Le classi IV A-B partecipano a...
20 litri di solidarietà


Lunedì 22 Marzo anche le classi IV A-B hanno partecipato alla campagna promossa da AMREF "20 litri di solidarietà".

Gli alunni hanno elaborato testi fantastici e prodotto resoconti della giornata.


Un giorno ti svegli e scopri che...l'acqua ze' morta!!!

Una giornata bella il giorno prima con acqua in abbondanza. Mi addormento e di colpo mi sveglio; vedo tutto intorno un mondo appassito e vado a comprare il giornale che dice “l'acqua è morta”. Io scopro il perché della siccità.Tutto intorno a me è brutto:i fiori appassiti, gli alberi tristi e assetati, vedo le farfalle morire, ogni uomo soffrire e penso al giorno prima, bello e solare.
Io mi sento strana perché così male non mi sono mai sentita. Ora sento nell' aria un fruscio e penso all'acqua pura e limpida che accompagna la nostra vita e ci dà frutti,alberi, erba necessaria e la vita. Io vado a vedere il mare ma tutta quell'acqua non c'era: è scomparsa e gli uomini pian piano cominciano a morire di sete e non hanno più la forza per correre perché gli manca l'acqua. Di notte è buio perché se non c'è acqua non c'è elettricità e la nostra purezza in spirito svanirà come una cosa buttata all'aria che si disperde dove non si può trovare mai. La speranza non c'è più perché l'acqua è morta e io sono rimasta sola.
Pure io pian piano comincio a perdere tutte le forze per vivere e non posso più rivedere il mondo per bene. Ora so cosa vuol dire vivere in siccità, essere dispersi in un mondo asciutto e le lacrime non escono più, nei tempi di siccità l'acqua non esiste e tutti si scordano di lei e l'angoscia è grande: i lamenti delle persone, la sete dei tanti bambini e le rovine delle città. Ora sembra di essere nella preistoria. Un giorno incontrai la persona che ci ha tolto l'acqua. Era Dio Siccità che aveva finito ormai di berla tutta.
Poi mi accorsi che era un sogno che mi ha spiegato tante cose. Però una lezione l'ho imparata se non c'è acqua non c'è vita quindi non si deve sprecare. Speriamo che non capiti mai tutta questa disgrazia.

Jessica Perugini


Un giorno mi sveglio per andare a bere dal rubinetto e mi accorgo che l'acqua non c'è più. Corro fuori di casa, vado al ruscello che è vuoto allora penso che non cresceranno più alberi, i prati saranno senza fiori, gli animali moriranno e soprattutto io morirò. Corro di nuovo per arrivare alla piazza per spargere la voce ma già tutti lo sapevano. Tanta gente anziana moriva, i bambini piangevano. Era proprio una disperazione e poi se pensiamo agli sprechi d'acqua quando ne avevamo a quantità infinita e non mi importava niente dei poveri. Adesso che anche io sono senza acqua capisco cosa provano e mi pento. Penso ancora alla rovina che ci capiterà, ma voglio anche sapere la causa di questo e vado alla fonte. Vedo uno stregone di nome GANDALF che stava prosciugando l'acqua. Allora decido di levargli la forza: ma chi lo può sconfiggere? Dopo tanti tentativi pensai che la sua forza contro uno specchio sarebbe ritornata a lui, così che appena mi tirò un forte incantesimo, io puntai lo specchio verso di lui, gli rimandai l'incantesimo e tutto finì. Lui era morto ma aveva nascosto l'acqua e io volevio scoprire da sola dov'era. Partii per un lungo viaggio con tutto il popolo che contava su di me. Arrivata nella sua casa vidi tanta acqua, la riportai nella sorgenti e fummo tutti felici. Consumammo comunque poca acqua con la paura che si verificasse di nuovo questa catastrofe, ma poi mi sveglio e so solo che oggi è la giornata mondiale dell'acqua e non mi preoccupo più.

