PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
VII
Circolo Didattico Montessori
Via S. Maria Goretti, 41 – 00199
ROMA – Tel.: 06 86208392 – FAX: 06 86208395
e-mail: VIIMONTESSORI@romascuola.net
settimocircolo@quipo.it
"aiutami a fare
da solo"
Maria Montessori
“Se
si abolisse non solo il nome, ma anche il concetto comune di ‘metodo’ per
sostituirvi un’altra indicazione, se parlassimo di "un aiuto affinché
la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza, di un
mezzo per liberarla dall’oppressione dei pregiudizi antichi sulla educazione",
allora tutto si farebbe chiaro.
E’ la personalità umana e non un metodo di educazione che bisogna considerare: è la difesa del bambino, il riconoscimento scientifico della sua natura, la proclamazione dei suoi diritti che deve sostituire gli spezzettati modi di concepire l’educazione.” Maria
Montessori, Formazione dell’uomo
|
PROPOSTA FORMATIVA
Realizzare un modello di scuola dell’autonomia radicata nel territorio ed aperta alle istanze europee ed internazionali.
Promuovere lo sviluppo globale del bambino “cittadino del mondo”, libero da ogni pregiudizio, educato alla collaborazione, alla tolleranza, alla solidarietà ed al rispetto dell’ambiente, ai valori fondativi della coesistenza civile.
Un bambino capace, nel rispetto delle regole condivise, di decidere autonomamente, di orientarsi in contesti relazionali, sociali e politici diversi, in grado di utilizzare le nuove tecnologie.
MEMORIA
STORICA
La
scuola statale Montessori di Roma, oggi articolata in due circoli, il 7°,
con i plessi di S.M.Goretti, Villa Paganini e V. dei Marsi, ed il 180°,
con il plesso di Viale Adriatico, è nata come sezione montessoriana
annessa a due circoli didattici statali, uno nel quartiere Nomentano, (Ugo
Bartolomei), e l’altro nel quartiere Tufello-Val Melaina, (Cardinal Massaia).
Le
difficoltà maggiori del periodo iniziale furono il reperimento dei
docenti e l’ autonomia della scuola Montessori con il suo metodo in convivenza
con sezioni tradizionali.
In
relazione al reperimento dei docenti, nel 1958 l’Opera Montessori stipulò
una convenzione con il Ministero della Pubblica Istruzione per la scelta
dei docenti “previo il nulla-osta del Provveditore agli Studi di Roma,
tenuto conto dei titoli specifici necessari e della natura e durata dell’esperienza
acquisita nell’applicazione del metodo Montessori”.
In
relazione all’ autonomia della scuola Montessori, il Ministero della Pubblica
Istruzione istituì, in data 1/7/1962, il Circolo Didattico Opera
Montessori in “esperimento ministeriale”, affidandone la direzione alla
signorina Maria Clotilde Pini, che ricoprì questo incarico fino
al 1978.
Per
la diversa collocazione dei Circoli, l’esperienza “Montessori” si è
sviluppata in ambienti di differente composizione sociale:
·
quartiere Tufello-Val Melaina, con il plesso di via delle Isole Curzolane
composto inizialmente da immigrati dal Sud;
·
quartiere Nomentano, con due plessi, Villa Paganini e Via Asmara.
Nel
plesso di Via Asmara i bambini provenivano da famiglie della piccola e
media borghesia residenti essenzialmente nel quartiere.
Nel
plesso di Villa Paganini i bambini provenivano da famiglie della media
ed alta borghesia la cui attività si esplicava principalmente nel
settore terziario, in parte residenti nel quartiere, prevalentemente residenziale,
ed in parte provenienti da diverse zone di Roma.
Il
plesso di Villa Paganini era costituito inizialmente da tre padiglioni,
costruiti dalla Croce Rossa svizzera al termine del conflitto bellico 1940-1945
al fine di ospitare i profughi. In seguito le costruzioni, realizzate in
legno, furono donate all’Ente Nazionale Montessori, il quale, nel 1949,
concesse al Direttore Didattico della scuola statale Ugo Bartolomei, che
ne aveva fatto richiesta, di potervi attivare alcune sezioni di Casa dei
bambini.
Nel
1954 fu aperta la prima sezione di Scuola elementare. In seguito furono
attivate tutte le cinque classi, permanendo sempre in funzione, in un padiglione,
sezioni di Casa dei bambini.
L’ultimo
padiglione è stato costruito nel 1954 ad opera dei genitori; da
allora, per vincoli ambientali, non è stato possibile edificare
nessun’altra costruzione.
Nel
1968 le sezioni di Via Asmara si trasferirono nell’attuale sede di Via
S.M.Goretti 41.
Nel
1978 la scuola, che ormai comprendeva il plesso di Via dei Marsi, Villa
Paganini e Viale Adriatico, diventò “VII Circolo Montessori”, sempre
ad indirizzo didattico differenziato, con sede centrale in Via S.M.Goretti.
Nel
1990 il plesso di V.le Adriatico è stato riconosciuto circolo autonomo
(180°).
La
Casa dei Bambini di Via dei Marsi, 58 venne inaugurata il 6 gennaio del
1907, festa dell’Epifania, giorno in cui all’inizio del secolo si celebrava
tutto ciò che era dedicato ai bambini.
La
storia di questa Scuola rappresenta una parte importante nella vita della
nostra città . E’ il primo esperimento mai più realizzato
fino ad oggi dell’esistenza di una “casa dei bambini” nella “casa degli
adulti”.
Con
la statalizzazione delle Scuole Materne, la Casa dei Bambini di Via dei
Marsi fu inserita nel 7° Circolo Didattico.
A
tutt’oggi la casa dei Bambini di Via dei Marsi non si è modificata
nella struttura e nel metodo. E’ meta di visite continue da parte
di insegnanti e studiosi del metodo di tutto il mondo.
Nella
ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita delle Case dei Bambini,
si è tenuto a Roma un convegno internazionale sul tema e Via dei
Marsi ne è stato il fulcro.
