Certa Stampa

Organo della Villa League
Numero 10
Gennaio 2003
lazio merda

Certa Stampa vi regala un'altra grande inchiesta: svelate le origini del Cane Pepita

Finalmente la vera storia del "Pontinian Husky"

Una entusiasmante avventura d'altri tempi, che narra il coraggio e la tenacia di un imprenditore di Pomezia e lo stomaco e la pazienza di una carriola di Aprilia.

Roberto Giacobbo

Quando nel settembre del 1951 l'imprenditore edile pometino di origine veneta Benito Zanin acquistò per corrispondenza una coppia di Husky dalla Siberia non poteva certo prevedere che quella transazione avrebbe dato la stura allo straordinario processo di selezione canina dal quale sarebbe scaturito l'Husky Pontino (Pontinian Husky), il cane che, secondo le parole del Prof. Vladimir Jankélévitch(1), avrebbe attualizzato l'idea platonica di cane e quella aristotelica di maiale (superando, seppur di poco, nell'inverarsi nel secondo tipo di idea, gli apprezzati sforzi compiuti autonomamente dal Prof. Luciano Moggi).

Nelle intenzioni dello Zanin, la coppia di Husky avrebbe dovuto permettere la diffusione nell'agro pontino di una razza da sempre avvezza, come noto(2), al traino di slitte, alla costruzione di abitazioni e alla rilegatura di testi sacri. L'ambizioso piano dell'imprenditore era però destinato a scontrarsi con una serie di difficoltà che si sarebbero rivelate infine insormontabili, anche a causa della scarsa altezza della femmina. Invero l'ostacolo maggiore alla nascita dei piccoli trascinatori-costruttori-rilegatori era rappresentato dall'omosessualità del maschio, Satana ("Sandra" per gli amici), fatto questo sottaciuto per decenni e venuto alla luce grazie a una recente inchiesta(3) giornalistica della concorrenza, che citiamo perché pagati.

Tutto sembrava perduto per il povero Zanin, quando nel marzo del 1956, Satana-Sandra, in un cantiere di Aprilia, si arrestava davanti a una carriola, rapito-a dalle forme dell'arnese che in siberiano viene chiamato Guigou(4), nome di genere maschile, fatto quest'ultimo determinante ai fini dell'innamoramento, del corteggiamento e del rapporto, tutt'altro che platonico, tra il cane e lo strumento. Di lì a poco, nell'ottobre del 2001, Mamma Carriola avrebbe sfornato cinque teneri cuccioli, sintesi tra l'Husky e sé medesima, con un leggero sbilanciamento verso di sé nel peso, nelle movenze e nel carattere dei piccoli.

Gli eredi dello Zanin, con il consenso delle più prestigiose associazioni internazionali di tassonomia canina, denominavano la nuova razza Pontinian Husky (Husky Pontino). Pepita, attuale presidentessa della Villa League , è il più bel frutto di quella cucciolata.

(1) Jankélévitch V., Trattato delle Virtù, I Classici Walt Disney, Milano 2002, pag. 129.
(2) Cfr. Durkheim E., La divisione del lavoro da cani, Il Frullino, Bologna 1955, pagg. 24-45, e Platone, La Repubblica, anno 27, numero 297, di lunedì 23 dicembre 2002, e 0,90 in Italia, pag. XI della Cronaca di Roma.
(3) Arciello R. e Giotto, Sulle tracce di Pepita, in "La voce del Geronte", a.CC, n.3, marzo 2002, pagg. 13-25.
(4) De Mauro T., Paggi di linguistica siberiana, Tarzanelli, Bologna 2000, pag. 232.