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IL SITO E' STATO SPOSTATO SU TRA QUALCHE SECONDO VERRAI REINDIRIZZATO A QUESTO LINK GARDALAND VS. MIRABILANDIA
Pubblicato sul numero 15 (maggio 2000) di Parksmania Magazine Ciao Roberto (Direttore Parksmania Club n.d.D), sono Filippo. Per quanto riguarda Gardaland Vs Mirabilandia, il mio parere è questo: io adoro Gardaland, nel vero senso della parola, forse anche perchè abitando a Brescia posso andarci molte volte. Non sono mai stato a Mirabilandia, e mi sono sempre ritenuto più che un "parksmaniaco" un "Gardalandmaniaco", però credo che con "Katun" sia migliorata molto. Mi hanno solo riferito che è meno curata di Gardaland in quanto a personale, verde, scenografie e organizzazione generale. Penso che questi siano aspetti importanti in un parco: Pensa che amo talmente Gardaland che l'anno prossimo andrò a lavorarci... A proposito, mi ha detto un ragazzo che lavora nel parco e che ho conosciuto recentemente, che "Flying Island" ha avuto problemi con l'apertura a causa di un pistone non funzionante, che comunque dovrebbe aprire tra poco... Rispone Roberto Canovi, direttore Parksmania Magazine: Tra le prime lettere che mi sono giunte sull'argomento, ho scelto quella di Filippo perchè ha una caratteristica abbastanza ricorrente. Una buona percentuale di persone non ha ancora avuto la possibilità di visitare entrambi i Parchi e deve per forza di cose affidarsi al giudizio di amici e conoscenti. Nulla di male in tutto questo, se non fosse per il fatto che è impossibile costruirsi una propria coscienza critica seguendo le impressioni altrui, magari viziate da situazioni particolari vissute all'interno di uno dei due o addirittura da diverse epoche di visita. Filippo è comunque molto equilibrato e ciò denota un vero interesse per l'argomento. Personalmente non credo vi sia quella differenza che è stata sottolineata, almeno se riferita alla nuova gestione di Mirabilandia, che si è distinta nel ricercare un nuovo approcio sia con il pubblico che con la struttura stessa. Analizziamo uno ad uno gli aspetti segnalati. -Personale: si tratta in ambedue i casi di dipendenti stagionali, in buona parte reclutati tra gli studenti. E' impensabile un livello di preparazione "Disney style" (anche se col tempo sarà neccessario concentrarsi particolarmente su questo aspetto) e quindi a volte può capitare di assistere a spiacevoli episodi causati dalla scarsa professionalità del personale, ma questo è prerogativa di TUTTI i parchi italiani. Non dobbiamo comunque dimenticare che a volte certi comportamenti sono causati da utenti particolarmente maleducati e dalle pretese assurde. Non voglio certo difendere nessuno, ma ho assistito personalmente ad un paio di comportamenti veramente esecrebili da parte di alcuni ospiti e mi sono meravigliato del fatto che il personale coinvolto sia riuscito a mantenere la calma. Sul prossimo numero del Magazine verrà pubblicato, ad opera di Andrea Cattarozzi, un articolo dedicato appunto alla maleducazione (per usare un eufemismo) di alcuni visitatori ai "tornelli" d'ingresso a Gardaland. In ogni caso, ancora troppo di frequente si assiste a pessimi esempi di scarsa professionalità e predisposizione al contatto diretto col pubblico e in questo caso è importante la segnalazione dei singoli casi da parte del personale sia di Gardaland che di Mirabilandia. -Il Verde: Mirabilandia e Gardaland hanno una struttura dissimile e quindi non è facile effettuare paragoni attendibili. Fino a qualche anno fa, Mirabilandia era un vero e proprio deserto, con piante ancora troppo giovani e poco ombrose, mentre ora, a mio parere, si presenta sin troppo "Forestizzata". Gardaland denota una cura quasi maniacale dei giardini, specialmente nella zona Arabo-Egizia, ma molte delle piante che caratterizzano il parco sono di natura autoctona e quindi già presenti naturalmente. Sempre a Gardaland, molte delle scenografie (ad esempio, nell'area inglese) forniscono anche un'adeguata ombreggiatura lungo i camminamenti, mentre a Mirabilandia tutto è affidato ai gruppi di piante inserite a lato dei percorsi di transito. Il verde, quindi, non manca in nessuno dei due parchi, anche se la tipologia è differente a causa della natura della conformazione orografica e sopratutto di percorsi storici e culturali quasi antitetici. Ogni parco ha operato delle scelte, spesso anche obbligate e comunque ambedue si posizionano nella media europea, che ai propri estremi può collocare DE EFTELING o HOLIDAY PARK (foresta assoluta) e PHANTASIALAND (dove i cani sono veramente disperati...). -Scenografie: Gardaland è superiore, nessun dubbio. Il 2000, sopratutto, ha segnato un'ulteriore svolta nella politica del parco gardesano, che ha presentato dei veri e propri capolavori quali la realizzazione dell'area medioevale (ancora troppo piccola però, a mio parere) e il conpletamento dell'area inglese. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che anche l'area western è stata ulteriormente allungata con l'inserimento di altri edifici e si è provveduto ad un accurato "restyling". Mirabilandia si è presentata con quel vero e proprio gioiello della Baia dei Pirati, che purtroppo si esaurisce poche decine di metri oltre l'ingresso, ma concediamo tempo alla nuova gestione che fin'ora è stata impegnata sopratutto a ridurre il gap accumulato sul fronte delle attrazioni pure nei confronti di Gardaland. L'area Maya, comunque, costituisce già una prima indicazione di quanto Mirabilandia stia puntando proprio sulla tematizzazione anche delle attrazioni per fornire un supporto gradevole e credibile alla propria offerta. Il grande problema di tutti i parchi che sono costretti ad evolversi con budget limitati (tutti i parchi europei, quindi), inoltre, consiste nel tematizzare aree che presentano attrazioni completamente slegate tra loro e comunque ad operare delle costosissime rivoluzioni dal ritorno economico praticamente nullo, se inquadrate nel breve-medio periodo. Mi spiego meglio: un investimento di circa 60 miliardi come quello operato per realizzare "Katun" ha comunque un ritorno d'immagine, che si traduce in un maggior numero di ingressi già dal primo anno di utilizzo, molto superiore alla tematizzazione completa di un'area che continua a presentare le stesse attrazioni, già conosciute dal pubblico. La tematizzazione effetuata secondo i canoni più moderni ha costi elevatissimi, contrariamente a