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Ricreazioni di Marzo 2002
213. Il problema delle cinque pedine:
impossibile?
di Riccardo
(Riccardo
ripropone un problema presente su Base Cinque e non ancora
risolto)
Abbiamo 5 pedine, 3 nere (N) e 2 bianche (B) disposte nel seguente ordine.
NBNBN
Spostando le pedine si deve ottenere la seguente disposizione:
NNNBB
Esiste una unica regola per muovere le pedine:
è possibile muovere 2 pedine di colore diverso alla
volta estraendole da un qualunque punto della sequenza e
"attaccandole" a uno degli estremi liberi.
Le due pedine sono una coppia ordinata, non è permesso
scambiare l'ordine.
Durante il gioco la sequenza può risultare divisa in più
sottosequenze separate.
Nota storica (David
Singmaster)
Wayne A. Wickelgren. How to Solve Problems. Freeman, 1974.
Checker-rearrangement problem, pp. 144-146. BWBWB to BBBWW by
moving two adjacent checkers, of different colours, at a time.
Solves in four moves, but the pattern moves six places to the
left.
Mi sono soffermato sul quesito "Il problema delle 5 pedine" nella pagina "Bianco e Nero" di "Fondamentali". La regola dispone che bisogna spostare due pedine di colore diverso e attacarle ad uno degli estremi liberi; quindi, secondo me, avremo sempre due pedine di colore diverso agli estremi. A questo punto mi chiedo: "Come è possibile ottenere la sequenza finale: NNNBB se come ultima mossa vengono attaccate all'estremità due pedine di colore diverso?
>>> Risposte & riflessioni
Gianfranco Bo
Una soluzione parziale è la seguente.
La soluzione rispecchia quanto dichiarato da Singmaster (4 mosse e slittamento di 4 posti), ma al passaggio 1, le due pedine vengono spostate nel "vuoto", senza accodarle a nessuna parte di sequenza.
Gonario Nieddu
Invia una
ottima soluzione in 5 mosse.
Panet
WOW! Invia la
soluzione in 4 mosse!
Ehm, c'è un piccolo errore: nell'ultima mossa si muovono due pedine nere.
212. Problemi logici.
di Peppe
Vi sono alcuni giochi basati sul ragionamento induttivo e
deduttivo .Per risolvere un "problema logico"
occorrono dosi di riflessione, buon senso ed intuito. Anche
se all'inizio questo genere di passatempo potrà
sembrare un po' difficile, una volta entrati in possesso
dei meccanismi elementari del processo logico, il
conseguimento della soluzione si tramuterà in un'avvincente
sfida con se stessi, sempre nuova e gratificante.
I "problemi logici" infatti possiedono l'innegabile
vantaggio di presentarsi in mille modi differenti, mai
ripetitivi, stuzzicando l'amor proprio del solutore.
Chi si avvicina per la prima volta a questo genere di
passatempo, necessita di alcuni suggerimenti utili, per una
corretta impostazione del quesito, in modo che possa rendersi
conto del tipo di ragionamento che occorre fare per giungere
alla soluzione.
Per chi è interessato all'argomento suggerisco la
lettura, di alcuni di questi problemi, che può trovare da
pag. 44 a pag.58 del periodico "Enigmistica Diversa",
Anno II n°3. Sono riportati alcuni suggerimenti utili, gli
schemi da utilizzare, nonché le soluzioni.
Ecco un esempio.Frutta di stagione
Tre amici acquistano della frutta nel medesimo
negozio. Ognuno di loro sceglie un diverso tipo di frutta e
spende una cifra differente. Attribuire a ciascuno dei tre
amici la frutta prescelta e la somma pagata, in base alle
seguenti indicazioni.
1) GINO preferisce l'UVA. Non è lui che spende più di
tutti.
2) LUIGI non ha acquistato MELE e non ha speso 3000 lire.
3) Le MELE non costano 4000 lire e GINO non ha speso una
simile cifra.
>>> Risposte & riflessioni
Suggerimenti: costruire lo schema seguente.
