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Un misterioso quadrato magico scoperto a Pompei nel 1936
A Pompei, nel novembre del 1936, un noto studioso di graffiti italiano, Pompeo Della Corte, scoprì il seguente "quadrato" graffito in una colonna della Grande Palestra, non distante dall'Anfiteatro.
R | O | T | A | S |
O | P | E | R | A |
T | E | N | E | T |
A | R | E | P | O |
S | A | T | O | R |
Si nota subito che il quadrato è formato da 5 parole che si possono leggere sia in orizzontale sia in verticale. Ma questa è soltanto la più semplice delle caratteristiche che rendono questo quadrato interessante e magico.
Se proviamo a tradurre letteralmente le parole del quadrato, otteniamo risultati come questi.
Ivana Niccolai propone la seguente traduzione:
Forse c'è sottintesa l'analogia tra il seminatore che dirige le ruote
del proprio carro per spargere i semi controllando, poi, per eliminare le
eventuali erbacce e Dio creatore e giudice, che dirige l'intero
universo...
Mi lascia alcuni dubbi la parola "AREPO", che io ho considerato come fosse
un'abbreviazione di "Areopagos" (collina di Marte, dove c'era il supremo
tribunale ateniese, che da essa ebbe tale nome).
A quanto pare, nessuno ha pensato all'AREOPAGOS. A me, invece, è venuto in
mente appena ho constatato che AREPUS non si trovava nel dizionario
latino), ma non conoscevo (e non conosco!) il celtico.
Scriviamo le cinque parole una di seguito all'altra.
Scopriremo che formano una frase palindroma, che, cioè, può essere letta anche
in senso inverso.
S A T O R A R E P O T E N E T O P E R A R O T A S
Il seguente disegno illustra spiritosamente questa proprietà.
Il seminatore Arepo tiene tra le mani le sue opere.
Le lettere che compongono la frase SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS si possono disporre come nello schema seguente.
A | ||||||||||||||
P | ||||||||||||||
A | ||||||||||||||
T | ||||||||||||||
E | ||||||||||||||
R | ||||||||||||||
A | P | A | T | E | R | N | O | S | T | E | R | O | ||
O | ||||||||||||||
S | ||||||||||||||
T | ||||||||||||||
E | ||||||||||||||
R | ||||||||||||||
O |
A questo proposito, Antonio Bruno scrive (Il magico quadrato del
SATOR, per Edicolaweb):
"Effettivamente, nel 1926, il legame fra il "quadrato" ed il cristianesimo dei primi tempi parve consolidarsi. Il merito fu del pastore evangelista Felix Grosser, il quale scoprì che le lettere del "quadrato" potevano essere disposte in modo da formare un ulteriore incrocio, fra la A e la O, ed ottenere così il termine PATERNOSTER. Le due lettere A e O, corrispondono ai termini latino e greco indicanti l'inizio e la fine di ogni cosa, ovvero l'ALFA e l'OMEGA. Ma anche la lettera T, alle estremità della croce formata dalla parola TENET, poteva essere interpretata come richiamo al simbolo del Tau, cioè della croce. Notiamo, inoltre, che accanto ad ogni T ci sono sempre sia una A che una O. Insomma, sembrava proprio che il "quadrato" fosse una sorta di sigillo magico dei primi cristiani, forse di derivazione gnostica."
Proviamo ora ad anagrammare la frase: SATOR AREPO TENET OPERA
ROTAS.
Esistono alcuni anagrammi che hanno un sapore diabolico.
Oro te, pater, oro te, pater, sanas!
O pater, ores, pro aetate nostra!
Ora, operare, ostenta te, Pastor!
Retro Satana, toto opere asper!
Satan oro te, pro arte a te spero
Satan, ter oro te, opera praesto!
Satan, oro te, reparato opes!
Per allentare un po' la tensione, Stefano Bartezzaghi, su Lessico e nuvole (la Repubblica.it) cita anche i seguenti anagrammi:
Attor Arreso Tenet Soap Opera
Sottrar oro a Paperone: saette
Pornostar: parte osée a teatro
O porta estera, o porta esterna
A. D. Grad, nel suo libro Introduzione alla Kabbala ebraica, MEB, 1986. osserva che:
Ma le sorprese non finiscono qui.
Proviamo ora a trasformare il nostro quadrato magico letterale in un quadrato magico numerico.
Le seguenti considerazioni sono tratte dal libro: A. D. Grad, Introduzione alla Kabbala ebraica, citato sopra.
Come primo passo scriviamo i numeri da 1 a 25 nella sequenza naturale in un quadrato di 5x5 caselle.
