PROGETTO CULTURALE "LA
MONTAÑA MAGICA"
RASSEGNA LETTERARIA "LA MONTAÑA MÁGICA"
- Questa pagina è dedicata a Lourdes Zavòn
Jomolca e Josè Ramòn Fajardo Atanes e a tutte quelle
persone che con il loro impegno mantengono viva, tra le
mille difficoltà della realtà cubana, questa esperienza
unica e meravigliosa.
- Hanno bisogno di tutto, ma soprattutto di
non sentirsi soli.
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- Prologo di Lourdes Zayón Jomolca
tratto da "CORAZON CON NUDOS"
,raccolta di testi e poesie di persone sieropositive,
malati di AIDS e persone sieronegative realizzato in
collaborazione con il Banco de Ideas Z
- (Due degli scrittori di "Corazón con
nudos", Eduardo Hernández Paredes e Miguel Miranda , sono presenti nel Compendio di Letteratura
n°2)
-
- Finzione? Melodramma gratuito? Nulla di tutto questo.
- La realtà trabocca ed è comunque poco tutto quanto
si possa scrivere cuando, vissuto sulla propria pelle, la
esistenza è soggetta a costanti e insospettabili
cambiamenti.
- Luomo desidera allontanare da se una ossessione
comune e cerca sfumature per addolcire o nascondere una
verità immutabile pensando che esista solo per gli
altri.
- La vita , vista così da vicino in tutte le sue
sfaccettature, si impone severa e crudele.
- Le lacrime non sono sufficenti a riempire il vuoto
dellanima: è la piena solitudine , pazientemente
in agguato per ghermire lesistenza.
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- RELAZIONE SUL PROGETTO CULTURALE
"LA MONTAÑA MAGICA"
-
- LA LOTTA CONTRO LA MORTE ATTRAVERSO LA
CREAZIONE ARTISTICO LETTERARIA
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- AUTORI: Lourdes Zavòn Jomolca
- Calle 96 # 5517 e/n 55 y 57,
Marianao,Habana,Cuba.
- Josè Ramòn Fajardo Atanes
- Calle Patrocinio # 26 e/n Pàrraya y
Poey,Vibora,Habana,Cuba.
-
- 1)
OBIETTIVI.
- 2)
INTRODUZIONE.
- 3)
FONDAZIONE DEL TALLER LETTERARIO "LA MONTAÑA
MAGICA".
- 3.1) SVILUPPO DEL LAVORO CON IL TALLER.
- 4) LA LETTERATURA COME MEZZO DI REALIZZAZIONE E
RICONOSCIMENTO SOCIALE DEI SIEROPOSITIVI.
- 5) LA
CREAZIONE COME TERAPIA NEI CASI DI HIV/AIDS.
- 6)
"LA MONTAÑA MAGICA" COME PROGETTO CULTURALE
HIV/AIDS.
- 7)
CONCLUSIONI.
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-
- OBIETTIVI :
-
- Attraverso questo lavoro vogliamo far
conoscere la proiezione e la vita del Progetto Culturale
Hiv/Aids "La Montaña Magica", per divulgare
una realtà riferita ad un tema dove la relazione tra
lambito culturale e della salute serve sia come
strumento terapeutico che intellettuale.
- Questo la voro di talleres (laboratori) in
differenti ambiti artistici e letterari, sia dentro il
Sanatorio che il suo interscambio o estensione verso la
comunità sieronegativa, costituisce una esperienza unica
nel paese che si è potuta concretizzare grazie agli
sforzi e ai successi ottenuti da gruppi di giovani
sieropositivi, che hanno sensibillizato e dimostrato alla
popolazione che la creazione è più forte della
morte.
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- INTRODUZIONE :
-
- Con il presente ci proponiamo di estendere
il lavoro realizzato inizialmente da un gruppo di
pazienti sieropositivi e malati di aids del sanatorio di
Santiago de Las Vegas (Avana) , appoggiati nella
creazione da il Taller Letterario "La Montaña
Magica" che con il tempo sarebbe divenuto un
Progetto Culturale di creazione artistico-letteraria.
- Il nostro maggior interesse è , da lungo
tempo, dare una risposta artistico-letteraria dinanzi al
problema dellaid: trasmettere la angoscia , il
dolore e lamore , con gesti , parole e musica ....
per confrontarci con una morale sociale che cerca di
sottrarre e discriminare i malati ; sfidare la paura
appoggiando le persone che direttamente soffrono la
malattia e stabilendo un impegno per essere stati
testimoni delle conseguenze di questa epidemia.
- Che questo Progetto serva ad educare e umanizzare e a
conbattere la paura che non lascia spazio alla
riflessione.
