LA FAVOLA DEL
NONNO
A cura di: Giuseppe 2 F
Beppe Fenoglio è autore di molte opere : di
racconti, romanzi, traduzioni dallInglese. Forse è meno noto come scrittore di
favole per la figlia Margherita. Ho letto la Favola del nonno e ve la voglio
presentare in breve, per stimolare la vostra curiosità e spingervi alla lettura e alla scoperta di un autore
che forse non conoscete.
Cera una volta
Una casetta di legno appese al tronco di un fico
selvatico. In essa vivevano due sorelle: Tuja era una gallina nera, impettita e
arcigna, sempre sicura di sé che svolgeva i lavori più pesanti e non si perdeva
in frivolezza.
Chica aveva le piume grigie, si muoveva trasognata
dondolando, preparava deliziosi dolcetti e si occupava di cose del tutto
inutili. Una sera di fine ottobre cacciò di casa la sorella e, nonostante le
ripetute implorazioni, le preghiere, i pianti di Chica, timorosa del buio,
tremante per la nebbia umida, infreddolita dal vento di tramontana, non riaprì
la porta.
La gallina grigia si rifugiò su un albero e, ben
presto, si accorse di essere osservata da un lupo.
Dimenticò i
pensieri tristi e le riflessioni sul cattivo comportamento di Tuja e fuggì da
un albero allaltro, finchè, nel buio della notte, vide un lumino. Si rincuorò
e si avvicino alla casa illuminata: così scoprì di essere giunta dalla madrina
Pepa. Fu accolta calorosamente, si asciugò, si scaldò e mangiò. Quando Pepa
conobbe la triste storia dalla figlioccia, le promise di ospitarla per sempre.
Il giorno dopo, Chica decise di recarsi da Tuja, per riprendersi i vestiti e alcuni mobiletti che lappartenevano, ma ,
a metà strada, il gallo portalettere informò che nulla restava della casetta
appesa al tronco di fico. Il lupo non aveva potuto mangiare Chica, ma era
riuscito a demolire il rifugio di Tuja e a divorarla in un sol boccone. Nella
vita, anche se tutto sembra perduto, scrutando nel buio della paura si scorge
un lumino , si accende una speranza, si trova una soluzione. Coraggio!