quanto si possa pensare, nell'ordine di diverse decine di miliardi. Come esempio concreto potremmo utilizzare proprio il caso dei nostri due parchi. Mi giungono infatti molte lettere (una di queste verrà pubblicata sul prossimo numero, all'interno di questa stessa rubrica) di visitatori che lamentano la scarsa presentazione di novità di Gardaland rispetto a Mirabilandia. Via ssicuro che comunque sul Lago di Garda hanno investito le stesse cifre... -Organizzazione generale: Si tratta dei due maggiori parchi italiani e tra i primi 10 in Europa, per cui non credo che vi siano differenze sostanziali, almeno a livello generale. Per quanto riguarda la nostra esperienza come Club, possiamo affermare che sicuramente Mirabilandia è più snella nel mantenimento dei rapporti e nel disbrigo delle pratiche burocratiche, ma ciò è dovuto principalemnte al diverso tipo di struttura societaria. Il parco ravvenate è retto fondamentalmente da due proprietari, mentre a Castelnuovo del Garda ci ritroviamo di fronte ad un più elevato numero di appartenenti (con diritto di voto) al Consiglio di Amministrazione e con un'azienda che al momento presenta circa il doppio dei visitatori. II° Parte Pubblicato sul Numero 16 (Giugno 200) di Parksmania Magazine Pubblichiamo la lettera di Elisa Fantoni, 17 anni: Io penso che negli ultimi anni tra Gardaland e Mirabilandia si sia attuata una "gara" per cercare di farsi conoscere di più (specialmente Mirabilandia), ma sopratutto per riuscire a indurre più gente a visitare i rispettivi parchi. Ultimamente ho visto molte volte ripetuto alla televisione lo spot del gelato di Prezzemolo e ieri per puro caso, scegliendo un gelato mi accorgo che esiste la coppetta della Motta di Mirabilandia. Secondo voi non è un po' troppo? Non do la colpa a nessuno dei due ma, anche se sapevo che era stato fatto un accordo tra i due parchi, molte attrazioni sono state come dire, copiate!!! Infatti, prima "Space Vertigo" a Gardaland e poi le "Torri Gemelle" a Mirabilandia, mentre a Mirabilandia c'era già "Rio Bravo" e a Gardaland è stato fatto "Jungle Rapids". E ancora... a Gardaland c'è "Blue Tornado" e a Mirabilandia hanno costruito l'inverted coaster "Katun". Lo scorso anno a Mirabilandia è stata costruita Eurowheel" e quest'anno a Gardaland "Flying Island"... non hanno la stessa funzione panoramica? In questi anni, non avrebbero potuto costruire attrazioni diverse? Qui in Italia ci sono solo questi due parchi molto importanti e nuove attrazioni ancora da costruire ce ne sono, per cui non capisco questo fatto di costruire nei due diversi parchi le stesse cose. Sostengo Mirabialndia per il fatto che l'anno scorso, costruendo "Niagara" e il "Mirabilandia Express", abbia arrichito il parco con attrazioni del tutto nuove qui in Italia, ma mi chiedo perchè non potrebbe fare così anche Gardaland? Sono stata molto delusa da "Flying Island", su cui non discuto, sul coupon dell'ingresso ha segnato come nuova attrazione lo spettacolo di marionette...poteva anche farne a meno! Oltre al discorso sulle "copiature" delle attrazioni, su cui si può essere più o meno d'accordo, secondo me Mirabilandia è migliore di Gardaland perchè è un parco dove tutti (dai bambini agli adulti) si possono veramente divertire rispetto a Gardaland, un parco dove mancano aree gioco fatte apposta per i più piccoli. Anche se adesso stanno cercare di fare qualcosa, non è ancora presente un'area come "Bimbopoli", un posto dove sia gli adulti che i bambini si possono divertire in tutta libertà! A Mirabilandia l'entrata che dà sulla Baia dei Pirati (con una bellissima tematizzazione) lascia un po' di spazio per guardarsi intorno e questo è molto positivo specialmente per chi non ha mai visitato il parco. A Gardaland invece, dopo le casse si viene subito travolti dal mucchio di attrazioni che via via si presentano o a vagare per il parco tentando con la cartina di capirci qualcosa. A Mirabilandia, secondo il mio punto di vista, ci sono spettacoli molto più curati rispetto a Gardaland: lo spettacolo su Ghiaccio, "Scuola di Polizia" (che visto il suo grande successo iniziale continua a rinnovarsi sempre da diversi anni), lo spettacolo dei tuffi e specialmente il "Night Show" con le fontane danzanti. Mi ha veramente colpito con la sua unione di luci e suoni. A Gardaland, oltre allo spettacolo dei Delfini, allo spettacolo del Torneo Medioevale (che non mi è per niente piaciuto) e quello del teatro laser, gli altri spettacoli sono, secondo me, più spettacoli da circo (acrobati, pappagalli...) che da parco di divertimenti. Anche se so che a molti non piace. Di Mirabilandia mi piace particolarmente la sezione dove è posto il calcinculo "Girotondo", "Music" ed "Eurowheel", perchè anche se queste sono attrazioni meccaniche da Luna park ambulante, trovo che facciano assaporare un ritorno al passato, all'epoche delle fiere di paese dove un tempo ci si divertiva con quelle piccole semplici attrazioni. Il mio "CONFRONTO" tra i due parchi finisce qui, da come avre4te notato io sostengo Mirabilandia, un parco che, dalla prima volta l'ho visitato, mi è subito piaciuto e che spero, come ho fatto finora, di visitare tutti gli anni, sempre alla scoperta di nuove attrazioni e spettacoli. Un salutone a tutti i parksmaniaci. Risponde Roberto Canovi, direttore PARKSMANIA MAGAZINE: Credo che questa rubrica si stia rivelando molto più interessante di quanto potessi immaginare un paio di mesi fa, quando mi era stata proposta dal nostro Lucio Tamburini... E' necessario inanzitutto specificare che tutti i commenti inviatimi dai nostri associati contengono più o meno la stessa conclusione: "Forse sono stato troppo categorico/a, ma questo perchè vorrei che i miei commenti fossero analizzati con attenzione da parte di chi ha la responsabilità della gestione dei parchi e comunque si tratta di un gioco..." Ritengo che questo "gioco" si rivelerà utilissimo proprio ai destinatari di queste lettere, che avranno la possibilità di ricevere "gratuitamente" (e di questi tempi, viste le tariffe delle società di Servizi, non è poco) risposte alla domanda che ogni dirigente dell'azienda si pone ogni giorno: "Cosa posso fare per migliorare il mio servizio e di conseguenza incrementare il mio guadagno?": Questo mese pubblichiamo il contributo di una accanita "fan" di Mirabilandia, che dopo un'analisi generale dedicata all'acceso dualismo venutosi a creare tra i maggiori parchi italiani, si professa