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Palazzo Madama (Book 4) (Map C2) (Day 4) (View C6) (Rione Sant'Eustachio)

In this page:
The plate by Giuseppe Vasi
Today's view
Palazzo Carpegna

The Plate (No. 70)

Palazzo Madama

Palazzo Madama owes its name to the fact that here lived for a while Margaret, daughter of Charles V, who had married Alessandro de' Medici, whose family owned the Palace (she gave her name also to Villa Madama and the town of Castel Madama). After the extinction of  the Medici family in 1737, it was bought by Pope Benedictus XIV, whose coat of arms is clearly noticeable over the entrance. The view is taken from the green dot in the small 1748 map here below. In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Palazzo Carpegna (today largely modified); 2) The spiral of S. Luca (S. Ivo) alla Sapienza; 3) Palazzo Giustiniani; 4) Chiesa del SS. Salvatore. 2) and 3) are shown in other pages. The small map shows also 5) Palazzo Madama.

Small ViewSmall View

Today

The view today

Palazzo Madama is today the meeting place of the Italian Senate and it is well preserved. The façade, built in 1642 by Paolo Marucelli has a very rich decoration (my background shows a detail of the windows of the main floor). The top windows have very elegant reliefs, but what is really unique is the relief over the main entrance: not a lion, but the skin of a lion greets the visitors. The street to the left of the palace retains the name of the little church shown in the plate (SS. Salvatore) pulled down to enlarge Palazzo Madama.

Palazzo Madama

The Lion

Palazzo Carpegna

Palazzo Carpegna

Palazzo Carpegna was pulled down and rebuilt in 1926-29. It was originally built towards the end of the XVIIth century and it is generally attributed to Giovanni Antonio De Rossi. The Carpegna had another palace near Fontana di Trevi. The image shows the portal and the rear façade opposite which a fountain was placed in 1987. It consists of a large Roman granite basin found in the courtyard of Palazzo Madama.

Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:


Palazzo Madama
Prese un tal nome questo magnifico palazzo, perchè edificato alla Principessa Caterina de' Medici figlia del Gran Duca di Toscana, e vi abitò prima, che fosse Regina di Francia, e poi vi nacque il grande Alessandro Farnese. Furono in questo luogo le magnifiche terme di Nerone, poi, come diremo,accresciute da Alessandro Severo, e rendute colla sua casa, che quì presso aveva, più deliziose, delle quali si videro fino ai nostri tempi nel secondo cortile di questo palazzo le maravigliose rovine con un grande arco di materia laterizia, e vi era nel mezzo un grande albero con un fonte da piede, che per verità sembrava un incantesimo. Fu il tutto demolito per dar luogo alla fabbrica della nuova abitazione per la famiglia bassa del Tribunale del Governo di Roma, ora quì stabilito, con tutti i Notari, Luogotenenti, ed altri ministri.
Nel nono anno del suo Impero edificò queste terme Nerone, e furono di tanta magnificenza, e con tanto lusso tenute, che Marziale ebbe a dire nel settimo delle sue epigramme:
. . . . . . quid Nerone pejus?
Quid Thermis melius Neronianis?
Ma Alessandro Severo per abolire il nome di quel infame Imperatore, e per dare applauso maggiore alle terme, dopo averle accresciute di fabbrica, e di delizia, volle che le medesime a pubblico comodo fossero illuminate di notte con quantità di lampadari di cristallo di monte.
Da Greci appresero i Romani l'uso di bagnarvisi, prima della venuta de' Medici, il che avvenne circa l'anno 535. dalla fondazione di Roma nel consolato di L. Emilio, e M. Licinio; e la loro introduzione fu per motivo di pulizia, poichè in quei tempi costumavansi i panni di lana invece di quelli di lino, non ancora introdotti, come oggidì, e similmente per maggior conservazione della salute; benchè di poi si ridusse in lusso, e delizia; e però vi concorrevano i Romani non solo a pulire, ma ricreare ancora a i loro corpi. Erano in esse compartite quasi infinite stanze a volta, alcune con acque tiepide, e talvolta odorifere, destinate a i lavacri, ed altre con i soli vapori calidi per rifocillarsi ne' tempi d'inverno, ungendosi ancora con olj, ed unguenti prelibati; e vi erano similmente luoghi, a parte destinati per le sole donne.
Inoltre esercitavano nelle terme la lotta, il disco, il salto, il pugliato, il corso la palla, e vi furono anche introdotte le palestre, i ginnasj, le biblioteche, e per maggior delizia vi furono formate amenissime selve atte a spasseggiarvi. P. Vittore ne descrive dodici, e le chiama Cesaree, e de' bagni privati ne conta ottocento sessanta, ma poi sotto Nerone giunsero ad un numero esorbitante.
E' tradizione, che in queste terme fosse stato un tempio della Pietà, e che poi da s. Silvestro fosse dedicato al ss. Salvatore, e dopo consacrato da s. Gregorio Magno, li conferisse molte indulgenze, il quale si disse s. Salvatore in Thermis, e poi s. Giacomo in Thermis, a cui era unito un spedale. Questo, forse sarà quella chiesa, che ora è unita al suddetto palazzo Madama, che diciamo ss. Salvatore.

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