio S.M.G. IIIB  Annuale
TEATRO
Accrescere la conoscenza del linguaggio non verbale S.M.G. IIIB Annuale
INFORMATICA
Facilitare l’apprendimento in tutte le discipline.Conoscere l’uso della macchina S.M.G. IIIB aNNUALE
MOSAICO
Sviluppare la creatività cromatica e acquisire la tecnica del mosaico S.M.G. IVC Annuale
GIOCHIAMO IN 
LINGUA INGLESE
Costruire un percorso continuo di lingua straniera dalla Casa dei Bambini alla Scuola Elementare  S.M.G.Sez.   F Annuale
ALLA SCOPERTA DELLE LUCCIOLE
Esplorare e conoscere il mondo delle lucciole V Marsi  sez  A  B
S.M.G.   sez  F
Annuale
UN GIRO DI PALCO
Facilitare la comunicazione e la socializzazione  S.M.G. IV AB Annuale
UN GIRO DI PALCO
Migliorare l’espressività corporea e favorire una migliore conoscenza di sé S.M.G. IIABCD Quadriennale 2001-05
TEATRO ANCORA
Migliorare le capacità espressive verbali e non S.M.G. V AB  Annuale
IL MONDO VERDE DEI BAMBINI
Osservare, scoprire e conoscere la natura  S.M.G. I ABCD
V.P. I
Annuale
DAL FUMETTO AL CARTONE ANIMATO
Accrescere la conoscenza del linguaggio iconico del fumetto S.M.G. IV CD Annuale
ALFABETIZZAZIONE ED INSERIMENTO DEI BAMBINI STRANIERI
Migliorare la conoscenza della lingua italiana 20 bambini delle classi elementar Annuale

 
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COMMISSIONI

Il Collegio dei docenti per operare una ripartizione del lavoro, anche in funzione degli interessi e delle motivazioni dei singoli insegnanti, è diviso in commissioni.
 
DENOMINAZIONE
OBIETTIVI
Progetto Offerta Formativa
Avanza proposte al C.d.C. e al C.d.D. su aspetti formativi, pedagogici e didattici.

Elabora e predispone il piano delle attività e ne verifica l’efficacia.

Elabora il documento che presenta la programmazione educativa e didattica della scuola.

Continuità
Promuove e realizza iniziative finalizzate alla continuità didattica fra scuola materna, elementare e media.
Handicap
Ottimizza l’integrazione dei bambini portatori di handicap e sensibilizza le strutture locali ad una partecipazione più attiva.
Mensa
Cura il buon andamento del pranzo e la sua organizzazione
Sport
Promuove, organizza e verifica le attività motorie
Informatica e Telematica
Cura e sovrintende l’organizzazione del progetto di sperimentazione 1A e 1B del Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche.
Biblioteca
Progetta lavori ed incontri con il fine di avvicinare i bambini al mondo letterario.
Educazione alla salute
Sensibilizza alunni e genitori ad un miglior rapporto con il cibo, l’igiene e l’ambiente.
Registri
Progetta e realizza registri funzionali alla Scuola Montessori.
Materiale Montessori
Raccoglie le necessità di uso del materiale e provvede a richiederne le integrazioni.
Viaggi, teatro ed
attività parascolastiche
Segnala le iniziative di carattere culturale ai docenti e ne organizza l’attuazione.
Alice
Cura la documentazione del percorso compiuto 
Elettorale
Cura le operazioni previste