Leggete attentamente l'enunciato: in
esso viene esposto il problema a grandi linee.Analizzate poi
le indicazioni, una per una: vi forniranno le informazioni da
trascrivere sullo schema.Dall'indicazione n°1 possiamo
dedurre che:
a) GINO ha acquistato dell'UVA. Esaminando sulla grata
la linea di Gino, incontriamo i tre tipi di frutta. Poichè
Gino ha scelto l'uva, metteremo un SI(0), nella casella
corrispondente al punto di incrocio"GINO-UVA", e
cioè la casella C1. Poichè nell'enunciato viene
precisato che ognuno dei tre amici ha scelto un tipo diverso
di frutta, spendendo una cifra diversa, ne deriva che Gino
non può avere acquistato né PERE né MELE: mettiamo perciò
un NO(X) in A1 e in B1. L'uva infine, essendo la frutta
prescelta da Gino, non può al tempo stesso essere stata
acquistata né da Luigi, né da Mario (X) in C2 e in C3 (abbreviando:
C/2,3).
b) L'UVA non costa 5000 lire. Si può quindi segnare un
NO (X) all'incrocio "UVA-5000", vale a dire in
C6. Inoltre, poiché Gino ha acquistato l'uva, che non
costa 5000 lire, ne deriva che Gino non ha pagato tale cifra(X)
in F1.L'indicazione n°2 precisa che:
a) Luigi non ha acquistato mele. Mettiamo perciò NO (X) all'incrocio
"LUIGI-ELE", cioè in B2. Poichè Luigi non ha
acquistato né mele né uva (vedi indicazione 1), ha senz'altro
preferito le PERE: SI (0) in A2 e corrispondente NO (X) in A3.
b) Le mele non sono state acquistate né da Gino né da Luigi
e perciò le ha acquistate Mario (0) in B3.
c) Luigi non ha speso 3000 lire: bisognerà apporre un NO (X)
in D2. Noi sappiamo però che Luigi ha comperate delle pere,
perciò il costo delle pere non può ammontare a 3000 lire (X)
in A4.Dall'indicazione N°3 infine deduciamo che:
a) Le mele non costano 4000 lire (X) in B5. Poichè le mele
le ha acquistate Mario, Mario non può avere speso 4000 lire
(X) in E3.
b) Gino non ha speso 4000 lire (X) in E1. Ne deriva che Gino
deve aver speso 3000 lire (0) in D1 e (X) in D3. Le 4000 lire
cosi le ha spese Luigi (0) in E2 e (X) in F2. Le 5000 lire
non può averle spese che Mario (0) in F3.
c) L'indicazione 1 ci avverte che Gino ha acquistato UVA:
è questo tipo di frutta dunque che costa 3000 lire (0) in C4
e (X) in B4 e in C5. Facile a questo punto ricavare che le
PERE costano 4000 lire (0) in A5 e che le MELE costano 5000
lire (0) in B6.RIASSUMENDO:
GINO acquista UVA e spende 3000£
LUIGI acquista delle PERE e spende 4000£
MARIO acquista delle MELE e spende 5000£.
211. I regoli di Nepero.
di Peppe
Giovanni Nepero rivoluzionò il calcolo con l'uso
dei LOGARITMI.
Ma inventò anche un metodo pratico per agevolare i calcoli
dei mercanti.
Questi portavano con sè un gruppo di asticciole fatte di
avorio o di legno, con le quali eseguire moltiplicazioni
velocemente. Ciascuna asticciola era una tavola di
moltiplicazione per la cifra indicata in cima.
Come si costruiscono: su delle liste di
carta o di legno si scrivono le colonne della tavola di
moltiplicazione. Le nove caselle quadrate sono divise con una
diagonale.Nella parte sup. si scrive il numero relativo alle
DECINE, in quella inf.il numero relativo alle UNITA'.
Come si usava: per moltiplicare ad es. 298
per 7, si allineavano le tre asticciole che portano in cima
le cifre 2, 9 e 8 e poi si sommavano i numeri riportati nella
settima riga.
Poichè (2x7=14),(9x7=63) e (8x7=56),otteniamo: 1/4 6/3 5/6
Basta sommare 1650+436=2086=(298x7)
Nella figura qui sotto, nella colonna del 6 si leggono i
multipli,12,18, 24.Poste vicine alcune di queste colonne, per
esempio quelle intestate 6,3,7,si leggono i prodotti del
numero (637) per il numero 2, in questo modo: partendo da
destra a sinistra: 4 unità, (1+6)=7 decine, (0+2)=2
centinaia,1 migliaio.