-
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- FONDAZIONE DEL TALLER
LETTERARIO LA "MONTAÑA MAGICA"
-
- Il taller , fondato nel maggio del 92 nel
Sanatorio di Santiago de Las Vegas , fu costituito , nei
suoi inizi ,da pazienti sieropositivi e malati di aids
con diverse caratteristiche professionali e di
comportamento.
- Tra i suoi fondatori si contavano laureati
universitari in giornalismo e storia dellarte ,
diplomati in specializzazioni tecniche ed il resto con
livello di istruzione secondario.
- Con lo sviluppo e la crescita della
istituzione cominciarono ad aggregarsi persone
sieronegativie , interessate ad avvicinarsi alla
creazione letteraria da un piano relazionato con la
problematica umana che implica la malattia.
- Il taller ha contato , fin dai suoi inizi
, con lassessorato di specialisti letterari della
Casa della Culrura di Arroyo Naranjo , i quali , per
motivi di interesse professionale , si vincolarono con il
nucleo iniziale di creatori e con il sucessivo sviluppo
del taller stesso.
-
-
- SVILUPPO DEL LAVORO CON IL TALLER
-
- In una prima fase si cominciò a lavorare
con il piccolo gruppo di pazienti interessati alla
letteratura.
- Bisogna specificare che non tutti erano in
possesso di esperienze letterarie precedenti e che
comunque , in maggioranza , stavano compiendo i loro
primi passi.
- Si procedette ad identificarli , in primo
termine , secondo lo spettro letterario universale e
moderno e dentro di ciò la letteratura cubana
contemporanea più recente fu tema di particolare
trattamento.
- A questo scopo , oltre ad una promozione
ed orientazione verso letture di scrittori importanti ,
si organizzò la visita sistematica di scrittori nel
Sanatorio stesso allo scopo di incentivare un confronto
concreto e di prima mano con persone esperte e già
inserite nel mondo delle lettere.
-
- Contemporaneamente alla fase anteriore si
procedette ad un lavoro di taglio più specializzato
stabilendo i generi preferenti nella poesia e la
narrativa e realizzando quindi un lavoro tecnico adeguato
alle loro peculiarità.
- In questo senso possiamo affermare che
risaltarono una serie di generalità tematiche o
impostazioni concettuali comuni alla letteratura vista
dallottica del malato e ripetute nei testi di
questi creatori : la ignoranza o mancanza di informazione
da parte della popolazione di fronte alla esistenza del
virus.
- Diviene un fattore ricorrente nella opera
di questi scrittori che si traduce spesso in frequenti
richiami di allarme o semplici testimonianze sulla
ignoranza che pende sulla società nel suo insieme.
- È una letteratura , inoltre, che tratta
di canalizzare la problematica dell AIDS attraverso
una piu stretta via di identificazione tra il
lettore e tutta la gamma di problemi concernenti la
malattia, cercando di infrangere i pregiudizi e i miti
che riguardano luniverso nel quale si muovono i
portatori di HIV. In questo modo, attraverso la
interrelazione tra autore/lettore si tratta di porre
nella giusta attenzione sociale la problematica della
malattia. Daltra parte, il taller ha evitato
deliberatamente tutto il formalismo nelle sue procedure
abituali. In questo senso, ad esempio, non e stato
necessario un luogo specifico per le riunioni.
Allinizio la Biblioteca del Sanatorio ha
rappresentato il luogo stabile per gli incontri;
piu tardi le riunioni acquistarono maggiore
intimita nelle case dei malati. Si e
approfittato, inoltre, dellambiente favorevole che
offre la natura (giardini, merenderos e portales), dove
si sono realizzati gli incontri in un clima adatto al
lavoro creativo, in contatto con lambiente e
mantenendo comunque vicino il luogo
dellospedalizzazione.
-
-
- LA
LETTERATURA COME MEZZO DI REALIZZAZIONE E DI
RICONOSCIMENTO SOCIALE PER I SIEROPOSITIVI.
-
- Inizialmente dovemmo infrangere i
pregiudizi riguardo alla malattia.
- Fu un processo lento e portato avanti con
grande attenzione far comprendere loro che erano nella
condizione di lavorare e che dal loro interesse personale
dipendeva il risultato: la letteratura sarebbe stata allo
stesso tempo arma e motivazione al vivere. Con la
partecipazione del gruppo nelle varie attività,
ottenemmo relazioni piu strette con istituzioni e
personalità della cultura. Questo permise un
maggior avvicinamento tra gli stessi membri del taller e
il conseguente aumento del loro interesse e del grado di
comunicazione. Il lavoro professionale e
lautoriconoscimento (senza autoemarginazione)
servirono come stimolo alla piena partecipazione al
progetto e al loro graduale inserimento sociale.