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COLLABORAZIONE E RAPPORTI INTEGRATI CON IL TERRITORIO
Attività natatoria presso l'Impianto Sportivo Polizia di Stato "Tor di Quinto".
Attuazione della continuità con le scuole Medie Statali  Luigi Settembrini, Terenzio Afro, Massimo D’ Azeglio, Esopo.
Realizzazione progetto "Città come Scuola" e "Campi Scuola" con il Comune di Roma.
Collaborazione per la Medicina Preventiva e Scolastica: A.S.L. Roma A, Roma B.
Lavoro in equipe per i casi di handicap con le strutture psicopedagogiche ASL del territorio.
Continui rapporti con la II e la III Circoscrizione per la realizzazione di iniziative comuni.
Rapporti con l'Associazione Commercianti di V.le Libia, per realizzazione iniziative di quartiere.
Rapporti con gli Istituti Magistrali e le Università per la realizzazione di attività di tirocinio.
Rapporti con la Confindustria, con l’ I.R.I. Management, con l’Istituto dell’ Approccio Centrato sulla Persona (Rogers-Gordon)
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RAPPORTI  SCUOLA – FAMIGLIA
La scuola, ritenendo fondamentale una condivisione di intenti tra genitori e insegnanti, promuove conferenze e incontri di approfondimento e discussione.

Tematiche che si intendono affrontare:
- età evolutiva: problematiche e modalità di intervento.
- principi ispiratori della nostra scuola (destinato ai nuovi iscritti).
- Educazione allo sviluppo secondo il pensiero di M. Montessori.
- Aspetti della relazionalità fra genitori, bambini e personale della scuola
Laddove se ne ravvisi la necessità, verranno attivati incontri su tematiche di comune interesse.

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FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI E ATA
Si realizzeranno corsi di formazione che vedono raccolti tutti gli insegnanti del circolo.
I corsi interesseranno non tanto le singole aree di insegnamento (il cui aggiornamento continua ad essere delegato all’iniziativa e agli interessi specifici di ciascuna insegnante), quanto tematiche rilevanti di interesse comune.

CORSI PREVISTI:
· Multimedialità e didattica (20 ore)
· Ipertesto (10 ore)
· Approfondimento pensiero ed opera di Maria Montessori (20 ore)
· Educazione alla sicurezza ( 8 ore)
· Manipolazione creta, cottura e decorazione
 

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
L’efficacia dell’azione educativa verrà verificata in itinere con l’obiettivo di effettuare una continua autodiagnosi che farà leva sui punti di forza per superare quelli di criticità.
Alla fine di ciascun anno di lavoro i genitori e il corpo docente risponderanno ad un questionario anonimo elaborato allo scopo di fornire elementi per una corretta analisi della scuola, della sua organizzazione e dell’andamento dell’anno scolastico.
Il questionario destinato ai genitori prevede domande sull’accoglienza e la pulizia dell’ambiente scolastico, sul gradimento dei bambini e sulla soddisfazione dei genitori relativamente all’attività didattica e formativa. Quello per i docenti, ha l’intento di verificare la produttività degli organi collegiali e la generale organizzazione della scuola.
 
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QUESTIONARIO PER I DOCENTI

Organizzazione didattica






1) Consigli di Interclasse Tecnica

L’interclasse tecnica, così come è realizzata dalla nostra scuola, ha risposto alle esigenze didattiche in modo:

            a) pienamente adeguato 

            b) sufficientemente adeguato 

            c) non adeguato 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 

2) Collegio dei Docenti

Il Collegio Docenti, così come è articolato nella nostra scuola, risulta:

            a)  produttivo 

            b) sufficientemente produttivo 

            c) poco produttivo 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 
 

3) Comitati e Commissioni

I Comitati e le Commissioni istituiti nella nostra scuola hanno operato in modo:
 

            a) proficuo e coordinato 

      b) accettabile 

           c) poco efficace 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 

4) Attività Didattica

Gli obiettivi stabiliti nella programmazione sono stati raggiunti:

            a) pienamente 

            b) sufficientemente 

            c) poco 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 
 

I livelli globali di apprendimento e di crescita educativa dei bambini nella propria classe sono stati:

            a) ottimali 

            b) buoni 

            c) sufficienti 

            d) insufficienti 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 
 

5) Attuazione POF

Il Piano della Offerta Formativa è stato attuato in modo:

            a) pienamente efficace 

            b) sufficientemente efficace 

            c) poco efficace 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 
 

6) Gestione

La gestione programmatoria ed organizzativa delle risorse materiali ed umane è stata:

            a) molto efficace 

            b) adeguatamente efficace 

            c) sufficientemente efficace 

Osservazioni e Proposte*:
 
