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Episodio #111
Soggetto e sceneggiatura: Brannon Braga
e
Joe Menosky
Regia: Cliff Bole
- Data
stellare n.d. -
(Parte 1 di 2) -
Uno scontro con una nave esplorativa Borg si risolve
velocemente in favore della Voyager, anche se l'esplosione del
piccolo vascello impedisce a Janeway di raggiungere in pieno lo
scopo che si era prefissa, cioè sottrarre ai Borg tecnologia
utile, in particolare una bobina di transcurvatura. Tuttavia,
tra i rottami vengono recuperati strumenti ancora funzionanti e,
in particolare, la registrazione della disposizione delle navi
Borg nell'arco di 30 anni-luce: grazie ad essi, l'equipaggio
rileva una Sfera Borg seriamente danneggiata da una tempesta
ionica che sta facendo lentamente ritorno verso il proprio
spazio e Janeway decide di elaborare un piano per infiltrarsi
nella Sfera e rubare una delle bobine. Sette, incaricata nel
frattempo di studiare i numerosi appunti dei genitori sui Borg,
ha ricominciato a ricevere messaggi dalla Collettività e
nell'ultimo di essi viene informata che i Borg sono a conoscenza
del piano e che lo faranno fallire, a meno che non ne torni a
far parte.
Collegamenti: -
Commento:
Qui qualcosa non torna. Anzi, molte cose non tornano in questa storia che
segna il ritorno in grande stile dei Borg dai tempi di "Il
patto dello scorpione". Sia chiaro, la storia in sé non è affatto male
- e bisogna dire che i nostri amici droni sanno come arricchire di
atmosfera e tensione un episodio: ma Star Trek ha tra i suoi punti di
forza anche una continuità che lo rende quasi vivo e questa continuità
pare essere stata allegramente ignorata per tutta la durata di questa prima
parte di storia. Primo: ma la Federazione da quando è informata
dell'esistenza di 'sti benedetti Borg? Ho sempre creduto che lo fosse in seguito
all'episodio di TNG "Chi è Q?", ma, invece, pare ora che quegli ingenui
degli Hansen inseguissero Cubi già in data stellare 32661, cioè una decina
d'anni prima, e certo non di nascosto; secondo, non è plausibile che un
Capitano affronti personalmente una missione così pericolosa come quella
all'interno di una nave Borg. In più, gli stessi Hansen erano in possesso
di una tecnologia che, quasi vent'anni dopo, risulta ancora sconosciuta e
innovativa agli occhi dell'equipaggio della Voyager. In ogni modo, aspetto
fiducioso la seconda parte, aggrappandomi a ciò che di buono c'è in questa
prima metà della storia: il "tradimento" di Sette, il ritorno della Regina
Borg (interpretata da Susanna Thompson invece che dalla Alice Kriege di "Primo
contatto"), l'imponente "città" Borg. E, ribadisco, la trama non
sarebbe nemmeno male...
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