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La geometria del nastro adesivo

Un particolare ringraziamento a Paquale per aver postato il seguente problema al Forum.

Il nastro adesivo
Una bobina vuota ha il diametro di 2 cm e su questa arrotoliamo un nastro adesivo di 1/2 mm di spessore: al termine del primo giro il nastro si accavalla su quello sottostante e quindi si avvolge a spirale, compiendo 30 giri.
Si può determinare quanto è lungo il nastro?

Forse potremmo approssimare la lunghezza del nastro a quella di tante circonferenze sempre più grandi avvolte attorno alla bobina.
Forse potremmo pensare che il nastro formi una spirale di Archimede.
Ma se osserviamo meglio la realtà, scopriamo che è più complessa dei suoi modelli.
Potete rendervene conto esaminando le due scansioni qui sotto di un vecchio nastro biadesivo.
Ho scelto un nastro piuttosto spesso per mettere meglio in evidenza lo "scalino" che si forma nei punti di "accavallamento" del nastro. Questo fenomeno è stato esaminato da Cesarone e da Infinito.

Una piccola sfida
Se volete mettere alla prova le vostre strategie risolutive, vi propongo una piccola sfida.

Ho realizzato le scansioni dopo aver riavvolto il nastro senza "tirarlo" ma lasciandolo aderire liberamente alla bobina, con una leggerissima pressione delle dita.

Prima di riavvolgere il nastro, ho misurato la sua lunghezza con un metro da falegname.

Quanto è lungo il nastro?


Risposte & riflessioni

Una prima approssimazione: la spirale di Archimede.
Potremmo ipotizzare che il nastro avvolto attorno alla bobina approssimi una spirale di Archimede.
L'approssimazione è plausibile poiché lo spessore del nastro è costante.
Se approssimiamo il nastro ad una spirale di Archimede, la risposta è: il nastro è lungo circa 334,58 cm.


Simulazione del problema realizzata
con il Decimal BASIC di Shiraishi Kazuo

La spirale di Archimede ha la seguente equazione polare: r = a*t
Il passo della spirale, cioè la distanza costante fra due spire successive è: d = 2*pi*a
Conoscendo il passo, si può determinare a: a = d/(2*pi)
La lunghezza della spirale è: L =
dove "theta" è il numero di giri in radianti e a è il passo.


La spirale del nostro problema interseca l'asse x
nei punti multipli dello spessore del nastro.
r = t/(40*pi)

Se lo spessore del nastro è importante e vogliamo tenerne conto.
La figura a destra mostra un nastro:
  • di spessore d
  • avvolto ad una bobina di raggio R pari a 3d
  • nella figura il nastro compie 4 giri completi attorno alla bobina

Piegando il nastro,

  • la faccia interna alla curva tenderà a comprimersi.
    La faccia interna è rappresentata dalla linea spirale AA'.
  • mentre la faccia esterna tenderà a dilatarsi.
    La faccia esterna è rappresentata dalla linea spirale BB'.

Qual è allora la lunghezza esatta del nastro quando sarà svolto?

  • Si potrebbe prendere la lunghezza della linea media del nastro che in figura è la linea spirale rossa CC'

Nel caso del problema:
LET d=0.5 !'spessore nastro
LET a=d/(2*PI) !'fattore della spirale
LET rb=20/2 !'raggio bobina
LET t0=(rb/d)*2*PI !'numero giri fino a inizio nastro
LET t1= t0+(30)*2*PI !'numero giri fino a fine nastro
LET L1=(1/2)*a*(t1*SQR(1+t1^2)+LOG(t1+SQR(1+t1^2))) !'lunghezza totale spirale
LET L0=(1/2)*a*(t0*SQR(1+t0^2)+LOG(t0+SQR(1+t0^2))) !'lunghezza spirale fino a inizio nastro
LET LS=(L1-L0) !'lunghezza nastro
PRINT LS

Se poniamo rb=20/2, otteniamo la lunghezza della spirale interna.
LS=329,87 cm

Se poniamo rb=20/2+d/2, otteniamo la lunghezza della spirale media, che è il valore migliore.
LS=334,58 cm

Se poniamo rb=20/2+d, otteniamo la lunghezza della spirale esterna.
LS=339,30 cm

Ho ricevuto varie critiche alla mia simulazione e anche alla mia soluzione basata sulla spirale di Archimede.
Perciò riporto anche altre soluzioni alcune delle quali decisamente più precise, in ordine di arrivo al Forum.