La
Casa dei Bambini di Via dei Marsi 58 venne inaugurata il 6 gennaio del
1907, festa dell’Epifania, giorno in cui all’inizio del secolo si celebrava
tutto ciò che era dedicato ai bambini.
La
storia di questa Scuola rappresenta una parte importante nella vita della
nostra città . E’ il primo esperimento mai più realizzato
fino ad oggi dell’esistenza di una “casa dei bambini” nella “casa degli
adulti”.
Con
la statalizzazione delle Scuole Materne, la Casa dei Bambini di Via dei
Marsi fu inserita nel 7° Circolo Didattico.
A
tutt’oggi la casa dei Bambini di Via dei Marsi non si è modificata
nella struttura e nel metodo. E’ meta di visite continue da parte
di insegnanti e studiosi del metodo di tutto il mondo.
Nella
ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita delle Case dei Bambini,
si è tenuto a Roma un convegno internazionale sul tema e Via dei
Marsi ne è stato il fulcro.
Plesso
di S.M.Goretti
E’
composto da un edificio a tre piani più un piano terra ed uno seminterrato.
Non
sono presenti facilitazioni per portatori di handicap: né scivoli
né servizi sanitari relativi.
L’edificio
è dotato di una scala antincendio e di porte frangifuoco; è
provvisto inoltre di un cortile asfaltato con graniglia.
Data
la specificità della scuola Montessori, il bacino di utenza non
è strettamente legato al quartiere.
L’attività
prevalente dei genitori degli utenti si esplica nel settore terziario.
Il
quartiere in cui è inserita la scuola è ad attività
prevalentemente commerciale.
Il
numero degli iscritti, sempre costante nel tempo, non consente disponibilità
di spazi necessari all’ottimale strutturazione di un laboratorio multimediale,
all’ampliamento dell’attuale biblioteca e all’attivazione di altri laboratori
che potrebbero positivamente integrare l’attività didattica.
Il
Collegio dei Docenti e il Consiglio di Circolo hanno preso l’impegno di
reperire ed acquisire al più presto ulteriori locali
Plesso
Villa Paganini
Il
complesso scolastico è situato all’interno del parco di Villa Paganini.
E’
costituito da quattro costruzioni prefabbricate: tre per le classi della
Scuola elementare e l’ambulatorio medico, una per la Casa dei bambini;
vi è inoltre una struttura in muratura riservata al refettorio alla
quale è annessa la guardiola dei collaboratori scolastici.
I
padiglioni sono inseriti all’interno dell’omonimo parco pubblico ed i bambini
hanno a loro disposizione una zona verde con alberi.
Non
sono presenti strutture adeguate ad alunni portatori di handicap.
L’attività
motoria viene svolta nella palestra della scuola A. Celli (la disponibilità
di tale locale viene concessa di anno in anno).
Plesso
Via dei Marsi
La
Casa dei bambini è ubicata all’interno di un condominio nel quartiere
di S.Lorenzo, dove Maria Montessori iniziò nel 1907 la sua esperienza;
il plesso è costituito da due appartamenti, separati dal giardino
condominiale, da un locale refettorio e da un giardino in erba e ghiaia.
Non
sono presenti strutture adeguate ad alunni portatori di handicap.
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8.45-12.45 |
8.15-12.45 |
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8.30-10.00 |
9.00-12.00 |
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8.30-10.30 |
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Laboratorio attività integrative |
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Laboratorio muisica |
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Laboratorio teatro |
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Laboratorio religione |
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Laboratorio informatica |
1 Scuola Elementare |
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Biblioteca |
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Palestra |
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Laboratorio ceramica |
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Refettorio |
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Cucina |
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Cortile-giardino |
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Insegnante di posti comune | 25 | 52 |
Insegnanti di organico funzionale | 1 | |
Insegnanti di sostegno | 2 | 8 |
Insegnanti di religione | 1 | 2 |
Insegnanti di inglese | 2 | |
Insegnanti di attività integrative |
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|
Assistenti educativi culturali | 7 | |
Ex. Art. 113 (bibliotecaria) | 1 | |
Responsabili amministrativo | 1 | |
Assiatenti amministrativi | 4 | |
Collaboratori scolastici | 17 |
Collaborazione
saltuaria gratuita di genitori ed esperti in specifici settori previsti
dalla programmazione.
Collaborazione
di personale in quiescenza per l’insegnamento della musica secondo il metodo
Montessori e per la realizzazione dei progetti “Comenius” e “Il mondo verde
dei bambini”
“
.....
La prima forma dell’intervento educativo dovrebbe avere come oggetto di
guidare il bambino per i sentieri dell’indipendenza. Non si può
essere liberi se non si è indipendenti: quindi al fine di raggiungere
l’indipendenza le manifestazioni attive della libertà personale
debbono essere guidate dalla primissima infanzia” .
M.
Montessori, La scoperta del bambino
|
Il
Metodo ha come obiettivo primario la conquista dell’autonomia individuale
da parte dei bambini.
A
questo scopo tutte le attività scolastiche prevedono l’assunzione
di responsabilità da parte di ciascun bambino per quanto riguarda
il lavoro in classe e negli altri spazi della scuola.
Infatti
ai bambini viene richiesto di organizzare, singolarmente o a gruppi, l’apparecchiatura
per il pranzo, di usare in modo personale e responsabile la biblioteca
ed il bagno, di effettuare indagini, ricerche ed interviste all’interno
della scuola.
Queste
attività vengono realizzate anche senza la presenza diretta del
docente di classe, ma con la collaborazione di tutto il personale della
scuola.
Ogni
bambino deve avere la possibilità di soffermarsi su un argomento
per tutto il tempo che ritiene necessario, poter utilizzare il materiale
strutturato finché ne ha bisogno e poter concludere quindi il lavoro
incominciato senza interruzioni forzose dovute al frazionamento delle materie
tra le insegnanti della classe.
Per
questo gli insegnanti ritengono fondamentale rispettare il tempo individuale
di crescita di ogni bambino offrendo una didattica che limiti al massimo
la suddivisione e la relativa assegnazione degli ambiti disciplinari alle
insegnanti della classe.
