[BASE Cinque - Appunti di Matematica ricreativa]
Se fate una ricerca in Internet con le chiavi “decalogo buon insegnante educatore“, otterrete qualcosa come 200.000 risultati. Usando le chiavi in inglese, i risultati salgono a 5.000.000. La Rete è piena di siti che danno buoni consigli ai professori su come svolgere il loro lavoro. Seriamente ma non senza un pizzico di umorismo, vi propongo alcuni di questi decaloghi.
Ho rielaborato, sintetizzato e in alcuni casi tradotto i testi adattandoli
allo spirito di questo articolo. La responsabilità di eventuali errori od
omissioni è totalmente mia.
Chi desidera approfondire l’argomento troverà dettagliati riferimenti alle
fonti originali.
Persegui standard elevati per tutti i tuoi allievi e comunicali loro.
Sfida i tuoi allievi, ispirali e aspettati il massimo da loro.
Predisponi obiettivi chiari per ciascuna lezione, nel contesto di una
programmazione di più lungo termine.
Ogni tua lezione cominci con il riepilogo di ciò che è stato fatto in quelle
precedenti e con una veloce panoramica dei nuovi obiettivi.
Ogni tua lezione si concluda con la revisione di quanto è stato appreso.
Usa varie strategie di insegnamento in modo da tenere gli allievi sempre
impegnati: lezione frontale, lavoro individuale e attività di piccolo
gruppo.
Quando gli allievi lavorano, muoviti continuamente fra di loro e interagisci
per monitorare la loro concentrazione e la loro comprensione.
Nella tua classe prevalga l’ordine e gli allievi percepiscano sicurezza e
stabilità.
Stabilisci confini precisi per il comportamento degli allievi ed esercita la
tua autorità in modo trasparente e leale fin dall’inizio.
Sii come un faro nella notte: mantieni sempre una visione a 360 gradi di quello
che avviene in classe.
Comincia la lezione in orario e non terminarla mai prima della fine.
Gestisci il tempo e le risorse in modo intelligente e accurato.
Governa la classe strutturando in modo chiaro le lezioni, pianificano il tempo,
accelerando o rallentando a seconda delle esigenze.
Usa diverse tecniche di verifica e valutazione: test, competizioni, interrogazioni, compiti scritti.
Assegna regolarmente compiti a casa e correggili in classe.
Mantieni la concentrazione di oltre il 90% degli allievi per tutta la durata della lezione.
Fonte:
Sintesi delle parti più significative del rapporto finale della ricerca
sulle caratteristiche dell’insegnamento efficace, svolto da Hay McBer per
conto del Ministero dell’Istruzione e del Lavoro inglese, giugno
2000.
Per maggiori informazioni: http://ospitiweb.indire.it/adi/ProfDoc/McBer.htm
Riduzione e adattamento di GfBo.
Persegui standard elevati.
Credit: Emmanuel Chaunu. (Chaunu su Wikipedia, il blog di Chaunu)
Fonte:
Paulo Santiago, Teacher Demand and Supply: Improving Teaching Quality and
Addressing Teacher
Shortages, OECD Education Working Papers, No. 1, OECD Publishing.
http://dx.doi.org/10.1787/232506301033
Traduzione libera di GfBo.
Ripeti le lezioni in caso di difficoltà.
Fonte:
George Polya, Mathematical discovery, 1962.
Traduzione libera di GfBo.
Suggerisci le idee, non farle ingoiare a forza.
Fonti:
Pedro Puig Adam, Decalogo de la didactica matematica media, in Gaceta
matematica, 1a serie, To. VII, Nums. 5 y 6.
Pedro Puig Adam, Decalogo per l’insegnante di matematica, in Matematica
di Luigi Campedelli, Brescia, La Scuola, 1967, pag. 88-89.
Il testo originale si trova anche nel blog: http://aprender-ensenyar-matematicas.blogspot.it/2010/10/decalogo-de-la-didactica-de-la.html
Traduzione libera di GfBo.
Fai in modo che ogni allievo abbia qualche successo, affinché non si scoraggi.
(Ho usato e modificato alcune vignette di Randy Glasbergen - http://www.glasbergen.com/)
L’insegnamento delle scienze dovrebbe riflettere la reale ricerca scientifica.
Una sana dottrina di solito inizia con domande ed esperimenti interessanti e familiari agli allievi, non con astrazioni o fenomeni al di fuori del loro campo di percezione, comprensione e conoscenza.
Gli allievi devono avere molte opportunità di fare scienza concretamente e personalmente: raccogliere, ordinare, catalogare, osservare, misurare, prendere appunti, fare schizzi, intervistare, usare strumenti, fare esperimenti, dare un senso ai risultati.
Gli allievi dovrebbero affrontare problemi adeguati al loro livello di maturità che gli permettano di decidere quali evidenze sperimentali sono rilevanti e di formulare le proprie interpretazioni di ciò che hanno osservato.
Gli allievi possono capire meglio come si fa scienza imparando qualcosa sullo sviluppo storico delle idee scientifiche, sui colpi di scena nella comprensione dei concetti-chiave, sui ruoli svolti dai diversi ricercatori, sui contributi portati dalle donne, dalle minoranze e dalle varie civiltà.