La soluzione di Pasquale-Ronfo

Prima versione.
Si tratta di tanti cerchi concentrici e ad ogni giro si aggiunge 1 mm ai diametri: la prima volta si arrotolano
pi*20 mm di nastro e il diametro cresce di 1 mm.
Questo avviene per 29 volte e all'ultimo giro il nastro si deve avvolgere su una circonferenza di pi*(20 + 29) = pi*49 mm

Perciò le circonferenze che si sommano, espresse in millimetri, sono:

pi*20, pi*21, ..............pi*49 = pi*(20 + 21 + .......+ 49) = pi* (20 + 49)*30/2 = 3.250 mm = 325 cm (circa).

Seconda versione.
Sembrava facile e invece....
In effetti noi abbiamo basato il calcolo su una somma di circonferenze, senza tener conto che invece si tratta di una spirale che durante il suo avvolgimento si allontana dal centro in ogni momento e non soltanto alla fine di un giro: questo chiaramente comporta una maggiore lunghezza totale del nastro.

Proporrei una formula semplificata, in cui:

L = 2pR

dove:

L = lunghezza della spirale
R = somma dei raggi medi della pirale (un raggio medio è relativo a 1 giro di spirale)

R = n(RM_1 + RM_n)/2

in cui:

n = numero dei giri
RM_1 = (2r + p)/2 raggio medio del primo giro di spirale
RM_n = [2r + p(2n-1)]/2 raggio medio dell'ennesimo giro di spirale
r = raggio minore della spirale
p = passo della spirale

Nel caso specifico, essendo:

p = 0,05 cm
r = 1 cm
n = 30

L = 60p(1 + 15*0,05) = 329.8672286..... cm

 
La soluzione di Cesarone

Posto che il nastro sia perfettamente flessibile, quindi che lo si possa piegare a 90° (trascurando compressione e trazione ai bordi nella curva a 90°) io non ci vedo nessuna spirale...
Vedo solo degli archi di circonferenza uno sopra l'altro di lunghezza pari alla [lunghezza della i-esima circonferenza meno lo spessore del nastro (che si va ad accavallare).
Quindi si fa la somma degli archi e si aggiunge la lunghezza di ogni accavallamento, che è pari a due volte lo spessore del nastro, sotto l'ipotesi precedente.

Preciso che va considerata la circonferenza con raggio medio, perchè solo nel "mezzo" abbiamo l'unica linea non soggetta a deformazione, che rappresenta quindi la reale lunghezza del nastro di partenza non deformato.

Allora se il primo giro è lungo:

2*pi*(1 + 0,05/2)

il secondo è lungo:

2*pi*(1 + 0,05/2 + 0,05)

e così via:

la lunghezza totale è:

L = 2*pi*[(1 + 0,05/2)*30 + 0,05 * 29*(29 + 1)/2]

L = 2*pi*[ 30,75 + 21,75 ] = 329,86722

Come vedi non ho scomodato nessuna spirale...
E' ovvio che con la spirale ci si avvicina molto.. la spirale aumenta in modo lineare il suo raggio, quindi essendo in campo lineare viene quasi come facendo le medie, ma concettualmente è sbagliato.

In ogni modo questo risultato è sbagliato, perchè non consideriamo i punti di accavallamento. Come dicevo nell'intervento precedente, non possiamo far terminare un avvolgimento esattamente dove era partito quello precedente, perchè ci deve essere lo spazio per lo spessore (se facciamo curve di 90°).
Quindi ad ogni circonferenza va tolto uno spessore. Va poi considerato che ogni accavallamento risulta lungo 2 spessori (in senso radiale).

Ho quindi 29 accavallamenti completi, mentre al 30° giro termino normalmente:

L_reale = L - 29*0,05 + 29*2*0,05 = 331,31... cm

Se poi invece di considerare gli accavallamenti a 90° consideriamo, come nel caso reale, gli accavallamenti "progressivi" (che non sono spirali! Vengono una specie di profilo di camma.)... allora tanti auguri a trovare la curva descritta!