La
partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è per tradizione
molto attiva e collaborativa.
I
genitori sono spesso chiamati dai docenti per offrire la loro esperienza
specifica ai bambini della classe.
Periodicamente
i genitori organizzano assemblee di plesso e di circolo per discutere le
problematiche che si presentano di volta in volta.
La
scuola si avvale, per il suo funzionamento, della collaborazione volontaria
di genitori e docenti, riuniti in comitati e commissioni, emanazione diretta
del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti.
L’uscita
dall’ambiente scolastico viene considerata come momento altamente formativo
sia dal punto di vista didattico che educativo, in quanto favorisce:
- l’autonomia del bambino
- la possibilità di fruire di nuove esperienze
- la possibilità di rapportarsi e quindi organizzarsi in spazi ampi
e stimolanti.
La
nostra scuola segue le indicazioni che Maria Montessori, già agli
inizi del secolo, dava nei riguardi dell’ambiente esterno, invitando a
“offrire il mondo al bambino”.
“L’uscita
è una chiave nuova per rendere più completa la cultura impartita
normalmente a scuola. Uscire da una stanza, da una classe per affrontare
il mondo esterno, che comprende tutta la vasta molteplicità delle
cose, vuol dire aprire una porta immensa all’istruzione” .
M.
Montessori,
Dall'infanzia all'adolescenza
|
E’
per questo che riteniamo indispensabile avvalerci, oltre che del lavoro
in classe, di tutte le possibilità che l’ambiente esterno ci può
offrire come “un vero e proprio spazio educativo e culturale”.
In
ogni programmazione didattica, quindi, sono previste regolari uscite per
visite guidate a luoghi ove si svolgono attività di interesse naturalistico
ed economico, (vendemmia, raccolta di olive, fattorie, aziende alimentari,
fabbriche, .....), o di interesse sociale, (Parlamento, Enti locali, biblioteche,
banche, poste, .....) o di interesse culturale (musei, mostre, teatri,
concerti, cinema, .....).
I
docenti fanno anche richiesta di partecipazione a Campi-scuola, Città
come scuola, e a tutte quelle attività promosse da Comune, Regione,
Enti, Associazioni pubbliche, che possono integrarsi con l’attività
didattica; organizzano viaggi didattici di fine anno di più giorni,
avvalendosi della collaborazione di cooperative, associazioni culturali
e ambientalistiche, ecc.
I
docenti si avvalgono anche della saltuaria collaborazione gratuita, in
classe, di genitori ed amici, esperti in specifici settori previsti dalla
programmazione, ed inoltre, ai sensi della Circolare Ministeriale 38791
dell’11/7/94, collabora alle attività di insegnamento della musica
secondo il metodo Montessori, la signorina M.C.Pini, per la sua esperienza
e per il valore che la sua opera ha sempre significato per la nostra scuola.
La
collaborazione si estende a tutti i bambini della scuola i cui docenti
ne facciano richiesta ed è una prestazione volontaria e totalmente
gratuita.
Nell’ultimo
periodo dell’anno scolastico si svolgono lezioni aperte di attività
motoria e musicale, dimostrazioni di attività svolte, esposizioni
e mostre di lavori effettuati, cui sono invitati i genitori e, in occasioni
particolari, anche gli abitanti del quartiere.
La
dimensione cognitiva
Lo
sviluppo della dimensione cognitiva è fondamentale, sia perché
si è convinti dell’importanza di far acquisire determinate capacità
e comportamenti di conoscenza e di intervento sulla realtà, sia
perché si riconosce come fondamentale la funzione della scuola nella
appropriazione e gestione della propria cultura, nella presa di contatto
e nel confronto con la cultura di altri.
E’
comunque indispensabile tener presenti tutte le altre dimensioni di crescita
dell’individuo nel momento in cui si imposta e si conduce il lavoro su
argomenti specifici e concreti e se ne individuano gli obiettivi formativi.
Le
abilità della dimensione cognitiva da sviluppare non debbono essere
considerate in maniera frammentaria e quasi indipendenti le une dalle altre,
bensì in stretta relazione e connessione reciproca.
Se
ne elencano alcune a titolo esemplificativo:
- capacità di osservare-analizzare
- capacità di classificare-seriare-ordinare-misurare
- capacità di confrontare-percepire somiglianze e differenze
- capacità di stabilire connessioni, relazioni tra fatti, cose,
ecc.
- capacità di raccogliere, organizzare ed interpretare dati
- capacità di cogliere problemi ed elaborare ipotesi
- capacità di inventare situazioni, modi e strumenti per verificare
ipotesi
- capacità di valutare-rappresentare-simbolizzare
- capacità di sintetizzare e memorizzare
La
dimensione cognitiva risulta quindi basilare per lo sviluppo dell’atteggiamento
scientifico come modo di conoscenza indispensabile per ogni individuo.
La
dimensione percettiva-motoria-manipolativa
L’acquisizione
di abilità motorie, manipolative e percettive è, ad un primo
livello, obiettivo fondamentale della Casa dei bambini e, nel contempo,
rappresenta un momento essenziale nella Scuola elementare per almeno tre
motivi fondamentali:
1.
la conoscenza, l’appropriazione e l’uso del proprio corpo sono condizioni
essenziali per un armonioso sviluppo di tutta la persona;
2.
il livello di sviluppo dei bambini in età di Scuola elementare comporta
la necessità di operare sulle cose concrete per acquisire i concetti;
3.
la capacità di intervento sulla realtà richiede sia una partecipazione
intellettiva, (individuazione dei problemi, creazione di ipotesi,
..........), che una partecipazione operativa-pratica, (creazione e costruzione
di strumenti per .........., ..........).
Si
ritiene perciò essenziale che le attività volte all’acquisizione
di queste abilità non rappresentino un momento casuale puramente
ricreativo ma facciano parte integrante di tutto il processo educativo.
La
dimensione comunicativa-espressiva
L’importanza
della dimensione comunicativa-espressiva nello sviluppo del bambino si
fonda su un concetto di comunicazione che non privilegia il linguaggio
verbale come il più adatto a stabilire un rapporto con la realtà,
ma considera i linguaggi non verbali come ugualmente importanti, recuperando
le “strutture corporee” del bambino.
