CANZONE DI MARINELLA

  Questa di Marinella e' la storia strana,
che una mattina si sveglio' puttana,
e un giovin che la vide cosi' bella
senti' rizzarsi, a un tratto, la cappella.

Tu eri verginella, eri pudica,
ti ritrovasti un cazzo nella fica;
tu eri bionda, avevi gli occhi belli
e ti arrivo' uno schizzo tra i capelli.

Duro come una pietra era l'uccello
che il giovin si puliva col mantello,
e mentre s'asciugava col maglione,
lui ti metteva in mano un bel decione.

Furon chiavate e furono pompini,
poi furono soltanto ditalini,
poiche' il bel giovin piu' non ti chiavava,
gia' stanca alfine era la sua fava.

E mentre un'altra volta ci provava,
lo scolo, chissa' come, si beccava,
e lui, che non credea fossi gia' rotta,
lecco' cent'anni ancora la tua potta.

Questa e' la canzone di Marinella,
seguisti il bel mestier di tua sorella,
e quando la tua fica fu una fogna
finisti in un casino di Bologna.

 

INNO DEL CORPO SCIOLTO

   

E' questo l'inno del corpo sciolto
lo puo' cantare solo chi caga dimolto:
se vi stupite, la reazione e' strana,
perche' cacare soprattutto e' cosa umana.

Noi ci svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina;
le merde posano in mezzo all'orto:
e' questo l'inno del corpo sciolto.

Ci han detto vili, brutti schifosi,
ma son soltanto degli stitici gelosi;
ma il corpo e' lieto, lo sguardo e' puro:
noi siam quelli che han cacato di sicuro.

Pulirsi il culo da' gioie infinite,
con foglie di zucca, di bietola o di vite;
quindi cacate, perche' e' dimostrato:
ci si pulisce il culo dopo avere cacato.

Evviva i cessi, sian benedetti;
evviva i bagni, le toilettes e i gabinetti;
evviva i campi da concimare;
viva la merda e chi ha voglia di cacare.

Se parlo co' un demente,
un fetente o un ignorante
mi levo la giacca
e la cacca gli fo'.

Il bello nostro e' che ci si incazza parecchio
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio;
la vogliam reggere per una stagione
e con la merda poi far la rivoluzione.

Pieni di merda andremo a lavorare,
poi tutto a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice "fai questo e quello"
gli cachiamo addosso e lo copriam fino al cervello!

Non sono mai stato cosi' giocondo.
Viva la merda che ricopre tutto il mondo:
e' un mondo libero, un mondo squacchera,
perche' spillacchera di qua e di la'.
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa si sparga su di te.

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 

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