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Soggetto: Leonard Nimoy,
Lawrence Konner
e Mark Rosenthal
Sceneggiatura:
Nicholas Meyer e
Denny Martin Flinn
Regia: Nicholas Meyer
Musica: Cliff Eidelman
- Data
stellare 9522.6 -
Durante una missione di pattugliamento lungo la Zona Neutrale
klingon, la U.S.S. Excelsior con al comando il Capitano Hikaru
Sulu rileva un'enorme onda d'urto. Superato a fatica l'impatto,
la causa dell'onda è presto chiaro all'equipaggio della nave
federale: la luna klingon Praxis, principale fonte energetica
dell'Impero, è esplosa, probabilmente a causa dell'eccessivo
sfruttamento. Nonostante i tentativi di minimizzare da parte dei
Klingon, per la Federazione l'analisi è veloce e senza
possibilità di errore: l'Impero Klingon non può sopravvivere.
Per questo, durante un incontro ristretto ad alcuni dei più alti
ufficiali, Spock - che ha condotto per conto della Federazione
negoziati segreti con l'Alto Consiglio - comunica che, dopo
decenni di ostilità, il Cancelliere klingon Gorkon ha accettato
di avviare le procedure per arrivare alla pace; e, proprio per
questo, l'Enterprise di James Kirk è chiamata ad incontrarsi con
la nave di Gorkon per scortarla ai negoziati sulla Terra. Kirk,
che non ha mai avuto simpatia per i Klingon, non condivide né i
negoziati, né la scelta della sua nave per quella missione;
tuttavia obbedisce e, una volta arrivati al punto di incontro,
organizza anche una cena con il Cancelliere e il suo seguito,
durante la quale è chiara la tensione che si respira da entrambe
le parti. Ma dopo l'incontro, quando tutti erano ormai pronti
per riposare, due siluri sembrano partire dalla nave federale,
siluri che colpiscono la nave di Gorkon: subito dopo, due sicari
con tute della Federazione salgono sulla nave klingon sparando,
tra gli altri, allo stesso Cancelliere e poi fuggono.
Sull'Enterprise la sorpresa è altrettanto grande, anche perché
l'arsenale risulta intatto, mentre la banca dati si ostina a
riportare che la nave ha fatto fuoco; sicché, anche allo scopo
di mostrare buona fede, Kirk e McCoy salgono sulla nave dei
klingon, dove assistono, nonostante un disperato tentativo di
McCoy, alla morte di Gorkon. Così, mentre la figlia di Gorkon -
neo eletta Cancelliere dell'Impero - decide di proseguire
con i negoziati tanto voluti dal padre ma sempre più a rischio, i
due ufficiali vengono arrestati e portati di fronte a un
tribunale klingon il quale li condanna ai lavori forzati a vita
sulla colonia penale klingon di Rura Penthe, terribile prigione
di ghiaccio dalla quale nessuno è mai fuggito e che è conosciuta
nella galassia come il "cimitero degli alieni".
Collegamenti:
Star Trek III - Alla ricerca di Spock (The
search for Spock)
Star Trek II -
L'ira di Kahn (The wrath of Kahn)
Commento:
Sesto e ultimo film con protagonista il cast della Serie Classica e il
risultato è pressoché perfetto: dalla descrizione di un momento storico
per la saga (l'inizio dei negoziati di pace con i Klingon) alla trama
estremamente avvincente, dai richiami alla nuova serie The Next Generation
(carino, per esempio, l'inserimento del bisnonno di Worf) alla ottima
combinazione di mistero, azione e politica. Dunque, in questo film tutto
funziona alla perfezione, persino la presenza di attori ormai anziani e un
po' appesantiti (anche se Kirk non rinuncia alle sue tipiche scene di
lotta), condizione che, anzi, diventa funzionale alla trama di un film che
vuole sottolineare anche le particolarità di quel momento della vita: non
a caso Gorkon si rivolge a Kirk dicendogli che proprio gli anziani - come
loro - saranno quelli che faranno più fatica ad accettare le novità, come
non sono un caso le riflessioni di Spock, McCoy e lo stesso Kirk sul
futuro. Ed il film mostra anche come persone in procinto di andare in
pensione siano ancora in grado di salvare la galassia. Citazione a parte
la meritano anche Sulu e la sua Excelsior, ben più che comprimari in una
trama che regala momenti di gloria non solo ai soliti tre protagonisti.
Così, viene messa la parola fine, dopo oltre vent'anni, al viaggio
televisivo e cinematografico di un cast che ha fatto la storia,
fortunatamente rendendogli giustizia con un film davvero superbo e
con il toccante momento degli autografi finali che appaiono su quel cielo
stellato che ora è teatro delle avventure di altri personaggi.
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