Sviluppare
tale dimensione significa potenziare tutti i canali espressivi legati ad
esperienze tattili, visive, uditive, cinetiche, in stretto collegamento
con lo sviluppo della dimensione percettivo-motoria-manipolativa.
Si
ritiene importante sottolineare che ogni attività deve essere programmata:
a)
prevedendo un uso libero e “guidato” di materiali di vario tipo (dall’argilla
alla pellicola fotografica al quadro d’autore) in un ambiente classe ricco
di stimoli, con operatori preparati;
b)
con la consapevolezza, da parte dell’adulto, che il “lavoro personale”
e il processo di trasformazione necessari per dar corpo, attraverso il
materiale scelto, alle proprie intenzioni espressive, sono più importanti
del prodotto finito. Infatti è durante questo processo che il bambino
riflette sui dati acquisiti in precedenza, li dissocia, li elabora, li
ricostituisce in forme e modi nuovi.
La
dimensione affettiva-sociale-valoriale
La
dimensione affettiva-sociale-valoriale riguarda tutte le componenti emotive
legate al rapporto interpersonale in cui intervengono valori, preferenze,
antipatie, per il cui controllo non bastano conoscenze, ma è necessaria
un’educazione ai rapporti umani che porti ad una reale e critica conoscenza
di sé.
Data
la ricchezza, l’intensità e l’urgenza esistenziale che ogni bambino
avverte in quest’area della sua personalità, si ritiene che in questa
dimensione la riflessione e l’indagine finalizzata sul problema accettato
e riconosciuto, (rapporti con gli adulti, regole di convivenza,organizzazione
del lavoro comune, confronto del reale con il possibile), possano essere
avviate fin dalla Casa dei Bambini , sempre riferite ai comportamenti reali
ed ai modi in cui si può realizzare in classe una educazione sociale.
La
dimensione dell’integrazione
“La
conoscenza nasce dalla differenza e non dall’uguaglianza”
(Bateson)
Integrare
la diversità in un gruppo significa, dal punto di vista delle strategie
educative, progettare “contesti-sfondi integrativi” in cui le diversità
non risultino enfatizzate ma , al contrario, valorizzate.
La
scuola favorisce la strutturazione di contesti di integrazione creando
un “micro-ambiente affettivo” al cui interno si facilita lo sviluppo globale
dei bambini. In tal modo si determinano relazioni significative e motivanti
che permettono loro di scoprire collegamenti tra elementi affettivi e cognitivi.
Alla
base delle attività finalizzate all’integrazione delle diversità
vi sono i seguenti obiettivi:
- Favorire la valorizzazione ed il rinforzo dell’identità personale.
- Favorire la valorizzazione ed il riconoscimento delle identità
altre.
- Sollecitare il riconoscimento e l’accettazione delle proprie peculiarità
e di quelle altrui, alla scoperta della diversità come ricchezza.
- Offrire migliori possibilità di comunicazione tra bambini diversamente
abili, anche utilizzando forme alternative alla comunicazione orale.
- Favorire lo sviluppo del rispetto attivo di qualsiasi tipo di diversità,
sia essa fisica, culturale, linguistica, religiosa.
La
familiarizzazione con le altre culture è uno dei contributi più
produttivi che la scuola può e deve dare. La conoscenza delle lingue
straniere è la via privilegiata sul piano formativo,essendo essa
il veicolo più diretto per l’ accesso alla
cultura di un altro popolo. Quando ci si capisce è più facile
accettarsi.
L’
apprendimento precoce, fin dalla “Casa dei bambini”, consente al bambino
di apprendere in modo naturale una lingua diversa da quella materna e di
raggiungere i seguenti obiettivi:
- familiarizzare con le altre culture
- fornire il mezzo per comunicare a livello mondiale.
Individuati
gli obiettivi fondamentali di questa proposta, si intende verificare nella
situazione attuale la funzionalità operativa dei principi del metodo
Montessori secondo i quali si opera nella nostra scuola.
Questi
non vanno intesi come insieme di rigidi principi, ma per la loro stessa
natura, come premessa di confronto dinamico e di interazione con la realtà
che cambia nelle diverse situazioni ambientali e culturali dei bambini
che frequentano le nostre scuole.
Questi
principi sono essenzialmente i seguenti:
a)
valorizzazione dell’ambiente scolastico;
b)
importanza del materiale che deve essere utilizzato direttamente dal bambino,
sulla base del fatto che egli apprende operando sulle cose piuttosto che
dalle comunicazioni verbali;
c)
importanza dell’educazione percettivo-motoria, in vista anche degli apprendimenti
intellettivi;
d)
utilizzazione autonoma da parte dei bambini di materiali, spazi, attrezzature,
mobili, ecc.
a) La verifica degli apprendimenti da parte di tutti gli alunni sarà scandita secondo tempi e modalità strettamente legati alla programmazione didattica. Tali verifiche si realizzeranno, comunque, per mezzo di prove strutturate e non, diverse e ripetute nel tempo e attraverso il materiale di sviluppo Montessori il cui uso, prevedendo il controllo dell’errore, costituisce una continua verifica.
b) Strettamente legata alla verifica degli apprendimenti da parte degli alunni è quella degli insegnanti relativa ai contenuti, ai modi ed ai tempi della programmazione. A tal fine, per la scuola elementare, si utilizzano le due ore settimanali previste secondo il calendario stabilito dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico. In questi incontri la verifica avviene sia tra gli insegnanti delle singole classi sia tra gli insegnanti delle classi parallele.
c)
La
partecipazione delle famiglie è prevista all’interno di due momenti
istituzionali: assemblea di classe e assemblea di interclasse o di intersezione
per la Casa dei Bambini.
Nell’assemblea
di classe si valuta collegialmente l’andamento del gruppo, sia dal punto
di vista della socializzazione che degli apprendimenti. Questo è
un momento privilegiato di confronto tra gli insegnanti e i genitori al
fine di trovare e seguire linee comuni di intervento per la formazione
dei bambini.