Ossia 1274 che equivale a (637x2).Ovvero (1010 +264)=1274.
Divertitevi a calcolare 637 per i restanti numeri 3,4,5,ecc.
210. Le 9 palline e la bilancia romana: un problema
impossibile?
di Alessandro Venturi
Questo problema,
preso dalla mailing list di Snark, non è stato ancora
risolto da nessuno e Alessandro Venturi congettura che esso
sia insolubile.
Ecco il problema.
Abbiamo 9 palline che sembrano identiche.
Però non lo sono: una di esse ha un peso diverso dalle altre.
Non sappiamo qual è e neppure se è più pesante o più
leggera.
Abbiamo, inoltre, una bilancia romana, che
ha un solo piatto e indica in grammi i pesi degli oggetti.
La domanda è: come facciamo per scoprire la pallina diversa
con 3 pesate?
Questo problema è impossibile?
Quali potrebbero essere le informazioni minime
necessarie per poterlo risolvere?
Ad esempio:
- le palline buone pesano un numero intero
di grammi;
- la differenza di peso tra una pallina buona e quella
diversa è un numero intero di grammi;
- si conosce il valore assoluto di tale differenza (es. 1 g,
2 g, ...);
- eccetera.
>>> Risposte & riflessioni
209. Quanti quadrati?
di Fabrizio Lanza
Si desidera costruire un reticolo di quadrati utilizzando
degli stecchini uguali.
Quanti stecchini servono per costruire 100 quadrati?
>>> Risposte & riflessioni
Un quadrato fatto di quadrati
presenta al suo interno un numero complessivo di quadrati che
è dato dalla somma dei quadrati dei numeri interi
decrescenti a partire da quello che è il numero dei quadrati
più piccoli che compongono il lato di
quello grande...
Ad esempio, nel reticolo della figura di 4x4 = 16 quadratini,
in realtà si possono contare ben:
4x4 + 3x3 + 2x2 + 1x1 = 16 + 9 + 4 + 1 = 30 quadrati,
ovviamente di dimensioni diverse.
Allora : nel caso che ho
proposto, c'è un quadrato fatto da 6 x 6 quadratini
elementari. I quadrati fatti da 2x2 , 3x3 etc. quadratini
elementari, sono complessivamente : 6*6 + 5*5 + 4*4 + 3*3 + 2*2
+ 1*1 = 36 + 25 + 16 + 9 + 4 +1 = 91.
Se si aggiungono le file incomplete che si vedono nella
figura qui sotto, si ottengono altri 9 quadrati, quindi 100
in totale, e i bastoncini ammontano a : 6x7 + 6x7 = 84 che
compongono il quadratone, ai quali si aggiungono i 10 che
fanno i quadrati delle file incomplete. Quindi in totale 84 +
12 = 96 bastoncini per 100 quadrati.
Roberto Doniez (dal Cile)
El número de palitos (stecchini) necesarios para
construir 100 cuadrados puede disminuirse de 96 a 93.Para
esto basta considerar:
i) un tablero de 6x6,
ii) agregar a la derecha una nueva columna con 5 casilleros,
de arriba hacia abajo,
iii) y eliminar el casillero izquierda-abajo del tablero
inicial.
208. Una pesa che parla alla fine!
di Cesare Saleri
Siano date 16 palline (di egual diametro) di cui 15
hanno lo stesso peso e una ha peso minore.
Avendo a disposizione una pesa (fornisce il peso in grammi),
scovare la pallina più leggera con 4 pesate
Si consideri che per sapere il valore di una pesata
bisogna andare alla cassa e pagare; attenzione si ha la
possibilità di pagare una sola volta, e cioè alla fine
delle 4 pesate (in cui verranno rilasciati in ordine di
corrispondenza i 4 valori delle 4 pesate effettuate).
>>> Risposte &
riflessioni
Enrico Delfini
Disponiamo le palline in un reticolo 4x4 e
numeriamole in ordine (1-2-3-4 nella prima riga da sinistra a
destra; 5-6-7-8 nella seconda riga sempre da sinistra a
destra e così via).