Ilaria Cretaio

Un giorno mi sveglio e sono così assonnata che non riesco ad aprire gli occhi. Improvvisamente per aprire la porta sbatto contro il muro e cado svenuta. Dopo un po' di tempo rinvengo, vado in cucina per prendere qualcosa da bere ma l'acqua non c'era più. Allora apro il rubinetto per lavarmi i denti ma non esce niente. Mamma, papà e il mio fratellone erano già al corrente di questo incredibile ma triste notizia. Intanto alla televisione dicono che l'acqua è scomparsa in tutto il mondo. Mi posi delle ipotesi: se non c'è più acqua nei boschi non ci saranno alberi, nei prati non sbocceranno fiori, i mari, i laghi e i fiumi non ci saranno più e forse... forse moriremo. Ero disperata, non sapevo più cosa fare per di più era la stagione dove non pioveva quasi mai. Ma mi tranquillizzai perché tra le finestre vedo nel cielo spuntare nuvole scure e minacciose che fecero bagnare le terre del mondo. La pioggia dura molto a lungo infatti i mari, i laghi e i fiumi si riempirono di acqua e tutto tornò alla normalità. Fra le nuvole spuntano i primi raggi solari e un meraviglioso arcobaleno dove tutta la gente e io lo ammiriamo incantevolmente. Stavo per tornare a casa e... mi sveglio, stavo a terra, era tutto un brutto incubo, ma da questo sogno ho imparato una bella cosa: non sprecare mai l'acqua. Ora ho capito che cosa provano i bambini del Kenya.

Romilyn B Cabite

Ho sete apro il rubinetto dell'acqua e non esce. Vado dai vicini e scopro che anche là non c'è. Penso che ci sia un corto circuito, magari i tubi sono rotti. Invece no, sento le urla della gente e le campane: “Aiuto, non abbiamo più acqua!” Dopo una signora mi dice che da alcuni giorni manca l'acqua. Un signore mi riferisce che è per causa di uno stregone che sta in città da dieci giorni. I campi sono prosciugati, persino i cactus del deserto erano secchi, ai fiori cadevano tutti i petali, gli animali e i loro cuccioli morivano. Tutti gli uomini, persino i maghi e Gesù Cristo si ribellarono. Una sera andarono tutti dallo stregone che aveva fatto scomparire l'acqua. Questo viveva in una micro-casetta perché era basso e gobbo. Gli uomini lo pregarono di far ritornare l'acqua, e lui, che in fondo era buono, la fece ritornare perché aveva pena di tutte quelle creature. Mi svegliai... peccato! Cominciava a essere bello il sogno.

Danilo Marino

Un giorno mi svegliai, andai a lavarmi i denti ma l'acqua non c'era! Allora chiamai mia madre e mi disse: “E' un vero didastro!”. Tutta la famiglia uscì di casa e vidi la gente disperatissima per la mancanza, appunto dell'acqua. Per una settimana non potemmo bere, ma almeno l'ambiente era normale, ma passata quella settimana l'ambiente incominciò a seccare, seccare e seccare. Così gli alberi scomparvero, la gente specialmente gli anziani moriva più spesso. Ma chi ha potuto fare tutto questo? Il sole. Tutta la gente diceva: “E' impossibile, può essere che si sia rotta la fonte.” Ma no, era proprio il sole. Già il sole può fare tutte queste cose, infatti io e la mia famiglia siamo andati alla fonte e mio padre disse: “I ghiacciai dove sono? Ecco perché c'è molta siccità. E' tutta opera del sole”. Ritornando a casa in macchina la radio ne parlava, la televisione, i giornali, solo di quello si parlava! Ad un certo punto mi sentii chiamare e mi svegliai, e dissi: “per fortuna che era un sogno!”. Infatti, oggi 22 Marzo, partecipiamo alla campagna “20 litri di solidarietà”.

Martina Verdenelli

Un giorno svegliandomi e accendendo la televisione si parla dell'acqua che è scomparsa e che tante persone non resistono senza acqua. Vedo lungo le piazze poche persone. Mi preoccupo e penso: che ne sarà di me? Trovo i rubinetti che non fanno uscire l'acqua, vedo nei prati, nei giardini non vedo nulla. Mi chiedo, chi ha perso l'acqua! Non c'è più il mare con i pesci, e vedo le farfalle morte. Mi viene da piangere ma non mi escono più le lacrime. Vado nel bosco e vedo animali morti e gli alberi tutti i morti. Vedo tantissime persone che soffrono. Mi sveglio e scopro che l'acqua c'è, io avevo fatto un brutto sogno, e speriamo che non possa succedere mai, perché se ci accadesse, moriremmo tutti e sarebbe bruttissimo. Ho capito che l'acqua non si deve mai sprecare.