Nell’assemblea
di interclasse o intersezione si valutano le strategie organizzative della
scuola al fine di individuare possibilità di intervento per migliorare
la qualità della proposta formativa e si discutono le problematiche
comuni emerse all’interno delle assemblee di classe.
INOLTRE:
-
Si potrà aderire ad iniziative promosse da Comuni, Enti, Agenzie,
Associazioni…..
- Si accetteranno gli interventi del personale in quiescenza e di altre
persone che metteranno gratuitamente le loro competenze a disposizione
della scuola.
- Potranno essere utilizzati fondi ottenuti attraverso sponsorizzazioni,
così come consente l'Autonomia.
- Dell'esperienza fatta dovrà restare traccia nella memoria della
scuola: semplici documentazioni (relazioni, foto, lavori dei bambini, video-cassette…)
accompagnate da una relazione da parte degli insegnanti.
Il
tema che guiderà il lavoro 2000-2002 sarà la COMUNICAZIONE.
Comunicazione intesa nella totalità dei suoi linguaggi: artistico,
mimico-gestuale, musicale, informatico …
Le
classi potranno realizzare i loro progetti autonomamente o in forma aggregata
e testimonieranno il percorso compiuto con riprese su nastro, fotografie
e relazioni, perché l’ esperienza possa diventare patrimonio comune.
Alla
fine dell’ anno, momento unificante di tutta l’ attività, sarà
l’ esposizione dei lavori in una mostra.
Le
insegnanti che elaboreranno i vari progetti presenteranno una scheda iniziale
(allegato 1), nella quale specificheranno obiettivi, modalità, strumenti.
A
metà anno, entro la fine di febbraio, chi ha aderito ad un progetto
compilerà una scheda intermedia (allegato 2), indicando le attività
fino a quel momento realizzate, la risposta dei bambini, le difficoltà
e le problematiche emerse.
A
fine anno le insegnanti verificheranno il lavoro svolto con una scheda
conclusiva (allegato 3), nella quale evidenzieranno, fra l’ altro, punti
di forza, elementi di sviluppo possibile e suggerimenti di percorso per
chi in futuro vorrà realizzare lo stesso progetto.
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Realizzare iniziative finalizzate alla continuità didattica fra scuola dell’infanzia, elementare e media | Tutte le sezioni Di Casa dei Bambin | Annuale |
|
Sensibilizzare alla lingua straniera come strumento di comunicazione | Scuola elementare e materna | Annuale |
|
Realizzare una rete di scuole per standard, autovalutazione, autonomia | Annale | |
|
Favorire un approccio positivo e un utilizzo creativo del computer | S.M.G. sez. F
V. Marsi sez. A |
Triennale 2001-04 |
|
Osservare nella realtà circostante i mutamenti stagionali | S.M.G. sez. C
V. Marsi sez. B |
Biennale 2001-03 |
tana libera libro |
Avvicinare il bambino al libro e alla biblioteca | Casa dei B. e scuola elementare | Annuale |
PROGETTO
LIBRO
laboratorio Traini |
Sviluppare il piacere della lettura comprendere il percorso di realizzazione di un libro illustrato | Tutte le classi elementaridi S.M.G. e V. Paganini | Annuale |
PROGETTO
LIBRO
laboratotio Dahl |
Sviluppare il piacere di leggere conoscere meglio P.Dahl attraverso le sue storie | S. M. G
IV e V
V. P. IV e V |
Annuale |
CRESCITA del BAMBINO |
Saper realizzare un ipertesto | 3 classi II ciclo | Annuale |
|
Valutare processi di apprendimento sulla lettura | S.M.G.C.d B. sez .ACDFGHIEl.
IIIB IIIC IVC IIIA
V. Marsi sez. A e B |
Annuale |
|
Promuovere l’alfabetizzazione di base | S.M.G. e V.P.Tutte le classi elementari | Annuale |
|
Favorire lo scambio di esperienze fra coetanei di diversi paesi europei, senza utilizzare la lingua scritta | S.M.G classi I sez. A B C D
classi III sez. A D classi IV sez.A B C classi V sez. A B V.P. classe I A |
2000-02 |
|
Potenziare la conoscenza della lingua inglese parlata | Tutte le classi IV e V elementare | Annuale |
EDUCAZIONE ALIMENTARE |
Realizzare percorsi formativi per un corretto approccio all’alimentazione | V. Marsi sez. A B
S.M.G. sez. A D F G H 11 classi elementari |
Annuale |
|
Promuovere il rispetto dell’ambiente e delle sue risorse | Villa Paganini sez. A B | Triennale |
|
Facilitare lo sviluppo di relazione e comunicazione tra b. diversamente abili | S.M.G. V D E | Annuale |
|
Educare ad una corretta alimentazione come prevenzione alle anomalie alimentari | S.M.G. IIIC | Annuale |
|
Sviluppare un ragionamento scientifico nei confronti della realtà | V.P. III | Annuale |
|
Armonizzare le diverse competenze dello sviluppo motorio | S.M.G. IIIB | Annuale |
|
Accrescere la conoscenza del linguaggio non verbale | S.M.G. IIIB | Annuale |
|
Facilitare l’apprendimento in tutte le discipline.Conoscere l’uso della macchina | S.M.G. IIIB | aNNUALE |
|
Sviluppare la creatività cromatica e acquisire la tecnica del mosaico | S.M.G. IVC | Annuale |
LINGUA INGLESE |
Costruire un percorso continuo di lingua straniera dalla Casa dei Bambini alla Scuola Elementare | S.M.G.Sez. F | Annuale |
|
Esplorare e conoscere il mondo delle lucciole | V Marsi sez A B
S.M.G. sez F |
Annuale |
|
Facilitare la comunicazione e la socializzazione | S.M.G. IV AB | Annuale |
|
Migliorare l’espressività corporea e favorire una migliore conoscenza di sé | S.M.G. IIABCD | Quadriennale 2001-05 |
|
Migliorare le capacità espressive verbali e non | S.M.G. V AB | Annuale |
|
Osservare, scoprire e conoscere la natura | S.M.G. I ABCD
V.P. I |
Annuale |
|
Accrescere la conoscenza del linguaggio iconico del fumetto | S.M.G. IV CD | Annuale |
|
Migliorare la conoscenza della lingua italiana | 20 bambini delle classi elementar | Annuale |
Il Collegio dei
docenti per operare una ripartizione del lavoro, anche in funzione degli
interessi e delle motivazioni dei singoli insegnanti, è diviso in
commissioni.
|
|
|
Avanza
proposte al C.d.C. e al C.d.D. su aspetti formativi, pedagogici e didattici.