1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
11 | 12 | 13 | 14 | 15 |
16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 |
Le due colonne corrispondenti alla croce composta dalle parole TENET danno la stessa somma: 65, esatta- mente come le due diagonali. Ma le altre colonne verticali ed orizzontali danno invece valori dissimili.
A questo punto, allora, costruiamo un altro quadrato magico, in cui sempre si ottenga, sia verticalmente sia orizzontalmente, sia diagonalmente, il valore 65, nella sommatoria dei numeri componenti le varie colonne.
17 | 23 | 6 | 4 | 15 |
20 | 14 | 10 | 16 | 5 |
9 | 7 | 3 | 24 | 22 |
1 | 13 | 21 | 19 | 11 |
18 | 8 | 25 | 2 | 12 |
Ma anche questo quadrato, pur nell'apparente sua perfezione, non è completo e deve essere posto da parte. Infatti, sebbene anche i numeri esterni, corrispondenti nel quadrato letterale alla parola ROTAS diano l'identico risultato di 65, notiamo subito che non vi è alcuna corrispondenza da una parte tra le due S e le due R di ROTAS e dall'altra tra 17 e 12 o 18 e 15, occupanti la medesima casella nel quadrato a numeri (17 + 12 = 29; 18 + 15 = 33). Si tratta, perciò, di un quadrato magico, diciamo così, difettoso, centrato sulla cifra 3.
Prendiamo adesso in esame quest'altro quadrato magico, il cui numero di sommatoria in ogni senso è, ancora una volta, 65.
11 | 24 | 7 | 20 | 3 |
4 | 12 | 25 | 8 | 16 |
17 | 5 | 13 | 21 | 9 |
10 | 18 | 1 | 14 | 22 |
23 | 6 | 19 | 2 | 15 |
Notiamo subito alcune cose importanti:
1. che i numeri corrispondenti alle lettere S ed R della parola esterna ROTAS danno la stessa somma: 26 (11 + 15 = 26; 23 + 3 = 26);
2. che tutti i numeri presi due a due e la cui somma dà 26 (25 + 1; 24 + 2; 22 + 4; 21 + 5...) corrispondono sempre a due lettere identiche del quadrato magico letterale: EE, AA, EE, AA...
Ora, 26 è uguale a 13 X 2, e proprio 13 è il numero che compare al centro, corrispondente alla N.
A questo punto Grad espone l'interpretazione kabbalistica del quadrato.
Da parte mia riporto soltanto due punti lasciando a chi è interessato la
lettura del libro.
La chiave dell'interpretazione kabbalistica del quadrato ROTAS risiede di volta in volta ora nel 13 al centro, ora nel 26 e nel 65.
65 è la somma "numerologica" del nome ADONAI: Aleph-Daleth-Noun-Yod: 1 + 4 + 50 + 10 = 65.
26 lo è, invece, del Tetragramma: Yod-Hé-Waw-Hé: 10 + 5 + 6 + 5 = 26.
ADONAI e il Tetragramma (YHWH) sono, in ebraico, i due nomi dell'Eterno.
ADONAI e YHWH danno: 65 + 26 = 91 = 10 = 1. Ebbene, il nostro quadrato magico è centrato sul 13, vale a dire sull'Unità (infatti, già si è veduto che UNO in ebraico si dice E'HAD, la cui somma numerica è 13!).
Se volete organizzare un viaggio in Italia (e non solo) alla ricerca del SATOR AREPO, vi consiglio i seguenti luoghi.
Foto di Silvana Olivo.
Foto di Silvana Olivo.
Ringrazio
il Dr. Rino John Gliosca che mi ha inviato questa fotografia
del Quadrato Magico che si trova nella chiesa di Santa Maria Ester.
In merito al quadrato SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS, Pietro Vitelli segnala un libro bellissimo e molto ben fatto, che parla interamente di questo quadrato, descrivendone la storia, le proprietà, le curiosità, le coincidenze e quant'altro; il libro è: RINO CAMMILLERI, Il quadrato magico, Rizzoli, 1999-2004.
Proprio a questo proposito, ringrazio Ivan D'Annibale per avermi
inviato il seguente materiale.
Il testo a cui faccio riferimento è Multiformat - moduli per la formazione
matematica nel biennio - di Walter Maraschini e Mauro Palma e nella fattispecie
il modulo 5 (Equazioni e sistemi di I grado).
