[BASE Cinque - Appunti di Matematica ricreativa]
credit: Bill Watterson
Cari colleghi, nel glorioso libro di Aritmetica che usavo alle medie nel 1963, e in alcuni libri di scuola che si usano ancora oggi, si trova una regola di calcolo chiamata "Proprietà diss*ciat*va dell'addizione", enunciata più o meno così:
Se in una addizione si sostituisce un addendo con due addendi la cui somma è uguale all'addendo sostituito, il risultato non cambia.
Seguono esempi del tipo:
7+8 = 7+(3+5) = 7+3+5 = (7+3)+5 = 10+5 = 15
O anche:
45+23 = 40+5+20+3 = 40+20+5+3 = 60+8 = 68
Attenzione: questa possibilità di sostituire gli addendi non è una proprietà dell'addizione ma soltanto una strategia utile per eseguire calcoli mentali e per applicare il classico algoritmo dell'addizione.
La proprietà di*s*ciat*va dell'addizione non esiste! Tranquilli, si vive benissimo anche senza.
Due classiche proprietà dell'addizione sono la p. commutativa e la p. associativa.
Vi chiederete: perché c'è un'invasione di asterischi nella parola "di*s*c*at*va?
Primo per non farla trovare dai motori di ricerca, secondo per invitare tutti a far sparire completamente questa evanescente proprietà d*s*o*i*t*v*. O no?
Data creazione: ottobre 2012
Ultimo aggiornamento: ottobre 2012
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