Elabora e predispone il piano delle attività e ne verifica l’efficacia. Elabora il documento che presenta la programmazione educativa e didattica della scuola. |
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Promuove e realizza iniziative finalizzate alla continuità didattica fra scuola materna, elementare e media. |
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Ottimizza l’integrazione dei bambini portatori di handicap e sensibilizza le strutture locali ad una partecipazione più attiva. |
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Cura il buon andamento del pranzo e la sua organizzazione |
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Promuove, organizza e verifica le attività motorie |
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Cura e sovrintende l’organizzazione del progetto di sperimentazione 1A e 1B del Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche. |
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Progetta lavori ed incontri con il fine di avvicinare i bambini al mondo letterario. |
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Sensibilizza alunni e genitori ad un miglior rapporto con il cibo, l’igiene e l’ambiente. |
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Progetta e realizza registri funzionali alla Scuola Montessori. |
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Raccoglie le necessità di uso del materiale e provvede a richiederne le integrazioni. |
attività parascolastiche |
Segnala le iniziative di carattere culturale ai docenti e ne organizza l’attuazione. |
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Cura la documentazione del percorso compiuto |
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Cura le operazioni previste |
Tematiche
che si intendono affrontare:
-
età evolutiva: problematiche e modalità di intervento.
-
principi ispiratori della nostra scuola (destinato ai nuovi iscritti).
-
Educazione allo sviluppo secondo il pensiero di M. Montessori.
-
Aspetti della relazionalità fra genitori, bambini e personale della
scuola
Laddove
se ne ravvisi la necessità, verranno attivati incontri su tematiche
di comune interesse.
CORSI
PREVISTI:
·
Multimedialità e didattica (20 ore)
·
Ipertesto (10 ore)
·
Approfondimento pensiero ed opera di Maria Montessori (20 ore)
·
Educazione alla sicurezza ( 8 ore)
·
Manipolazione creta, cottura e decorazione
|
Organizzazione didattica
1) Consigli di Interclasse Tecnica
L’interclasse tecnica, così come è realizzata dalla nostra scuola, ha risposto alle esigenze didattiche in modo:
a) pienamente adeguato
b) sufficientemente adeguato
c) non adeguato
Osservazioni e Proposte*:
2) Collegio dei Docenti
Il Collegio Docenti, così come è articolato nella nostra scuola, risulta:
a) produttivo
b) sufficientemente produttivo
c) poco produttivo
Osservazioni
e Proposte*:
3) Comitati e Commissioni
I Comitati e
le Commissioni istituiti nella nostra scuola hanno operato in modo:
a) proficuo e coordinato
b) accettabile
c)
poco efficace
Osservazioni e Proposte*:
4) Attività Didattica
Gli obiettivi stabiliti nella programmazione sono stati raggiunti:
a) pienamente
b) sufficientemente
c) poco
Osservazioni
e Proposte*:
I livelli globali di apprendimento e di crescita educativa dei bambini nella propria classe sono stati:
a) ottimali
b) buoni
c) sufficienti
d) insufficienti
Osservazioni
e Proposte*:
5) Attuazione POF
Il Piano della Offerta Formativa è stato attuato in modo:
a) pienamente efficace
b) sufficientemente efficace
c) poco efficace
Osservazioni
e Proposte*:
6) Gestione
La gestione programmatoria ed organizzativa delle risorse materiali ed umane è stata:
a) molto efficace
b) adeguatamente efficace
c) sufficientemente efficace
Osservazioni
e Proposte*:
* se necessario si possono aggiungere
fogli
|
Il questionario che vi sottoponiamo vuol essere uno strumento diagnostico finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa, dell’organizzazione e del funzionamento della nostra scuola
Informazioni di carattere generale
- Questo questionario è stato compilato da :
padre
dell'alunno ![]() |
madre
dell'alunno ![]() |
persona
che fa
le veci del genitore ![]() |
- L’alunno ha frequentato nell’A.S. 2000/2001:
Plesso | S.M. Goretti ![]() |
Villa Paganini ![]() |
Via dei Marsi ![]() |
- La Casa dei Bambini
Sez. | A ![]() |
B ![]() |
C ![]() |
D ![]() |
E ![]() |
F ![]() |
G ![]() |
H ![]() |
I ![]() |
- La classe elementare:
I ![]() |
II ![]() |
III ![]() |
IV ![]() |
V ![]() |
Sez. | A ![]() |
B ![]() |
C ![]() |
D ![]() |
Ambiente
Sulla base delle informazioni in suo possesso:
1)
Ritiene
che l’ambiente scolastico sia accogliente?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
2) Ritiene che gli spazi della scuola siano organizzati in modo funzionale?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
3) Ritiene che gli spazi di seguito elencati siano puliti?
