JOSÉ MARTÍ
José Martí nasce a La Habana (Cuba), il 28 gennaio 1853, figlio di genitori spagnoli di umili condizioni trasferitisi a Cuba.
Definito "voce moderna e futura" dellAmerica Latina di fine XIX secolo, fu poeta in versi e in prosa e rivoluzionario nellarte e nella politica. Comprese lo spirito della crisi sociale del suo tempo e anche quello del rinnovamento modernista con intelligenza e intuizione.
Martí si forma intellettualmente in Spagna compiendo studi universitari in lettere, filosofia e diritto a Madrid e Zaragoza.
Martí é un uomo nuovo di fronte ad un nuovo mondo, e definisce lAmerica "Terra dei Ribelli e dei Creatori".
Amó la pace ed il lavoro, portó in sé un grande sentimento di giustizia ed un profondo amore per la dignitá umana che lo spinse allazione.
Aveva indovinato nei suoi versi piú precoci che sarebbe morto a Cuba e per Cuba e, fin da sempre,sapeva che la sua isola non sarebbe potuta nascere senza la rivoluzione.
"Il paesano vanitoso crede che il mondo intero sia il suo paese, e fa di tutto per diventarne il sindaco, o per aumentare i suoi risparmi nel salvadanaio, dá per scontato lordine universale, senza sapere dei giganti che hanno camminato per mari e per monti e possono mettergli i piedi in testa....quello che resta dellAmerica deve risvegliarsi" (Partido Liberal, Mexico, 30.01.1891).
Nei suoi articoli denuncia le ambizioni imperialiste, lelevazione della cupidigia a categoria di diritto divino, latroce razzismo che stermina indios, umilia negri e disprezza i latini.
A Sud del Rio Bravo, dice Martí, "cé unaltra America, la nostra America, terra che balbetta", che non riconosce pienamente il proprio volto né nello specchio europeo né in quello nordamericano. E la patria ispano-americana che reclama Cuba per completarsi con essa, mentre nel Nord la reclamano per divorarla. Gli interessi delluna e dellaltra America non coincidono. "Conviene allAmerica Latina lunione politica ed economica con gli Stati Uniti? Due avvoltoi, o due agnelli, si uniscono con meno pericolo di un avvoltoio e un agnello?".
La voce critica e armonica di Martí occupa un posto unico allinterno del modernismo, inteso come modalitá "preciosista", sfuggevole, esotica, francesizzante e frivola: "La letteratura dei nostri tempi é inefficace perché non é lespressione dei nostri tempi.....Occorre portare spiriti nuovi nella letteratura, non in termini di combattimento, ma a partire dalla prospettiva di autenticitá individuale e sociale.....Dalla nostra epoca e da noi stessi dobbiamo ricavare impressioni, argomenti, lezioni, ispirazioni e consigli".
Martí espone la sua idea di legame dellarte con la vita, della poesia con la realtá socio-politica: "....in America é giá fiorita la nuova generazione che chiede peso alla prosa e condizione al verso e vuole lavoro e realtá nella politica e nella letteratura....Il verso per questi lavoratori deve essere musicale e leggero,....figlio dellemozione, sottile e penetrante, come la nota di unarpa".
Lo stile modernista dissacra larte, é ideologico, emozionale ed artistico ed il suo concetto di arte non fu mai puramente estetico.
"Siamo gli artefici del nostro bene o male ed ognuno é artefice di se stesso".
E lautore di "Ismaelillo" (ispirato allamore per i suoi figli), "Versos libres" (visione piú personale e pessimista del suo tempo), "Versos sencillos" (poesia matura che nasce dallamore per la semplicitá e la sinceritá). Si tratta di tre opere chiave del periodo della modernitá latino-americana : "Per fare della bella poesia, non cé che da rivolgersi fuori di noi: la natura; e dentro di noi: lanima".
L Io é lanima ed il mondo fusi in un castello interiore e in Martí questa non é una concezione impersonale, ma é un sentire che "cresce il mondo dentro il mio corpo".
GUANTANAMERA