 
 
 
 
 

* se necessario si possono aggiungere fogli
 
 
 

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QUESTIONARIO PER I GENITORI

Il questionario che vi sottoponiamo vuol essere uno strumento diagnostico finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa, dell’organizzazione e del funzionamento della nostra scuola

Informazioni di carattere generale

            - Questo questionario è stato compilato da :
 
 

padre
dell'alunno 
madre 
dell'alunno 
persona che fa
le veci del genitore 

            - L’alunno ha frequentato nell’A.S. 2000/2001:
 

Plesso S.M. Goretti  Villa Paganini  Via dei Marsi 

            - La Casa dei Bambini
 

Sez. 

            - La classe elementare:
 
II  III  IV 

 
Sez.

Ambiente

Sulla base delle informazioni in suo possesso:

         1) Ritiene che l’ambiente scolastico sia accogliente?
 

molto  abbastanza  poco 

          2) Ritiene che gli spazi della scuola siano organizzati in modo funzionale?
 

molto  abbastanza  poco 

          3) Ritiene che gli spazi di seguito elencati siano puliti?
 

aula molto  abbastanza  poco 
bagni alunni molto  abbastanza  poco 
palestra molto  abbastanza  poco 
corridoi molto  abbastanza  poco 
locali mensa molto  abbastanza  poco 
spazi esterni molto  abbastanza  poco 

Attività didattica e formativa

1) La scuola propone momenti di incontro volti a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola stessa. Indichi quanto le sembrano validi:

a) Presentazione della scuola e accoglienza dei bambini
 

molto  abbastanza  poco 

b) Lezioni aperte di musica e di attività motoria e natatoria
 

molto  abbastanza  poco 

c) Saluto delle classi V alla scuola
 

molto  abbastanza  poco 

2) La scuola propone inoltre una serie di attività volte a coinvolgere i bambini in modo più attivo e consapevole. Indichi quanto le sembrano valide ed organizzate:
 
VALIDITA' 
ORGANIZZAZIONE
Viaggi
alta     media     bassa 
alta     media     bassa 
Campi scuola
alta     media     bassa 
alta     media     bassa 
Visite culturali
(mostre, musei, biblioteche)
alta     media     bassa 
alta     media     bassa 
Uscite didattiche
(vendemmia, fattoria, raccolta olive, castagne...)
alta     media     bassa 
alta     media     bassa 
Attività natatorie
alta     media     bassa 
alta     media     bassa 

3) Nell’ambito del lavoro scolastico e nel rapporto con gli insegnanti, ritiene che suo figlio/a:

        - Venga a scuola volentieri
 

molto  abbastanza  poco 

        - Trovi interessante il lavoro scolastico
 

molto  abbastanza  poco 

        - Riceva una quantità equilibrata di compiti a casa
 

molto  abbastanza  poco 

        - Sia incoraggiato nei lavori, al meglio delle sue capacità
 

molto  abbastanza  poco 

        - Rispetti i suoi insegnanti
 

molto  abbastanza  poco 

        - Sia rispettato dai suoi insegnanti
 

molto  abbastanza  poco 

4) Lei ritiene che i valori ai quali la scuola, sia pure a volte con difficoltà, ispira la propria azione educativa, trovino corrispondenza con quelli proposti da voi come famiglia?
 

molto  abbastanza  poco 

5) E’ soddisfatto della formazione complessiva raggiunta da suo figlio/a rispetto alla situazione di partenza?
 

molto  abbastanza  poco 

Solo per i genitori di V

6)  Ritiene che, al termine del quinquennio, suo figlio/a abbia raggiunto:

        - una preparazione culturale adatta al proseguimento degli studi
 

alta  media  bassa 

        - una metodologia di lavoro
 

alta  media  bassa 

        - una maturazione personale
 

alta  media  bassa 

        - una capacità di interazione e cooperazione con gli altri
 

alta  media  bassa 

 Amministrazione

7)  In generale, Le sembra efficiente il servizio di segreteria?
 

molto  abbastanza  poco 

8)  Ha avuto bisogno di usare i servizi amministrativi nelle ore pomeridiane?
 

molto  abbastanza  poco 

9)  In generale, le sembra valido il servizio svolto dal personale ausiliario?  (accoglienza genitori, informazioni, etc.)
 

molto  abbastanza  poco 

 Comunicazione

10)  Le sembra efficace il modo con cui la scuola comunica con voi genitori attraverso:

        a) le assemblee generali
 

molto  abbastanza  poco 

        b) le assemblee di classe
 

molto  abbastanza  poco 

        c) le comunicazioni scritte
 

molto  abbastanza  poco 

11)  Le sembra efficace la comunicazione tra rappresentanti di classe e genitori riguardo a quanto viene detto nelle assemblee di classe e di interclasse?
 

molto  abbastanza  poco 

 12)  Con quali modalità lei viene informato dai rappresentanti dei genitori?

                - Telefono 
                - Verbale 
                - Assemblee di classe 
                - Incontri informali e casuali 

13)  Nella collaborazione alla crescita personale di suo figlio/a, quale valutazione assegna ai seguenti strumenti?

        - Colloqui individuali
 

alta  media  bassa 

        - Incontro con gli insegnanti di classe per la presentazione del piano di lavoro
 

alta  media  bassa 

        - Incontro con gli insegnanti di classe per la consegna delle schede di valutazione
 

alta  media  bassa 

        - Incontro con il Direttore per particolari problemi
 

alta  media  bassa 

Modalità di scelta

14)  Indichi con quali modalità ha scelto la scuola:

                PER LA METODOLOGIA ATTUATA 

                PER CONOSCENZA DIRETTA 
                                        - fratello/sorella frequentante
                                        - Dopo aver effettuato un’indagine conoscitiva 
                                        - altro 

             PER CONOSCENZA INDIRETTA 0
                                        - Figlio di amici/conoscenti frequentanti 
                                        - Averne sentito parlare 
                                        - Consiglio di altre persone 
                                        - altro 

                PER COMODITA’ TERRITORIALE 

                PERCHE’ A TEMPO PIENO

                PER LE INIZIATIVE CULTURALI 

                PER L’ATTIVITA’ NATATORIA 

                PER LE USCITE 

                ALTRO 
 
 

Osservazioni e proposte









 
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Orario di frequenza degli alunni

- CLASSI E SEZIONI A TEMPO PIENO
da Lunedì a Venerdì ore 8,20 - 16,20

- 1 SEZIONE di CASA DEI BAMBINI nel plesso S.M. Goretti
da Lunedì a Venerdì ore 8,20 - 13,20

Per favorire l’ inserimento nella Casa dei Bambini e nelle prime classi elementari all’ inizio dell’ anno scolastico si attua un orario ridotto (15 giorni per la Casa dei Bambini, una settimana per la Scuola elementare)
 
 

Orario personale amministrativo

dal Lunedì al Venerdì  dalle ore  7,18  alle 14,00
Un giorno della settimana fino alle ore 17 con pausa di 30 minuti.
 
 


Orario di ricevimento del pubblico

Dirigente scolastico – Dott.sa Giuliana Basili
martedì e giovedì, dalle h. 10:00 alle 12:00, previo appuntamento

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi –Liliana Ragonesi
lunedì, mercoledì, e venerdì, dalle h. 8:30 alle 10:30

Uffici di Segreteria
lunedì, mercoledì, venerdì dalle h. 8.30 alle 10:30
 

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Allegato 1
VII CIRCOLO DIDATTICO MONTESSORI

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO






Classe o Sezione…………………..…….  Plesso…………………………………….
 