A | B | C | D | |
r1 | 1 |
2 |
3 |
4 |
r2 | 5 |
6 |
7 |
8 |
r3 | 9 |
10 |
11 |
12 |
r4 | 13 |
14 |
15 |
16 |
Le palline risultano così ordinate in 4 righe (r1, r2, r3, r4) e 4 colonne (A, B, C, D)
I PESATA: mettiamo sulla bilancia le otto
palline delle righe r1 e r2 (1-2-3-4-5-6-7-8):
saremo con ciò in grado (quando avremo il risultato) di
sapere se la biglia X è nelle due righe di sopra o in quelle
di sotto. Per ora però non lo sappiamo e passiamo alla
II PESATA: mettiamo sulla bilancia le 8
biglie delle colonne A e B (1-2-5-6-9-10-13-14);
incrociando i due risultati saremo in grado di individuare la
quartina cui appartiene la biglia X.
III PESATA: mettiamo sulla bilancia le 8
biglie delle righe r2 e r3 (5-6-7-8-9-10-11-12),
saremo con ciò ingrado di restringere il campo a una coppia
di palline.
IV PESATA: pesando le 8 biglie delle due colonne
B e C (2-3-6-7-10-11-14-15) potremo identificare la
biglia X anomala.
Le 4 pesate potranno assumere solo 2 valori a
seconda che contengano o no la pallina più leggera.
Chiamati i due valori P (pesante) e L (leggero), si
hanno 16 combinazioni che permettono di individuare la
pallina più leggera.
Pesata | Risultati | |||||||||||||||
r1+r2 | L | L | L | L | L | L | L | L | P | P | P | P | P | P | P | P |
A+B | L | L | L | L | P | P | P | P | L | L | L | L | P | P | P | P |
r2+r3 | L | L | P | P | L | L | P | P | L | L | P | P | L | L | P | P |
B+C | L | P | L | P | L | P | L | P | L | P | L | P | L | P | L | P |
pall. legg. n° | 6 | 5 | 2 | 1 | 7 | 8 | 3 | 4 | 10 | 9 | 14 | 13 | 11 | 12 | 15 | 16 |
Ivan D'Avanzo
N.d.R. La
soluzione di Ivan D'Avanzo è sostanzialmente simile a quella
di Enrico Delfini ma la procedura per formare i gruppi di
palline è diversa.
Illustrerò la soluzione prima in via concettuale e poi nello
specifico.
Abbiamo una sola pallina "anomala", e quattro
pesate. Il risultato di ogni pesata, indipendentemente dal
numero di palline può essere corretto o "sbagliato",
nel senso che se ogni pallina buona pesa 1 g e faccio una
pesata di 8 palline, se il risultato di misura è 8 g la
pallina anomala non è tra quelle 8.
In linea di principio potremmo rappresentare una pesata
corretta con uno 0 e quella sbagliata con un 1. L'insieme
di quattro pesate mi da un pacchetto di quattro bit (tipo
1101,0001, 1010,ecc....). Le combinazioni di n bit sono 2^n,
nel nostro caso 16.
Bene, ci siamo quasi: concettualmente potrei rappresentare
ogni pallina con una di queste combinazioni. Ma ora vi mostro
praticamente come fare, senza dover necessariamente ricorrere
all'uso dei bit.
Per comodità chiamiamo le palline con dei numeri da 1 a 16.
Indichiamo le pesate con A,B,C,D. Dobbiamo fare in modo che
ogni pallina compaia in una ed una sola fissata combinazione
di pesate.
Ad esempio, assegniamo alle 16 palline le seguenti pesate:
1 - A
2 - B
3 - C
4 - D
5 - A,B
6 - A,C
7 - A,D
8 - B,C
9 - B,D
10 - C,D
11 - A,B,C
12 - A,C,D
13 - B,C,D
14 - B,A,D
15 - A,B,C,D
16 ---------
Equivalentemente, questo vorrebbe dire mettere sulla bilancia
le palline in questo modo:
Pesata A (1,5,6,7,11,12,14,15)
Pesata B (2,5,8,9,11,13,14,15)
Pesata C (3,6,8,10,11,12,13,15)
Pesata D (4,7,9,10,12,13,14,15)
Il gioco è fatto, andiamo alla cassa e vediamo il risultato
delle pesate. In base a quali saranno corrette e quali
sbagliate, è univocamente determinata la pallina.