Sottolineo che il fulcro del problema sta nel fatto che il nastro non può essere considerato privo di spessore, quindi va trovata una linea appartenente al nastro che rimane indeformata e quindi ci garantisce una misura accurata della lunghezza, come da nastro non avvolto.
Tale linea è evidentemente la circonferenza media, calcolata di volta in volta, rispetto al giro precedente.

 
La soluzione di Infinito

Non vi ho seguito molto bene (soprattutto per quanto riguarda la spirale), ma vi propongo il mio tipo di approssimazione, che mi pare più adeguata (cioè che si discosta "pochissimo" dalla realtà e che rimane comunque abbastanza semplice da trattare) di quella del salto a gradino.

1°) In quanto segue parlo del nastro considerandolo come se avesse larghezza nulla, cioè ne considero la proiezione su un piano perpendicolare all'asse di simmetria della bobina. Di fatto ci sono delle differenze fra le varie sezioni, ma sono decisamente trascurabili.

2°) Suppongo (solo per semplicità nelle spiegazioni) che il nastro si avvolga in senso orario a partire da un punto iniziale A0 che si trova nel punto più alto della bobina vuota (quindi il nastro inizialmente va «a destra»).

3°) Nomenclatura: Chiamo «s» lo spessore del nastro,
«bob0» la bobina vuota,
«bobN» (al variare di N nei naturali) la bobina con il nastro avvolto N volte,
«O» il centro di simmetria di bob0,
«A0» il punto di bob0 da cui inizio ad arrotolare il nastro,
«A1» il punto di intersezione fra la semiretta OA0 e la il primo tratto della faccia superiore del nastro (cioè A0 si trova sul segmento OA1 ad una distanza s da A1),
«AN» (al variare di N nei naturali) il punto di intersezione fra la semiretta OA0 e la faccia superiore di bobN.
«T0» il punto di tangenza da A1 a bob0 a sinistra di A0.
«TN» (al variare di N nei naturali) il punto di tangenza (a sinistra) da A(N+1) a bobN.

4°) Suppongo che il nastro sia inestensibile e che quindi non si "schiacci" quando lo tiro (nella realtà questo avviene, ma si considera che il nastro sia a tensione costante F, in modo che, anche se inizialmente aveva uno spessore S, dopo aver subìto la tensione F abbia lo spessore s (S > s = 0,5 mm) ).

5°) Trascuro l'azione delle forze di adesione e considero il nastro sia incollato alla bobina vuota solo nel primo tratto del primo giro.
In questo modo la forma (della "sezione") della superficie "inferiore" del nastro nel primo giro è l'unione di C0 e di L0, dove C0 è il tratto di circonferenza di estremi A0 e T0 (in senso orario) e L0 è il segmento di estremi T0 e A1.

6°) Qui abbiamo la prima «vera» approssimazione.
Se il nastro è inestensibile e ha uno spessore costante diverso da zero non potrebbe assumere la forma di una circonferenza (nel senso che se la faccia superiore dovrebbe essere più lunga di quella inferiore). Di fatto in questi casi (sono convinto che) si considera la media fra le varie lunghezze, cioè la lunghezza della circonferenza dei punti "in mezzo" al nastro.
Però la faccia inferiore del nastro assume una forma «strana» e complessa, mentre quella superiore ne assume una che nel tratto in cui la faccia superiore interseca A1 «assomiglia» molto ad un tratto di circonferenza, anche se «purtroppo» non lo è. In questa zona le deformazioni sono molte e complesse, ma se si approssima tale profilo ad una spezzata si commette un errore che valuto trascurabile. Di fatto approssimo considerando che l'intero profilo del nastro è l'unione dei tratti consecutivi CN e LN, con 0<=N<30, dove CN è il tratto di circonferenza di estremi AN e TN (in senso orario) e LN è il segmento di estremi TN e A(N+1).

