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Soggetto: Rick Berman,
John Logan,
Brent Spiner
Sceneggiatura: John
Logan
Regia: Stuart Baird
Musica:
Jerry Goldsmith
- Data
stellare 56844.9 -
Su Romulus, il Senato romulano si rifiuta di dare
vita all'alleanza con i Remani chiesta dai militari per
aumentare la potenza bellica dell'Impero: di fronte a tale
rifiuto, i militari escono e, poco dopo, un oggetto comincia a
emanare un raggio che in breve tempo uccide tutti i senatori.
Sulla Terra, Picard sta celebrando le nozze di Riker e Deanna:
dopo una breve festa, l'equipaggio parte alla volta di Betazed
per la seconda parte della cerimonia. Durante il viaggio, però,
Worf capta un segnale positronico provenire da Kolarus III,
segnale che indica l'esistenza di un altro androide tipo Soong:
Picard, Data e Worf scendono sulla superficie e recuperano, non
senza incontrare difficoltà, tutti i pezzi di un androide che
risulta essere identico a Data, tranne per il fatto che il
suo cervello è molto meno evoluto, come se fosse un prototipo.
Mentre l'equipaggio è impegnato con l'androide, chiamato B-4, Picard viene informato dall'Ammiraglio
Janeway che su Romulus c'è stato un cambio al potere: Shinzon,
un Remano, è il nuovo capo del Senato e intende aprire negoziati
di pace con
la Federazione. L'Enterprise viene inviata su Romulus dove, dopo
una lunga attesa, gli ufficiali vengono ricevuti da Shinzon a
bordo della sua nave, la Scimitar. Dall'incontro si scopre che
il nuovo Pretore non è nemmeno Remano:
egli, infatti, è Umano ed è un clone dello stesso Picard creato
anni prima per eseguire un piano, poi abbandonato, che
intendeva sostituire il vero Capitano con il clone. Durante una
cena informale con Shinzon, Picard viene anche a sapere che,
dopo l'abbandono del piano originale, l'allora giovane clone fu
rinchiuso nelle miniere di Remus, dove fu allevato dai Remani i
quali gli insegnarono a sopravvivere sia al lavoro nelle miniere
che
all'odio romulano. Shinzon, poi,
ufficializza a un diffidente Picard anche la proposta di pace
dell'Impero alla Federazione e il Capitano prende atto
con piacere della proposta, ma dice a Shinzon che deve ancora
dare prova di meritare fiducia: tale diffidenza, però, si rivela
legittima allorché Data scopre che B-4 era stato programmato per
inviare alla Scimitar alcune informazioni tattiche dall'Enterprise:
infatti, quello di Shinzon si rivela essere non un tentativo di
pace, bensì l'inizio di quello che vuole essere un terribile e
devastante attacco al cuore stesso della Federazione.
Collegamenti:
Star Trek TNG -
Incontro a Farpoint (Encounter at Farpoint)
Commento:
E così, dopo nove film, è la volta dei Romulani far la parte dei "cattivi"
di turno, anche se mai come in questa occasione tale definizione è dai
nebulosi contorni: infatti, il presupposto iniziale indica i Romulani come
oppressori dei Remani (popolo di cui si ignorava l'esistenza
e che rappresentano uno dei punti di forza del film), però, alla fine, i
nemici veri della Federazione sono proprio questi ultimi - incapaci di
dominare l'odio accumulato durante gli anni di oppressione - e con i Romulani a
fungere da insperati alleati per l'Enterprise. Ma il fulcro del film è
tutto incentrato nel rapporto Shinzon-Picard, un dualismo che occupa gran
parte della trama e che sacrifica (fin troppo) tutti gli altri personaggi,
nel tentativo, per me non riuscito, di creare per Picard un avversario
tanto formidabile da rievocare i fasti dei grandi cattivi di Star Trek,
Khan per primo. Infatti il personaggio di Shinzon, sebbene ottimamente
interpretato da Tom Hardy, non riesce ad avere il carisma necessario
per apparire più di un giovanotto malato reso pazzo dall'odio e, per
questo, pericoloso, ma che trova una sorta di giustificazione alla sua
follia nel suo tormentato passato di vittima. Al contrario, la Regina Borg o Khan non
hanno un'infanzia da "telefono azzurro" come causa della loro
pericolosità: lo sono e basta. Ma questo
non è un brutto film: ci sono diverse sciocchezze - il mirino telepatico di
Troi, l'ingenuità iniziale dei senatori romulani, un androide con gli
occhialini, la perdita
di Data (che evidenzia ancora l'incapacità di qualunque autore a far
uscire di scena un personaggio senza doverlo necessariamente eliminare),
la marginalità totale di quasi tutti i personaggi tranne Picard - e anche alcune banalità, ma la trama è ben scritta, senza mai
eccessivi rallentamenti di ritmo e con una atmosfera spesso davvero azzeccata:
ottimo, ad esempio, il primo incontro con Shinzon sulla Scimitar, con la
penombra a dominare la scena, ma senza esagerare. Magnifici, poi, gli
effetti visivi, con navi dettagliatissime e scontri davvero
spettacolari. In definitiva un buon film, con i suoi pregi e i suoi
difetti, ma che non è quel capolavoro che i produttori speravano di
ricavare: e, forse, con una storia basata sui Romulani sarebbe bastato
attingere dai molti personaggi e dalle molte trame avviate durante TNG
(qualcuno ha detto Sela? Tal'Shiar? Spock?). E poi una Janeway Ammiraglio non si può proprio vedere...
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