DENOMINAZIONE
PROGETTO
.
SOGGETTI
COINVOLTI
.
OBIETTIVI DA
PERSEGUIRE
.
STRUMENTI DA
UTILIZZARE
.
METODOLOGIE
PRESCELTE
.
TEMPI DI
ATTUAZIONE
.
MODALITA’ DI
VERIFICA DEI
PROCESSI E DEI RISULTATI
.
PREVENTIVO DI SPESA  .

DATA………………................FIRMA……………………………………........…..

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Allegato 2
VII CIRCOLO DIDATTICO MONTESSORI

SCHEDA DI VERIFICA INTERMEDIA






Classe o Sezione…………….…………...  Plesso…………………………………….
 

DENOMINAZIONE
PROGETTO
.
ATTIVITA' REALIZZATE .
RISPOSTE DEI BAMBINI .
PROBLEMI E DIFFICOLTA' RISCONTRATE .
MODIFICHE APPORTATE ALLA PROGETTAZIONE INIZIALE .

 

DATA………………..  FIRMA………………………………………..

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Allegato 3
VII CIRCOLO DIDATTICO MONTESSORI

SCHEDA DI VERIFICA FINALE

Classe o Sezione…………….…………...Plesso…………………………………….
 

DENOMINAZIONE
PROGETTO
.
SOGGETTI COINVOLTI .
OBIETTIVI RAGGIUNTI .
VALIDITA' DEGLI STRUMENTI UTILIZZATI .
METODOLOGIE SEGUITE .
TEMPI DI ATTUAZIONE .
MONITORAGGIO DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO REALIZZATO .
COMPARAZIONE TRA SPESE PREVENTIVE E SPESE SOSTENUTE .
PUNTI DI FORZA EMERSI .
PUNTI DI CRITICITA' .
ELEMENTI DI SVILUPPO POSSIBILE .
SUGGERIMENTI DI PERCORSO PER REALIZZAZIONI FUTURE .

DATA………………..        FIRMA………............
 

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Allegato 4
LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA

Dal 1° settembre 2000 le scuole diventano “soggetti istituzionali autonomi”.
La legge n° 59 del 15/3/1997 (legge Bassanini) ed in particolare l’art.21, apporta profonde modifiche al nostro sistema scolastico, attribuendo l’autonomia agli istituti scolastici (art. 1 del D.P.R. 275) allo scopo di garantire la libertà di insegnamento ed il pluralismo culturale.
L’esigenza è quella di migliorare i processi di insegnamento e di apprendimento attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi mirati allo sviluppo della personalità umana il più possibile rispondenti alle diverse realtà ambientali, alle richieste delle famiglie ed alle specifiche caratteristiche dei soggetti coinvolti, garantendone il successo formativo, nel rispetto delle finalità e degli obiettivi generali del sistema d’istruzione.
 

COSA CAMBIA NEL SISTEMA SCOLASTICO NAZIONALE

La legge 59/97 ha già delineato una profonda trasformazione di tutti i livelli del sistema scolastico nazionale.
Il Ministero della Pubblica istruzione è stato riformato decentrando i propri compiti a livello regionale.
Gli Uffici Scolastici Provinciali sostituiscono i Provveditorati agli Studi, decentrando molti compiti amministrativi.
Le scuole hanno iniziato a sperimentare l’autonomia didattica e organizzativa attraverso:
            - l’utilizzo di strumenti di flessibilità
            - la stesura del Piano Offerta Formativa (POF)
            - la progettazione e l’attuazione di interventi che tendono all’integrazione con le realtà formative del territorio.
I Nuclei Territoriali, costituiti dai Provveditori agli Studi, supportano le attività di sperimentazione delle scuole.
 