7°) Valutazione dell'errore.
Nel primo scalino il profilo del raccordo ha in A1 un punto che possiamo quasi dire «angoloso», ma via via che il nastro si avvolge il profilo si addolcisce e l'errore diventa sempre maggiore, anche se lo stimo più che accettabile per le misure ordinarie (certo che se dai le soluzioni del tipo «L = 329.8672286.....» richiedi una precisione mostruosa che plausibilmente rende inaccettabile la mia approssimazione, ma se ti attieni al testo «ha il diametro di 2 cm» ti accorgi che la precisione dei dati non può superare l'1%).
Quello che è importante è che comunque la mia approssimazione dà una misura sicuramente per eccesso, per cui unita ad un'altra sicuramente per difetto si può valutare l?errore sulla misura.

8°) Calcolo della lunghezza. (Sto facendo i calcoli in relativa fretta, per cui non ne garantisco la correttezza.)
Chiamo «r» il raggio di bob0, dal teorema di Pitagora applicato al triangolo OA1T0 segue che la lunghezza di L0 è radice_quadrata(s²+2r·s). Chiamata «h» l'altezza del triangolo OA1T0 da A1 si ha che h=r·L0/(r+s), da cui segue che il tratto di circonferenza mancante (cioè quello da T0 ad A0) è lungo r·arcsen(h/r)= r·arcsen(L0/(r+s)), da cui segue che la differenza della lunghezza del nastro (così come la ho approssimata io) e la lunghezza della circonferenza è L0- r·arcsen(L0/(r+s)).
Il calcolo della lunghezza totale del nastro (per eccesso) l'ho fatto fare alla mia calcolatrice, considerando che lo stesso ragionamento sopra esposto vale se sostituiamo a «r» il valore «r+s» dopo ogni avvolgimento, e se partiamo da «r+0,5s» invece che da «r» per tenere conto che non si deve misurare la lunghezza né della faccia inferiore, né di quella superiore, ma della parte interna del nastro.
La formula che ho inserito è:

Somma per k che va da 0 a 29 di (2·pi_greco·(r+0,5·s+k·s)+ L0-((r+0,5·s+k·s)·arcsen(L0/((r+0,5·s+k·s)+s))) con r=1 , s=0,05 , L0=radice_quadrata(s²+2·s·(r+0,5·s+k·s)) )

il cui valore in risposta è 330,109 (valore per eccesso) il valore completo è stato 330,10884254117) che indica 330,11 cm.

9°) Valutazione di quanto trovato.
Il risultato concorda perfettamente con quanto mi aspettavo:

  • Cesarone ha calcolato la lunghezza di un percorso possibile, ma più lungo di quello minimo (è come se io avessi superato lo scalino con il piano inclinato più lungo possibile, mentre Cesarone con quello più corto possibile), ed infatti il risultato gli viene leggermente maggiore del mio (3,3131 m);
  • Gianfranco ne ha scelto uno «migliore», ma non realizzabile in pratica (che credo equivalga ad avere allungato il piano inclinato oltre le possibilità offerte dalla curvatura della bobina, fino alla lunghezza dell'intera circonferenza), ed infatti il risultato gli viene leggermente minore del mio (3,298 m);
  • Pasquale ha (inizialmente) scelto di non lasciare spazio «inutilizzato» nella bobina, come se avesse tagliato il nastro alla fine di ogni giro per poter risparmiare in lunghezza (che credo equivalga ad avere un piano inclinato di lunghezza infinita) , ed infatti il risultato gli viene ancora minore (3,25 m).

Ricordo che la lunghezza «reale» (ammesso che abbia un senso) dovrebbe essere leggermente minore, anche se «a occhio» stimo che le cifre della risposta che ho dato siano tutte corrette, la ripeto: 3,3011 metri.

Una piccola sfida
Il nastro svolto è lungo 114 cm.

Per la valutazione dei risultati è molto importante la seguente osservazione di Infinito.

"Se ben ricordo il nastro biadesivo ha un supporto «cartaceo» molto rigido e tale da deformarsi molto meno (a pari forze) del nastro vero e proprio (insieme della parte spugnosa e delle colle). La struttura complessiva è tale che tende a far comprimere la faccia del nastro più vicina alla bobina."