aula | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
bagni alunni | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
palestra | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
corridoi | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
locali mensa | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
spazi esterni | molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
Attività didattica e formativa
1) La scuola propone momenti di incontro volti a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola stessa. Indichi quanto le sembrano validi:
a)
Presentazione della scuola e accoglienza dei bambini
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
b)
Lezioni aperte di musica e di attività motoria e natatoria
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
c)
Saluto delle classi V alla scuola
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
2)
La scuola propone inoltre una serie di attività volte a coinvolgere
i bambini in modo più attivo e consapevole. Indichi quanto le sembrano
valide ed organizzate:
|
|
|
Viaggi |
![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() |
Campi scuola |
![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() |
Visite
culturali
(mostre, musei, biblioteche) |
![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() |
Uscite
didattiche
(vendemmia, fattoria, raccolta olive, castagne...) |
![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() |
Attività natatorie |
![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() |
3) Nell’ambito del lavoro scolastico e nel rapporto con gli insegnanti, ritiene che suo figlio/a:
- Venga a scuola volentieri
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
- Trovi interessante il lavoro scolastico
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
- Riceva una quantità equilibrata di compiti a casa
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
- Sia incoraggiato nei lavori, al meglio delle sue capacità
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
- Rispetti i suoi insegnanti
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
- Sia rispettato dai suoi insegnanti
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
4)
Lei ritiene che i valori ai quali la scuola, sia pure a volte con difficoltà,
ispira la propria azione educativa, trovino corrispondenza con quelli proposti
da voi come famiglia?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
5)
E’ soddisfatto della formazione complessiva raggiunta da suo figlio/a rispetto
alla situazione di partenza?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
Solo per i genitori di V
6) Ritiene che, al termine del quinquennio, suo figlio/a abbia raggiunto:
- una preparazione culturale adatta al proseguimento degli studi
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- una metodologia di lavoro
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- una maturazione personale
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- una capacità di interazione e cooperazione con gli altri
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
Amministrazione
7)
In generale, Le sembra efficiente il servizio di segreteria?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
8)
Ha avuto bisogno di usare i servizi amministrativi nelle ore pomeridiane?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
9)
In generale, le sembra valido il servizio svolto dal personale ausiliario?
(accoglienza genitori, informazioni, etc.)
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
Comunicazione
10) Le sembra efficace il modo con cui la scuola comunica con voi genitori attraverso:
a) le assemblee generali
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
b) le assemblee di classe
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
c) le comunicazioni scritte
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
11)
Le sembra efficace la comunicazione tra rappresentanti di classe e genitori
riguardo a quanto viene detto nelle assemblee di classe e di interclasse?
molto ![]() |
abbastanza ![]() |
poco ![]() |
12) Con quali modalità lei viene informato dai rappresentanti dei genitori?
- Telefono
- Verbale
- Assemblee di classe
- Incontri informali e casuali
13) Nella collaborazione alla crescita personale di suo figlio/a, quale valutazione assegna ai seguenti strumenti?
- Colloqui individuali
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- Incontro con gli insegnanti di classe per la presentazione del piano
di lavoro
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- Incontro con gli insegnanti di classe per la consegna delle schede di
valutazione
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
- Incontro con il Direttore per particolari problemi
alta ![]() |
media ![]() |
bassa ![]() |
Modalità di scelta
14) Indichi con quali modalità ha scelto la scuola:
PER LA METODOLOGIA ATTUATA
PER CONOSCENZA DIRETTA
- fratello/sorella frequentante
- Dopo aver effettuato un’indagine conoscitiva
- altro
PER CONOSCENZA
INDIRETTA 0
- Figlio di amici/conoscenti frequentanti
- Averne sentito parlare
- Consiglio di altre persone
- altro
PER COMODITA’ TERRITORIALE
PERCHE’ A TEMPO PIENO
PER LE INIZIATIVE CULTURALI
PER L’ATTIVITA’ NATATORIA
PER LE USCITE
ALTRO
Osservazioni e proposte
- CLASSI
E SEZIONI A TEMPO PIENO
da
Lunedì a Venerdì ore 8,20 - 16,20
- 1
SEZIONE di CASA DEI BAMBINI nel plesso S.M. Goretti
da
Lunedì a Venerdì ore 8,20 - 13,20
Per
favorire l’ inserimento nella Casa dei Bambini e nelle prime classi elementari
all’ inizio dell’ anno scolastico si attua un orario ridotto (15 giorni
per la Casa dei Bambini, una settimana per la Scuola elementare)
Orario personale amministrativo
dal
Lunedì al Venerdì dalle ore 7,18 alle 14,00
Un
giorno della settimana fino alle ore 17 con pausa di 30 minuti.
Dirigente
scolastico – Dott.sa Giuliana Basili
martedì
e giovedì, dalle h. 10:00 alle 12:00, previo appuntamento
Direttore
dei Servizi Generali ed Amministrativi –Liliana Ragonesi
lunedì,
mercoledì, e venerdì, dalle h. 8:30 alle 10:30
Uffici
di Segreteria
lunedì,
mercoledì, venerdì dalle h. 8.30 alle 10:30
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Classe
o Sezione…………………..……. Plesso…………………………………….
DENOMINAZIONE
PROGETTO |
. |
SOGGETTI
COINVOLTI |
. |
OBIETTIVI
DA
PERSEGUIRE |
. |
STRUMENTI
DA
UTILIZZARE |
. |
METODOLOGIE
PRESCELTE |
. |
TEMPI
DI
ATTUAZIONE |
. |
MODALITA’
DI
VERIFICA DEI PROCESSI E DEI RISULTATI |
. |
PREVENTIVO DI SPESA | . |
DATA………………................FIRMA……………………………………........…..
SCHEDA DI VERIFICA INTERMEDIA
Classe
o Sezione…………….…………... Plesso…………………………………….
DENOMINAZIONE
PROGETTO |
. |
ATTIVITA' REALIZZATE | . |
RISPOSTE DEI BAMBINI | . |
PROBLEMI E DIFFICOLTA' RISCONTRATE | . |
MODIFICHE APPORTATE ALLA PROGETTAZIONE INIZIALE | . |
DATA……………….. FIRMA………………………………………..
SCHEDA DI VERIFICA FINALE
Classe
o Sezione…………….…………...Plesso…………………………………….
DENOMINAZIONE
PROGETTO |
. |
SOGGETTI COINVOLTI | . |
OBIETTIVI RAGGIUNTI | . |
VALIDITA' DEGLI STRUMENTI UTILIZZATI | . |
METODOLOGIE SEGUITE | . |
TEMPI DI ATTUAZIONE | . |
MONITORAGGIO DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO REALIZZATO | . |
COMPARAZIONE TRA SPESE PREVENTIVE E SPESE SOSTENUTE | . |
PUNTI DI FORZA EMERSI | . |
PUNTI DI CRITICITA' | . |
ELEMENTI DI SVILUPPO POSSIBILE | . |
SUGGERIMENTI DI PERCORSO PER REALIZZAZIONI FUTURE | . |
DATA………………..