Andreea Elena Axente

Un giorno, quando mi sono svegliato, sono andato a sciacquarmi il viso ed è successo una cosa terribile: non c'era più acqua. Poi sono andato in cucina a vedere se c'era acqua. Ma non c'era, poi tutte le piante erano secche. Sono andato in un altro edificio e anche lì era successa la stessa cosa che era capitata a me.
Il giorno dopo sono andato a scuola e ho chiesto il permesso di andare al bagno, ma anche lì non c'era più acqua. Mi sono chiesto: “Ma chi è stato a fare una cosa del genere? E' vergognoso!”. Era stato il mostro dell'acqua. Sono andato da lui, mi sono messo in ginocchio e ho detto: “Ti prego mostro dell'acqua, dai vita a questi uomini e animali innocenti. Perché hai fatto una cosa del genere? E' vergognoso! Sai potevo morire se non trovavo un po' d'acqua.” Poi il mostro mi ha ascoltato e ha dato vita agli uomini. Ho pregato di dare anche acqua agli animali e l'ha fatto. Ma era tutto un sogno. Che bello! Non è successo niente?

Robert Florin Voivozeonu

Un giorno mi sono svegliata, sono andata per lavarmi la faccia e ho scoperto che l'acqua non c'era più; siamo andati al Comune e ci hanno detto che era finita in tutto il mondo man mano che i giorni passavano mi guardavo intorno, c'erano fiori secchi, alberi spogli, erba secca e la terra era secchissima. Le persone e gli animali stavano soffrendo la sete, non sapevo cosa fare; non so perché ma mi era venuta l'idea di uccidere tutte le persone che stavano soffrendo così andando in paradiso non avrebbero sofferto più. Ma tutto ciò non lo potevo fare. Stavo ferma sul divano con la speranza che l'acqua potesse rispuntare.
Ma tutto ciò era un bruttissimo sogno, mi sono svegliata di scatto e sono andata in bagno, ho aperto il rubinetto e ho cominciato a capire che l'acqua non si spreca.

Silvia Fontana

Come abbiamo trascorso la giornata mondiale dell'acqua

Lunedì 22 Marzo è stata la giornata mondiale dell'acqua che consisteva nell'avere un litro a testa e in otto ore consumare meno di venti litri a classe. Inizialmente abbiamo portato delle boccette vuote che poi abbiamo riempito.Con la maestra Paola abbiamo ascoltato una musica, dopo la maestra sul computer ci ha fatto vedere le regole della campagna. Dopo ancora la maestra ci ha fatto fare un testo fantastico che doveva essere sul tema: l'acqua.Quando la maestra Paola è andata via abbiamo proseguito il gioco e a pranzo ci siamo lavati le mani nelle bacinelle. Arrivati giù in mensa ci hanno informato che non potevamo portare le boccette quindi le abbiamo lasciate su un tavolo all'entrata della mensa. La maestra Sandra contava tutti i bicchieri per poi levare l'acqua dalla boccetta, io non ho bevuto nessun bicchiere d'acqua. Tornati su in classe ci ha mandati tutti in bagno per poi scaricare una sola volta. Abbiamo bevuto sempre dalla boccetta. Mi sono divertita un mondo! Poi pensare che persone giovani e anziani combattono tutti i giorni per la sopravvivenza e noi non sprecando acqua abbiamo aiutato molta di questa gente.

Ilaria Cretaio

Ho trascorso una giornata bellissima. Io e i miei amici abbiamo capito che l'acqua per certe persone può essere molto importante. Infatti ci siamo lavati le mani con la bacinella. Ognuno aveva un litro d'acqua ed è stato bellissimo. Poi non ci hanno fatto portare le bottiglie in mensa. Siamo andati casa e così è finito questo grande giorno.

Danilo Marino

Un giorno mi sveglio come tutte le altre mattine, vado per aprire il rubinetto e scopro che l'acqua è morta: sento crescere dentro me il panico, tanto panico. Apro la finestra e urlo a squarciagola: “Ho sete e manca l'acqua”. Dentro la città si sente un grande chiasso nei prati, non ci sono più fiori e nemmeno pace e allegria, ne parlano in televisione, vado a comprare il giornale e in prima pagina c'è scritta questa notizia. La gente ha sete, i fiumi, laghi, sorgenti, cascate, ruscelli e mari non hanno più acqua e le persone aspettano con pazienza il ritorno dell'acqua, perché l'acqua è fornte di vita per noi esseri viventi.
Ma all'improvviso mi sveglio e capisco che era tutto un brutto sogno. Mi ha fatto capire che siamo stati noi stessi a consumare l'acqua, ma poi mi sono ricordata che noi della IV B siamo partecipi di una campagna “20 litri di solidarietà” e mi sento più calma.

Sara Paoletti

Vedi i lavori prodotti dalle classi II A-B e V C