INIZIO IL SILE BOTTENIGA I MULINI L'OASI DI S.CRISTINA

IL SILE COME ELEMENTO URBANO

Come tutte le città del mondo che legano la loro importanza ad un fiume, anche Treviso non sarebbe com'è senza il suo Sile, che entra da ponente nella città antica, ne segna il limite meridionale e ne determina l'impianto e la forma.
Sile e Cagnani (nome antichissimo di incerta etimologia, forse deformazione di "canali") hanno caratterizzato il sito e la storia per lo stretto rapporto che c'è fra l'ambiente e le funzioni della città primitiva:

  • difesa dagli uomini e dagli animali feroci in epoca preistorica;
  • acquedotto e fognatura; causa di clima umido ma anche temperato;
  • base di alimentazione (pesci ma anche molluschi e crostacei);
  • forza motrice per la terraferma e Venezia (energia per mulini, folli da panno, macine da ghiande, opifici, concerie, fornaci);
  • infine, via di navigazione dal centro di Treviso alla laguna, a Venezia e al mare.

Altimetria e idrografia naturali hanno condizionato la storia urbanistica di Treviso.
Prima dell'intervento degli uomini era questo un arcipelago di isole in acque limpide e un dislivello di almeno 9 metri fra il punto più alto e il punto più basso della città rendeva vorticoso il fluire del Botteniga e dei Cagnani, frenato nel 1500 dalle chiuse di Fra Giocondo. Sono ancora cinque gli sbarramenti: nel Cagnano orientale, al Ponte di Pietra, a monte e a valle della Pescheria, al ponte Dante; ad ogni sbarramento corrisponde un balzo d'acqua, quattro dei quali con ruote di mulino.

Treviso è antica di tre millenni e mezzo.
Il primo insediamento umano è stato individuato in S.Andrea, sul rilievo più alto (18 m s/m).

In epoca romana il cardo massimo è allineato sui tre colli più alti e la cerchia di mura sulle rive interne del Cagnano Occidentale, del Cagnano di mezzo e del Sile.
Il tracciato delle mura meridionali segue le rive del Cantarane e delle Convertite.

In seguito alla costituzione della lega di Cambrai nel 1508, la Repubblica Serenissima è costretta a fortificare Padova e Treviso.
Determinanti per la difesa sono le grandiose e geniali opere idrauliche di Giovanni da Verona detto Fra Giocondo che verranno poi completate da Lorenzodi Ceri e Bartolomeo d'Alviano: Botteniga e Sile vengono sbarrati con delle chiuse che possono permettere l'allagamento delle campagne circostanti, a difesa della città e delle mura.

Per tre secoli, fino ai primi anni del 1800, Treviso subisce trasformazioni strutturali poco significative, come dimostrano il Catasto Napoleonico del 1811 e quello austriaco del 1848; le ultime sono posteriori ai devastanti bombardamenti del 1944-1945.

PRIMO INSEDIAMENTO ANTERIORE AL 1500 a.C.
LA CITTA' ROMANA
LA CITTA' MEDIOEVALE
LA CITTA' RINASCIMENTALE
Il Sile è l'elemento che più caratterizza l'evoluzione storica, economica e architettonica della città, ma è soprattutto il simbolo del complesso rapporto di Treviso con Venezia. Infatti uno strettissimo intreccio di commerci, di difesa e di politica, di comunicazione, di energia ha legato Treviso a Venezia prima ancora della pace del 1339 che sancisce la sua adesione alla Serenissima: Treviso ha il grano e i mulini, Venezia il monopolio del sale; Treviso coltiva, Venezia commercia; Venezia comanda e Treviso obbedisce. Gli antichi rapporti si sono ora perduti e sopravvivono soltanto nelle tradizioni e nell'architettura: il Leone marciano è dovunque, gli stilemi del gotico veneziano sono diffusi.
La qualità delle acque del Sile e dei suoi affluenti è oggi insidiata dall'inquinamento e il sistema idraulico che ha generato la città ha subito profonde manomissioni, quindi la città d'acqua e di verde, l'URBS PICTA rischia di perdere la forma e la memoria.
La salvaguardia di questo straordinario patrimonio - acqua, verde e colore - è una sfida di grande impegno

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