Osama Bin Laden

 

 

 

 

 

 

Uomo d'affari e terrorista internazionale, nato il 10 marzo 1957 a Riyadh, in Arabia Saudita

"Lo Sceicco", "il Principe", "l'Emiro" per il mondo islamico; "il principe del terrore", "il nemico pubblico numero uno" per i servizi segreti occidentali. Osama Bin Laden considerato uno dei principali finanziatori dell'integralismo islamico di tutto il mondo e il mandante di una serie di sanguinosi attentati che hanno pesantemente scosso l'opinione pubblica internazionale e statunitense in particolare. Tanto che sulla testa del miliardario saudita l'Fbi ha messo una taglia da 5 milioni di dollari, oltre 10 miliardi di lire.

Figlio di un magnate delle costruzioni di origine yemenita (Mohammed Awad Bin Laden) e di una donna di origine siriana, Osama nasce il 10 marzo 1957 a Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita.

All'età di 13 anni perde il padre. A 17 si sposa con la prima delle tre mogli, una ragazza siriana, sua parente. Il matrimonio a una così giovane età fa parte - per il suo carattere di protezione dalla corruzione e dall'immoralità - della rigida educazione religiosa che gli viene impartita.

Compie tutti i suoi studi nelle scuole della città di Gedda, fino a conseguire la laurea in Management ed Economia all'università Re Abdul Aziz. In questo periodo si accosta al movimento della "Fratellanza musulmana" e, negli anni che seguono, inizia a stringere sempre più stretti contatti con numerosi gruppi di integralisti islamici. Oltre che ad accumulare una discreta fortuna occupandosi della gestione dell'impresa paterna.

Abbandonerà tale attività nel 1979 quando, a seguito dell'invasione dell'Afghanistan da parte di truppe sovietiche, si dedicherà ad aiutare i fratelli musulmani contro i "senzadio" comunisti. Inizia infatti ad investire le proprie ricchezze per reclutare volontari, e, in seguito, per addestrarli e per fornirgli le armi necessarie per combattere al fianco dei mujaheddin afgani. Crea così il gruppo del "Fronte di salvezza islamico", potendo tra l'altro contare, oltre che sui propri fondi, anche sull'aiuto economico proveniente dagli Stati Uniti e sul più o meno esplicito appoggio della Cia.

Vinta la battaglia contro l'Unione Sovietica, nel 1991 si convince che è arrivato il momento di combattere l'altra superpotenza infedele, quegli stessi Stati Uniti che lo avevano in precedenza sostenuto e finanziato. Fonda così Al Qaeda (la Base), un'organizzazione del terrorismo integralista islamico che compirà attentati tanto all'interno quanto all'esterno dei confini americani. Fra gli altri si ritiene siano opera di tale organizzazione l'attentato dell'ottobre 2000 contro l'incrociatore statunitense Cole, nei mari dello Yemen (in cui persero la vita 17 marinai americani) e i due attentati dell'agosto 1998 contro le ambasciate Usa di Nairobi, in Kenya, e di Dar-es Salaam, in Tanzania, che provocarono la morte di 224 persone.

Privato della cittadinanza saudita nel 1996 e interdetto dall'entrare in molti Paesi, attualmente - stando almeno alle poche notizie che circolano sul suo conto - vive, protetto dai Talebani, in luoghi segreti dell'Afghanistan. Si nutre, sembra, di formaggi di capra e abita in caverne naturali, attrezzate però con le più moderne e sofisticate apparecchiature tecnologiche.

 

 

Suo il nome che compare ogniqualvolta si parla di un attentato contro obiettivi americani (come il tristemente famoso attentato alle Twin Towers del World Trade Center di New York) o se ne tema uno contro obiettivi politici o in occasione di vertici internazionali (come nel caso dell'ambasciata Usa a Roma nel gennaio 2001 o nel caso del G8 di Genova del luglio 2001). E sua la foto che compare nel sito Internet dell'Fbi (www.fbi.gov) alla pagina dei dieci ricercati più pericolosi del mondo.