a cura di Elisa 1 D
Nei tempi antichi il mondo era
già stato plasmato dagli dei, tutto era stato creato, ma mancava il tuono, che sarebbe
stato fondamentale per la vita degli esseri viventi perché avrebbe avvertito dellavvicinarsi
di un temporale.
Un giorno arrivò un diluvio
che allogò un intero villaggio, ma solo una ragazza riuscì a scampare il pericolo.
La fanciulla era sul letto
della sua capanna, perché stava riparandolo con paglia e frasche di albero.
Rimasta sola, senza genitori e
amici, aspettò per due giorni, senza né mangiare, né bere.
Dopo quarantotto ore lacqua
calò e Videl, la ragazza, scese dal tetto della capanna e disse tra sé e sé: Se
il dio Abarack avesse creato anche un rumore intenso che segnalasse lavvicinarsi di
un temporale, adesso saremmo tutti vivi.
Detto questo, si arrampicò su
di un albero altissimo e scrutò lorizzonte.
Non ci voleva tanto per toccare
il cielo: con un salto avrebbe potuto raggiungerlo benissimo. E così fece.
Videl attraversò una luce
intensa, un bagliore che sembrava che la smaterializzasse.
Quella misteriosa luce invece
conduceva al regno degli Dei.
Subito Videl rimase impietrita
davanti a tanto splendore, ma, quando si riprese si trovò faccia a faccia con Abarack.
Senti Abarack, puoi
riportare in vita i miei amici e donarmi il fragore che servirà in futuro a tutti gli
uomini per sfuggire alle tempeste?, chiese coraggiosamente Videl.
Certamente, rispose il
grande dio, visto che apprezzo il tuo
coraggio, ma devi superare una prova: devi entrare in quella stanza laggiù e dopo
otterrai la vita per i tuoi amici ed in più un dono speciale .
Videl aprì la porta della
stanza e trovò un giardino con fiori profumati e raggi solari che le accarezzavano il
bellissimo viso.
Ad un tratto scoppiò un
temporale e tutti i fiori si trasformarono in
topi e serpenti. Dalla bocca di Videl uscì un suono molto strano; non era acuto, era un
brontolio, una specie di rimbombo.
La ragazza uscì dalla camera
cupa, senza voce e Abarack le disse:Con il tuo urlo hai ottenuto quello che
desideravi: il rumore che annuncia un temporale e che da oggi in poi si chiamerà tuono.
Ti posso restituire la vita dei tuoi parenti.
Così le nuvole, che stavano
sopra la terra, ricevettero lurlo di Videl e, quando cera un temporale, a
ritmi regolari, si sentiva in modo più o meno intenso
il fragore che era uscito dalla bocca di Videl.
Da quel giorno ogni temporale
in avvicinamento è annunciato dal tuono.