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Episodio #32
Soggetto:
Rick Berman e
Brannon Braga
Sceneggiatura:David Wilcox
Regia: Mike Vejar
- n.d. -
Archer, T'Pol e Trip si presentano ai lavoratori di una miniera
di deuterio per cercare di ottenerne un po' per l'Enterprise:
con loro sorpresa, però, i minatori dicono di averne solo una
piccola scorta, quando, invece, i sensori della navetta
affermano il contrario. E non solo essi non si rivelano molto
disposti a commerciare, ma Tessic, il loro capo, addirittura
insiste che i tre se ne vadano al più presto, anche se poi si fa
convincere ad accettare, in cambio del deuterio, alcuni
rifornimenti e un aiuto per riparare alcune pompe. Tessic
concede loro solo due giorni per le riparazioni e tanta fretta è
presto spiegata: con alcuni giorni di anticipo, infatti, alcuni
predoni klingon arrivano nella comunità - come fanno al termine
di ogni stagione - per prendersi tutto il loro deuterio in
cambio dell'incolumità della popolazione. Archer e i suoi,
rimasti nascosti come suggerito da Tessic, osservano gli
avvenimenti e, anche dopo aver finito il loro lavoro e ottenuto
il deuterio, decidono di restare con i minatori per convincerli
a ribellarsi a qualsiasi costo alle scorribande dei Klingon.
Collegamenti:
Star Trek ENT -
Prima missione (Broken Bow)
Star Trek ENT -
Una nave alla deriva (Sleeping
dogs)
Voto: |
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Commento:
Mi sa che non c'è niente da fare, in questa serie i Klingon non li
sanno proprio trattare... Anche nella Serie Classica non erano proprio dei
fenomeni, ma qui li stanno addirittura snaturando: davvero gli autori
pensano che dire a un Klingon di andarsene perché altrimenti (e cito
parole più o meno testuali) "saremo pronti a difenderci" li farebbe
scappare con la coda tra le gambe? Piuttosto, li colpirebbe proprio
nell'onore e li spingerebbe ad attaccare in modo ancora più letale. Questi, invece, che fanno? Se ne vanno, piagnucolando che tanto "il deuterio
non era granché". E no, non ci siamo, e pensare che sarebbe bastato usare
una qualsiasi altra razza per ottenere una storia non eccezionale, ma
comunque carina.
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