molto delusa da Gardaland. La mia impressione (non ho avuto modo di sincerarmene direttamente) è che Elisa non abbia ancora visitato Gardaland quest'anno e quindi le sue condizioni debbano essere riportate all'annata 1999. E' doveroso comunque sottolineare come per un parco sia ancora più importante valutare il livello di aspettativa che si viene a creare nell'utente, rispetto al giudizio formatosi dopo avere effetuato una visita. Nel primo caso possiamo rilevare come probabilmente si è verificato un errore di strategia da parte dei responsabili marketing di Gardaland, che non sono riusciti ad evidenziare sufficentemente quanto di nuovo è stato realizzato e di conseguenza rischiano di perdere potenziali clienti per l'anno in corso. Nel secondo caso, i responsabili di Mirabilandia avranno indicazioni precise su quali particolari puntare la loro attenzione per migliorare "l'indice di soddisfazione" dei propri visitatori per l'anno seguente. Dopo questa lieve divagazione, concentriamoci sulla presente lettera, soffermandoci ancora un istante sul discorso marketing. Nel corso di un incontro che ho avuto inmarzo di quest'anno (a parco ancora chiuso) con alcuni responsabili del parco gardesano, mi è stat fatta la domanda "Secondo voi, chi tra Gardaland e Mirabilandia è riuscito a fare la migliore campagna promozionale per l'anno 200?". La risposta è stata che a mio parere Mirabilandia aveva saputo presentare egregiamente la sua attrazione di punta "Katun" riuscendo a ingenerare nei potenziali visitatori l'idea di un parco che è in continua evoluzione e che ogni anno presenta attrazioni nuove. Gardaalnd, invece aveva puntato eccessivamente sulla celebrazione del proprio Venticinquesimo compleanno e su spettacoli tutto sommato poco appetibili dal pubblico giovane, senza concedere il giusto spazio all'ampliamento (ottimo e anche economicamente dispendioso) delle aree tematizzate. La conseguenza è stata quella di indurre molti appasionati a credere che per il 2000 non vi fosse alcun motivo per recarsi a Gardaland, dal momento che: "Tanto non c'è nulla da vedere...". Altro grave errore, a mio parere, è stato quello di non publicizzare il notevole "restyling" subito da "Valle dei Re", attrazione che ormai da qualche anno si distingueva per la propria obsolescenza. In tempi non sospetti, proprio su queste pagine, alcuni di noi scrivevano che quest'attrazione doveva essere rinnovata e anche nel corso dell'incontro di cui sopra, abbiamo insistito sulla nostra tesi, ma nessuno ci ha avvisati del fatto che si stava già procedendo coi lavori...Il problema è stato che come non lo abbiamo saputo noi, non l'hanno saputo neppure 58 milioni di Italiani e svariati milioni di tedeschi... Il Dualismo esasperato tra Gardaland e Mirabilandia: E' innegabile la sua asistenza e vi posso assicurare che avendo la possibilità di intrattenere rapporti con ambedue le aziende, ho raccolto versioni ovviamente contrastanti. Non posso certamente riportare qui quanto mi è stato riferito personalmente, anche perchè non sarebbe coretto e quindi posso solamente riferire di voci che circolano nell'ambiente a proposito di una sorta di "gentlemen agreement" che a parole era stato abbozzato nel 1997 all'interno di un ufficio con poltrona in pelle umana e acquario dove nuotano i dipendenti...Chi sia stato a rompere per primo la tregua non si saprà mai con certezza (un'idea me la sono fatta ma la rivelerò solo sul letto di morte), ma la conseguenza è stata che i poveri "parksmaniaci" ogni anno devono sorbirsi attrazioni identiche in ambedue i parchi. La "guerra" procede a colpi di: "se tu sorvoli la mia SERRA con i tuoi TORNADO, io ti lancio la maledizione di PAKAL e ti pianto un KATUN sull'occhio e te lo faccio BLU"..."Tu hai innondato la mia Valle con le acque del NIAGARA e quindi io ti sporco l'acqua del RIO BRAVO con quelle del fiume COLORADO"..."Ah si?... ma allora vuoi la guerra... lancerò i miei CORSARI alla conquista della tua BAIA DEI PIRATI e se la cosa non ti TUNGA più di tanto, faccio venire le VERTIGO alle tue GEMELLE portandole sulla cima della MOUNTAIN situata sulla mia ISLAND!!!"... Scherzi a parte,credo che il desiderio di ogni appassionato di Parchi Divertimento sia quello di vedere crescere tutte le realtà presenti in Italia, proprio come accade, ad esempio, in Germania e Inghilterra che da anni si distinguono per il consistente numero di strutture ad alto livello, spesso appartenenti alla stessa catena. Credo inoltre che vi siano molti altri tipi di attrazioni meritevoli di essere presentate nei parchi, tra cui un "blobsleigh" e uno "stand-up coaster". Personalmente mi auguro che a Gardaland venga costruita in futuro anche un'altra attrazione già presente a Mirabilandia e cioè un bel "wooden coaster" tipo SIERRA TONANTE, ma più veloce e rettilineo, sullo stile di COLOSSUS (Six Flags Magic Mountain). Le attrazioni per i Bambini: Gardaland è sempre stata piuttosto carente nelle attrazioni per i bambini, o meglio, non ha mai avuto una vera e propria area a loro dedicata, come invece succede ormai in tutti i parchi europei e americani. Per il 2001 avremo la possibilità di visitare "Toon Town" (ma siamo sicuri che questo sia il nome giusto?...a me pare una scelta molto infelice, considerando che tutti conoscono l'originale ToonTown come quella presente in alcuni Magic Kingdom Disney) (ora si chiama Fantasy Kingdom. n.d.D) e sono certo che si rivelerà una vera sorpresa, stando al plastico che abbiamo visionato. Mirabilandia presenta, in effetti "Bimbopoli", anche se quest'area non si discosta poi molto dalla media delle aree simili presenti in altri parchi europei. Credo che sia però giunto il momento di operare il salto di qualità, proprio come sta cercando di fare Gardaland, seguendo l'esempio dei parchi Warner Bros o Six Flags, che come tipologia possono essere avvicinati ai nostri parchi. Discorso a parte merita il grosso difetto che ho riscontrato a Mirabilandia, dove i bambini dai 10 ai 12 anni, che ormai disdegnano le giostrine e ambiscono a "provare" i rollercoaster, non hanno la possibilità di salire su SIERRA TONANTE o TORRI GEMELLE, dal momento che un'ordinanza dell'USL di Ravenna vieta la fruizione di tali attrazioni ai minori di 12 anni. Non è mio compito sindacare su tali disposizioni, ma è necessario che il parco si adegui alla richiesta presentando velocemente almeno un paio di attrazioni che rispondano alle esigenze di questa