Un quadrato a Pompei
R O T A S
O P E R A
T E N E T
S A T O R
A R E P O
Tra le macerie di Pompei sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., gli
archeologi hanno trovato (nel 1936) un graffito su una delle colonne della
grande Palestra analogo a quello riprodotto qui a fianco. E' un quadrato
magico.I quadrati magici sono generalmente di tipo numerico: sono quadrati con
numeri nelle loro caselle, tali che la somma dei numeri delle righe, di quelli
delle colonne e di quelli delle diagonali sia uguale. 'Ordine' di un quadrato
magico è il numero delle sue righe (e delle sue colonne): questo è un quadrato
di ordine 5.Quadrati di questo tipo si trovano spesso nell'antichità e sono
stati oggetto di attenzione e studio da parte di matematici, incisori,
numerologi del Medioevo e del Rinascimento.Il pittore e incisore tedesco
Albrecht Dürer, per esempio, ne traccia uno, di ordine 4, nella sua famosa
incisione Melancolia.
Questa volta però si tratta di un quadrato di lettere e non di numeri e, se
osservi bene, con una diversità rispetto ai quadrati magici numerici: non è
possibile la lettura 'per diagonale' e viene così meno una delle condizioni
tipiche dei quadrati magici.
La frase latina che il quadrato riporta non è di semplice traduzione
significativa; una possibile traduzione riportata dalla Enciclopedia Britannica
è la seguente: Il seminatore dell'Areopago detiene le chiavi dell'Opera.
L'Areopago era la collina di Marte (dio che i Greci chiamavano Ares) e questo
fa supporre il traduttore che l'iscrizione abbia un riferimento alla guerra,
alla arti marziali e al coraggio dei combattenti.Questo quadrato ha però una
particolarità: è spesso presente anche in incisioni e manoscritti di secoli
successivi, in edifici medievali e anche in chiese; è inciso su un muro della
Cattedrale di Siena.
A volte è presentato in un altro modo, simmetrico rispetto al precedente come
puoi vedere qui sotto.
S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S
Perché questa attenzione a tale quadrato, perpetuata nei secoli e
soprattutto perché in edifici religiosi, se il suo riferimento originario era a
un dio pagano?
Una soluzione è stata proposta anagrammando le lettere del quadrato; disponendo
in modo diverso le lettere che lo compongono è infatti possibile ottenere
questa iscrizione:
A | ||||||||||||||
P | ||||||||||||||
A | ||||||||||||||
T | ||||||||||||||
E | ||||||||||||||
R | ||||||||||||||
A | P | A | T | E | R | N | O | S | T | E | R | O | ||
O | ||||||||||||||
S | ||||||||||||||
T | ||||||||||||||
E | ||||||||||||||
R | ||||||||||||||
O |
Si ottiene una croce con la scritta latina Pater noster (Padre nostro) e con
le due lettere A e O alle estremità: nell'alfabeto greco esse sono "alfa" e
"omega" maiuscole e, nella tradizione cristiana simboleggiano l'inizio e la
fine; sono un simbolo utilizzato dalla Cristianità in virtù di una frase del
Libro dell'Apocalisse in cui si dice che Cristo disse di sé: "Io sono l'Alfa e
l'Omega, il primo e l'ultimo, l'inizio e la fine". Così si spiegherebbe la
presenza della scritta in edifici di culto. Certo è che l'interesse per il
significato del quadrato è tuttora vivo, come testimonia la recente
pubblicazione (1999 di un libro) ad esso dedicato: Il quadrato magico di Rino
Camilleri. Oltre a riportare le varie interpretazioni, ci ricorda i molti
luoghi dove il quadrato compare.
Lo si trova in un manoscritto latino dell'882 conservato presso la Biblioteca
nazionale francese. Paracelso lo usava come talismano erotico. Girolamo Cardano
nel suo De rerum varietate lo consigliava come rimedio contro la rabbia. Un
cataro, l'albigese Qiroi, lo incise su una pietra esterna della chiesa di San
Lorenzo a Rochemaure. Lo si vede sul pavimento della sacrestia della pieve di
Tremori, ma anche a Capestrano, a Magliano, in una chiesa di Verona, in diversi
edifici sacri medievali francesi e inglesi. E' conosciuto in Egitto e in
Abissinia, è stampato su una Bibbia carolingia, è dipinto in una cappella
dell'Inquisizione spagnola, campeggia su una moneta dell' imperatore
Massimiliano II, è scolpito sul fondo di un'antica coppa d'argento trovata
nell'isola scandinava di Gotland. E ancora: su un muro della cattedrale di
Siena (sul cui pavimento è raffigurato anche il leggendario Ermete
Trismegisto), su ruderi in Francia, a Budapest e in Asia Minore, nell'antica
Corium (oggi l'inglese Cirencester), eccetera.
[R. Camilleri, Il quadrato magico, Rizzoli, Milano 1999 (riassunto e adattato)]
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Data creazione: febbraio 2004
Ultimo aggiornamento: settembre 2014
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