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"Se una cosa si capisce
subito, allora i casi sono tre:
o c'era poco da capire o si è capito male."
A f r i c a n B o n g o
Un esperto in time management, tenendo un seminario ad un gruppo di studenti, usò una concreta esemplificazione che rimase per sempre impressa nelle loro menti.
Poggiò sulla cattedra un barattolo di vetro, di quelli
che si usano per la conserva di pomodoro.
Chinatosi sotto la cattedra, tirò fuori una decina di pietre,
di forma irregolare, grandi circa come un pugno, e con
attenzione, una alla volta le infilò nel barattolo.
Quando nessun'altra pietra poteva entrare nel barattolo,
chiese alla classe:
"Il barattolo è pieno?"
Tutti risposero di sì.
"Davvero?"
Si chinò di nuovo sotto la cattedra e tirò fuori un
secchiello di ghiaia. Versò la ghiaia
agitando il barattolo di vetro in modo che i sassolini
scivolassero negli spazi fra le pietre.
Chiese di nuovo: "Adesso il barattolo è pieno?"
A questo punto la classe aveva capito.
"Probabilmente no." rispose uno.
"Bene." replicò l'insegnante.
Si chinò sotto il tavolo e prese un secchiello di sabbia,
la verso nel barattolo, riempiendo tutto lo spazio rimasto
libero.
Chiese: "Il barattolo è pieno?"
"No!" rispose in coro la classe.
"Bene!" riprese l'insegnante.
Tirata fuori una brocca d'acqua, la versò
nel barattolo riempiendolo fino all'orlo.
"Qual è la morale della storia?", chiese a questo punto.
Una mano si levò all'istante.
"La morale è: non importa quanto fitta di impegni sia
la tua agenda, se lavori sodo ci sarà sempre un buco per
aggiungervi qualcos'altro."
"No, il punto non è questo.", disse
l'insegnante, "La verità che questa illustrazione ci
insegna è che se non metti dentro prima le
pietre, non ce le metterai mai.
Quali sono le pietre della tua vita? I tuoi figli, i tuoi
cari, il tuo grado di istruzione, i tuoi sogni, una giusta
causa. Insegnare o investire nelle vite di altri, fare altre
cose che ami, avere tempo per te stesso, la tua salute, la
persona della tua vita...
Ricorda di mettere queste pietre prima, altrimenti non
entreranno mai. Se ti esaurisci per le piccole cose (la
ghiaia e la sabbia), allora riempirai la tua vita con cose
minori di cui ti preoccuperai non dando mai veramente "quality
time" alle cose grandi e importanti."
Quando il professore ebbe terminato la sua illuminante
spiegazione, uno studente, che aveva preso qualche lezione da
Nan-in, alzò la mano e chiese la parola.
"Prego." disse il professore.
Lo studente si avvicinò alla cattedra e...
Che cosa fece lo studente?
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Lo studente prese il barattolo e lo capovolse tentando di
vuotarlo. Lo agitò ben bene ma non uscì altro che qualche
goccia d'acqua e un po' di sabbia.
Quindi disse:
"Come questo barattolo, professore, lei è ricolmo delle
sue opinioni e congetture.
Il punto non sta nel mettere ma nel togliere.
Se metto le pietre per prime, poi non
riuscirò più a toglierne neanche una!
Anzi, se riempo il barattolo come ci ha spiegato lei, non
riuscirò a togliere più nulla. La mia mente diventerà come
un blocco di cemento, sarò incapace di liberarmi delle
vecchie idee, di sostituirle con nuove idee, non mi rinnoverò
mai più.
E' molto meglio un barattolo vuoto."
O per lo meno, se si mette qualcosa in un barattolo è
opportuno farlo in modo tale da poterla poi togliere e
sostituire con qualcos'altro."
Un'altra versione che ho ricevuto il 23 aprile 2003 Un professore di filosofia, in piedi
davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di
marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi,
di circa 3 cm. di diametro. Una volta fatto chiese agli
studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero
di sì. |
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