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RECENSIONI Non si possono non lodare gli intenti (l’omosessualità, l’emarginazione, l’AIDS) ma alcuni si sono anche soffermati su alcune pecche del film, come l’eccessiva lentezza e la superficialità di alcuni dialoghi. Per altri l’idea di partenza è originale, il clima caldo, il tono amichevole. Ma col procedere verso la fine, le Fate Ignoranti sfuma un po’ non riuscendo sempre a darsi un significato più ampio. Accanto ad una stimolante fotografia, colorata e gioiosa, le musiche sono belle e accattivanti. Un film contro i pregiudizi che in Italia abbondano anche dove non dovrebbero e le manifestazioni durante il Giubileo lo dimostrano (le scene back stage che appaiono alla fine del film sono state veramente girate durante le manifestazioni romane del Gay Pride). Infatti, il regista afferma che con questo film «ha voluto inviare un messaggio ottimista: fidarsi del prossimo, non avere pregiudizi e paura nei confronti di chi non la pensa come noi». Le Fate Ignoranti è un viaggio, delicato e poetico, all’interno del pianeta “Amore”, un amare che non conosce distinzione di sesso e di desiderio. E la solitudine è il tratto predominante del racconto ed in esso la voglia di normalità che attanaglia Michele. In definitiva “Le Fate Ignoranti” sono un piccolo affresco di vita, un sottile invito a svelarsi, a non avere paura dei sentimenti e delle proprie pulsioni. Chi l’ha descritto con tre aggettivi, lo ha definito Colorato, Profondo, Anticonformista. |
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