fascia d'età (ad esempio il family coaster di prossima realizzazione). Caoticità degli ingressi: concordo pienamente sul giudizio operato da Elisa in merito all'ingresso a Gardaland. Ritengo molto discutibili alcune scelte "conservatrici" che impediscono ad alcune zone del parco di reggere il confronto con quelle realizzate più recentemente. E' doveroso segnalare comunque come Mirabilandia, dopo aver goduto della splendida realizzazione della "Baia dei Pirati", ci si trovi improvvisamente all'interno di una serie di errori urbanistici alquanto evidenti. Spettacoli: anche in questo caso concordo con Elisa. Non ho mai amato particolarmente gli spettacoli "circensi" che Gardaland continua a proporre, non tanto perchè non siano di elevatissima caratura, ma perchè li ritengo superflui all'interno di un parco divertimenti. Credo che gli emolumenti da versare agli artisti potrebbero essere utilizzati per realizzare diversi tipi di "show", magari molto più spettacolari come quelli in stile "Scuola di Polizia", che prendono spunto dalle grandi realizzazioni tipiche delle Company più famose ("Waterworld" degli Universal Studios o "Batman e Robin" di Six Flags Magic Mountain). Ritengo che il futuro sia questo:attrazioni spettacolari che sfruttano un'imponente scenografia fissa e che consentono di intrattenere per circa 50 minuti alcune migliaia di spettatori utilizzando al massimo una ventina di persone. Per quanto riguarda lo spettacolo degli animali e dei delfini in particolare, purtroppo o per fortuna, dopo il grave episodio accaduto a Gardaland la settimana scorsa e su cui tutta la stampa "ignorante"(nel senso di "colui che ignora") si è gettata con la solita intollerante protervia, credo che stia giungendo al passo di addio di questo tipo di attrazioni. Gardaland, suo malgrado, potrebbe risultare avvantaggiata da questa "disgrazia", perchè si ritrova comunque con un'arena già predisposta per essere convertita aaaaad ospitare uno degli spettacoli di cui ho accenato in precedenza. Attrazioni meccaniche da Luna Park: sono necessarie nell'economia dei parchi che rientrano nella tipologia di Gardaland e Mirabilandia, se non altro perchè concorrono a distribuire le "code" all'interno del parco e a soddisfare una fascia particolare di pubblico. A ben osservare, "Fantasyland", una delle aree più celebrate ed amate dei Magic Kingdom Disney, non è altro che una serie di attrazioni da Luna Park abilmente presentate in chiave fiabesaca ed inserite in un contesto unico ed irripetibile.
III° Parte Pubblicato sul Numero 17 (Luglio 2000) di Parksmania Magazine Pubblichiamo la lettera di Roberta e Filippo, ambedue di 17 anni: Dopo una visita effetuata a fine giugno a Mirabilandia penso di poter finalmente essere in grado di avere una visione globale dei pregi e dei difetti dei 2 maggiorni parchi di divertimento italiani. Preciso sin dall'inizio che continua a preferire Gardaland, e questo per diversi motivi, che elencherò qui di seguito nel modo più breve possibile. Voglio precisare che alzerò volutamente un poco il tono della polemica per accendere il dibattito. 1)A Mirabilandia scarseggia ogni tipo di ambientazione. Se si eccettua Katun, tutte le altre attrazioni risultano inserite nel parco in modo discontinuo, messe qua e là completamente a caso. 2) Oltre ad essere collocata "a caso", la maggior parte delle attrazioni risulta essere pressochè inacessibile: per raggiungere l'ingresso di Rio Bravo ho impiegato 20 minuti! La mappa del parco serve a ben poco in questi casi, dato che gli ingressi non sono segnalati. 3) Altra pecca che si ricollega al punto 2 è dovuta dalla scarsa larghezza dei viali. Sabato c'era poca gente e già si faceva fatica a caminare, non oso pensare nel mese di agosto cosa possa succedere!!! 4) Eccezion fatta per attrazioni come Katun, Sierra Tonante, Le Torri Gemelle, Niagara e Eurowheel (tralascio il mio commento sulla megalittica scritta "Tamoil"), Mirabilandia è un grosso Luna Park che si fregia del titolo di "parco divertimenti": se Gardaland è lontano dagli standard americani in questo senso, Mirabilandia lo è ancora di più... 5) Nota negativa anche per quanto riguarda il verde e il personale. Sabato non credevo ai miei occhi quando ho visto molti ospiti fare allegri pic-nic sui prati, bambini rotolarsi e ragazzi spegnere sigarette nei prati stessi! Una bordatura di fiori garantirebbe l'incolumità degli spazi verdi, perlomeno quelli più estesi. Da ciò ho potuto osservare come ci sia pochissimo personale a garantire il rispetto delle più elementari norme di educazione in pubblico (e non solo in un parco), come appunto quella di vietare che la gente salga sui prati ma sopratutto che giri a torso nudo. Capisco che faccia caldo, ma sinceramente vedere certe "panze" mi ha provocato un voltastomaco più forte delle sollecitazioni delle attrazioni! Senza contare che a qualcuno può dare un pò fastidio il fatto che si debba sedere dove tre secondi prima era seduta qualche schiena bella sudata... 6) Quanti spazi sfruttati male! mi riferisco alla maggior parte degli spiazzi, pieni di panchine ma assolati! Possibile che in 8 anni le piante non sono cresciute?! 7) Ora un argomento un po' delicato: il copiarsi tra Gardaalnd e Mirabilandia. Ok, lo Space Vertigo è la copiatura di Turbo Drop, ma vogliamo parlare di Katun? Di Autosplash? Di schoolBus? Ma non sono solo le attrazioni ad essere nel mirino del clone (altro che dolly, se mi è permesso...). La poca ambientazione presente, è presa pari pari da Gardaland: Katun ha un pezzo di Jungle Rapids (la strada di accesso) ed un altro de La Valle dei Re (gli stargates); le Torri gemelle gridano a dir poco vendetta: il caccia collocato all'inizio della serpentina non è forse identico ad un'altro caccia militare collocato sul tetto della stazione del Blue Tornado?!? A parte il fatto che semmai era meglio un'ambientazione spaziale per le Torri Gemelle (col rischio poi di copiare Space Vertigo), mi domando: sono state aperte nel 1997, ci sono voluti 3 anni per realizzare un tornado? Concludendo, al di là di quello che si può pensare, la giornata a Mirabilandia mi è piaciuta, mi sono divertito, ma non è stato, come invece mi capita a Gardaland, un "entrare in un mondo parallelo", bensì un "evadere per qualche ora dalla realtà", ma non del tutto. E' il salto di qualità che deve compiere Mirabilandia, a questo punto non ci resta che aspettare; se se ne presenterà l'occasione, io sarò pronto a rivedere la mia posizione e ad accettare critiche che anzi invito a farmi per creare un vero dibattito su un argomento che credo interessi molti degli associati e non solo! Un'ultima cosa: a Mirabilandia credo vi sia un'impostazione un po' troppo "rivieresca", legata al tipo di turismo di quei luoghi, più di massa rispetto a quello di Gardaland, sicuramente un pò più "d'elite": lo dimostrano le due sale giochi e le "attrazioni" come all'Arembaggio o Ministunt, nonchè, e mi spiace doverlo dire, il livello del visitatore medio! Insomma, in termini giovanili, Gardaland è più "fighetto", e per fortuna!!. Risponde Roberto Canovi: Dopo la lettera "pro Mirabilandia" dello scorso mese, pubblichiamo questa risposta molto secca e a tratti, a mio parere, un poco ingenerosa nei confronti del parco ravvenate, pur se preceduta dalla dichiarazione d'intenti volutamente "spinto", per cercare di smuovere le acque. 