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I CAMBIAMENTI NELLE SINGOLE SCUOLE

AUTONOMIA IN GENERALE:
1) Tutte le scuole sono coordinate da un Dirigente Scolastico, generalmente hanno un numero non inferiore a 500 alunni e dovrebbero contare su un organico funzionale alle esigenze operative e formative.
2) I riferimenti legislativi ed amministrativi ai quali le scuole si attengono:
            - Legge n°59 del 15/3/97 (Legge Quadro)
            - D.P.R. 275/99 (Schema di Regolamento)
            - Regolamento Amministrativo Contabile
            - C.C.N.L. del 26/5/99
            - C.C.N.I. del 31/8/99
            -  Regolamento rapporti istituzioni scolastiche e pubblica amministrazione.
3) Compiti amministrativi delle scuole:
            - Gestione del personale.
            - Amministrazione del patrimonio.
            - Attività relative alla carriera scolastica degli alunni.

Le scuole assumono personalità giuridica, si configurano cioè, come soggetti pubblici diversi dallo Stato e pertanto autonomi sia dal punto di vista amministrativo, gestionale e patrimoniale che da quello organizzativo-didattico, di ricerca e sperimentazione.
 

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA:
1)  Le scuole hanno la possibilità di adottare soluzioni diverse dall’impostazione tradizionale:
            - durata della lezione
            - unitarietà del gruppo classe
            - organizzazione del gruppo docente
            - calendario scolastico
            - aggregazione del monte ore di alcune discipline
            - raggruppamento di alcune discipline in determinati periodi dell’anno
    Rimangono invece invariati:
            - il numero complessivo minimo dei giorni di attività didattica
            - la distribuzione dell’attività didattica in non meno di 5 gg. settimanali
            - l’orario di servizio dei docenti
2) Gli ambiti in cui si può esplicare l’autonomia di ricerca sono:
            - progettazione formativa e ricerca valutativa
            - formazione ed aggiornamento del personale
            - innovazione metodologica e disciplinare
            - valenza delle tecnologie di informazione e comunicazione
            - documentazione educativa
 

AUTONOMIA DIDATTICA
Allo scopo di adeguare i tempi di insegnamento ai ritmi di apprendimento degli alunni, le scuole possono, art.4 del DPR 275/99, adottare una serie di soluzioni differenziate:
            - articolazione modulare del monte ore annuale di ogni disciplina ed attività
            - diversa definizione di unità di insegnamento, non la tradizionale unità oraria di lezione
            - attivazione di percorsi individualizzati, non solo in situazione di handicap, nel rispetto dei principi di integrazione degli alunni
            - articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti da una stessa classe e non
            - aggregazione delle materie in aree ed ambiti disciplinari
 

POF/PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le scuole sono obbligate all’adozione del POF, lo strumento che sostituisce i programmi ministeriali e rende pubblico, a tutti i fini di legge, quali sono le attività che la scuola è tenuta a svolgere durante l’anno.
E’ definito dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali del sistema scolastico e di quelli avanzati dal Consiglio di Circolo/Istituto.
Deve tener presente le preferenze e le proposte delle associazioni dei genitori e di quelle degli studenti, nel caso di scuola secondaria.
Dopo che è stato adottato il POF, ne viene consegnata una copia all’utenza all’atto dell’iscrizione.
 

DISPONIBILITA’ FINANZIARIE
1) L’art.21 comma 14 della legge 54/97 fissa il principio di un intervento coordinato tra M.P.I. e Ministero del Tesoro per l’emanazione di un decreto che fissi le istruzioni in materia amministrativa.
2) Ciascuna scuola ha una dotazione finanziaria con il vincolo prioritario di destinazione per lo svolgimento di attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia  e di ciascun indirizzo di scuola.
3) Le scuole possono ricevere finanziamenti e donazioni.
4) Fondi di finanziamento previsti dalla legge 440/97 per l’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta formativa.
5) Fondi previsti dal Contratto Nazionale di lavoro.