Approssimazione INTERNA MEDIA ESTERNA
alle circonferenze
Pasquale
105.0 108.8 112.5
circonferenze + tratto rettilineo
MaMo
--- 110.2 113.4
circonferenze + tratti di raccordo
Infinito
--- 110.8 114.3
circonferenze + tratto rettilineo + raccordo
Cesarone
--- 111.0 114.7
Spirale di Archimede
Gianfranco
110.6 114.4 118.0

Se accettiamo l'ipotesi di Infinito, cioè che il valore più corretto è quello esterno, allora il risultato che più si avvicina al valore reale (per ora) è quello di...
Infinito, con un errore dello 0,003%
seguito a pari merito da...
MaMo, con un errore dello 0,005%
CESARONE, con un errore dello 0,006%

Infinito ha inviato una dettagliato intervento al Forum, nel quale spiega la formula che ha utilizzato.
La formula è:

(Somma per k che va da 0 a 6 di
(2·pi_greco·(r+s+k·s)+ L0-((r+s+k·s)·arcsen(L0/((r+s+k·s)+s))))+(112/360·(2·pi_greco·(r+8s))))
con r=3.63/2 , s=1,12/7 , L0=radice_quadrata(s²+2·s·(r+s+k·s))

Ho tradotto la sua formula nel seguente programma BASIC per verificare il risultato.

LET ls=0
LET r=3.63/2
LET s=1.12/7
LET ng=7
FOR k=0 TO ng-1 !'Somma per k che va da 0 a 6
LET v=r+s+k*s
LET L0=SQR(s^2+2*s*v)
LET ls=ls+(2*PI*v+L0-(v*ASIN(L0/(v+s))))
NEXT k
LET ls=ls+(112/360*(2*PI*(r+8*s))) !'Aggiunta dell'ultimo pezzo
PRINT ls

Cesarone mi ha inviato un disegno, assieme alla spiegazione del suo metodo.

Dipende molto in ogni modo da come hai effettuato l'avvolgimento... se sei riuscito a non applicare veramente alcun tiro e sei riuscito a far semplicemente aderire il nastro ad ogni giro. Dalla foto sembra quasi di sì.

Allora se il nastro aderisce perfettamente a quello che gli sta sotto, considerando che il primo accavallamento avviene con segmento rettilineo tangente alla bobina, si ha che ogni giro è composto da:

1) un arco di circonferenza pari al 93,5122% della circonferenza di raggio r = R + s/2 + (n-1)*s
2) un tratto rettilineo di lunghezza fissa L = 0,7838 cm
3) un raccordo di angolo ampiezza = 23,256° e raggio r = n*s - s/2

dove:
n: è il numero di giro
s = 0,162 cm è lo spessore
R = 1,815 cm è il raggio della bobina

L'arco mancante si ricava così:

arccos[R/(R+s)] = 23,356°

Per cosiderazioni geometriche ovvie, l'ampiezza del raccordo corrisponde proprio alla parte mancante di circonferenza, infatti:

(360 - 23,356)/360 = 0,93512(2)

Inoltre si ha: 23,356° / 360° = 0,064878

Pertanto con 7 giri otteniamo:

Sum(n=1:7) [2*pi*[R + s/2 + s*(n-1)]*0,935122 + L + 2*pi*(n*s -s/2)*0,064878]

Dopodichè va aggiunto l'ottavo giro parziale di 112°.

In pratica con l'arco mancante di circonferenza pari a 23,356° come mi risulta dalle misurazioni fatte, si ottiene una lunghezza finale del nastro di:

111 cm

facendo variare l'arco tra 10° e 30° ottengo i valori:

110,71 cm ---- 111,37 cm

Anche in questo caso ho verificato la soluzione di Cesarone con il seguente programma BASIC.

LET ls=0
LET L=0.7838
LET s=0.162
LET R=1.815
FOR n=1 TO 7
LET ls= ls+(2*PI*(R + s*(n))*0.935122 + L + 2*PI*(n*s)*0.064878)
NEXT N
LET aggiunta=(2*PI*(R + s + s*(7))*0.935122 + L + 2*PI*(8*s)*0.064878)*112/360
ls=ls+aggiunta
PRINT ls

luglio 2004


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