Fornisci prospettive storiche.
In campo scientifico, il ruolo degli esperimenti e la loro ripetibilità richiedono un po’ di lotta per descrivere con chiarezza le proprie procedure, i risultati e le conclusioni.
Gli scienziati e gli ingegneri lavorano di solito in gruppo e raramente come investigatori isolati. Allo stesso modo, gli allievi dovrebbero imparare a condividere le idee e a collaborare nella realizzazione degli esperimenti.
L’insegnamento della scienza che tenta unicamente di impartire agli allievi la conoscenza accumulata comporta pochissima comprensione e certamente non contribuisce allo sviluppo dell’indipendenza intellettuale. Gli insegnanti di scienze dovrebbero aiutare gli allievi ad acquisire sia la conoscenza sia la mentalità scientifica.
Alcuni termini tecnici sono utili per tutti, ma il numero di quelli essenziali è relativamente piccolo. Gli insegnanti dovrebbero introdurre soltanto i termini tecnici necessari per chiarire il pensiero e promuovere la comunicazione efficace.
L’insegnamento delle scienze dovrebbe trasmettere valori scientifici: curiosità, inventiva, spirito critico, apertura mentale, senso del bello.
Porre domande pertinenti, anche se insolite, deve essere apprezzato quanto il conoscere.
La creatività e l’inventiva devono essere riconosciute e incoraggiate come qualità di eccellenza del ricercatore scientifico.
La scienza, la matematica e l’ingegneria prosperano grazie allo
scetticismo dei loro praticanti.
Ponete domande quali: Come facciamo a saperlo? Come si spiega? Che cosa
dimostrano le evidenze sperimentali? Ci sono spiegazioni alternative o modi
migliori di risolvere il problema?
Gli insegnanti non devono dare l’impressione che essi stessi o libri di testo siano autorità assolute le cui conclusioni siano sempre corrette.
Gli insegnanti di scienze, matematica e tecnologia dovrebbero creare un ambiente di apprendimento in cui gli allievi siano in grado apprezzare la bellezza delle idee, dei metodi, dei concetti, delle formule, degli oggetti e degli organismi viventi.
L’insegnamento delle scienze dovrebbe contrastare l’ansia legata all’apprendimento
Gli insegnanti dovrebbero fare in modo che gli allievi abbiano un certo senso di successo nell’apprendimento delle scienze.
Tutti gli allievi dovrebbero gradualmente acquisire familiarità con il corretto utilizzo di strumenti e utensili comuni legati a misure di ogni tipo, disegno, meccanica, termologia, ottica, acustica, elettricità, elettronica, calcolo, etc.
Scegliete materiali didattici che illustrino i contributi delle donne e delle minoranze al progresso della scienza.
Il lavoro di gruppo aiuta i giovani a capire che ciascuno può contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni e che il progresso non richiede che tutti abbiano le stesse abilità, anzi… è proprio il contrario!
I bambini imparano dai loro genitori, fratelli, altri parenti, amici, adulti, così come dagli insegnanti. Essi imparano da film, televisione, radio, dischi, libri e riviste specializzate, internet, musei e giardini zoologici, feste, concerti rock ed eventi sportivi, nonché da libri di scuola e dall’ambiente scolastico in generale. Gli insegnanti di scienze devono sfruttare tutte queste risorse e coinvolgere i genitori e gli altri adulti interessati in modi utili e opportuni.
Nell’apprendimento delle scienze, gli allievi hanno bisogno di tempo per esplorare, per fare osservazioni, per imboccare strade sbagliate, per sperimentare idee, per fare e rifare le cose da capo; tempo per costruire oggetti, collezionare, costruire modelli fisici e matematici; tempo per chiedere in giro, leggere e discutere; tempo per lottare con le idee poco familiari e contro-intuitive, convincersi del vantaggio di pensare in modo diverso.
Fonte:
American Association for the Advancement of Science, Science for All
Americans, 1990, libro online.
http://www.project2061.org/publications/sfaa/online/chap13.htm
Traduzione libera e riduzione di GfBo.
Contrasta l'ansia legata all'apprendimento della Matematica.
Credit Roberto Mangosi, http://enteroclisma.blogspot.it/
Gli animali della foresta si svegliano ogni mattina e sanno bene che dovranno correre. Il leone per non morire di fame, la gazzella per non farsi mangiare dal leone e il gatto per non essere fotografato e finire in un social network a far sorridere il villaggio globale.
L’insegnante si sveglia ogni mattina ed è colto dal dubbio:
Per le prime questioni non ho la risposta, ma per l’ultima vi lascio questa citazione di Fabrizio de André:
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel Tempio,
si sa che la gente da’ buoni consigli
se non può più dare il cattivo esempio.
(Fabrizio de André, Bocca di Rosa)
L'insegnante perfetto in sintesi.
Credit Annstar, su Edublogs.org, (http://annstar.edublogs.org/2012/11/10/perfect-foreign-language-teachers-who-are-they/)
Pace e bene a tutti.
Data creazione: 28 aprile 2014
Ultimo aggiornamento: 28 aprile 2014
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