Ad esempio, supponiamo che le pesate sbagliate sono A,C e D.
Andiamo a vedere nella tabella A,C,D a cosa corrispondono e
sicuramente la pallina corrispondente sarà la 12, perché
essa è l'unica che compare in quelle tre pesate.
Se per caso nessuna pesata è sbagliata, ovviamente la
pallina sarà la 16, cioè l'unica che non compare in
nessuna pesata.
Se tutte le pesate sono sbagliate, la pallina sarà la 15 (A,B,C,D)
e così via....
207. Quesito impossibile
di Ivan D'Avanzo
Vorrei porre ai visitatori di BASE
Cinque un quesito.
Sono sicurissimo (e detto da un matematico poi....) che
nessuno (me compreso) sia in grado di risolverlo e che quindi
rimarrà senza soluzione per tutta la storia del tuo sito.
Sì,
lancio il guanto di sfida.
Spero che lo pubblicherai al più presto e che vi divertirete
a tentare di risolverlo!!!
Sappiamo che se abbiamo un quadrato fatto da n quadratini, possono esistere due quadrati più piccoli la cui somma dia il quadrato in questione. Ad esempio se ho un quadrato 5x5, posso scomporlo in due quadrati 4x4 e 3x3.
Se invece ho un cubo, è possibile scomporlo in due cubi più piccoli?
N.B. Si suppone che le misure dei lati dei
tre cubi siano esprimibili con tre numeri interi.
Si esponga una dimostrazione.
>>>
Risposte & riflessioni
Gianfranco Bo
Il problema può essere risolto trovando le
soluzioni intere della seguente equazione:
x3 + y3 = z3
Dopo il duro lavoro di Wiles, basta dire che
il problema non può essere risolto, per l'UTF, ultimo
teorema di Fermat.
Però così è troppo semplice! In effetti questo teorema era
stato già dimostrato con metodi "semplici" forse
da Fermat stesso e senz'altro da Eulero.
Una dimostrazione si trova anche nell'Introduzione alla
teoria dei numeri di Hardy.
Se nessuno risponde, l'onere della dimostrazione ce
l'abbiamo sul groppone noi!
E va bé, ripasseremo un po' di number theory.
206. Il cilindro
di Antonio Bertoletti
Si disponga di un cilindro trasparente (con la
base a "tappo a vite"), avente la capacità di un
litro, e di un elastico che, in tensione, calzi
perfettamente la superficie cilindrica (laterale).
Si chiede di riempire il cilindro con mezzo litro di acqua,
avendone a disposizione una quantità illimitata in una vasca.
(è possibile appoggiare il cilindro su di un piano e calzare
l'elastico sulla superficie (laterale) cilindrica, in modo
che l'elastico appartenga ad un piano parallelo alle basi del
cilindro stesso)
Esporre un metodo (algoritmo pratico), che permetta di
raggiungere l'obbiettivo con un'approssimazione
trascurabile per l'occhio umano.
(GRADO di DIFFICOLTA': da 1 a 100 = "10")
N.d.R. Il testo è leggermente cambiato, solo nella forma, rispetto alla prima versione.
>>> Risposte & riflessioni
Enrico Delfini
Ammettendo che il cilindro sia trasparente e che non vi siano
importanti fenomeni ottici che impediscano la visione di
quanto liquido sia contenuto; e ammettendo che il cilindro (ma
in realtà qualsiasi solido cavo va bene) sia capovolgibile,
occorre posizionare l'elastico, parallelamente al piano di
appoggio in una posizione che corrisponda al pelo del liquido
interno sia con il cilindro ritto, che col cilindro
rovesciato.
La quantità di liquido e la posizione dell'elastico si
determinano per tentativi.
205. Un 10 e due 1
di Bruno Visca
Ho da proporre un altro quesito simile a quello dei tre 8 del
test di Marcolfa
Usando una volta il 10 e due volte l'1 ottenere 3
>>>
Risposte & riflessioni
radq(10*1-1)
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