1) E' vero quanto asseriscono Filippo e Roberta a proposito della dislocazione delle attrazioni di Mirabilandia, ma in questo caso le colpe devono ricadere maggiormente sui padri (la vecchia gestione) che sui figli. Intendiamoci, alcune scelte quali la collocazione di NIAGARA e PAKAL (nuova gestione) sono, almeno a mio parere, da brividi, ma è necessario ricordare la velocissima e per forza di cose frenetica opera di rilancio del parco effetuata negli ultimi anni, che poco spazio ha lasciato alla pianificazione. Ripeto, col senno di poi si è trattato sicuramente di un errore di valutazione che speriamo venga corretto (e i margini ritengo esistano ancora) nel tempo. Non dimentichiamo quanto è successo contemporaneamente a Gardaland, dove nell'area nuova si sono costruite ben quatto attrazioni, tra cui quella che ritengo la più importante (Jungle Rapids), assolutamente slegata dall'intero contesto. Ritengo sia ben più difficile riorganizzare quella zona, nel caso di una scelta verso una maggiore definizione e tematizzazione totale delle aree, piuttosto che quella di NIAGARA. 2) E' un problema di cui ho parlato direttamente con il direttore del parco nel corso della nostra ultima visita e mi è stato confermato che col tempo si cercherà di ovviare a questo tipo di inconveniente. 3) Si è parlato anche della dimensione dei sentieri e credo sarà uno dei prossimi obiettivi del parco il renderli di dimensioni maggiori (magari eliminando qualche cespuglione di troppo). ragionando sempre in termini comparativi, anche a Gardaland, nelle zone più antiche, ci si trova alla presenza di questo tipo di problema. 4) E' necessario specificare bene sulla questione degli "standard"; generalizzando al massimo, giusto per capirci, possiamo distinguere due tipi di strutture: il parco "Disney Style" e il parco "Six Flags Style". Nel primo caso abbiamo Disney e gli Universal Studios, che per anni hanno puntato sulla scenografia e sulle attrazioni mediamente tranquille, mentre gli altri, Six Flags, Premier e Busch in testa, hanno preferito investire sui rollercoaster "nudi". Negli USA, quindi, abbiamo punti di riferimento finora innarivabili per l'Europa sia in un caso che nell'altro. Effettuata questa debita premessa, è necessario specificare che da qualche anno a questa parte i parchi "andrenalinici" investono sulle tematizzazioni e quelli "scenografici" sulle attrazioni mozzafiato, per restare sempre nell'ambito statunitense. A questo punto entra in scena l'Europa, che ha avuto sempre piccoli parchi stile "Luna Park" e che negli ultimi anni, nelle sue realtà maggiori, sta investendo in attrazioni tematizzate. Questo accade perchè si devono acquistare o consolidare fette di mercato e per controbattere l'avvento delle multinazionali dell'amusement (Disneyland Paris, Universal Portaventura, WB Movieworld e SixFlags Holland, solo per citare gli ultimi arrivi.) Gardaland è avvantaggiato perchè dispone di una struttura sorta 17 anni prima e sopratutto ha la possibilità di sfruttare nuove aree o comunque modificabili abbastanza facilmente. Mirabilandia è ripartita da "sottozero" solamente 3 anni fa, accollandosi gli incredibili errori di valutazione e realizzazione compiuti in precedenza. Mirabilandia aveva avuto un'occasione irripetibile quando, nel '92, aveva aperto i battenti, e cioè la possibilità di sbaragliare la concorrenza con un parco costruito secondo i canoni più moderni. E' stato realizzato, invece, proprio come puntualizzano Filippo e Roberta, un grande Luna Park, assolutamente anacronistico. La risposta del pubblico è stata devastante, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti ed ora è difficile convertire in pochi anni una struttura che comunque è gigantesca anche per gli standard europei. Non ho nessuna difficoltà ad ammettere che anch'io preferisco le scenografie di Gardaland, ma apprezzo e rispetto gli enormi sforzi che stanno compiendo a Mirabilandia, anche in considerazione di un particolare che ho già avuto modo di sottolineare in altri articoli. Per guadagnare rapidamente presenze all'interno di un parco, è necessario offrire attrazioni di forte impatto emotivo, e in questo senso si sono prevalentemente mossi al Lido si Savio. A tale proposito, presto avrò l'occasione di scrivere in merito ad un colloquio intercorso con un referente di Gardaland, sull'importanza in termini di "aspettativa di visita" che rivestono le "tematizzazioni", rispetto all'attrazione "Shock" . 5) Nulla da eccepire, magari con toni meno aspri, ma concordo pienamente su queste considerazioni. Ho avuto modo di sollevare questa obiezione direttamente con il dott. Casoli, co-proprietario di Mirabilandia e mi è stato fatto notare che si tratta di una precisa scelta strategica. L'idea è quella di consentire la più ampia libertà agli ospiti (chiaramente nel rispetto delle regole di buona educazione), che devono sentirsi a loro agio come quando si trovano sulla spiaggia. Personalmente non condivido questa opzione, essendo da sempre innamorato del "rigore Disney", ma rispetto il parere di chi comunque investe il proprio denaro e possiede sicuramente un riscontro oggettivo ad avvalorare le proprie tesi. Sollevo quindi da ogni critica i dipendenti, che rispettano le consegne ricevute, e lascio libero volentieri il mio posto sulle TORRI GEMELLE perchè, effettivamente mi fa un po' schifo essere cinto alle spalle da due cuscini di gomma...sudata. A tale proposito, credo sarebbe veramente interessante ricevere un vostro commento in merito a questo argomento, che potrebbe essere poi pubblicato sotto forma di statistica a fine stagione. 