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Episodio #138
Soggetto: Mark Scott Zicree
Sceneggiatura: Ira
Steven Behr e Hans Beimler
Regia: Avery Brooks
- Data
stellare n.d. -
Dopo la
perdita di un amico durante la guerra con il Dominio, Sisko
comincia seriamente a pensare di lasciare il peso dei
combattimenti a qualcun altro: dopo poco, però, inizia ad avere
strane allucinazioni in cui si ritrova nei panni di Benny
Russell, uno scrittore di fantascienza degli anni intorno al
1950. Ispirandosi a un dipinto di una stazione nello spazio,
Russell scrive un'ottima storia chiamata "Deep Space Nine"
ambientata su un avamposto spaziale guidato da un comandante di
colore: il suo capo, Douglas Pabst, rifiuta però di pubblicare
la storia perché nella razzista America di quegli anni nessuno
accetterebbe un nero in una posizione di comando. Tuttavia,
grazie anche all'aiuto dei colleghi, alla fine Russell riesce a
ottenere la pubblicazione della storia, leggermente modificata,
sul numero successivo: ma un misterioso prete che lo aveva
spinto ad insistere nella sua piccola battaglia, lo avverte che
la strada è ancora piena di difficoltà.
Collegamenti:
Star Trek DS9 - Estasi
(Rapture)
Commento: Che
puntata strana... Questo è un episodio veramente particolare e
atipico, ma che, certamente, riesce ad essere toccante: uno di
quelli che, ogni tanto, fa piacere vedere, anche se sono molto
diversi da quanto ci si aspetti. D'altra parte, Star Trek è
famoso anche per raccontare situazioni reali
"mascherate" da storia di fantascienza, ma stavolta la
morale è veramente poco mascherata: l'ingiustizia di cui è
vittima Benny Russell è un pugno nello stomaco tanto è
evidente, ma, purtroppo, in quell'epoca era la normalità in
America. L'episodio - che vede il ritorno di Kasidy Yates e del
padre di Sisko - è, poi, occasione propizia per mostrare tutti
gli attori principali senza il loro usuale trucco, compresi
alcuni dei personaggi ricorrenti.
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