FIRMA………............
Dal
1° settembre 2000 le scuole diventano “soggetti istituzionali autonomi”.
La
legge n° 59 del 15/3/1997 (legge Bassanini) ed in particolare l’art.21,
apporta profonde modifiche al nostro sistema scolastico, attribuendo l’autonomia
agli istituti scolastici (art. 1 del D.P.R. 275) allo scopo di garantire
la libertà di insegnamento ed il pluralismo culturale.
L’esigenza
è quella di migliorare i processi di insegnamento e di apprendimento
attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi mirati allo
sviluppo della personalità umana il più possibile rispondenti
alle diverse realtà ambientali, alle richieste delle famiglie ed
alle specifiche caratteristiche dei soggetti coinvolti, garantendone il
successo formativo, nel rispetto delle finalità e degli obiettivi
generali del sistema d’istruzione.
COSA CAMBIA NEL SISTEMA SCOLASTICO NAZIONALE
La
legge 59/97 ha già delineato una profonda trasformazione di tutti
i livelli del sistema scolastico nazionale.
Il
Ministero della Pubblica istruzione è stato riformato decentrando
i propri compiti a livello regionale.
Gli
Uffici Scolastici Provinciali sostituiscono i Provveditorati agli Studi,
decentrando molti compiti amministrativi.
Le
scuole hanno iniziato a sperimentare l’autonomia didattica e organizzativa
attraverso:
- l’utilizzo di strumenti di flessibilità
- la stesura del Piano Offerta Formativa (POF)
- la progettazione e l’attuazione di interventi che tendono all’integrazione
con le realtà formative del territorio.
I
Nuclei Territoriali, costituiti dai Provveditori agli Studi, supportano
le attività di sperimentazione delle scuole.
AUTONOMIA
IN GENERALE:
1)
Tutte
le scuole sono coordinate da un Dirigente Scolastico, generalmente hanno
un numero non inferiore a 500 alunni e dovrebbero contare su un organico
funzionale alle esigenze operative e formative.
2)
I riferimenti legislativi ed amministrativi ai quali le scuole si attengono:
- Legge n°59 del 15/3/97 (Legge Quadro)
- D.P.R. 275/99 (Schema di Regolamento)
- Regolamento Amministrativo Contabile
- C.C.N.L. del 26/5/99
- C.C.N.I. del 31/8/99
- Regolamento rapporti istituzioni scolastiche e pubblica amministrazione.
3)
Compiti
amministrativi delle scuole:
- Gestione del personale.
- Amministrazione del patrimonio.
- Attività relative alla carriera scolastica degli alunni.
Le
scuole assumono personalità giuridica, si configurano cioè,
come soggetti pubblici diversi dallo Stato e pertanto autonomi sia dal
punto di vista amministrativo, gestionale e patrimoniale che da quello
organizzativo-didattico, di ricerca e sperimentazione.
AUTONOMIA
ORGANIZZATIVA:
1)
Le scuole hanno la possibilità di adottare soluzioni diverse dall’impostazione
tradizionale:
- durata della lezione
- unitarietà del gruppo classe
- organizzazione del gruppo docente
- calendario scolastico
- aggregazione del monte ore di alcune discipline
- raggruppamento di alcune discipline in determinati periodi dell’anno
Rimangono invece invariati:
- il numero complessivo minimo dei giorni di attività didattica
- la distribuzione dell’attività didattica in non meno di 5 gg.
settimanali
- l’orario di servizio dei docenti
2)
Gli ambiti in cui si può esplicare l’autonomia di ricerca sono:
- progettazione formativa e ricerca valutativa
- formazione ed aggiornamento del personale
- innovazione metodologica e disciplinare
- valenza delle tecnologie di informazione e comunicazione
- documentazione educativa
AUTONOMIA
DIDATTICA
Allo
scopo di adeguare i tempi di insegnamento ai ritmi di apprendimento degli
alunni, le scuole possono, art.4 del DPR 275/99, adottare una serie di
soluzioni differenziate:
- articolazione modulare del monte ore annuale di ogni disciplina ed attività
- diversa definizione di unità di insegnamento, non la tradizionale
unità oraria di lezione
- attivazione di percorsi individualizzati, non solo in situazione di handicap,
nel rispetto dei principi di integrazione degli alunni
- articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti da una stessa
classe e non
- aggregazione delle materie in aree ed ambiti disciplinari
POF/PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le
scuole sono obbligate all’adozione del POF, lo strumento che sostituisce
i programmi ministeriali e rende pubblico, a tutti i fini di legge, quali
sono le attività che la scuola è tenuta a svolgere durante
l’anno.
E’
definito dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali del
sistema scolastico e di quelli avanzati dal Consiglio di Circolo/Istituto.
Deve
tener presente le preferenze e le proposte delle associazioni dei genitori
e di quelle degli studenti, nel caso di scuola secondaria.
Dopo
che è stato adottato il POF, ne viene consegnata una copia all’utenza
all’atto dell’iscrizione.
DISPONIBILITA’
FINANZIARIE
1)
L’art.21 comma 14 della legge 54/97 fissa il principio di un intervento
coordinato tra M.P.I. e Ministero del Tesoro per l’emanazione di un decreto
che fissi le istruzioni in materia amministrativa.
2)
Ciascuna scuola ha una dotazione finanziaria con il vincolo prioritario
di destinazione per lo svolgimento di attività di istruzione, di
formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia e di ciascun
indirizzo di scuola.
3)
Le scuole possono ricevere finanziamenti e donazioni.
4)
Fondi di finanziamento previsti dalla legge 440/97 per l’ampliamento e
l’arricchimento dell’offerta formativa.
5)
Fondi
previsti dal Contratto Nazionale di lavoro.