6) Le piante sono cresciute...anche troppo, a mio parere, ma spesso nei punti sbagliati. Credo che uno dei motivi per cui già dal prossimo inverno verrà rivista tutta la viabilità, sia anche questo. 7) Per quanto riguarda le ambientazioni non posso che darti torto, almeno per quanto mi riguarda, perchè è difficile vantare una primogenitura nell'utilizzo di ambientazioni che da sempre vengono utilizzate in tutti i Theme Parks. Le epoche o le ambientazioni storiche che vengono utilizzate per creare atmosfere e scenografie, anche ad un'analisi molto sommaria, appaiono molto circoscritte e quindi si tratta spesso di pura casualità statistica. Potrei citare un numero elevato di aree dedicate alle civiltà precolombiane o all'epoca del west, per non parlare dei riferimenti al futuro, alle scorribande dei corsari e Pirati, alle "land" dedicate all'Africa o al Canada, all'interno di parchi europei ed extraeuropei. Ragionando in questi termini Gardaalnd potrebbe accusare di plagio i Busch Gardens (vera potenza mondiale in fatto di parchi) di Tampa perchè nel 1998 hanno installato l'inverted coaster KUMBA all'interno di una nuova e fiammante area egizia... Per quanto riguarda la natura meccanica delle attrazioni, sono in linea di massima d'accordo con le critiche, ma per le tematizzazioni non trovo ci sia nulla di male nello sfruttare un buon soggetto. Nel caso delle TORRI GEMELLE, inoltre, una differenza sostanziale esiste: L'aereo (il prossimo anno saranno 2) è autentico, rimontato pezzo per pezzo sotto la guida di due esponenti dell'aviazione in pernsione. Chiudo con un'osservazione sul livello medio dei visitatori nei due parchi: Filippo e Roberta hanno capito perfettamente, a mio parere, l'impostazione voluta dai parchi, che di conseguenza condiziona il comportamento e l'attegiamento generale del pubblico. Al contrario, per quanto riguarda una sottointesa diversità di livello culturale, anche se sono sicuro che si tratta di un errore di interpretazione della frase, voglio rassicurare tutti quanti: tra i frequentatori di parchi possiamo annoverare una gamma di persone che spazia dall'emerito imbecille al genio. Spetta solamente a noi, soprattutto col nostro comportamento verso i diritti degli altri, decidere a che livello collocarci.
V° parte Pubblicato sul Numero 20 (Settembre 2000) di PARKSMANIA MAGAZINE Continuiamo il dibattito esaminando alcuni passaggi del resoconto inviatoci da Lucio Tamburini (pubblicato nella quarta puntata). Tamburini: Ad aspettarmi fuori dalla stazione, ho trovato un autobus navetta che mi ha portato fino all'ingresso di Gardaland. Durante il tragitto, a differenza di Mirabilandia, dove si notano subito "Eurowheel" (la ruota panoramica), le "Torri Gemelle" e "Katun", non si riesce a scorgere nessuna struttura del parco e, solo in prossimità di esso, si vede la struttura dell'inverted coaster "Blue Tornado" ("Flying Island", ovvero l'astronave che si alza a 50 metri sopra il parco, non si era ancora "levata in volo", altrimenti l'avrei vista per prima). Canovi: In effetti, quasi tutti i Parchi europei hanno ormai un "simbolo" che si staglia nel cielo e che può avere una funzione (non accusatemi di essere blasfemo) simile a quella dei campanili delle Chiese. L'altezza di quelle strutture ha la funzione di permettere il migliore propagarsi del suono delle campane, ma anche di incutere rispetto e suggerire imponenza e potenza. Si tratta di un'altra "religione", quella dei parksmaniaci, ma il paragone, a mio modo di vedere, calza a pennello. L'approssimarsi ad una struttura e intuirne già in anticipo le potenzialità, è una componente fondamentale per ogni visitatore e qualsiasi progettista di Parchi non può evitare di prenderla in considerazione. Generalmente si tratta di attrazioni panoramiche, che in alcuni casi, col tempo, hanno assunto il ruolo di simbolo del Parco (vedi la Ruota panoramica del PRATER di Vienna). Nel nostro caso, non credo che "Flying Island" possa divenire un punto di riferimento per i visitatori di GARDALAND, mentre nel caso di MIRABILANDIA, pur in una struttura che ricerca costantemente di fornire al proprio pubblico "adrenalina tecnologica", la romantica Ruota può assolvere a questo compito. Non dimentichiamo neppure l'importanza di "Katun", opportunamente dislocato (per esigenze di spazio, ma non solo...) ai margini di una grande strada di comunicazione come la Statale Adriatica: quale migliore cartellone pubblicitario? GARDALAND, in questo caso, perde nettamente il confronto, sia per la visibilità di FLYING ISLAND, sia per la collocazione ad un livello più basso dell'area medioevale adiacente alla strada rispetto all'area di KATUN. Pensate alla diversa sensazione comunicata al turista in transito: da una parte la visione di un "backstage", dall'altra la meraviglia al cospetto di una struttura imponente e accattivante. Ad onor del vero, il "restyling" operato quest'anno dal Parco gardesano in quell'area specifica ha ottenuto un buon risultato ed ora l'automobilista è preso dalla curiosità di sapere cosa nascondo quelle belle mura con torri merlate, anche se l'averne elevato ulteriormente l'altezza avrebbe provocato un impatto ancora maggiore. In questo caso, però, la responsabilità credo sia delle limitazioni imposte dal piano regolatore. Tamburini: Per una persona come me, che è abituata a "Katun" (l'inverted coaster di Mirabilandia) non è possibile effettuare un paragone oggettivo in quanto il "Blue Tornado" è molto piu' basso e corto e non riesce, ritengo, a dare quelle emozioni che invece si riescono a provare sull'inverted coaster presente nel parco di Ravenna. Canovi: Si tratta di due "inverted" completamente diversi, sia per concezione che per tipologia. "Blue Tornado" (ditta VEKOMA) è studiato per gli spazi stretti, ha due sole sedie appaiate (2x10) e oggettivamente appartiene ad una categoria inferiore, sia come costi di realizzazione che a livello tecnologico. Possiamo definirlo come una evoluzione dei coaster stile "Magic Mountain". Sia dell'uno che dell'altro, la VEKOMA ha tappezzato l'Europa, oltretutto riproponendo praticamente lo stesso svolgersi del percorso. Per fare un esempio, solo nell'ultimo viaggio di quest'anno, ho potuto visionare copie pressochè identiche di "Magic Mountain" a HEIDE PARK e EFTELING, mentre "Blue Tornado" fa bella mostra