- Compresero che anche loro potevano essere
creatori e che esistevano persone disposte a collaborare
con loro.
- Questo ruppe le barriere psicologiche e
autodiscriminatorie, portando ad un clima favorevole alla
creazione artistica e alla rottura di concetti
prestabiliti. Altresì , questo ha favorito la rottura di
schemi e pregiudizi da parte degli intellettuali che,
conoscendo i lavori del taller, hanno affrontato la
letteratura attraverso un universo nel quale non si
identificavano personalmente con facilita. I lavori
dei creatori del taller sono apprezzati e valorizzati. Al
riguardo il paziente Miguel Miranda ci dice: " Ci
sentiamo riconosciuti nel vedere come, con il nostro
lavoro, possiamo ricreare e rimotivare tutti quelli che
ci circondano".
- La letteratura, in questo caso, ha
permesso loro di acquisire una maggiore sicurezza in se
stessi e di ampliare le loro possibilita di
realizzazione, a prendere coscienza del loro stato e
allimpegno che si assume nel momento in cui il
demone della letteratura ti entra dentro.
- Lartista plastico e poeta Rodolfo
Leon, membro fondatore del taller, afferma:
"Larte si fa difficile per noi per la
consapevolezza del tempo limitato e per i tempi
cronometrati del vivere, pero gli strumenti per
vincere sono il cuore e limpegno".
-
-
- LA CREAZIONE COME
ARTE-TERAPIA NEI CASI DI HIV E AIDS.
-
- Man mano che il taller letterario
acquisto una coesione maggiore, divenne necessario
stabilire delle relazioni con la sfera
dellassistenza sanitaria, per ottenere informazioni
piu precisi riguardanti liter della malattia
e realizzare un lavoro nel quale, come assistenti
letterari, poter attuare un lavoro che tenesse conto dei
trattamenti clinici che la malattia stessa richiede nei
differenti stadi.
- E molto importante tener conto della
tensione costante alla quale sono sottoposti i pazienti:
la variabilita dei loro stati danimo, la
fretta di raggiungere risultati anche piccoli. La
creazione artistica diviene un "marcapasso" che
potenzia emozioni e osteggia la depressione,
langoscia, lira, e al tempo stesso offre una
via di realizzazione personale.
- La Psiconeuroimmunologia e uno dei
campi scientifici che affronta la connessione tra mente e
corpo, assunto che ci riguarda tutti., che pero,
nel caso di un paziente sieropositivo, assume una
rilevanza particolare, dato che il suo stato di salute
dipende dal livello di resistenza che lorganismo
presenta di fronte alle aggressioni esterne. La Dott.ssa
Isis Cancio, specialista del Sanatorio di Santiago, pensa
che indipendentemente dal perfezionamento intellettuale,
il lavoro che realizza il taller ha permesso la terapia
di gruppo, mantenendo i pazienti interessati in una
attivita determinata e, attraverso questa, dare a
loro la possibilita di esprimere idee che possono
rinnovarsi nelle varie circostanze. In alcuni casi si
e riusciti a controllare lira e gli stati
depressivi conseguenti in pazienti istituzionalizzati. In
questo senso il taller e un rifugio nel quale
leducatore si sdoppia contemporaneamente in una
persona che da consigli e che guida. Tutto questo
dovrebbe aiutare a modificare il punto di vista e a far
rendere consapevoli che la vita non e ancora
terminata. E molto importante il ruolo
delleducatore, perche nel momento in cui si
canalizza e si stimola il pensiero positivo nei malati,
diminuiscono lansia e la depressione, con il
conseguente aumento delle risposte immunitarie.
- In questa direzione Maria Antonia,
Psicologa del Sanatorio, ci dice che il lavoro realizzato
dal taller letterario si e dimostrato di
utilita per il suo lavoro professionale: il fatto
di entrare in contatto con il testo prodotto dai pazienti
e il successivo scambio di idee le ha facilitato il
raggiungimento di ulteriori informazioni per il quadro
clinico. Sostiene Maria Antonia: "In qualche
occasione nel leggere questi lavori ho ottenuto
informazioni di grande utilita; considero che il
taller abbia per i suoi membri valore terapeutico,
perche funziona proprio come arte-terapia, nella
quale gli stessi possono esprimere attraverso le
produzioni letterarie stati danimo e preoccupazioni
esistenziali relazionati alla loro situazione di
sieropositivi."
