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Episodio #137
Soggetto e sceneggiatura:
Bryan Fuller
Regia: David Livingston
- Data
stellare n.d. -
Il paesino di Fair Haven è, ormai, uno dei passatempi preferiti
dell'equipaggio, tanto che il programma è mantenuto attivo
ventiquattro ore su ventiquattro. La lunga attività, però, ha
creato qualche problema sia alla rete olografica che al
programma stesso, infatti i personaggi cominciano a rendersi
conto di alcune strane "magie" compiute da questi nuovi
arrivati: ruote che si aggiustano da sole, improvvise
sparizioni, trasformazioni incredibili. Fatto sta che alcuni
iniziano a sospettare che questi stranieri siano, in realtà,
spiriti malvagi arrivati per distruggere Fair Haven: e se
all'inizio solo in pochi condividono questa tesi, il susseguirsi
di avvenimenti strani convince pian piano tutti gli abitanti i
quali iniziano a diventare decisamente meno ospitali.
Collegamenti:
Star Trek VOY - Fair Haven (Fair
Haven)
Voto: |
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Commento: Cinque episodi. Dopo
solo cinque espisodi l'incubo Fair Haven si materializza di nuovo. Proprio
così, perché anche in questa occasione l'episodio è ambientato tutto nel
paesino irlandese tanto caro all'equipaggio della Voyager e, ancora una
volta, la storia è davvero insignificante, pur volendo sorvolare sulla scarsissima originalità dell'idea degli ologrammi che acquisiscono
coscienza della loro natura. In ogni modo, l'episodio si prende un punticino in più di quello precedente in virtù di una maggiore componente
fantascientifica e per un buon ritmo generale della sceneggiatura, ma le
pecche abbondano lo stesso. Esempi? Janeway (che credo sia diventata
Capitano solo grazie ad un concorso a premi) che mette in pericolo la vita
di Harry e Tom per salvare il suo fidanzatino irreale; oppure delle
olografiche fucilate in grado di distruggere un pannello reale... Mah, ci
sono quattro nuovi ex borg con cui avere a che fare e il meglio che si
ottiene è insistere con una noiosa versione vagamente fantascientifica di
"Una casa nella prateria"... E pensare che Michael Sullivan, uno dei
personaggi olografici, dice a Janeway: "ci sono posti più interessanti da
esplorare di Fair Haven". Parole sante...
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