di se presso WALIBI-AQUALIBI e HEIDE PARK. Di "Katun", al contrario, in Europa se ne vedono proprio pochi, dal momento che si tratta dell'attrazione di punta della B&M, costosa e molto esosa in termini di superficie utile sul terreno. A vantaggio di questo tipo di "inverted" a quattro sedie appaiate (4x8), oltre all'estrema spettacolarità, gioca anche il fatto di essere più versatile nel tracciato. I più grandi ingegneri professionisti amano firmare questi progetti, ricercando soluzioni ardite e fantasiose, pur nel rispetto della sicurezza e degli ovvii limiti imposti dalla tipologie delle "figure" possibili. L'esempio splendido è offerto presso ALTON TOWERS, dove "Nemesis" si attorciglia all'interno di una conca spettacolare, mentre "Katun" si sviluppa secondo uno schema più rettilineo, veloce e "user friendly" per l'utente. Tamburini: Una cosa che non mi è piaciuta (e che è presente anche in altre attrazioni del parco come "Jungle Rapids"), è il fatto che all'uscita da "Valle dei Re" si sia obbligati a passare attraverso un negozio; capisco che il budget dei parchi divertimento si basi anche sull'acquisto di gadget da parte dei clienti, ma questa mi sembra una maniera un po' troppo forzata e soprattutto una perdita di tempo per quelle persone che non sono intenzionate ad acquistarli e che sono costrette (come noi) a farsi largo tra una folla di gente intenta a guardare i diversi articoli esposti. Canovi: Ne ho già parlato in uno dei numeri scorsi, questa è una regola magari odiosa, ma esiste e sempre più Parchi stanno adottandola, nel loro stesso interesse. E' un'operazione simile, anche se molto più appariscente di quella, ad esempio, operata nei supermercati, dove i generi di prima necessità sono collocati in prossimità dell'uscita dal percorso verso la cassa. Ciò obbliga il cliente a percorrere un tratto di strada disseminato di "trappole". La più subdola, sempre prendendo ad esempio i supermarket, è quella dei dolciumi posti a ridosso delle casse, per adescare i bambini in coda con madri generalmente rese accondiscendenti dallo stress della spesa e del tempo perso in attesa del proprio turno. Restando nell'ambito Parchi, Disney insegna e tutti si adeguano, ognuno secondo le proprie possibilità e caratteristiche delle attrazioni. Sono d'accordo però, sul giudizio negativo rivolto al negozio all'uscita da "Valle dei Re", non per la sua esistenza, ma per la sua conformazione e dimensione. E' angusto come un Souk arabo, ma effettivamente inadeguato a gestire l'afflusso costante di persone che vi transita. Particolare da non trascurare, data la distanza dagli espositori, l'apprensione che si genera tra i genitori con bimbi piccoli, dal momento che questi ultimi si trovano a contatto con manufatti spesso fragili e caratterizzati da forme e colori pericolosamente invitanti... Sarebbe necessario studiare una disposizione leggermente diversa, magari iniziando subito nel corridoio di uscita, debitamente tematizzato, ed eliminando la curva del negozio vero e proprio. Tamburini: A Mirabilandia, i negozi sono sistemati lungo il sentiero di uscita in modo che le persone che sono interessate a comprare qualcosa, vi possono entrare senza intralciare il passaggio di quelle che invece non lo sono. Canovi: MIRABILANDIA, a parte "Katun", non ha ancora provveduto a realizzare attrazioni fortemente tematizzate che possano giustificare la presenza di un negozio all'uscita. Se consideriamo che quello realizzato è collocato a margine del percorso entrata-uscita (oltretutto piuttosto angusto) e che alcuni visitatori non si accorgono nemmeno che esiste, farà la felicità di quelli che non sono interessati, ma sicuramente limita molto le possibilità di guadagno da parte del Parco. Gli spazi dell'area di "Katun" sono enormi e personalmente avrei optato per la realizzazione di un negozio inserito in un grande antro tematizzato e con personale in abiti cerimoniali, direttamente a metà percorso, leggermente spostato sulla destra a coprire parzialmente l'antiestetica staccionata di "Niagara". Tamburini: Lo spettacolo per i 25 anni di Gardaland. Su questo tema mi devo soffermare un attimo. Io sono una persona a cui piacciono gli spettacoli e non ho nulla da dire sulla qualità degli spettacoli di Gardaland. Quello che a me non è piaciuto è il fatto di trovarne troppi, alcuni dei quali per la strada. Soprattutto questi, infatti, creano una gran folla che impedisce la normale circolazione e, non essendo molto movimentati (io prediligo spettacoli come quelli di "Scuola di Polizia" a Mirabilandia), non rientrano nel programma di chi, come me, ha una sola giornata per visitare tutto il parco. Canovi: Dalle lettere che ricevo, risulta evidente una netta divisione tra il visitatore giovane e quello di mezza età, con la famiglia al seguito. E' sicuramente molto meglio adibire aree apposite per gli spettacoli, ma purtroppo spesso manca lo spazio. Col tempo, penso che ci si dovrà muovere in questa direzione e gli esempi a cui fare riferimento non mancano. Tamburini: L'ultimo pensiero è quello che riguarda la differenze notturna tra i due parchi: Gardaland l'ho vista un po' spenta, tranne la zona della "Valle Dei Re", mentre Mirabilandia è piena di luci, con la ruota panoramica e quasi tutte le altre attrazioni completamente illuminate (peccato che la Visita Ufficiale del Club si sia svolta in giugno quando non era ancora aperto alla sera). Canovi: Semplifichiamo: diciamo che MIRABILANDIA, essendo nata all'origine come un grande Luna-Park, ha mantenuto questa impostazione anche dopo il cambio di gestione. GARDALAND ha una storia diversa e comunque non credo sia un grave difetto. Quando un Parco viene tematizzato, alcuni effetti da Luna-Park, ovviamente, devono sparire e questo accadrà anche a Ravenna. Tamburini: La differenza sostanziale tra questo parco e quello ravennate mi sembra sia che Gardaland, nell'aggiungere una nuova attrazione, si preoccupa soprattutto di tematizzarla e renderla piacevole alla vista, mentre Mirabilandia punta invece a costruire attrazioni che stabiliscano un record (per esempio "Katun" è il più alto e il più lungo inverter coaster d'Europa), tralasciando talvolta l'aspetto estetico. Canovi: E' necessario sempre ricordare che MIRABILANDIA ha solo tre anni di "vita vera" e ha dovuto operare delle scelte di impatto per recuperare velocemente visitatori. GARDALAND si è assestata su un livello elevato di pubblico ed ora