-
-
- LA MONTAGNA
MAGICA COME PROGETTO CULTURALE HIV-AIDS
-
- Dalla sua fondazione ad oggi, il taller
letterario ha realizzato un lavoro sistematico di
divulgazione delle opere di chi ne fa parte. Come
gia espresso in precedenza, attualmente il taller
non riguarda solo i portatori del virus, ma anche quegli
artisti sensibili al problema. Tutto questo si e
tradotto nella produzione di: pieghevoli, antologie,
libri.
- (Segue elenco delle opere prodotte e nomi
degli autori)
-
- Parallelamente al lavoro divulgativo, la
Montagna Magica ha tentato unapertura verso un
universo culturale piu ampio attraverso contatti
con scrittori, drammaturghi, musicisti, attori,
affinche sia possibile una maggiore interrelazione
con la popolazione.
- Con il tempo il taller e cresciuto
fino a diventare un progetto culturale, piu
ambizioso di quanto non si pensasse. Ora si proietta
verso la comunita con un doppio obiettivo: la
divulgazione delle opere e lintento di rompere
vecchi schemi emarginanti e pregiudizi nei riguardi di
questi malati.
- Il contatto con la popolazione ha permesso
di sensibilizzare un maggior numero di persone e di
renderli coscienti che le persone che hanno contratto il
virus non sono extra terrestri, ne adepti di una
setta esoterica, bensi che potenzialmente tutti
potremmo ammalarci.
- La Montagna Magica e un luogo di
lavoro comunitario dove una comunita molto
speciale, quella dei pazienti del sanatorio, e
riuscita con il tempo ad integrarsi non solo come
creatori attivi, ma anche come promotori culturali
scambiando le proprie esperienze al di fuori del
sanatorio.
- I pazienti che in virtu della
recente possibilita di essere seguiti a livello
ambulatoriale, e quindi reinseriti nella vita normale, si
sono incaricati di continuare il lavoro del taller per la
strada, ponendo larte e la letteratura sopra il
flagello della malattia, come risposta culturale dinanzi
alla onnipresenza del virus e alla sua costante minaccia.
In questo modo entrano a pieno titolo a far parte del
progetto, informando il resto della popolazione estranea
al Sanatorio, e pertanto "apparentemente sana",
sulle particolarita della malattia e suoi modi di
prevenirla.
- (Segue la descrizione di altre forme di
informazione presso la popolazione)
- Molti degli scritti nati allinterno
del taller sono stati utilizzati in teatro. Esiste un
gruppo rock di sieropositivi, costituito da pazienti del
sanatorio. Recentemente si e costituito un gruppo
teatrale che si chiama "Siempre viva".
- A cinque anni dalla sua fondazione,
crediamo che la Montagna Magica sia cresciuta per il
beneficio di tutti, mantenendo la sua idea originaria.
Consideriamo che questo sia solo linizio di un
cammino dove le infinite potenzialita creative
dellessere umano debbano raggiungere giorno dopo
giorno la loro massima espressione individuale e
collettiva, offrendo il loro modesto apporto alla lotta
contro questo terribile male.
-
-
- CONCLUSIONI
-
- Il lavoro del taller letterario con i
pazienti sieropositivi e in AIDS ha costituito una via di
realizzazione e di riconoscimento sociale per gli stessi.
- Sono stati provati i benefici che questo
lavoro produce dal un punto di vista terapeutico.
- La creazione letteraria e servita
per elevare il potenziale artistico di questi creatori,
che si inseriscono con le loro opere nellambito
della letteratura cubana piu recente.
- I successi artistico-letterari raggiunti e
lesistenza di un nucleo creativo, attivo ben al di
la dei suoi contorni,
- facilita la possibilita per queste
persone di trovare ancora un senso nel vivere.
- (Segue la lista di riconoscimenti ricevuti
dal taller)
-
- Con questo lavoro comunitario, sviluppato
a partire dal taller, si e inteso promuovere la
partecipazione attiva delle persone nel processo di
creazione, e si e riusciti a materializzare un
lavoro efficace ed inusuale di prevenzione presso la
popolazione. Questo progetto, partito da un taller
letterario, e riuscito a mettere insieme differenti
manifestazioni artistiche, quali il teatro, la musica, le
arti plastiche.
- Ci proponiamo di estendere quanto
piu possibile questo progetto, attingendo forza e
appoggio sia dentro, sia fuori del paese.
-
- Tutti quelli che volessero
mettersi in contatto, o fornire il loro aiuto a questo
progetto, possono scrivere a:
-
- Lourdes Zavòn Jomolca
- Calle 96 # 5517 e/n 55 y 57,
Marianao,Habana,Cuba.
- Josè Ramòn Fajardo Atanes
- Calle Patrocinio # 26 e/n Pàrraya
y Poey,Vibora,Habana,Cuba.
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