deve fidelizzarlo. La scelta di operare sulle tematizzazioni è molto corretta e darà i suoi frutti. Anche MIRABILANDIA, iniziando già dalla stagione 2001, punterà molto su questo fattore e il confronto tra i due Parchi si sposterà anche su questo terreno. Ne avremo tutti da guadagnare... Tamburini: Quest'anno, comunque, anche Mirabilandia ha iniziato a tematizzare il parco costruendo la bellissima area Maya, che non ha nulla da invidiare a quelle che ho visto a Gardaland. In sostanza, credo che questi due parchi ormai siano allo stesso livello: se in uno si trova una maggiore attenzione alla tematizzazione, nell'altro si trovano attrazioni che io ritengo migliori. Canovi: Si tratta di due strutture sicuramente diverse, che privilegiano target diversi, ma che, come tutti i Parchi in evoluzione, tenderanno sempre più ad avvicinarsi. Il mio consiglio è di viverli entrambi per quello che sono e di sapere cogliere i lati migliori di ognuno di essi... in fondo la distanza tra i due è veramente poca. XI° parte Pubblicato sul Numero 21 (Ottobre 2000) di PARKSMANIA MAGAZINE Quella che state per leggere è l'ultima puntata di Gardaland vs. Mirabilandia. Il motivo per cui si è deciso di sospendere quella che per sei mesi è stata la rubrica più letta e/o apprezzata da tutti gli associati e da buona parte dei responsabili dei Parchi convenzionati, è molto semplice. Le sempre più numerose lettere che ricevo in proposito, tendono logicamente ad assomigliare alle prime, in quanto a toni e contenuti. Quindi risulta perfettamente superfluo, da parte mia, ricordare o ribadire concetti che sono già stati espressi nelle puntate precedenti. Ciao, sono Stefano Ganio e sono appena tornato da una gita di due giorni (14-15 agosto) a Mirabilandia con dei miei amici. E' la prima volta che visitiamo questo parco. A maggio ho fatto visita per l'ennesima volta a Gardaland (parco che ho sempre giudicato numero uno in Italia, almeno fino ad ora) e l'anno scorso ho avuto l'occasione di visitare alcuni parchi di Orlando in Florida. Quindi penso di essere in grado di dare un giudizio piuttosto attendibile. Siamo arrivati al parco alle 9.00 e siamo subito stati informati che era già possibile entrare e che le attrazioni avrebbero aperto con mezz'ora di anticipo. La coda alle biglietterie era inesistente e la prima impressione sulla pulizia generale e sull'organizzazione del personale è stata molto positiva. Le attrazioni che hanno subito attirato la nostra attenzione sono state "Sierra Tonante", le "Torri Gemelle", "Niagara" e ovviamente "Katun" e devo dire che tutte insieme danno un'ottima immagine al parco. Secondo me, un difetto di Gardaland è proprio questo, le ultime novità ("Blu Tornado", "Space Vertigo", Jungle Rapids") e ancor meno quelle del futuro prossimo ("Toontown") non sono in grado di suscitare lo stesso impatto sul pubblico, specialmente quello giovanile e quindi ritengo inevitabile che Gardaland perderà molti potenziali visitatori in favore di Mirabilandia. Questa mia opinione è stata condivisa anche da molte altre persone con le quali ho avuto occasione di parlare mentre facevamo le code. Tutti erano d'accordo sul fatto che a Mirabilandia si provano emozioni più forti rispetto a Gardaland, in particolare su "Katun". Non c'è paragone con "Blu Tornado". Una nota di demerito a Mirabilandia, peraltro, riguarda, oltre alla scarsa tematizzazione di cui si già ampiamente parlato, la regolarizzazione della coda di "Niagara" (attrazione fantastica) che risulta per il primo pezzo (circa 30 minuti) una cosa incredibile. La gente si spinge in continuazione cercando di superarsi e nelle giornate molto calde la coda è veramente stressante. Ho visto molte persone abbandonare la fila prima di raggiungere l'attrazione. Per quando riguarda gli spettacoli, quelli del parco romagnolo sono a mio parere sicuramente migliori rispetto a quelli di Gardaland, soprattutto lo "spettacolo sul ghiaccio", il "Night show" e "Scuola di polizia 4". Quest' ultimo, di livello simile agli spettacoli che ho visto agli Universal Studios; peccato solo che le auto utilizzate non siano tutte originali degli USA. Molto bravi sono anche gli intrattenitori che precedono gli spettacoli veri e propri. La zona del parco che ci è piaciuta di meno è La Vecchia Europa, credo che dovrebbe essere profondamente rivista in quanto presenta solo attrazioni di basso livello. Nel complesso giudico Mirabilandia superiore a Gardaland e con enormi possibilità per il futuro. Sono stati due giorni molto divertenti per tutti e penso proprio che ci torneremo molte altre volte. Nota di Roberto Canovi: Credo che Stefano sia stato molto preciso e attento nella sua disamina e abbia abilmente focalizzato la propria attenzione su uno dei temi più gettonati dal 1998, anno in cui a Mirabilandia sono apparsi i primi "frutti" della gestione Loefferhardt-Casoli. Personalmente continuo a considerare i due Parchi complementari e assolutamente non antitetici: ritengo che, nel breve volgere di un quinquennio, potranno offrire sia agli appassionati della "maschera" che a quelli della "vertigine", identiche motivazioni per scegliere di visitare entrambi nello stesso anno solare. Gardaland è obiettivamente più avanti sul piano di tematizzazioni e "dark ride", ma sono convinto che a breve riuscirà a stupirci con "effetti speciali adrenalinici". Di contro, Mirabilandia, oggi leader indiscussa delle "attrazioni da brivido", saprà deliziarci con tematizzazioni mirate e forse anche con un bel "dark ride", magari del tipo "ride'n shot". Gli spettacoli, o meglio, i grandi "stunt-show", sono uno dei prossimi passi che tutti i Parchi di valore dovranno effettuare, così come sta accadendo anche in Europa. Credo che negli uffici di chi progetta il futuro ,vi sia già chi ci sta pensando e tutti ne siamo molto felici. Per tutto il resto, almeno per quelle che sono le mie conoscenze, aspettatevi comunque buone novità anche per il 2001... come si suole dire, "stanno lavorando per noi". Menu Principale - Prezzemolo Baby Fun - Posta - Qtvr - Quiz - Barzellette - Film - Gardaland By Night - Links - Aree Tematiche - Arte del Divertimento - Punto Foto - Compleanno - Curiosando - E-news - Enigmistica - L'altra Faccia del Divertimento - Fumetto - Prezzemolo Games - Gardaland Vs. Mirabilandia - Magazine - Mascotte - Natura - Halloween - Natale - Recensioni - Top 30 - Videogiochi
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